Il grado e le gare hanno ucciso l'entusiasmo ?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Il grado e le gare hanno ucciso l'entusiasmo ?

Messaggioda on » mar mar 27, 2007 9:27 am

Hanno ucciso l'uomo ragno chi sia stato non si sa
forse quelli della mala forse la pubblicità ??!
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Messaggioda ErniBrown » mar mar 27, 2007 10:10 am

forte sto forum, gira roba buona!
...un po' più in là...
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Messaggioda on » mar mar 27, 2007 12:42 pm

ErniBrown ha scritto:forte sto forum, gira roba buona!


hai visto ? :wink:
ma no dai, ho semplicemente seguito il consiglio dell'Oviglione nazionale ... 8)
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Messaggioda Roberto » mar mar 27, 2007 13:37 pm

Non lo so, ma secondo me l' entusiamso moriva anche senza gare.
Siamo noi che chiediamo cose diverse all' arrampicata, non è più un' attività associata al rischio, è uno "sport", sempre più certificato, sempre più prevedibile, dove la prestazione è fondamentale e dove, oltre al prossimo appiglio, non c'è nulla da scoprire.... le gare sono la logica conseguenza di questa filosofia!
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Messaggioda paolo s4 » mar mar 27, 2007 13:42 pm

Roberto ha scritto:Non lo so, ma secondo me l' entusiamso moriva anche senza gare.

Quoto.
Perdonate la pigrizia... tanto avrei scritto la stessa cosa :mrgreen:
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Messaggioda najaru » mar mar 27, 2007 13:43 pm

non per tutti

io muoio dall entusiasmo ogni volta che organizzo per andare ad arrampicare, anche solo per due o tre ore
me ne frego delle gare anche xke sono scarso
e in piu non sapete che esaltazione che fra 4gg parto per Kalymnos!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
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Messaggioda Roberto » mar mar 27, 2007 13:49 pm

"Entusiamo" in modo generico, poi ognuno di noi si "arrampica addosso" se il sabato e brutto tempo :wink:

Però il modo di andare ad arrampcare non è quello di 20 anni fa, e non è questione di nostalgia, ma di approccio.
Oggi si va in falesia con la mentalità di chi va al campo di tennis, o a quello di calcetto. L' arrampicata (per fortuna o meno, io non lo so) non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico, oggi l' arrampicata è uno sport omologato, inserito nel mercato, uno sport di massa.
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Messaggioda najaru » mar mar 27, 2007 15:36 pm

Roberto ha scritto:"Entusiamo" in modo generico, poi ognuno di noi si "arrampica addosso" se il sabato e brutto tempo :wink:

Però il modo di andare ad arrampcare non è quello di 20 anni fa, e non è questione di nostalgia, ma di approccio.
Oggi si va in falesia con la mentalità di chi va al campo di tennis, o a quello di calcetto. L' arrampicata (per fortuna o meno, io non lo so) non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico, oggi l' arrampicata è uno sport omologato, inserito nel mercato, uno sport di massa.


vero
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Messaggioda on » mar mar 27, 2007 16:17 pm

Roberto ha scritto: ... L' arrampicata non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico ...


Roberto scusa, stai dicendo che se c'è di mezzo il risultato tecnico, che poi è il grado, l'arrampicata può essere ancora avventura, azzardo, mettersi in gioco ?
Oppure invece che proprio il grado ha diminuito questi fattori ?
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Messaggioda DaniRocks » mar mar 27, 2007 16:35 pm

najaru ha scritto:
Roberto ha scritto:"Entusiamo" in modo generico, poi ognuno di noi si "arrampica addosso" se il sabato e brutto tempo :wink:

Però il modo di andare ad arrampcare non è quello di 20 anni fa, e non è questione di nostalgia, ma di approccio.
Oggi si va in falesia con la mentalità di chi va al campo di tennis, o a quello di calcetto. L' arrampicata (per fortuna o meno, io non lo so) non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico, oggi l' arrampicata è uno sport omologato, inserito nel mercato, uno sport di massa.


vero


Mi domando come mai si parli così spesso di "modo di andare ad arrampicare" di "approccio" ecc.
è vero, con gli anni cambiano le circostanze, le abitudini le mode... ma questo non solo nell'arrampicata un tutto ciò che ci circonda!
Perché non ci concentriamo sulla sostanza?
Limitiamoci a parlare di arrampicata. Le pareti non cambiano, il fascino e il timore che esercita il vuoto su di noi è sempre lo stesso.

Perché vi sentite attratti o rimpiangete "l'approccio", il diverso tipo di "entusiasmo". Come potete giudicare l'arrampicata in base al fatto che dai più venga cosiderata o meno un'attività "avventurosa" o "estrema"?
Qual'è il problema se un certo tipo di arrampicata oggi viene considerata "sport" più o meno di massa?

Criticate tanto le tendenze dei nostri giorni, ma vi rendete conto che in realtà dell'arrampicata non vi interessa l'essere ma l'apparire?

ciao ciao,
Dan
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Messaggioda on » mar mar 27, 2007 16:47 pm

DaniRocks ha scritto: ... Limitiamoci a parlare di arrampicata. Le pareti non cambiano, il fascino e il timore che esercita il vuoto su di noi è sempre lo stesso. ...


Riguardo l'essere dell'arrampicata mi sembra in tema quanto dice il buon Reihnold all'inizio dell'intervista che ho appena messo sul mio blog: ci vuole anche fantasia.
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Messaggioda Roberto » mar mar 27, 2007 17:43 pm

on ha scritto:
Roberto ha scritto: ... L' arrampicata non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico ...


Roberto scusa, stai dicendo che se c'è di mezzo il risultato tecnico, che poi è il grado, l'arrampicata può essere ancora avventura, azzardo, mettersi in gioco ?
Oppure invece che proprio il grado ha diminuito questi fattori ?


Adesso, alla base di una via in falesia, mediamente protetta, la preoccupazione è se arrivi in catena in libera, non c'è ingaggio, nessun patema.
Ricordo benissimo cosa era arrampicare il falesia (allora si diceva "palestra") prima dell' avvento dello spit, salire alcune vie era come scalare in montagna, con lo stesso impegno psicofisico.
Ora in falesia si fa dello sport, sano, salutare e relativamente sicuro.

Intendiamoci, non rimpiango affatto quelle emozioni, mi basta e avanza viverle in montagna. Credo sia giusto arrampicare in falesia in sicurezza, "ridurre" alla prestazione atletica la salita in libera di una via, dico solo che l' approccio all' arrampicata è diverso, più scontato, prevedibile, dico che oggi scalare in falesia è un bellissimo esercizio fisico alla stregua di un qualsiasi altro sport.
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Messaggioda Roberto » mar mar 27, 2007 17:52 pm

DaniRocks ha scritto:Mi domando come mai si parli così spesso di "modo di andare ad arrampicare" di "approccio" ecc.
è vero, con gli anni cambiano le circostanze, le abitudini le mode... ma questo non solo nell'arrampicata un tutto ciò che ci circonda!
Perché non ci concentriamo sulla sostanza?
Limitiamoci a parlare di arrampicata. Le pareti non cambiano, il fascino e il timore che esercita il vuoto su di noi è sempre lo stesso.

Perché vi sentite attratti o rimpiangete "l'approccio", il diverso tipo di "entusiasmo". Come potete giudicare l'arrampicata in base al fatto che dai più venga cosiderata o meno un'attività "avventurosa" o "estrema"?
Qual'è il problema se un certo tipo di arrampicata oggi viene considerata "sport" più o meno di massa?

Criticate tanto le tendenze dei nostri giorni, ma vi rendete conto che in realtà dell'arrampicata non vi interessa l'essere ma l'apparire?

ciao ciao,
Dan
Come ho appena scritto, non rimpiango le scalate in falesia con "la strizza di volare se no ti fai male di sicuro", mi sembra normale e giusto che oggi arrampicare in falesia sia un bello sport, ma è innegabile che "l' approccio" è diverso, molto diverso.
Ho ben chiare le sensazione che avevo nell' affrontare una via protetta solo con un paio di chiodi, dove spesso conveniva portare qualche nut per integrare e sono ben diverse da quelle che ho adesso all' attacco di un monotiro tutto bello spittato, dove devo solo pensare a risolvere i passaggi, intuire i movimenti, cercare di non acciaiarmi e arrivare in catena senza appendermi.
E' qui la differenza di approccio.
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Messaggioda najaru » mar mar 27, 2007 17:54 pm

Roberto ha scritto:
on ha scritto:
Roberto ha scritto: ... L' arrampicata non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico ...


Roberto scusa, stai dicendo che se c'è di mezzo il risultato tecnico, che poi è il grado, l'arrampicata può essere ancora avventura, azzardo, mettersi in gioco ?
Oppure invece che proprio il grado ha diminuito questi fattori ?


Adesso, alla base di una via in falesia, mediamente protetta, la preoccupazione è se arrivi in catena in libera, non c'è ingaggio, nessun patema.
Ricordo benissimo cosa era arrampicare il falesia (allora si diceva "palestra") prima dell' avvento dello spit, salire alcune vie era come scalare in montagna, con lo stesso impegno psicofisico.
Ora in falesia si fa dello sport, sano, salutare e relativamente sicuro.

Intendiamoci, non rimpiango affatto quelle emozioni, mi basta e avanza viverle in montagna. Credo sia giusto arrampicare in falesia in sicurezza, "ridurre" alla prestazione atletica la salita in libera di una via, dico solo che l' approccio all' arrampicata è diverso, più scontato, prevedibile, dico che oggi scalare in falesia è un bellissimo esercizio fisico alla stregua di un qualsiasi altro sport.


forse quello che dici tu vale per chi pratica l arrampicata come me.... ci sono sicuramente un numero limitato di "apritori" (magari anche di più rispetto ad una volta) che si buttano in imprese di apertura di itinerari difficili aperti dal basso. Certo magari sono aiutati dalla tecnologia ma la difficoltà é anche aumentata.
diciamo che la filosofia dell arrampicata che c era una volta oggi rimane una materia di nicchia
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Messaggioda on » mar mar 27, 2007 17:55 pm

Roberto ha scritto:
on ha scritto:
Roberto ha scritto: ... L' arrampicata non è più avventura, azzardo, non è più mettersi in gioco se non per il risultato tecnico ...


Roberto scusa, stai dicendo che se c'è di mezzo il risultato tecnico, che poi è il grado, l'arrampicata può essere ancora avventura, azzardo, mettersi in gioco ?
Oppure invece che proprio il grado ha diminuito questi fattori ?


Adesso, alla base di una via in falesia, mediamente protetta, la preoccupazione è se arrivi in catena in libera, non c'è ingaggio, nessun patema.
Ricordo benissimo cosa era arrampicare il falesia (allora si diceva "palestra") prima dell' avvento dello spit, salire alcune vie era come scalare in montagna, con lo stesso impegno psicofisico.
Ora in falesia si fa dello sport, sano, salutare e relativamente sicuro.

Intendiamoci, non rimpiango affatto quelle emozioni, mi basta e avanza viverle in montagna. Credo sia giusto arrampicare in falesia in sicurezza, "ridurre" alla prestazione atletica la salita in libera di una via, dico solo che l' approccio all' arrampicata è diverso, più scontato, prevedibile, dico che oggi scalare in falesia è un bellissimo esercizio fisico alla stregua di un qualsiasi altro sport.


insomma è il solito spit che ha ucciso l'entusiasmo ?
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Messaggioda Roberto » mar mar 27, 2007 18:03 pm

on ha scritto:insomma è il solito spit che ha ucciso l'entusiasmo ?
Lo spit, o meglio, il suo uso massiccio, ha cambiato molto in falesia, nessuno può negarlo.
Dal punto di vista "prestazione" ha migliorato tanto le cose, ora ci si diverte di più senza strassarsi troppo, ma tutto è più scontato, prevedibile.
Lo spit ha anche avvicinato tanta gente all' arrampicata; quanti scalerebbero se le falesie fossero attrezzate come un tempo, con chiodi e nut incastrati?
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Messaggioda on » mar mar 27, 2007 18:42 pm

Roberto ha scritto:
on ha scritto:insomma è il solito spit che ha ucciso l'entusiasmo ?
Lo spit, o meglio, il suo uso massiccio, ha cambiato molto in falesia, nessuno può negarlo.
Dal punto di vista "prestazione" ha migliorato tanto le cose, ora ci si diverte di più senza strassarsi troppo, ma tutto è più scontato, prevedibile.
Lo spit ha anche avvicinato tanta gente all' arrampicata; quanti scalerebbero se le falesie fossero attrezzate come un tempo, con chiodi e nut incastrati?


Io non penso che sia stato lo spit ad uccidere l'entusiasmo.
Il mattino dei maghi mi sembra che abbia spit ... ed è falesia.
Sempre in falesia, alcuni (Calibani, Pedeferri, ...) hanno salito vie senza spit, poi però han quasi smesso di esplorare questo filone.
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Messaggioda Roberto » mar mar 27, 2007 18:48 pm

on ha scritto:
Roberto ha scritto:
on ha scritto:insomma è il solito spit che ha ucciso l'entusiasmo ?
Lo spit, o meglio, il suo uso massiccio, ha cambiato molto in falesia, nessuno può negarlo.
Dal punto di vista "prestazione" ha migliorato tanto le cose, ora ci si diverte di più senza strassarsi troppo, ma tutto è più scontato, prevedibile.
Lo spit ha anche avvicinato tanta gente all' arrampicata; quanti scalerebbero se le falesie fossero attrezzate come un tempo, con chiodi e nut incastrati?


Io non penso che sia stato lo spit ad uccidere l'entusiasmo.
Il mattino dei maghi mi sembra che abbia spit ... ed è falesia.
Sempre in falesia, alcuni (Calibani, Pedeferri, ...) hanno salito vie senza spit, poi però han quasi smesso di esplorare questo filone.
Che paragoni che mi porti .... il mattino dei maghi non è certo il classico monotiro di falesia e le vie hard-grit somigliano troppo ale vie di prima dell' avvento dello spit.
Ma poi è soggettivo parlare di entusiasmo, tutti ci entisiamiamo per l' arrampicata, solo che un tempo ci voleva più entisiasmo per arrampicare, oggi basta un po di voglia... non so se mi sono spiegato :wink:
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Messaggioda dalamar » mar mar 27, 2007 19:01 pm

è da pochissimo che arrampico e ho appena finito il corso CAI, tra poco inizieremo a uscire da soli, senza andare a rimorchio cogli amici più forti e fidati e vi posso garantire che c'è tanta emozione e anche un po' di timore, io credo che più che lo spit sia stato l'esasperazione del grado, il dover per forza portare a casa la medaglia, la persona con cui arrampicavo prima si tirava mille seghe se non riusciva a fare il 6a a vista, però non provava il 6b perchè aveva paura: "tanto non ce la faccio"...forse, in falesia, bisognerebbe guardare meno il grado e pensare di più a divertirsi...
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Messaggioda on » mar mar 27, 2007 19:07 pm

Roberto ha scritto: Che paragoni che mi porti .... il mattino dei maghi non è certo il classico monotiro di falesia e le vie hard-grit somigliano troppo ale vie di prima dell' avvento dello spit.


Uè ciccio bello, lo so anch'io che il mattino dei maghi non è il classico monotiro da falesia !
E' proprio x questo che te ne ho scritto.
Per dimostrarti che anche in falesia la solita infinita tiritera spit si spit no non c'entra na mazza.
Quello che conta è solo quello che inventi di nuovo.
E come giustamente scrivi le vie hard grit sono simili alle vie pre-spit.
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