The nose of El Capitan

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda alberto60 » gio mar 22, 2007 9:30 am

REDda ha scritto:
Roberto ha scritto:
REDda ha scritto:ma in media le vie sul Cap che gradi sono??
Diciamo che sono tutte lunghe e difficili.
Fare paragoni con i nostri gradi è difficile, la lunghezza e la sostenutezza non rendolo l' idea se date con sterili gradi.
In realtà sul Nose non ci sono particolari difficoltà obbligatorie, ma l'impegno resta notevole.
Certo è che se si ha un buon allenamento alla fatica e un po di manico con le staffe, anche se non si fanno gradi alti in libera, si arriva al top lo stesso.


Ma roberto dici che non ci sono particolari difficoltà tecniche, ma più o meno cosa bisogna riuscire a salire in libera per concludere con successo una via al Cap??


La difficoltà obbligatoria in libera sul Nose è 5.8 (VI) ed è il tiro improteggibile (almeno lo era) che supera il Camino di Boot Flake (placca dello stivale)che si fa in opposizione .
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 16:48 pm

ah, vabè quindi niente di fuori dal comune, credeco che ci fossero passaggi di 7/8

un po' di allenamneto e ci potrei anche riuscire; però mi manca la tecnica di recupero del saccone e selita con le jumar
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Messaggioda Roberto » gio mar 22, 2007 17:24 pm

Allenamento, tecnica, ma anche familiarità con ambienti di quel genere.
L' impatto è notevole, sembra un oceano pietrificato verticale, sembra senza fine.
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Messaggioda alberto60 » gio mar 22, 2007 17:35 pm

REDda ha scritto:ah, vabè quindi niente di fuori dal comune, credeco che ci fossero passaggi di 7/8

un po' di allenamneto e ci potrei anche riuscire; però mi manca la tecnica di recupero del saccone e selita con le jumar


Io non la fare così semplice anche perchè El Cap è un vero oceano di granito.

Poi i camini fuori misura di Yosemite non sono così tranquilli se non sei abituato e non padroneggi la tecnica d'incastro e di opposizione te la fai nei calzoni.

Mi ricordo di avere fatto una via di Harding sul Cathedral Spire dove c'è un camino di 5.8 e 5.9 che non è stato per nulla facile vinirne fuori . Ad ogni passo mi sembrava di essere sputato fuori .
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 17:51 pm

ma allora se dite che ci vuole sia preparazione fisica che psicologica, come si può fare per un adeguato allenamento??
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Messaggioda Enzolino » gio mar 22, 2007 17:56 pm

REDda ha scritto:ma allora se dite che ci vuole sia preparazione fisica che psicologica, come si può fare per un adeguato allenamento??
REDda,

un vione come il Nose non puoi considerarlo come una somma delle parti fatte di gradi, jumarate, trazioni ed artificiali.

E' necessario un percorso graduale affinche' vie come il Nose vengano arrampicate con successo. Perche' se in falesia fai tutti i gradi del Nose, arrivato la', l'esposizione ti fotte la testa. E di gente che scende per la paura ce n'e' tanta.
Ho conosciuto un greco che e' sceso giu' diverse volte perche' i compagni non volevano continuare.

Quindi, se vuoi fare il Nose ti consiglio di ripetere diverse vie lunghe in Yosemite, per capire come funziona, e poi andare sul Nose. Senza sopravalutarlo ne' sottovalutarlo, ma rendendo il Nose una via "misurabile" in base alle tue esperienze precedenti.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda alberto60 » gio mar 22, 2007 18:04 pm

REDda ha scritto:ma allora se dite che ci vuole sia preparazione fisica che psicologica, come si può fare per un adeguato allenamento??


fai vie lunghe in ambiente non solo falesia. Vie lunghe che richiedano parecche ore di permanenza in modo da abituarsi a stare molto tempo in parete.
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 18:08 pm

si si, è fondamentale una preparazione prima di effettuare il Nose come dice enzolino; però il problema che non riesco a capire è come poter provare le vie in Yosemite, un viaggio così non si può fare una volta al mese!!
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Messaggioda Enzolino » gio mar 22, 2007 18:22 pm

REDda ha scritto:si si, è fondamentale una preparazione prima di effettuare il Nose come dice enzolino; però il problema che non riesco a capire è come poter provare le vie in Yosemite, un viaggio così non si può fare una volta al mese!!
Fai vie di 600-900 metri molto fessurate possibilmente dormento in parete.
L'artificiale e' quella che fa perdere un sacco di tempo, per cui conviene far pratica in questo modo.
Se vai in Yosemite, secondo me, devi starci minimo due settimane (cercando di arrangiarti per il permesso, visto che ci sono restrizioni). In queste due settimane puoi affinare quello che hai fatto in Italia e poi, eventualmente, affrontare il Nose.
Avere troppa fretta puo' portare all'insuccesso ... ome ti e' stato detto, ci son posti, come la Val di Mello, che non son cosi' lontani e permettono di fare vie lunghe ed impegnative. Fatte quelle allora, c'e' piu' possibilita' per affrontare le vie di El Cap ... secondo me ... :wink:
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 18:26 pm

ah ok

cmq ne passerà di tempo prima di andare al Cap, però presto voglio conoscere qualcuno che mi insegni un po' di artificiale

ma perchè ci sono problemi con i permessi??
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Messaggioda Enzolino » gio mar 22, 2007 19:08 pm

REDda ha scritto: ma perchè ci sono problemi con i permessi??
Nessun problema.
In diversi periodi dell'anno ci sono restrizioni per cui puoi rimanere per un arco di tempo che dipende dal periodo. Ad Agosto, ad esempio, e' una settimana. Ma con dei trucchetti puoi ovviare ... :wink:
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 19:25 pm

se dovessi andarci un modo per rimanerci di più lo trovo....
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Messaggioda Roberto » gio mar 22, 2007 19:39 pm

Noi siamo restati più del tempo a nostra disposizione e nessuno ci ha detto nulla, ma era un periodo non di grande affollamento, mi sa che altrimenti ci sbattevano fuori.
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 19:43 pm

ma se tu sei a metà parete ti arriva il ranger dall'alto per dirti di portare via le balle??

se mi succede così gli taglio la corda e....ops incidente....
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Messaggioda Roberto » gio mar 22, 2007 19:47 pm

REDda ha scritto:ma se tu sei a metà parete ti arriva il ranger dall'alto per dirti di portare via le balle??

se mi succede così gli taglio la corda e....ops incidente....
Ci sono dei tiratori scelti sulla parete di fronte, allo scadere del tempo a disposizione ti abbattono!
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Messaggioda REDda » gio mar 22, 2007 19:51 pm

azz....
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Messaggioda alberto60 » ven mar 30, 2007 12:04 pm

"Martin ed io vogliamo scalare THE SHIELD.
The Shield è il simbolo di una via tecnica di big wall, un viaggio attraverso una parete di roccia levigata che è possibile solo grazie ai rurp, knife blad, losty arrow, angle, grazie al martello e staffe.
Si è una mescolanza di operaio su impalcature. ginnasta agli attrezzi, fabbro, artista , guru sulla via della sofferenza, fanatico della roccia e freak della natura"

da YOSEMITE di Reinhard Karl
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Messaggioda savsav » ven mar 30, 2007 12:43 pm

...Al lunedi' giacevo di nuovo sotto l'autombile.Ore 7.30.Sentivo i soliti discorsi di fine settimana,della birra e delle ragazze,delle sbronze e dei 150km all'ora sull'autostrada."E tu Karl, cos'hai fatto?"."Io sono andato in montagna, a scalare!".Risa.
"Avrai arrampicato sulla tua vecchia"."No, sono andato ad arrampicare, con corda e chiodi, in una vera parete verticale.
Era fantastico, non avevo mai vissuto una cosa simile.Non potete immaginare, quanto vuoto ci sia sotto".
Proprio come per loro, i fine settimana mi erano sempre stati un orrore, benche' potessi uscire dalla tuta unta d'olio, potessi dormire e non dovessi scopare l'officina.
La cerimonia di mezzogiorno con il profumo della salsa d'arrosto, la passeggiata domenicale e le chiacchere di noia sul sofa' davanti al caffe' e alla torta provocavano un senso di vuoto, sopra il quale non si poteva passare nemmeno con il film di Peter Alexander o di Eddie Constantine.
E andando al cinema a ragazze, ben pettinato, con i vestiti comperati con i miei pochi soldi, i vestiti che bisogna avere, che dovrebbero darmi la sicurezza, che abisso, che vita crudele.
Ma - pensavo - grazie a Dio ora tutto questo e' finito, ora sono un'alpinista, potete ridere quanto volete.Voi non sapete cosa significhi arrampicarsi verso l'alto.Essere in alto, anche se si ha paura.
E questa infinita' di automobili non aggiustate, che bisogna smontare tutte e rimontare di nuovo, tutte che mi attendono, e i clienti e il capo, questa vite senza fine, che non termina mai.
Oscurano la mia vita solo ancora cinque giorni alla settimana, poi esco da sotto le automobili come il Luis Trenker dei prussiani e vado al Battert, e li' e' tutto diverso: li' c'e' l'aria pulita, la roccia, la luce, le nuvole, il sole e le stelle, che brillano sopra di noi quando dormiamo all'aperto sulla Falkenwand - quando bivacchiamo.
E li' ci sono gli altri scalatori, che mi prendono sul serio; non sono il Karl, l'essere sporco d'olio che avvita nel box numero due della sala numero uno, che fa' tutto quello che gli si dice, per quanto spiacevole e sporco possa essere.
Qui sono il Reinhard, una persona del tutto rispettabile.
Veramente non sono ancora molto di piu', ma sono gia' il Reinhard; essere me stesso, e' gia' incredibilmente tanto.

REINHARD KARL

Montagna vissuta,tempo di respirare. 1982.
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Messaggioda alberto60 » ven mar 30, 2007 14:52 pm

Quando Reinhard Karl rientrava da una spedizione in Himalaya,. dimagrito e con i muscoli sgonfi, faceva di tutto per ritornare ad arrampicare al sole dello Yosemite.

Per lui il sole dello Yosemite e le avventure e le paure sulle grandi vie del Cap erano come ritornare alla vita.

Zodiac
Nose
Salathè
Shield
Son of Heart
Tangerine trip.


Questi sono alcuni dei suoi grandi viaggi su El Cap per tornare alla vita.
Ultima modifica di alberto60 il ven mar 30, 2007 16:41 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Marco Anghileri » ven mar 30, 2007 16:10 pm

qualche anno fa ho avuto la fortuna di poter andare nella meravigliosa Yosemite valley ed a tal proposito il Nose non ce lo siamo fatto scappare...
direi che bastano poche parole per renderne l'idea:
fantastico, stupendo, incredibile :!: :!: :D

un bivacco da sogno
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artificiale e libera, è tutto un piacere
Immagine


a parer mio, assolutamente un'esperienza da vivere 8) :wink:
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