Ennesimo disservizio

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda Amelia » gio mag 05, 2005 15:09 pm

Andrea Orlini ha scritto: ...Se un mio amico si trova in difficoltà che ne sò... in val malenco,...
andrtea



8O 8O 8O Ma proprio in Valmalenco!!!! Magari aveva mangiato troppi pizzocheri a casa mia!!! :mrgreen: (scusate l'OT) :oops:

Cmq non vorrei dire una cazzata ma a me sembra che qui in valtellina voli solo l'elicottero del 118...
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Re: Ennesimo disservizio

Messaggioda Ospite » gio mag 05, 2005 17:07 pm

Andrea Orlini ha scritto:Questa è solo cronaca.
Approfitto del forum, come ho fatto in altre occasioni, perchè lo ritengo uno spazio d'informazione libero da ogni condizionamento e censura.
Tutto ciò non lo posso pubblicare sul quotidiano della mia città perchè i miei interventi sono ormai censurati; sul forum navigano miei concittadini ma anche agli altri può tornare utile sapere certe cose.

Il sabato di due settimane fa mi trovavo in Val Rosandra con un volontario della stazione di Trieste CNSA per verificare l'attendibilità della scomparsa di una persona....

[cut]

Non mi attendo risposte, ma ritengo, come altre volte ho sostenuto, che tutti voi utenti ne siate informati.
Andrea


e' successa la stessa identica cosa 3 anni fa al circeo dove purtroppo ci e' scappato il morto; morto di una morte orribile tra l'altro, il ragazzo, colpito in testa da una pietra, mori dissanguato dopo una notte (dico una notte intera, 12 ore filate) a 40 metri da terra, solo perche invece del soccorso il 118 allerto' i VF che, naturalmente, non seppero dove mettere le mani.
il conseguente processo, a quanto mi hanno detto fu una farsa.

quando succede qualcosa in montagna, imparate a chiedere espressamente l'intervento del soccorso e se ci riuscite fatevi dare il nome dell'operatore del 118 che vi risponde.
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Messaggioda Andrea Orlini » sab mag 07, 2005 12:00 pm

:oops: scusate, non mi ero accorto degli interventi che sono si seguiti;

Devo dire che in linea di principio sono d'accordo con l'intervento di Zio Vare. Le specializzazioni SAF, a vari livelli (Zio, correggimi se sbaglio!), sono diventate necessarie per l'adeguamento del personale VV FF alle mutate casistiche di incidenti, considerato poi che il Corpo dei Vigili del Fuoco è preposto anche al soccorso di persone pericolanti (parole che si prestano a interpretazioni delle più disparate).
Tra l'altro, mi consta che tali specializzazioni richieste, seppure a livelli diversi, sono state oggetto di malumori a livello sindacale (anche qui accetto smentite!).
Abbastanza logico quindi, anche e proprio in virtù dell'applicazione della legge 626 che tali operatori si siano dotati di materiali e tecniche standardizzate, considerato che devono essere messe in pratica da persone che non sempre hanno un bagaglio di esperienza alpinistica o speleologica (per l'aspetto sub credo non sia proprio il caso di parlarne, devono per forza essere degli specialisti).
Se permettete, copio e incollo dal sito dei Vigili del Fuoco:

Il Nucleo S.A.F.


La variabilità dell?ambiente in cui vive ed opera la moderna società, sia urbano che extraurbano, nonché le caratteristiche e le condizioni dello stesso, notevolmente mutate nel corso degli anni, hanno determinato in caso di incidente di vario tipo e natura, scenari di riferimento spesso critici in ordine alle situazioni del rischio per le persone e per gli operatori del soccorso tecnico urgente: i Vigili del Fuoco; anche per quanto attiene ai possibili accessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artificiali tralicci, grattacieli, viadotti ecc. Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano ad attività sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di intervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavano poco efficaci.
Per queste ragioni nel corso degli anni, in alcuni contesti territoriali della penisola, si è avvertita l?esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovative di derivazione speleo- alpino e fluviale, inerenti le esigenze di soccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutto il personale del C.N.VV.F.
Tali tecniche che sono denominate tecniche di derivazione Speleo Alpinistica e Fluviale consentono, se adeguatamente acquisite, di aumentare il livello di sicurezza dei soccorritori e migliorare il servizio offerto alla popolazione in particolare in quelle situazioni in cui, a causa dello specifico scenario incidentale, non sono utilizzabili i normali mezzi in dotazione. Il progetto prevede 4 tipi di qualificazioni distribuite su due livelli comprendenti ciascuno due fasi. (primo livello fase A, primo livello fase B, secondo livello fase A e secondo livello fase B)
Tale rivoluzione attualmente interessa non solo i vigili del fuoco italiani ma anche quelli di altre nazioni europee; recentemente il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha avuto un ruolo di prestigio nell?ambito del progetto Europeo denominato LEONARDO. Nello specifico il progetto che è stato denominato EUSR (Soccorso speciale speleo alpinistico formazione e aggiornamento dei Vigili del fuoco in Europa) aveva l?obiettivo di standardizzare tra i vigili del fuoco europei l?utilizzo di tale tecniche nell?ambito del soccorso.
Allo stato attuale il personale in possesso delle varie qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle varie Regioni del territorio Nazionale. Le più ampie concentrazioni si hanno in Toscana in Liguria e in Piemonte. Di particolare interesse è stata l?attività svolta dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in possesso delle qualifiche SAF nelle regioni colpite da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e Marche o come i dissesti idrogeologici della Campania o la recente alluvione dell?Italia settentrionale. Nelle Regioni di Umbria e Marche i SAF hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc)

Per chi abbia resistito sin qui volevo però dire:
Sul principio della costituzione di tale specializzazione, niente da eccepire, ma purtroppo quando le buone intenzioni devono essere messe in pratica ci possono essere delle devianze causate solo dagli uomini.
Non sono riuscito a trovare niente di riferimento sul fatto che queste squadre SAF (ma non era una specializzazione per TUTTI i vigili?) siano utilizzate per recuperi in zone impervie, che lavorano invece di fatto in netto contrasto con altre leggi nazionali che individuano il cnsas come figura preferenziale e di competenza per questi interventi.
Si potrà pensare che io ovviamente sia di parte, ma vi posso assicurare che tra i vigili del fuoco di Trieste vi sono ottimi elementi, con i quali è un piacere lavorare. Inoltre con l?esperienza fatta sul campo si è creata una certa intesa e reciproco rispetto.
Vero anche che certe altre sq escano dalle righe, pensando di poter fare quello che non è nelle loro potenzialità.
Ribadisco il fatto che a chiunque posso insegnare (e può imparare) tecniche di soccorso alpino; ma è fondamentale che alla base di tutto ci sia una preparazione alpinistica, quella che ti permette di avere tante cattiverie, quasi appartenessero al tuo dna. E questo non lo insegni a un turnista.
Quando il 118 si convincerà che suo è il compito sanitario ma che l?evacuazione di un ferito in zona impervia è un qualcosa di particolare, da specialisti?.
Quando i vigili del fuoco capiranno che nonostante la loro necessaria e preziosa presenza non sempre le tecniche da 626 sono il massimo per la sicurezza dell?infortunato e forse neanche le più rapide?.
Quando il cnsas farà sforzi ulteriori per coinvolgere tutte le altre strutture di soccorso, facendo valere la sua professionalità e essere nel contempo più unito a livello nazionale?
Quando tutti si abbasseranno a essere più umili e costruttivi?
Ecco allora forse potremmo evitare di scrivere simili lungaggini
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Re: Ennesimo disservizio

Messaggioda Siloga66 » gio mag 12, 2005 11:20 am

tclimb_v ha scritto:
Andrea Orlini ha scritto:Questa è solo cronaca.
Approfitto del forum, come ho fatto in altre occasioni, perchè lo ritengo uno spazio d'informazione libero da ogni condizionamento e censura.
Tutto ciò non lo posso pubblicare sul quotidiano della mia città perchè i miei interventi sono ormai censurati; sul forum navigano miei concittadini ma anche agli altri può tornare utile sapere certe cose.

Il sabato di due settimane fa mi trovavo in Val Rosandra con un volontario della stazione di Trieste CNSA per verificare l'attendibilità della scomparsa di una persona....

[cut]

Non mi attendo risposte, ma ritengo, come altre volte ho sostenuto, che tutti voi utenti ne siate informati.
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e' successa la stessa identica cosa 3 anni fa al circeo dove purtroppo ci e' scappato il morto; morto di una morte orribile tra l'altro, il ragazzo, colpito in testa da una pietra, mori dissanguato dopo una notte (dico una notte intera, 12 ore filate) a 40 metri da terra, solo perche invece del soccorso il 118 allerto' i VF che, naturalmente, non seppero dove mettere le mani.
il conseguente processo, a quanto mi hanno detto fu una farsa.

quando succede qualcosa in montagna, imparate a chiedere espressamente l'intervento del soccorso e se ci riuscite fatevi dare il nome dell'operatore del 118 che vi risponde.

Questo temo proprio che non sia possibile. L'operatore di Centrale non è obbligato a dare il suo nome neanche a me che ci lavoro assieme. Inoltre sarebbe una cosa perfettamente inutile, in quanto quando ci sono dei "casini" vengono sempre tirate fuori le registrazioni delle telefonate e delle comunicazioni radio. Vorrei inoltre ricordare che che risponde al telefono del 118 non è un centralinista, ma un infermiere professionale che alterna:
- servizio in Centrale operativa.
- servizio sulle ambulanze d'emergenza.
- servizio sull'elisoccorso.
Cosi è almeno in Trentino. Non posso parlare per altre regioni.
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Messaggioda sideshow-nico » ven mag 13, 2005 10:26 am

Ricordo quell'incidente al circeo, e mi impressiono', sia la dinamica che l'intervento dei VF :(

Sul discorso operatore centrale 118 beh, anche qui in liguria come in trentino le cose funzionano esattamente come dice siloga.
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Messaggioda Zio Vare » ven mag 13, 2005 15:30 pm

Andrea Orlini ha scritto:Le specializzazioni SAF, a vari livelli sono diventate necessarie per l'adeguamento del personale VV FF alle mutate casistiche di incidenti, considerato poi che il Corpo dei Vigili del Fuoco è preposto anche al soccorso di persone pericolanti (parole che si prestano a interpretazioni delle più disparate).
Tra l'altro, mi consta che tali specializzazioni richieste, seppure a livelli diversi, sono state oggetto di malumori a livello sindacale (anche qui accetto smentite!).

Da quello che posso osservare io i sindacati hanno da ridire e presentano malumori su qualsiasi cosa. Quando non è la UIL spuntano le R.d.B. e compagnia, se la CISL tace si fa sentire la CGIL... non mi stupisce che in qualche Comando provinciale abbiano trovato qualcosa da ridire anche su questo.
La specializzazione SAF è composta di 4 livelli (1A, 1B, 2A, 2B); nei vigili che sono stati assunti ultimamente il livello 1A è insegnato come addestramento di base. Ci sono invece molti vigili che sono entrati nei VV.F. molto prima dell'introduzione delle tecniche SAF e quindi la loro formazione da questo punto di vista è legata ai corsi di formazione che ogni Comando provinciale decide di effettuare.
Sull'elicottero intervengono operatori con livello 2B.

Andrea Orlini ha scritto:Non sono riuscito a trovare niente di riferimento sul fatto che queste squadre SAF siano utilizzate per recuperi in zone impervie, che lavorano invece di fatto in netto contrasto con altre leggi nazionali che individuano il cnsas come figura preferenziale e di competenza per questi interventi.

Su questo secondo me c'è poca chiarezza a livello nazionale. Ogni ente del soccorso è sostanzialmente autonomo e non necessariamente legato al soccorso sanitario regionale 118. Soccorso Alpino Volontario? Guide Alpine? Guardia di Finanza? Polizia? Corpo Forestale? VVF? Credo che ognuno di questi corpi abbia un settore che si occupa di soccorsi in zone impervie. C'è scritto da qualche parte chi deve intervenirein modo univoco?
Andrea Orlini ha scritto:Quando tutti si abbasseranno a essere più umili e costruttivi?
Ecco allora forse potremmo evitare di scrivere simili lungaggini

già, sante parole, ma in Italia siamo maestri nel coltivare il proprio orticello.
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Messaggioda Siloga66 » sab mag 14, 2005 11:22 am

Comunque (parlo per il Trentino che è la realtà che conosco) da 2-3 anni in quà i VVF e il soccorso alpino spessissimo discutono fra di loro su cosa tocca a chi. Io ho solo una certezza: l'aspetto puramente medico/sanitario spetta solo ed esclusivamente al personale del 118. Ci sono poi le associazioni di volontariato (croci bianche, rosse, misericordie, ecc.) che collaborano coi sanitari del 118, fermo restando che ognuno ha le sue competenze anche lì. Ci sono tre livelli di entità del soccorso sanitario:

- 1° livello: ambulanza con volontari del soccorso (soccorso di base).
- 2° livello: ambulanza del 118 con infermiere professionale a bordo.
- 3° livello: auto-medica con infermiere e medico d'urgenza, oppure
medico rianimatore (sull'elisoccorso).

Una recente legge già approvata, ma non ancora entrata in vigore, obbliga tutte le ambulanze adibite a urgenze/emergenze ad avere un infermiere professionale a bordo. NON il medico ma l'infermiere, in quanto da quando è stato eliminato il mansionario per gli infermieri, il quale vincolava molto il loro operato, ora gli infermieri del 118 possono fare TUTTO, anche manovre delicate come per fare un esempio classico l'intubazione tracheale, o la somministrazione di farmaci per via endovenosa, defibrillazione, decompressione toracica, ecc. ecc......e......costano molto meno di un medico.
Questo per quanto riguarda l'aspetto sanitario. Sull'aspetto delle competenze nelle manovre in ambiente ostile, ultimamente vedo che i VVF tendono a volersi sostituire al soccorso alpino un po troppo spesso, e da lì nascono le discussioni.
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Messaggioda Zio Vare » sab mag 14, 2005 14:37 pm

Tornando a parlare del numero unico per le emergenze: ho sentito che il prossimo anno dovrebbe partire la sperimentazione di questo fantomatico numero, ma non ho capito dove e come.
Oggi c'è una grandissima confusione!
112: Carabinieri
113: Polizia
(tra l'altro: voi come scegliete chi chiamare?!)
xx/xxxx: Polizia Municipale (spesso in un incidente stradale è fondamentale ma chi li chiama? Pochissimi hanno il numero diretto e così tocca alle altre sale operative avvertirli).
115: VV.F.
116: c'è ancora qualcuno che è convinto che esita il soccorso stradale... ma se provate a chiamare almeno il numero è inesistente
117: Guardia di Finanza (aiutoooooooo non mi fa lo scontrinoooooo!! :twisted: :twisted: )
118: Soccorso sanitario
1515: CFS
1530: Numero blu Emergenze in mare. Capitanerie di porto - Guardia Costiera
xx/xxxx: vari numeri del soccorso alpino non inseriti nelle strutture del 118
xx/xxxx: vari numeri della protezione civile (anche numeri verdi) rintracciabili su manifesti, pubblicazioni etc.


Nessuno pensa che ci sia da fare un po' d'ordine? :lol: :lol:
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Messaggioda sideshow-nico » lun mag 16, 2005 11:22 am

direi che l'ordine e' da fare eccome...e pensa un'altra cosa (soprattutto x il discorso copertura in montagna)...l'unico numero che, anche quando il telefonino non prende in montagna, da' garanzie maggiori di risposta e' il 112. Infatti e' x ora l'unico numero che 'viaggia' anche su tutta una serie di frequenze su cui gli altri numeri di emergenza non vanno.
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Messaggioda Moga » mar mag 31, 2005 18:17 pm

[quote="Siloga66"]. Sull'aspetto delle competenze nelle manovre in ambiente ostile, ultimamente vedo che i VVF tendono a volersi sostituire al soccorso alpino un po troppo spesso, e da lì nascono le discussioni.[/quote]

Trovo questa affermazione sbagliata: c'è piuttosto nei VF la consapevolezza di essere soccorritori al servizio della collettività sull' intero territorio nazionale 24 ore al giorno 365 giorni l' anno e di dover rispondere ad una casistica di interventi veramente ampia che possono richiedere l' uso di tecniche di derivazione speleo-alpinistica-fluviale (SAF) pur non trovandosi in zone di montagna (non fossilizziamoci sulla nostra specialità e passione) come ad esempio un ambito industriale o di strutture pericolanti o con annessi rischi evolutivi di ben altro tipo.

E' sconfortante per un VF preparato e motivato osservare intorno a sè tale dispersione di risorse, umane e finanziarie in cui chi ci rimette è poi chi ha bisogno di essere soccorso. Siccome la preparazione professionale e tecnica è anche una questione economica (investimenti) è triste vedere, da parte di stato, regioni o vari enti pubblici quello che è (io ritengo) lo spreco in ragione di investimenti verso svariate associazioni di volontariato(L' importante è diventato il numero) che dovrebbero svolgere l' attività di soccorso (a loro rischio, spesso, inconsapevolmente) quando si dispone di circa 30.000 VVF che sono lì per quello ma che si trovano spesso ad usare mezzi fatiscenti e quant' altro.

Si badi: NON sto parlando del CNSAS ma riguardo ad esso vorrei precisare che ci sono zone d' italia non proprio montuose dove quest' ultimo è presente ma spesso i suoi componenti non possono vantare la preparazione dovuta all' esperienza fatta su numerosi interventi come invece avviene in molte altre zone: non è colpa di nessuno.

Dico ciò perchè a me parve, a suo tempo quando nacque il SAF, che la sua costituzione venisse in qualche modo osteggiata da parte del soccorso alpino in modo inspiegabile! I VVF spesso devono "cavarsela da soli" e fare in modo da non diventare vittime a loro volta; perciò si ebbe la necessità di adeguarsi a nuovi scenari ed a passare dalla cordaccia in canapa legata in vita all' uso di attrezzature e tecniche idonee a svolgere soccorso a tutto campo ed in ogni situazione.
Non credo che il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco contravvenga ad alcuna legge operando nel suo campo che è il soccorso tecnico urgente.

Riguardo poi ai presunti ritardi (era emerso in precedenza) vorrei ricordare, per esperienza, che spesso i soccorsi non arrivano in tempo perchè... non sono stati avvisati!!!
E non sempre avvisare qualche altro ente è una garanzia che quest' ultimo avvisi a sua volta chi di competenza.
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Messaggioda Siloga66 » mer giu 01, 2005 0:05 am

Con Moga non sono d'accordo su un punto, e cioè quando parla di mezzi fatiscenti a disposizione dei VVF.
Parlo per la realtà che conosco, la Val di Fassa.
Da Moena a Canazei sono 20 km. In questo tratto di valle ci sono 7, dico, ben 7 caserme dei pompieri: una a Moena, a Soraga, a Pozza, a Vigo, a Mazzin, a Campitello, e a Canazei. Se Pozza compera un nuovo mezzo (autobotte o altro) e spende 800 milioni di vecchie lire, allora Vigo per non essere di meno ne compra uno piu grosso, tanto grosso che poi non passa nelle stradine piu strette. L'anno scorso, ad ogni vigile del fuoco hanno comprato un coltellino multiuso del valore di 120 euro?! Quest'anno verranno costruite a Moena e Canazei due enormi e costosissime strutture nuove per i VVF. Io non lo so, magari sbaglio, ma a me sembra che i soldi non mancano. Non voglio mettere in discussione l'utilità dei VVF, ma 7 caserme in 20 km. non sono un po troppe?
E dall'altra parte le ambulanze del 118 hanno tutte dai 200.000 km in su.
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Messaggioda sideshow-nico » mer giu 01, 2005 10:35 am

Questa cosa delle risorse e' un fazzoletto che viene agitato troppo spesso. Anche da noi i VF lamentano carenza di mezzi e finanziamenti adeguati ma se si fa una piccola ricerca si scopre (ma che strano) che in italia e' il corpo che riceve piu' finanziamenti x corsi, controcorsi specialistici, materiale e mezzi di soccorso. E soprattutto e' sbagliato dire che se un VF interviene in caso di emergenza o soccorso in terreni impervi o montagna non contravvenga a nessuna legge. infatti proprio la legge del 21 marzo 2001 (n°74) delega al CNSAS il coordinamento e la priorita' in tali tipi di interventi mentre spesso accadono incomprensioni ed ingerenze varie proprio per il suddetto motivo.
Inoltre (e questo e' purtroppo quello che da anni mi capita di vedere sul mio di territorio) i VF sono il corpo che piu' spesso ha avuto scaramucce e diverbi con tutti gli altri corpi sia di soccorso che di polizia, mentre dovrebbe esserci collaborazione (in teoria). Non solo, ma l'anno scorso la liguria di levante istitui' un progetto denominato 'estate sicura', finanziato e promosso dall'ente parco delle cinque terre, dai comuni del levante e dalla regione, nel quale tutte le forze di soccorso e di polizia si coadiuvavano per meglio affrontare i soccorsi (sempre numerosi) dei mesi estivi (esempio: sulla pilotina della capitaneria c'e' sempre un infermiere o medico del 118; a monterosso, all'imbocco del sentiero numero 2 una postazione fissa del soccorso alpino con un medico e un infermiere, collegati anche con la forestale, ecc...). Venne fatta una megariunione a Riomaggiore e a turno parlarono tutti i rappresentanti dei vari corpi (VF, polizia, GDF, forestale, 118, CNSAS, carabinieri, guardie parco e vigili urbani) i quali manifestarono entusiasmo x questa iniziativa in cui tutti ci si veniva incontro e assieme ci si coadiuvava (e magari si imparava l'uno dall'altro qcosa); nessuno ha fatto rimostranze o si e' lamentato...tranne i VF che hanno montato su una polemica ridicola (alche' proprio un maresciallo dei carabinieri si e' leggermente alterato) dicendo che loro non erano capiti, che loro volevano il controllo di qui, e il mezzo di li', che loro dovrebbero coordinare tutto, che hanno tutti contro...insomma una panzana abbastanza patetica,alla quale avrebbero potuto sottrarsi se solo possedessero un po' meno 'orgoglio del supereroe'.
Devo dire di essere una persona molto pragmatica, x cui baso i miei giudizi sui fatti concreti 'sul campo' e sulle informazioni che ricevo quando vedo come si opera, fregandomene di preconcetti e inimicizie (specialmente durante un soccorso), ma purtroppo i VF fin'ora mi hanno sempre mostrato (sul campo e con i loro discorsi) un lato che non mi piace x niente. Soprattutto se penso al punto di vista di chi il soccorso lo chiama.
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Messaggioda Moga » mer giu 01, 2005 22:33 pm

Appunto, siloga66: è proprio quello lo spreco di risorse in questione. Infatti tutti quei VVF della Val di Fassa non sono compresi nel numero da me citato (circa 30000) perchè sono volontari, infatti nello stesso corpo nazionale dei vigili del fuoco è compresa ma indipendente (stessa divisa, stessi colori) la componente volontaria, quella certamente utile ed apprezzabile, soprattutto in zone di montagna, ma anche quella componente "usata" da amministratori vari per "farsi belli" e conquistare un pò di elettorato.
Il fazzoletto delle risorse lo agito senza vergogna perchè vero che da qualche parte andranno ma non sò se è sempre la direzione giusta.
Il fatto è che per mè è la mia professione, mi dà da vivere e mi appassiona, non lo faccio a tempo perso.
Saluti e tante scuse per aver incontrato colleghi "supereroi", purtroppo li conosco anche io.
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Messaggioda Andrea Orlini » ven giu 03, 2005 18:11 pm

Moga ha scritto:
Trovo questa affermazione sbagliata: c'è piuttosto nei VF la consapevolezza di essere soccorritori al servizio della collettività sull' intero territorio nazionale 24 ore al giorno 365 giorni l' anno e di dover rispondere ad una casistica di interventi veramente ampia che possono richiedere l' uso di tecniche di derivazione speleo-alpinistica-fluviale (SAF) pur non trovandosi in zone di montagna (non fossilizziamoci sulla nostra specialità e passione) come ad esempio un ambito industriale o di strutture pericolanti o con annessi rischi evolutivi di ben altro tipo....


La mia stazione di soccorso è attiva 24/24 su 365 gg, e non siamo stipendiati.
Siamo consapevoli di essere soccorritori al servizio della collettività sul territorio nazionale, pronti a rispondere a casistiche di interventi molto diversi.
Gli incidenti in zone urbane, motivo per cui è nato il SAF, lo lasciamo molto tranquillamente ai VVF. È di loro competenza.


[/quote]E' sconfortante per un VF preparato e motivato osservare intorno a sè tale dispersione di risorse, umane e finanziarie in cui chi ci rimette è poi chi ha bisogno di essere soccorso....[/quote]

È sconfortante per il CNSAS osservare intorno a sé una tale dispersione di risorse per una MERA QUESTIONE DI PRESTIGIO in cui chi ci rimette è poi chi ha bisogno di soccorso.
Se permetti io lo scrivo così

[/quote]Si badi: NON sto parlando del CNSAS ma riguardo ad esso vorrei precisare che ci sono zone d' italia non proprio montuose dove quest' ultimo è presente ma spesso i suoi componenti non possono vantare la preparazione dovuta all' esperienza fatta su numerosi interventi come invece avviene in molte altre zone: non è colpa di nessuno.[/quote]

Hai ragione, a casa mia monti non esistono.
Solo che la stazione è nata 50 (cinquanta) anni fà quando i vigili andavano ancora con la canapa e il SAF assai lontano.
Ne abbiamo avuto del tempo per lucidare lo stemmino, ma forse nel frattempo qualcosa abbiamo fatto. E in silenzio...

[/quote]Dico ciò perchè a me parve, a suo tempo quando nacque il SAF, che la sua costituzione venisse in qualche modo osteggiata da parte del soccorso alpino in modo inspiegabile! I VVF spesso devono "cavarsela da soli" e fare in modo da non diventare vittime a loro volta...[/quote]

E allora bisogna avere l'umiltà, se non di chiedere, almeno di accettare un aiuto.

Oggi sono cattivo e perciò smetto quì

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Messaggioda Zio Vare » ven giu 03, 2005 20:30 pm

Siloga66 ha scritto:Con Moga non sono d'accordo su un punto, e cioè quando parla di mezzi fatiscenti a disposizione dei VVF.
Parlo per la realtà che conosco, la Val di Fassa.

Ecco, direi che hai preso come esempio una delle pochissime realtà che non rappresenta la situazione dei VVF del resto dell'Italia!
Non vi sto a raccontare quanti kilometri abbiano e come siano ridotti i mezzi di un Comando come quello di Torino. 800 milione per un'autobotte... oddio, adesso non esageriamo. Spendi quella cifra per un'autoscala. Autobotte e autopompa costano molto meno.
Per quanto riguarda le nuove sedi costrutite che hai visto saranno sicuramente opera della provincia o dei comuni per i volontari. Stai tranquillo che il Ministero non dilapida risorse per tenere a posto strutture e mezzi.
Per quanto riguarda questa eterna questione CNSAS - VVF è giusto che il CNSAS abbia il coordinamento degli interventi in ambiente ostile ma certo non si possono precludere con una legge degli operatori di soccorso da certi ambienti! Che il CNSAS abbia la priorità è una convinzione anche "di chi comanda" (ne parlavo qualche giorno fa in macchina con il vice Comandante di Torino). Però andate un po' a fare un giro sul sito della Finanza: c'è un bel link con scritto "soccorso alpino" che dice "se siete in difficoltà chiamate il 117"!! C'è qualcosa che non quadra - non mi sembra si parli solo di problemi con i VVF.
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Messaggioda Moga » sab giu 04, 2005 19:22 pm

Riporto dal sito della GdF:

la funzione di coordinamento nel caso di intervento di squadre appartenenti alle 2 organizzazioni, fatta salva la responsabilità diretta di ciascuna di esse nella gestione del proprio personale, sarà assunta dal responsabile del C.N.S.A.S.;

E questo forse mette tutto in ordine dal punto di vista del CNSAS. E' senza dubbio giusto decidere chi coordina un intervento di soccorso.

Ma quando si esorta a chiamare il 117 forse si crea ulteriore confusione! Se sono in Liguria e, in difficoltà a Finale avviso, il 117 cosa succede? Intuisco che, essendoci un protocollo la Finanza avviserà il CNSAS. A questo punto, lo spero...

[/quote]La mia stazione di soccorso è attiva 24/24 su 365 gga

dice giustamente Andrea Orlini ma non è così ovunque e, evidentemente conosciamo e viviamo realtà differenti. Perciò, quando mi parla di MERA QUESTIONE DI PRESTIGIO non centra il bersaglio. Ancora una volta sottolineo la necessità di operare in certe situazioni sottolineata dalla consapevolezza del proprio ruolo. Sia chiaro che i VVF NON vogliono fare soccorso alpino.

Saluti
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Messaggioda Andrea Orlini » dom giu 05, 2005 16:58 pm

Moga ha scritto:Riporto dal sito della GdF:

la funzione di coordinamento nel caso di intervento di squadre appartenenti alle 2 organizzazioni, fatta salva la responsabilità diretta di ciascuna di esse nella gestione del proprio personale, sarà assunta dal responsabile del C.N.S.A.S.;

E questo forse mette tutto in ordine dal punto di vista del CNSAS. E' senza dubbio giusto decidere chi coordina un intervento di soccorso.

Ma quando si esorta a chiamare il 117 forse si crea ulteriore confusione! Se sono in Liguria e, in difficoltà a Finale avviso, il 117 cosa succede? Intuisco che, essendoci un protocollo la Finanza avviserà il CNSAS. A questo punto, lo spero...

La mia stazione di soccorso è attiva 24/24 su 365 gga

dice giustamente Andrea Orlini ma non è così ovunque e, evidentemente conosciamo e viviamo realtà differenti. Perciò, quando mi parla di MERA QUESTIONE DI PRESTIGIO non centra il bersaglio. Ancora una volta sottolineo la necessità di operare in certe situazioni sottolineata dalla consapevolezza del proprio ruolo. Sia chiaro che i VVF NON vogliono fare soccorso alpino.

Saluti
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Sulla GdF mi sembra che si abbia risposto in maniera esatta. Tra il CNSAS e la GdF esiste un protocollo da decine di anni, al punto che molti finanzieri fanno parte del CNSAS.
Dalle mie parti non si sono mai verificate incomprensioni, anzi si lavora ottimamente.

Per quando riguarda il resto del messaggio... scusa Moga, non offenderti, ma ho il sospetto che sto dialogando con una persona molto più giovane di me, forse solo di esperienza.
Se riguardo i fatti accaduti negli ultimi 15 anni in tutta Italia, per non andare oltre, le cose non mi sembrano essere come dici.
Solo per citare, perchè il ricorso dei VVF con la richiesta del parere del Consiglio di Stato contro la legge 71?

In ogni caso, vorrei sottolineare che il mio intervento iniziale non era contro "solo ai VVF" ma a situazioni di disservizio che possono essere create da svariati enti, preposti guarda caso, al soccorso del cittadino
(nel caso specifico, i primi risultati dopo quell'evento, sono a dir poco confortanti e incredibili).
Per quanto riguarda invece la mia situazione, come già detto, i rapporti con i VVF sono buoni e costruttivi (dopo anni di "battaglie" ma anche di sani confronti, grazie anche all'attuale Comandante provinciale) e di questo non posso che essere soddisfatto.

ciao
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Messaggioda Moga » dom giu 05, 2005 23:07 pm

Infatti credo di essere abbastanza giovane e sicuramente in difetto di esperienza, sicuramente di soccorso alpino, ma sottolineo che, nella mia zona il soccorso alpino è una realtà ancora più giovane di me.
Forse parte da qui il mio personale punto di vista.

E mi correggo precisando che PERSONALMENTE il prestigio non c'entra ma è il pensiero di portare a termine con successo un soccorso senza diventare vittima a mia volta ciò che riempie spesso la mia mente.

Poi ha alcuni amici nel CNSAS, come ovvio che sia per noi appassionati di montagna e socio CAI, con i quali ovviamente il rapporto è ottimo.

Ritornando all' origine del tuo post purtroppo conosco anch'io vari casi di disservizio in svariati campi del soccorso in cui spesso sembrano pesare "mere questioni di prestigio" anche e soprattutto in piccole realtà locali e sappiamo chi ne fa le spese... anche se spesso ne è inconsapevole e quando va bene (per fortuna) non sà che sarebbe potuto andare meglio!

Saluti!
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Messaggioda elomat » gio mar 22, 2007 15:21 pm

Buongiorno, io non riesco a capire come potete sputtanare pubblicamente il Servizio 118 di Trieste. Non capisco inoltre come del personale volontario non professionista possa mettere in discussione l' operato di professionisti che svolgono ogni giorno il proprio lavoro!!! I vigili del Fuoco sono tenuti al soccorso tecnico, sono professionisti e non volontari che vengono chiamati mentre magari sono dietro ad uno sportello di banca...ma per piacere......
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Messaggioda Andrea Orlini » gio mar 22, 2007 18:19 pm

elomat ha scritto:Buongiorno, io non riesco a capire come potete sputtanare pubblicamente il Servizio 118 di Trieste. Non capisco inoltre come del personale volontario non professionista possa mettere in discussione l' operato di professionisti che svolgono ogni giorno il proprio lavoro!!! I vigili del Fuoco sono tenuti al soccorso tecnico, sono professionisti e non volontari che vengono chiamati mentre magari sono dietro ad uno sportello di banca...ma per piacere......

... già... ma per piacere... [-X
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