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Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Messaggioda MacOnions » mer feb 28, 2007 19:50 pm

grizzly ha scritto:Ergo per superare le 20-22 ore occorre ritornare ad essere belli "cotti"... ri-ergo "spararsi" 18-22 ore di attività.
Questo a parte il grado tecnico di difficoltà... sto parlando di alpinismo medio... di un allenamento alla fatica generale...


Usando il termine 'cotto' contro 'sfinito' ho capito anche il senso di quello che intendi ... si in effetti mi sembra sensato come tipo di allenamento: stancante senza essere sfibrante in virtù di impegni più al limite. Si tratta cmq di tante, forse troppe ore di "allenamento" continuo, sarebbe opportuno un controllo medico periodico? vabbè, mi hai fatto avventurare, ritorno a leggere curioso gli altri commenti.
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Messaggioda scheggia » mer feb 28, 2007 19:54 pm

grizzly ha scritto:
REDda ha scritto:innanzi tutto bisogna riuscire a stare svegli, quindi bisogna tentare di resistere senza dormire e senza sforzare, cioè facendo la vita quotidiana e di notte cazzeggiare. Una volta passata la fase del non-dormire si inizia ad applicare lo sforzo


Questo del dormire è un aspetto molto interessante.
Pensando ad alcuni bivacchi, dove le ore di sonno e di riposo "vero" son esigue... mi chiedo appunto se non convenga proseguire... e magari sonnecchiare solo un po'... come accenna House.
Alcuni bivacchi per la tensione son più affaticanti che non il procedere...


per quanto riguarda il non dormire sono un mostro... in estate regolarmente mi faccio delle 24h 36h senza vedere il letto, ehm diciamo senza dormire... il segreto sta nel non fermarsi mai... mi è capitato di lavorare la notte arrivare al mattino e partire con degli amici, passare tutto il santo giorno, faticando parecchio e poi ritornare a lavorare...
non è troppo difficile ... però io parto avvantaggiato... ho un ciclo del sonno alquanto disturbato, nei periodi normali dormo 3/4 h per notte, quindi non è un gran sacrificio non dormire proprio :wink: potresti iniziare così, iniziando a dormire di meno... l'unico problema che riscontro è quando sono stanco, è una cosa ciclica, mi capita ogni due/tre mesi che allora ho bisogno di dormire almeno un paio di settimane 8h al giorno! :wink:
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Messaggioda savsav » mer feb 28, 2007 19:55 pm

.....Per la verita' quando ho fatto l'incidente sulla Brioschi alla Nordend sono stato su circa 44 ore.... :? ....Ma non so' se e' valido... :roll:
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Messaggioda alter-ego » mer feb 28, 2007 19:56 pm

grizzly ha scritto:
savsav ha scritto:Partiti dal rif.Torino alle 03.00 per il pilier Gervasutti e ritorno alle 03.00 al Torino....CHE POLLI! : :lol: :lol: :lol:


Sorbole! 8O 24 ore al Pilier Gervasutti... in effetti un bivacco ci sarebbe stato bene... comunque, qualcuno di mia conoscenza, ce ne ha messe ben di più... :lol:


:oops: :oops: :oops: ehm... bivacco in semplice giacca a vento a 4000 m :oops: :oops:
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Messaggioda Payns » mer feb 28, 2007 19:56 pm

A parte le battute, visto il pericolo intrinseco del topic, nel dare la stura a performance sempre più perfomanti....

Personalmente non credo a memoria ( :roll: ) di essere mai andato oltre le 18-20 ore consecutive, che credo siano già una performance al limite e che ad oggi non sarei certo in grado di ripetere.

Capisco cosa intende Grizzly, avendo scambiato qualche battuta al riguardo.

Attenzione però. Fisiologicamente portare una prestazione fisica oltre il limite più o meno indicato da tutti è molto pericoloso.

Lo stile one push è una bellissima cosa, ma sottointende un allenamento fisico e mentale ed una dieta ben specifica che secondo me non sono realizzabili da chi, come noi è un "alpinista della domenica". Nel senso che dedica a questa attività solo una parte della sua vita.


Steve House è sicuramente capace di prestazioni straordinarie. Ma leggendo Vertical si capisce che il suo approccio sottointende una preparazione secondo me non realizzabile da chi dedica solo una parte del suo tempo alla montagna e all'alpinismo.

Decidere se bivaccare o proseguire dipende dalla situazione contingente. Generalizzare è diffcile.
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Messaggioda scheggia » mer feb 28, 2007 19:57 pm

orso però non devi esagerare con gli allenamenti, assolutamente vietato andare in sovra allenamento!
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Messaggioda schen » mer feb 28, 2007 19:58 pm

grizzly ha scritto:
REDda ha scritto:innanzi tutto bisogna riuscire a stare svegli, quindi bisogna tentare di resistere senza dormire e senza sforzare, cioè facendo la vita quotidiana e di notte cazzeggiare. Una volta passata la fase del non-dormire si inizia ad applicare lo sforzo


Questo del dormire è un aspetto molto interessante.
Pensando ad alcuni bivacchi, dove le ore di sonno e di riposo "vero" son esigue... mi chiedo appunto se non convenga proseguire... e magari sonnecchiare solo un po'... come accenna House.
Alcuni bivacchi per la tensione son più affaticanti che non il procedere...


Si, però.. :? arrampicare su un vione di roccia, con il buio, senza vedere la geometria della pietra, i suoi colori, le sue articolazioni, l'ampiezza della parete.. potrei avere tutta la "birra" del mondo nelle gambe, nelle braccia, nel fiato e nella zucca... ma io personalmente non mi divertirei!
Non so se una salita "del futuro" alle Torri di Trango, fatta in 40 ore senza sosta, posizionando le protezioni al buio e magari uscendo in vetta all'1 di notte possa essere così un orgasmo per i realizzatori.. magari poi a casa, quando vedono descritto l'exploit sulle riviste, gli viene pure duro.., ma durante.. :? :roll: :D
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Messaggioda alter-ego » mer feb 28, 2007 20:01 pm

grizzly ha scritto:
REDda ha scritto:innanzi tutto bisogna riuscire a stare svegli, quindi bisogna tentare di resistere senza dormire e senza sforzare, cioè facendo la vita quotidiana e di notte cazzeggiare. Una volta passata la fase del non-dormire si inizia ad applicare lo sforzo


Questo del dormire è un aspetto molto interessante.
Pensando ad alcuni bivacchi, dove le ore di sonno e di riposo "vero" son esigue... mi chiedo appunto se non convenga proseguire... e magari sonnecchiare solo un po'... come accenna House.
Alcuni bivacchi per la tensione son più affaticanti che non il procedere...


nell'articolo sulla scozia (non ci credo che non l'hai ancora letto :wink: :wink: :lol: - mi porti??? senza dirlo a mia moglie pero!) c'è un passo molto interessante che narra di due alpinisti sorpresi dal buio sulla parete alle 6 di sera, si sono apprestati a bivaccare, poi alle 8 erano stufi e alle 10 hanno deciso di ripartire e uscire. Una cosa del genere. Io credo che con le frontali di oggi si possano superare quasi tutte le difficoltà.

in ogni caso secondo me la chiave è l'alimentazione, come dice House
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Messaggioda alter-ego » mer feb 28, 2007 20:04 pm

Payns ha scritto:Lo stile one push è una bellissima cosa, ma sottointende un allenamento fisico e mentale ed una dieta ben specifica che secondo me non sono realizzabili da chi, come noi è un "alpinista della domenica". Nel senso che dedica a questa attività solo una parte della sua vita.


alpinista della domenica sarai tu! :evil: :evil: Io vado il lunedì, come tutti i parrucchieri 8O :lol:
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Messaggioda Payns » mer feb 28, 2007 20:07 pm

alter-ego ha scritto:
Payns ha scritto:Lo stile one push è una bellissima cosa, ma sottointende un allenamento fisico e mentale ed una dieta ben specifica che secondo me non sono realizzabili da chi, come noi è un "alpinista della domenica". Nel senso che dedica a questa attività solo una parte della sua vita.


alpinista della domenica sarai tu! :evil: :evil: Io vado il lunedì, come tutti i parrucchieri 8O :lol:


:lol: :lol:
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Messaggioda grizzly » mer feb 28, 2007 20:57 pm

Payns ha scritto:Attenzione però. Fisiologicamente portare una prestazione fisica oltre il limite più o meno indicato da tutti è molto pericoloso.

Lo stile one push è una bellissima cosa, ma sottointende un allenamento fisico e mentale ed una dieta ben specifica che secondo me non sono realizzabili da chi, come noi è un "alpinista della domenica". Nel senso che dedica a questa attività solo una parte della sua vita.


Steve House è sicuramente capace di prestazioni straordinarie. Ma leggendo Vertical si capisce che il suo approccio sottointende una preparazione secondo me non realizzabile da chi dedica solo una parte del suo tempo alla montagna e all'alpinismo.

Decidere se bivaccare o proseguire dipende dalla situazione contingente. Generalizzare è diffcile.


Be... io considererei l'esempio l'one push come parametro di riferimento per l'allenamento, la metodica dell'allenamento, non tanto per emularne le prestazioni assolute.

Sull'impossibilità di generalizzare una situazione particolare son d'accordo. Ma si può dire, credo, che se si è in grado di continuare per oltre 20 ore, si ha la possibilità di ampliare, in molti casi, la scelta: da bivacco come assolutamente necessario a bivacco come opportunità o meno da valutare...
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Messaggioda grizzly » mer feb 28, 2007 21:03 pm

schen ha scritto:Si, però.. :? arrampicare su un vione di roccia, con il buio, senza vedere la geometria della pietra, i suoi colori, le sue articolazioni, l'ampiezza della parete.. potrei avere tutta la "birra" del mondo nelle gambe, nelle braccia, nel fiato e nella zucca... ma io personalmente non mi divertirei!
Non so se una salita "del futuro" alle Torri di Trango, fatta in 40 ore senza sosta, posizionando le protezioni al buio e magari uscendo in vetta all'1 di notte possa essere così un orgasmo per i realizzatori.. magari poi a casa, quando vedono descritto l'exploit sulle riviste, gli viene pure duro.., ma durante.. :? :roll: :D


Su questo son d'accordo, per di più nel caso mio, o nel caso dell'alpinismo della domenica. Se vien a mancare la componente divertimento... :roll: diventa 'na catena di montaggio salire... e pure con il turno di notte... :lol:
Però terrei sempre separata il caso alpinismo di punta dalle mie cunsiderasiun di comune alpinista... sul come si può, mutuando dall'esperienza dell'alpinismo di punta, arrivare ad allenamenti che portino ad un allungamento della durata dello sforzo.
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Messaggioda grizzly » mer feb 28, 2007 21:06 pm

alter-ego ha scritto: nell'articolo sulla scozia (non ci credo che non l'hai ancora letto :wink: :wink: :lol: - mi porti??? senza dirlo a mia moglie pero!) c'è un passo molto interessante che narra di due alpinisti sorpresi dal buio sulla parete alle 6 di sera, si sono apprestati a bivaccare, poi alle 8 erano stufi e alle 10 hanno deciso di ripartire e uscire. Una cosa del genere. Io credo che con le frontali di oggi si possano superare quasi tutte le difficoltà.

in ogni caso secondo me la chiave è l'alimentazione, come dice House


L'ho leggiucchiato... :? (non dire tupinate... ti porto... ti porto... le pikke... :lol: ).
L'alimentazione per me è un buco nero... :?
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Messaggioda alter-ego » mer feb 28, 2007 21:28 pm

grizzly ha scritto:L'alimentazione per me è un buco nero... :?


Grizzly...sei meglio di Oscar Wilde :lol: :wink:
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Messaggioda grizzly » mer feb 28, 2007 21:33 pm

alter-ego ha scritto:
grizzly ha scritto:L'alimentazione per me è un buco nero... :?


Grizzly...sei meglio di Oscar Wilde :lol: :wink:


Gnammmmmmmmmmm... :lol:
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Messaggioda grizzly » mer feb 28, 2007 21:41 pm

Comunque un esempio:
partenza dal rifugio Torino ore 1.00.
Ore 3.50 al Colle Moore.
Ore 11.00 all'ultimo salto roccioso.
Alle 14.45 sono al colle Major. Subito cominciano la discesa.
Alle 22.40 bivaccano (perchè è arrivato il buio... e non avevano frontali... :lol: ) poco prima del Sella.
Totale 21.40 ore...
Chi?
Graham Brown e soci, seconda salita della Major e discesa lato Miage. Anno: 1933.
Certo sarà stato un fuoriclasse... ma nel '33 aveva 51 anni, e non era uno "sportivo" professionista... ma professore universitario ad Edimburgo...
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Messaggioda grizzly » mer mar 07, 2007 10:00 am

savsav ha scritto:... sono stato su circa 44 ore.... :? ....Ma non so' se e' valido... :roll:


Ustia 8O... (ho letto solo ora... m'era sfuggito... :? )
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Messaggioda grizzly » mer mar 07, 2007 10:02 am

alter-ego ha scritto: nell'articolo sulla scozia...


Deh... tlas pa un titolo di qualche guida ben fatta su quei paraggi? Giusto così per leggiucchiare neh...
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Messaggioda Roberto » mer mar 07, 2007 12:27 pm

savsav ha scritto:.....Per la verita' quando ho fatto l'incidente sulla Brioschi alla Nordend sono stato su circa 44 ore.... :? ....Ma non so' se e' valido... :roll:
Gli incidenti e gli inconvenienti non valgono, se no ne avrei da raccontare 8) (e pure Grizzly :wink: )
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