da berni » gio feb 22, 2007 13:44 pm
da Roberto » gio feb 22, 2007 13:50 pm
da Enzolino » gio feb 22, 2007 14:15 pm
da berni » gio feb 22, 2007 14:44 pm
Enzolino ha scritto:Per me ci sono quelli dotati, quelli che, tramite lo sport praticato da piccoli, hanno un'ottima intelligenza motoria.
Non e' un caso che personaggi come la Lynn Hill, allevata motoriamente con la ginnastica artistica, sia diventata un climber eccellente.
Ma la parola "istinto" e' un po' ambigua e mischia diversi concetti.
Da un lato, certi movimenti vengono automatizzati con la pratica.
E' quella che in psicologia si chiama "memoria procedurale" e ci pemette di guidare o correre senza pensarci.
Dall'altro la concertazione dei movimenti puo' essere ottimizzata inibendo la "mente discorsiva", che crea delle interferenze col movimento, e "pensando col corpo", ovvero affidandoci al corpo ed all'intuito.
Per fare un paragone, la danzatrice o la ginnasta e' fluida perche' si abbandona al corpo e non pensa. Mentre se pensasse ad ogni movimento, probabilmente l'interferenza che ne deriva, la renderebbe impacciata.
Mi piace l'espressione del Lamberti "Penso dunque cado".
Quindi, durante il periodo di apprendimento la tecnica va pensata, ma poi va digerita e "dimenticata" esprimendola "d'istinto".
Quindi, quelli di cui parli, sono due aspetti della stessa medaglia.
Ciao![]()
Lorenzo
da paolo s4 » gio feb 22, 2007 14:54 pm
da Pierluigi Vesica » gio feb 22, 2007 14:55 pm
berni ha scritto:Enzolino ha scritto:Per me ci sono quelli dotati, quelli che, tramite lo sport praticato da piccoli, hanno un'ottima intelligenza motoria.
Non e' un caso che personaggi come la Lynn Hill, allevata motoriamente con la ginnastica artistica, sia diventata un climber eccellente.
Ma la parola "istinto" e' un po' ambigua e mischia diversi concetti.
Da un lato, certi movimenti vengono automatizzati con la pratica.
E' quella che in psicologia si chiama "memoria procedurale" e ci pemette di guidare o correre senza pensarci.
Dall'altro la concertazione dei movimenti puo' essere ottimizzata inibendo la "mente discorsiva", che crea delle interferenze col movimento, e "pensando col corpo", ovvero affidandoci al corpo ed all'intuito.
Per fare un paragone, la danzatrice o la ginnasta e' fluida perche' si abbandona al corpo e non pensa. Mentre se pensasse ad ogni movimento, probabilmente l'interferenza che ne deriva, la renderebbe impacciata.
Mi piace l'espressione del Lamberti "Penso dunque cado".
Quindi, durante il periodo di apprendimento la tecnica va pensata, ma poi va digerita e "dimenticata" esprimendola "d'istinto".
Quindi, quelli di cui parli, sono due aspetti della stessa medaglia.
Ciao![]()
Lorenzo
Esaustivo! Ed è esatamente quello che pensavo dopo il "...però".
Per questo mi vien da sorridere (ma anche da pensare) quanto sento dire, magari durante una lezione sulla "coscienza" dell'equilibrio e del movimento prima pensato ed in seguito interiorizzato: "ma no, l'arrampicata è istinto..." Vero che taluni personaggi un determinato sport l'hanno "dentro", i fuoriclasse, ma non va confuso con "l'istinto", credo che in arrampicata l'istinto ci permetta unicamente di tirare una presa...
Grazie Lorenzo.
da Payns » gio feb 22, 2007 15:09 pm
da alter-ego » mar feb 27, 2007 6:59 am
da Enzolino » mar feb 27, 2007 8:09 am
Questo intervento mi fa venire in mente una delle cose che ho visto in inghilterra e che ancora non mi spiego.alter-ego ha scritto: E' anche interessante notare, spostandosi di area geografica, come cambia il modo di arrampicare proprio in base alla differente maniera di imparare...
da berni » mar feb 27, 2007 19:07 pm
alter-ego ha scritto:su Alp-list fu famosa una violenta litigata tra me e Caruso a proposito di questo. Io sostenevo, senza saperlo, proprio quello che dice Enzolino. Lui si sentì toccato sul vivo, minato alle fondamenta del suo lavoro pluriennale e reagì con veemenza. D'altra parte difendeva i suoi studi da uno qualunque che ne metteva in dubbio l'utilità, anche io l'avrei fatto! Ci rimasi male, e ancora adesso ne parlo malvolentieri. Perchè, in fondo, è una persona che stimo molto ed abbiamo molti punti di pensiero in contatto, nonostante questo sia il suo lavoro e non il mio, quindi per me sia solo un trastullo intellettuale parlare di questo.
Io comunque continuo a credere che quello da affinare sia l'istinto. Ovvio che nessuno o quasi inizia possedendo la famosa intelligenza motoria. Però l'ottimo sarebbe un iter di apprendimento graduale che alla fine, con gli anni, ti consenta di tirare fuori il movimento giusto al momento giusto.
la maggioranza oggi non sa arrampicare perchè salta tutto questo e impara solo a tenersi. Il risultato è che si tiene, sempre di più, ma non sa muoversi. Sarà un realizzatore ma non un arrampicatore. Secondo me è proprio tutto il metodo che è sbagliato e con gli anni lo si capirà. Naturalmente non è colpa di Caruso, ma è il contensto storico che ha portato a questo. E' anche interessante notare, spostandosi di area geografica, come cambia il modo di arrampicare proprio in base alla differente maniera di imparare...
da Enzolino » mar feb 27, 2007 19:24 pm
da berni » mar feb 27, 2007 19:58 pm
Enzolino ha scritto:....
L'istinto e' un tipo di comportamento automatico che non necessita di alcun tipo di apprendimento
Da questo punto di vista neanche "camminare" o "correre" sono istintivi.
Credo che l'istinto a cui si riferiscono i climber sia, invece, l'arrampicata scevra da un'approccio eccessivamente analitico.
da alter-ego » mar feb 27, 2007 20:04 pm
da berni » mar feb 27, 2007 20:16 pm
alter-ego ha scritto:mah, sono costretto a procedere con esempi e con parabole![]()
come faccio spesso perchè altrimenti non ci si capisce:
l'altro giorno seguivo una ragazza che voleva provare una via in flash. E' una tipa che non arrampica spesso in strapiomboma con un discreto numero di anni alla spalle di scalata. Ebbene era indecisa se provarsi una via in flash, perchè questa superava un marcato strapiombo. Lei sapeva che quello strapiombo sarebbe stato il punto dove sarebbe potuta cadere. Prima di lei l'amico lo aveva superato al pelo. Lei lo aveva sbirciato e l'aveva visto faticare con movimenti frontali. Per questo era spaventata e intimorita. Tuttavia decise di provare lo stesso. Quando arrivò allo strapiombo, sorprendentemente, alzò il piede sinistro su un appoggio alto e il ginocchio si girò automaticamente in una lolotte completa. Prese la presa sopra d'incanto e statica e uscì dallo strapiombo facilmente. Fece la via e scese felice, dicendo che non riusciva a capacitarsi come quel movimento, che non faceva quasi mai, fosse uscito da lei stessa. Fu molto soddisfatta di tutto ciò, al di là del grado.
Ora io mi chiedo. Se la nostra tipa avesse dovuto pensare "adesso faccio la lolotte altrimenti le braccia nun me reggono" sicuramente sarebbe caduta. E nemmeno l'avrebbe potuto pensare a tavolino, non conoscendo la via. Quel movimento, appreso chissà quando e chissà dove, è uscito in quel momento da se stessa, istintivamente. Per questo è importante scalare e non pensare, perchè il tuo corpo comunque memorizza a livello inconscio. Questo intendo per istinto
da alter-ego » mar feb 27, 2007 20:37 pm
da berni » mar feb 27, 2007 20:41 pm
alter-ego ha scritto:Infatti io penso sempre che devo picchiare Enzolino, ma poi mi viene istintivo non farlo![]()
da Enzolino » mar feb 27, 2007 21:48 pm
In realta' il mio pensiero e' esattamente contrario a quello di alter-ego.berni ha scritto:alter-ego ha scritto:Infatti io penso sempre che devo picchiare Enzolino, ma poi mi viene istintivo non farlo![]()
ahahahahahahha, il bello del Forum, lezioni e risate con metodo e maniera
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