scairanner ha scritto:Oggi mi interessa più la purezza della via, non che sia dura a priori. Non mi importa che ci sia un grado difficile, non mi interessa più questo approccio. Wolf non condivido la tua lettura, personalmente non ho letto atteggiamenti di superiorità, solo una diversa concezione del modo di intendere l'arrampicata; la motivazione soprattutto e la determinazione poi, necessarie per raggiungere risultati al top sono caratteristiche che non devono per forza appartenere a chi dispone già per natura dei mezzi per eccellere. Che ognuno faccia ciò che ritiene meglio per se non lo vedo così scandaloso, né che lo dica chiaro e forte, come ha fatto la donzella.
Neanche sul fatto che l'alpinismo sia un'attivita inutile, altrimenti... ma qui l'affare s' ingrossa e ci vorrebbe un topico dedicato
Vecchio, non mi sembra ci siano dubbi su cosa vorrà fare da grande, più chiaro di così...
Boh sarò io che sbaglio a leggere, ci sta.
Però quando leggo:
Ecco sì, quando ho visto di Margo è proprio lì, quando ho visto l’immagine di lei che piangeva, che sono stata contenta di aver mollato questo approccio all’arrampicata, quindi la ricerca del grado più alto. Un atteggiamento che porta a un sacrificio del proprio essere e del proprio corpo. Si vuole raggiungere quell’obiettivo e solo quello. Solo per un numero. Non è che un 9a è qualcosa di più di un bel 7b in montagna, per dire. Oggi mi interessa più la purezza della via, non che sia dura a priori. Non mi importa che ci sia un grado difficile, non mi interessa più questo approccio. Quelli che parlano di gradi spesso non sanno cosa sia arrampicare in montagna. Non sanno cosa è il Pesce, per esempio.
e questo:
l’arrampicata è limitante perché vai in falesia, cerchi il grado più duro e stop. In alpinismo hai letteralmente mille cose che puoi fare
non riesco a non leggerci un giudizio valoriale.
Falesia=obiettivo e solo quello. Non possono capire cosa sia arrampicare in montagna. Attività limitante
Alpinismo=divertimento. arrampicata spensierata. hai mille cose che puoi fare.
Sono davvero l'unico che ci vede un giudizio nel presentare così le due attività?
Non ho poi trovato nulla su quello a cui ti riferisci sui mezzi che ognuno ha a disposizione, che ritengo anche un concetto condivisibile.
Sull'inutilità dell'alpinismo, era solo una citazione di Terray

ma se vogliamo troviamo valori anche nell'arrampicata sportiva, quindi il concetto torna valido (che poi, non vedo perché voler misurare su una scala valoriale tali attività)
A rileggere l'articolo, comunque, non mi è piaciuto nemmeno questo in realtà:
Ma sì, quando ho visto Margo, da un lato ho detto “wow, che brava!”, ma dall’altro ho detto “mi fa un po’ orrore”. Primo per come è fisicamente, secondo per come si è ridotta per raggiungere quell’obiettivo, quel grado. Perché una ragazza di peso normale non fa il 9a+. Non so se mi spiego.
Però questo è un vero ginepraio nel quale preferirei non addentrarmi. Troppo delicato, specie oggigiorno, il tema dell'alimentazione.