
Oltre al fatto che è interessante lo sguardo su questo personaggio, che si è improvvisato alpinista, tentando l'Everest con l'attrezzatura del tempo, mi ha sorpreso tutta la discussione che c'era già negli anni venti sullo stile himalayano e sull'uso dell'ossigeno. So che personaggi come Mummery e soprattutto Preuss hanno introdotto la questione etica nell'alpinismo, ma pensavo che fosse una discussione molto circoscritta. Invece negli ambienti alpinistici dell'Impero britannico, erano in molti a criticare l'uso dell'ossigeno e il dispiegamento di squadre in stile militare. In tanti ritenevano che assediare una montagna, con campi e corde fisse, fosse anti-alpinistico; sostenendo che bisognasse affrontare la montagna con una cordata autosufficiente, possibilmente di "amici" (in altre parole in stile alpino). In molti inoltre sostenevano che l'uso dell'ossigeno fosse fortemente scorretto, e snaturasse l'essenza stessa della scalata (lo stesso Mallory era contrario, infatti nella spedizione del 1922 si rifiutò di usarlo).
Quindi? Niente, mi ha solo sorpreso
