-ALPINISMO INVERNALE APUANO-...caldo o freddo?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

-ALPINISMO INVERNALE APUANO-...caldo o freddo?

Messaggioda jpc » dom dic 24, 2006 2:14 am

Qualcuno di voi era all'incontro di pisa il 19 ?
Se volesse essere così gentile da farci un piccolo resoconto a noi che non c'eravamo. Grazie.

buon natale!
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Re: -ALPINISMO INVERNALE APUANO-...caldo o freddo?

Messaggioda ICE&DRY » dom dic 24, 2006 16:21 pm

jpc ha scritto:Qualcuno di voi era all'incontro di pisa il 19 ?
Se volesse essere così gentile da farci un piccolo resoconto a noi che non c'eravamo. Grazie.

buon natale!


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Re: -ALPINISMO INVERNALE APUANO-...caldo o freddo?

Messaggioda alberto60 » mer dic 27, 2006 9:34 am

jpc ha scritto:Qualcuno di voi era all'incontro di pisa il 19 ?
Se volesse essere così gentile da farci un piccolo resoconto a noi che non c'eravamo. Grazie.

buon natale!


l'alpinismo invernale apuano è caldo, molto caldo . Il fatto è che se ne è parlato sempre molto poco, troppo poco nonostante le realizzazioni.
La serata del 19 dic. è stata un ottima occasione per conoscersi e mettere a comune le rispettive esperienze , del passato e le attuali.
Molti partecipanti, più di quelli che avevamo sperato .
Moderatore, l'ottimo Matteo Faganello che è stato anche l'ideatore di questo incontro.

Relatori: Marcello Pesi di Lucca, Giustino Crescimbeni di Livorno, Massimo Boni di Firenze, Alessandro Angelini dalla Versilia . In modo che ci fossero rappresentate diverse epoche . Dagli anni 50 ai giorni nostri.

Bello l'intervento di Angelo Nerli decano dell'alpinismo Toscano, che ha parlato della sua attività invernale con Vincenzo Sarperi, dell'invernale alla via dei Genovesi alla nord del Pizzo d'Uccello con Calcagno, Piotti e De Bertoldi e altre salite come la via nuova d'inverno alla N.E. della Roccandagia sempre con Piotti.

Dopo le varie relazioni con tanto di proiezione di immagini di scalate invernali in Apuane . Dalla nord del Pizzo d'Uccello, alla Nord del Sumbra alla foto della prima salita di Doccia Fredda alle salite di Massimo Boni , alla via dei Paoli al Pisanino, ci sono stati poi una buona serie di interventi e testimonianze : Ne ricordo alcune: Luca Dini e Faliero Macarini per il Canale Nord alla Roccandagia;Carlo Barbolini; Giancarlo Polacci; Alberto Benassi per la prima di Doccia Fredda; Umberto Ghiandi e Matteo Faganello per l'importante problema dell'etica in montagna; Marcello Sanguinetti di Chiavari; un ragazzo ed una ragazza di Pisa di cui adesso non ricordo il nome che hanno raccontato della loro esperienza tentando una via nuova sulla nord del Sumbra che poi quest'inverno ho salito io con altri due miei amici . Mi dispiace per loro ma a questa salita ci tenevo molto anche perchè ci avevo fatto gia due tentativi .
Fra i tanti presenti mi ricordo di avere visto: Francesco Cantini, Stefano Funk, Leonardo Bianchi, Bruno Barsuglia, Carlo Matteucci,GiamPaolo Betta, Oreste Vietina, Paolo Gabrielli, Luciano Vatteroni e molti altri che adesso mi sfuggono, tra cui i ragazzi del gruppo Equilibri Precari che si sono adoperati per organizzare la serata.
Comunque credo che Matteo abbia fatto registrare la serata.

Peccato che, nonostante l'invito , sono mancati i genovesi Marco Schenone e Walter Savio , che tanto hanno fatto d'inverno in Apuane anche con Gianni Calcagno.

Ora stiamo pensando ad un meeting . Speriamo che nevichi presto.

ciao Alberto
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Messaggioda jpc » ven gen 05, 2007 0:14 am

Solo ora ho letto la risposta ( ritorno dalle ferie ), grazie.
Dalla lista dei presenti mi sembra che è stato un bel successo, complimenti agli organizzatori.
Una domanda ad alberto60 :
Nel forum te paragoni certe salite delle apuane in inverno al famoso ben nevis, premetto che io non sono molto alpinista invernale, ma più un "girellone", e quello che vedo sono delle condizioni climatiche assai mutevoli sulle nostre piccole alpi, che creano diversi problemi a noi che abitiamo così lontano e non possiamo avere notizie "fresche" sulle condizioni della neve sulle diverse pareti.
E' questa precarietà climatica che accomuna i due gruppi montuosi ?
Che tu sappia , c' è mai stato un anno che la neve in apuane
ha fatto ...passo ?

ciao.
jpc
 
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Messaggioda alberto60 » ven gen 05, 2007 10:08 am

jpc ha scritto:Solo ora ho letto la risposta ( ritorno dalle ferie ), grazie.
Dalla lista dei presenti mi sembra che è stato un bel successo, complimenti agli organizzatori.
Una domanda ad alberto60 :
Nel forum te paragoni certe salite delle apuane in inverno al famoso ben nevis, premetto che io non sono molto alpinista invernale, ma più un "girellone", e quello che vedo sono delle condizioni climatiche assai mutevoli sulle nostre piccole alpi, che creano diversi problemi a noi che abitiamo così lontano e non possiamo avere notizie "fresche" sulle condizioni della neve sulle diverse pareti.
E' questa precarietà climatica che accomuna i due gruppi montuosi ?
Che tu sappia , c' è mai stato un anno che la neve in apuane
ha fatto ...passo ?

ciao.


buon anno

A parte la diversa latitudine che garantisce al Ben Nevis condizioni climatiche certamente più severe , per scendere dalla vetta del Ben ci vuole quai sempre la bussola!!
Il terreno invernale Apuano ricorda molto lo stile di scalata scozzese, ghiaccio spugnoso, alveolato spesso più neve ghiacciata che ghiaccio vero e proprio. Zolle erbose ghiacciate in scozzese "turf" dove pianti le becche, quindi terreno misto : ghiaccio, erba, roccia sempre molto ripido.
Scarsa possibilità di protezione che costringe ad una arrampicata molto delicata e tecnica e sempre di carattere misto .

Certo non ci sono i ghiacciai ne il dislivello ne la quota come sulle alpi ma la difficoltà tecnica e la spesso poca proteggibilità , nulla a da invidiare a certe più famose vie alpine. Dico questo per esperienza personale ma anche altri possono confermare.

Nel 1985 aprimmo "Doccia Fredda" al monte Fiocca fu un anno particolare freddo che nevicò tantissimo. Da li in poi nevico sempre molto meno con anni anche quasi senza neve. Poi, un pò più un pò meno, ha ripreso a nevicare e negli ultimi anni anche in abbondanza, infatti ci sono state molte ed ottime aperture, vedi anni 2000/2001 ect, che ora non sto qui ad elencarti.
Fino ad arrivare all'inverno scorso che è stato un anno eccezionale con ottime condizioni quindi grande attività, con ripetizioni e belle aperture vedi nord del Sumbra, attacco diretto alla via dei Genovesi alla nord del Pizzo ect.
E' chiaro quindi che le condizioni dell'inverno apuano sono molto precarie e mutevoli. Ad esempio quando abbiamo aperto "Apuane Selvagge" al Colle della Lettera il sabato pioveva ed era molto caldo, la notte e scesa di colpo la temperatura che ha bloccato tutto e la domenica c'era un ghiaccio incredibile. Siamo semplicemente andati a vedere, molto dubbiosi visto il sabato, invece la curiosità ci ha premiato , si erano create delle condizioni eccezionali . Il primo tiro, un diedro roccioso quasi verticale, era tutto ricoperto di ghiaccio 8O :D . Il pendio che si traversa dal Rif. Rossi alla Focetta del Puntone per andare all'attacco, era di ghiaccio vivo dove appena appena le punte dei ramponi lasciavano un piccolo segno.

ciao Alberto
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Messaggioda fdg » ven gen 05, 2007 12:02 pm

ciao a tutti, la serata è stata registrata e quindi chi vorrà guardarla si metta in contatto con noi.
saluti
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Messaggioda alberto60 » lun gen 08, 2007 17:09 pm

fdg ha scritto:ciao a tutti, la serata è stata registrata e quindi chi vorrà guardarla si metta in contatto con noi.
saluti


mi prenoto.
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Messaggioda jpc » mar gen 09, 2007 1:19 am

Io l'ho già fatto !

per alberto 60:

Accipicchia quante belle aperture !
Che vuoi dire con "attacco diretto alla via dei genovesi" ?
Dov'è il colle della lettera?


Una curiosità , qual'è la più dura ripetizione invernale di una via di roccia salita sulle apuane?

ciao.
jpc
 
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Messaggioda alberto60 » mar gen 09, 2007 9:50 am

jpc ha scritto:Io l'ho già fatto !

per alberto 60:

Accipicchia quante belle aperture !
Che vuoi dire con "attacco diretto alla via dei genovesi" ?
Dov'è il colle della lettera?


Una curiosità , qual'è la più dura ripetizione invernale di una via di roccia salita sulle apuane?

ciao.


ciao

L'inverno scorso grazie alle ottime e particolari condizioni si è creata una colata subito a destra dell'attacco originale della via dei Genovesi alla parete nord del Pizzo D' Uccello . In poche parole invece di salire per il canale in direzione dell'arco della "Balma" per poi traversare sotto il Pilastro di Capradossa, si sale subito a destra entrando direttamente nella parte alta del canale dei Genovesi subito a destra del Pilastro di Capradossa. Questa bella salita chiamata "HOTEL MIRAMARE" è stata fatta l'inverno scorso da Matteo Faganello e Giampaolo Betta del gruppo Equilibri Precari di Pisa.

Il "Colle della Lettera" è nel gruppo delle Panie sul versante Rifugio Rossi.
E' quell'insignificante Colle sottostante l'antecima della Pania della Croce rivolto alla Borra di Canala , compreso tra la Focetta del Puntone e il canale dove sale la via invernale Amoretti-Di Vestea (vedi guida TCI Alpi Apuane).
Dico insignificante perchè d'estate è solo ripidissimo paleo e roccia rotta ma d'inverno si trasforma diventando un ottimo terreno da scalata invernale di tipo misto. Già negli anni 60 i Lucchesi Marcello Pesi, Roberto Da Porto, ect . avevano aperto su questo versante delle belle e impegnative vie. Oggi su questo versante ci sono un gran numero di belle vie di ottimo livello tecnico, una l'ho aperta l'inverno scorso insieme a Leonardo di Firenze che si chiama "Supermistic" .

Ma altri versanti che d'estate sono insignificanti, d'inverno diventano terreno d'eccezione . Come il versante nord del Monte Sumbra.

Quale sia la più dura salita invernale di una via di roccia non saprei .
Già negli anni 60 sono state salite d'inverno vie come la Oppio e la diretta Biagi - Nerli alla nord del Pizzo d'Uccello . Nell'inverno del 1969 è stata aperta d'inverno dai pisani Francesco Cantini e Marco De Bertoldi una via nuova sulla nord del Pizzo a sinistra della Oppio, con tanto di bivacco.
Questa secondo me è stata una gran bella impresa invernale apuana che andrebbe rivalutata.
Altro esempio di via su roccia aperta d'estate ma che d'inverno richiede un alto livello tecnico e la "Via Dei Paoli" sulla ovest del Pisanino.

Comunque in Apuane molte altre grandi vie su roccia attendono ancora la prima salita invernale e la prima solitaria invernale. Quindi c'è ancora spazio per un grande alpinismo!!!

ciao Alberto
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