
da coniglio » mar dic 22, 2015 10:16 am
da scairanner » mar dic 22, 2015 22:40 pm
da Sbob » mer dic 23, 2015 2:02 am
Da giorni ci provano un po' tutti, ma sembrava più facile. In tanti cercano la “pistola fumante”, ma non viene fuori nulla.
Allora ci si deve arrangiare con quello che si ha.
Ieri ci siamo occupati proprio della disonestà intellettuale di certa stampa italiana. Disonestà che appare per lo più frutto di pregiudizio e di schieramento a prescindere.
Ecco allora che anche Il Fatto Quotidiano si abbassa al livello di Libero (che qualche giorno fa aveva inutilmente tentato di convincerci di un inesistente scudo normativo a favore del padre di Maria Elena Boschi) e tenta anch’esso di persuaderci che il governo abbia deliberatamente amnistiato le responsabilità (ancora tutte da dimostrare in ogni caso) del papà della ministra.
L’articolo è firmato dalla redazione. Il titolo è roba forte: “Banca Etruria, “tre parole nel decreto e il salva papà Boschi è realtà”. E il ministro era presente al Cdm che varò il testo”.
Ve la faccio breve. Secondo Il Fatto il governo, all’art. 35 comma 3 del decreto di recepimento della direttiva europea sul bail-in (decreto n. 180/2015), avrebbe riservato l’esercizio delle azioni di responsabilità prima spettanti alla banca (che rimane soggetto diverso da coloro che la gestiscono) ed ai creditori sociali della stessa (obbligazionisti compresi), ai commissari liquidatori.
Per Il Fatto si tratterebbe di una deroga a quanto accade di solito per le banche che falliscono e siccome tale deroga sarebbe stata richiamata anche nel c.d. decreto salva banche (che in realtà salva i correntisti e certifica il default di Banca Etruria & co.), non potrebbe che trattarsi di prova evidente di questo fantomatico conflitto che tutti disperatamente cercano, neanche fosse il santo Graal.
Il giornale, per supportare questa tesi, sostiene che solitamente alle banche che vanno in default si applica l’art. 72 del Testo Unico Bancario (d. lgs. n. 385/1993), che, al contrario di quanto accadrà per Banca Etruria, lascerebbe nelle mani dei creditori l’azione risarcitoria.
Sbagliato. Sonora bocciatura in diritto bancario. Con demerito, inoltre, vista la professione esercitata e il tentativo di raggiro della pubblica opinione.
L’articolo col quale fare i paragoni del caso non è l’art. 72, che riguarda l’amministrazione straordinaria, ossia quello che conosciamo come commissariamento e che non comporta il default dell’istituto, bensì la prosecuzione dell'attività. Un contesto in cui non avrebbe senso togliere l'azione risarcitoria ai creditori sociali.
L’articolo con cui fare il paragone è invece l’art. 84 del Testo Unico bancario (anch’esso del 1993, ma in realtà già presente anche prima nel nostro ordinamento) che disciplina le azioni di responsabilità verso gli organi dirigenti proprio nell’ipotesi di insolvenza e fallimento della banca, nell’ambito di una particolare procedura denominata liquidazione coatta amministrativa.
Guada un po’, il comma 5 dell’art. 84 del TUB stabilisce che sia l’azione risarcitoria spettante alla società, sia quella spettante ai creditori, sono rimesse al commissario liquidatore. Come detto, l'art. 84 risale a prima del 1993.
Banca Etruria venne posta in amministrazione straordinaria nel febbario di quest'anno per poi essere avviata proprio a liquidazione coattiva con l'emanazione in data 21 novembre 2015 del decreto di risoluzione da parte della Banca d'Italia (cfr. ultimo punto elenco dele premesse del comunicato).
Insomma, l'azione dei creditori contro gli organi dirigenti della banca aretina aveva senso fino al 21 novembre, dopo di che, con la certificazione del suo dissesto, tale azione è stata posta correttamente nelle mani degli organi di risoluzione della crisi.
La scelta del governo è pienamente coerente con il sistema legislativo vigente e l'anomalia vi sarebbe stata proprio se il governo avesse lasciato l'azione di resposanbilità nelle mani dei creditori.
La scelta è coerente con lo stesso art. 146 della legge fallimentare (norma del 1942), che riserva anch’esso al curatore fallimentare l’esercizio di tutte le azioni risarcitorie verso gli organi dirigenti della società fallita, togliendole ai singoli creditori.
Motivo di un simile indirizzo legislativo? Equità. Assicurare parità d'armi, di condizioni e trattamento a tutti i creditori, nel cui interesse unitariamente considerato gli organi della procedura di insolvenza potranno agire.
E' principio acquisito del nostro ordinamento che nel fallimento del proprio debitore si sia tutti uguali (si parla in questo caso di par condicio creditorum). Se così non fosse, i creditori più piccoli, che magari non possono permettersi di sostenere i costi di un'azione di responsabilità (che non è affatto un'azione semplice), potrebbero risultare svantaggiati rispetto ai creditori più grandi che potrebbero soddisfarsi autonomamente sul patrimonio del dirigente.
Lasciando ogni azione agli organi dell'insolvenza, invece, si stabilisce che questi possano recuperare il più possibile (anche dagli ex dirigenti) nell'interesse di tutti i creditori unitariamente considerati.
Epitteto aveva ragione. Non sono i fatti a turbare gli uomini, ma le loro opinioni intorno ai fatti.
da Sbob » mer dic 23, 2015 2:10 am
da coniglio » mer feb 03, 2016 18:42 pm
Per un fondamentalismo della lealtà intellettuale
Tiziano Scarpa*
Dalla sinistra, la parte in cui bene o male mi riconosco (o, dovrei dire con più precisione: mi sforzo di riconoscermi nonostante tutto), mi aspetterei l’applicazione degli ideali dell’illuminismo, e cioè lealtà intellettuale, analisi reale delle idee e delle parole, a prescindere da chi le abbia proferite.
Ma, si sa, ogni occasione è buona per spargere melma sul Movimento 5 stelle.
Redattori di L’Espresso, siete ridotti così male da far finta di non capire il senso delle frasi? Forse siete convinti di sbeffeggiare e satireggiare, ma la figuraccia la fate voi.
Io non so chi sia la deputata Tiziana Ciprini, che cosa abbia combinato finora in parlamento, e non mi interessa. Giudico il caso singolo. Esamino il fatto in sé.
È evidente quello che voleva dire con questo suo post:
"#giornodellamemoria. La memoria serve a ricordare che certe idee di perfezione e certe tecniche sperimentate ad Auschwitz, che ieri tutto il mondo condannava, sono vendute, oggi, come qualcosa di socialmente desiderabile"
Voleva dire: ieri lo chiamavamo nazismo, ed eravamo tutti contro. Ma stiamo attenti, e continuiamo a ricordare che cos’è successo ad Auschwitz, perché oggi analoghe idee naziste serpeggiano nascostamente, e vengono lanciate sul mercato e nella politica come se fossero qualcosa di buono per tutti.
In più, che la deputata Ciprini si sia autofotografata ad Auschwitz, non lo trovo per nulla scandaloso, anzi. Quell’immagine significa: ci sono andata di persona, nel campo di concentramento polacco, ci tengo davvero a onorare le vittime, per me il giorno della memoria è stata un’esperienza che mi ha coinvolta nei fatti, non sto facendo la tuttologa dalla scrivania di una redazione.
Ma la redazione di L’Espresso l’ha bollata come “La grillina si fa un selfie ad Auschwitz” nella rubrica “Stupidario” (prontamente ripresa sulla pagina d’ingresso del sito di Repubblica).
Quindi, se ne ricava che: o i redattori di L’Espresso non sanno capire il significato delle parole, oppure lo capiscono benissimo ma lo distorcono a loro piacimento per pura tattica di parte. Insomma: o sono scemi, o sono falsari.
Ed è piuttosto schifoso che la rubrica “Stupidario” sia firmata da uno pseudonimo, Wil Nonleggerlo, secondo la peggiore pratica deresponsabilizzante della rete.
Si dice spesso che Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle abbiano fatto emergere il peggio della politica. È vero: ma spesso lo hanno fatto emergere nei loro avversari.
È un piccolo episodio trascurabile, si dirà.
Ma da chi ritiene di rappresentare i miei stessi ideali e la mia parte politica, io pretendo lealtà intellettuale verso tutti, sempre, in primo luogo verso gli avversari politici. Bisogna dare il buon esempio, altrimenti poi non ci si può vantare di essere diversi da nessuno: grillini, leghisti, fondamentalisti o neofascisti che siano.
Viviamo tempi molto delicati. Forse sarebbe il caso di rispondere ai vari fondamentalismi con un fondamentalismo della lealtà intellettuale, sempre, ad ogni costo.
Redattori di L’Espresso, istituite anche voi un vostro #giornodellamemoriailluminista, cercate di ricordarvi da che tradizione venite. Mi sembra che ne abbiate un gran bisogno.
da PIEDENERO » lun feb 08, 2016 13:48 pm
da @Colapesce » lun feb 08, 2016 16:09 pm
da VECCHIO » lun feb 08, 2016 16:51 pm
da coniglio » lun feb 08, 2016 16:52 pm
da PIEDENERO » lun feb 08, 2016 17:41 pm
da PIEDENERO » mer feb 10, 2016 9:44 am
da coniglio » mer feb 10, 2016 13:24 pm
PIEDENERO ha scritto:8O
il video:
http://www.governo.it/approfondimento/2 ... verno/4121
il MINCULPOP gli fa un baffo
da coniglio » mer feb 10, 2016 13:40 pm
da MarcoS » dom feb 14, 2016 17:51 pm
da Sbob » dom feb 14, 2016 19:02 pm
da MarcoS » dom feb 14, 2016 20:16 pm
da Sbob » dom feb 14, 2016 23:13 pm
da ThePuchu! » mar feb 16, 2016 11:16 am
da PIEDENERO » mar feb 16, 2016 11:42 am
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