vie dimenticate

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Re: vie dimenticate

Messaggioda crodaiolo » mer ott 21, 2015 18:20 pm

oppilifitrof ha scritto:E' rimasto ancora qualcuno che ripete la via Rizieri in Medale?

questa mi manca,
oops... mi mancava, ormai credo di riuscire a farne a meno
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
a cui a volte tendiamo a dare troppa importanza.
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Danilo » mer ott 21, 2015 18:44 pm

oppilifitrof ha scritto:E' rimasto ancora qualcuno che ripete la via Rizieri in Medale?















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Re: vie dimenticate

Messaggioda Claudio Capitanio » mer ott 28, 2015 22:30 pm

te ne elenco alcune che ho ripetuto, mi sono piaciute ma come la maggiorparte di questo genere di vie riservano sorprese.... certamente sai a cosa mi riferisco....
Moregallo: via tempo al tempo, pilastri del moregallo: bibì bibò e capitan cocoricò
Pizzo della pieve: via fasana, via dell'inglese
Pizzo arera: una via sulla parete nord (non ricordo gli apritori ma puoi trovare info e un video sulla mia pagina vimeo https://vimeo.com/claudiocapitanio
Pizzo Poris: spigolo longo (video su vimeo)
Zona del Tredenus: risali il vallone a sx del naso di tredenus, una volta in cima percorri tutto l'altipiano fino in fondo, è quel diedro che si vede anche dal fondo valle. (so che è un po vago ma vai a dare un'occhiata)
Monte Aga: parete nord (la via non l'ho trovata però si sale)
Presolana: parete nord sopra al 'Fupù' c'è una via dei fratelli Dalla Longa praticamente sconosciuta, attacca appena a sx dello spigolo nord (io ad un certo punto l'ho persa e sono uscito per un'altra vecchia via ancora più a sinistra in vetta all'orientale)

se me ne verranno in mente altre te lo farò sapere #-o
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Danilo » mer ott 28, 2015 23:00 pm

Claudio Capitanio ha scritto:...Monte Aga: parete nord (la via non l'ho trovata però si sale)...


:lol: :lol:
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Claudio Capitanio » mer ott 28, 2015 23:05 pm

perchè ridi?..... si sale....senza troppi problemi... :D
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Re: vie dimenticate

Messaggioda emanuele » gio ott 29, 2015 23:25 pm

Ma la fasana al pizzo della pieve l'hai ripetuta d' estate?
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Claudio Capitanio » ven ott 30, 2015 0:01 am

D'inverno, in estate deve essere piuttosto friabile
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Danilo » ven ott 30, 2015 0:43 am

è in off topic, la fasana invernale non mi par tanto una via dimenticata
anzi in questi ultimi anni sembrerebbe stia riscuotendo un discreto successo.. :roll:
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Claudio Capitanio » ven ott 30, 2015 9:53 am

Non mi sembra poi così inflazionata come via, poi la parete nord della pieve oggi non è sulla bocca di tutti. In passato se ne parlava di più, forse in questo senso....un pò dimenticata....
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Re: vie dimenticate

Messaggioda il Duca » ven ott 30, 2015 11:41 am

In effetti qualcuno in più ultimamente ci va su per la parete Fasana.
Però quando si è là dentro, l'impressione è davvero quella di essere sperduti in un altro tempo. Poi una parete così grande sopra la val Sassina è pazzesca :)
A me la cosa che più ha stupito è il calcare ancora così ruvido, cosa ormai rara nelle grigne...
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Dano » sab ott 31, 2015 15:09 pm

Oggi sono andato a fare la via degli amici alla bastionata del lago, non è proprio dimenticata ma comunque non tutti la conoscono. Primi due tiri molto belli e il terzo pure se nonfosse che a un 10 metri dalla sosta non vi fosse piu nulla se non un cordone sopra uno strapiombino ad almeno un 5 metri dall ultimo cordino in clessidera...sapete se per caso qualcuno li ha strappato fuori chiodi? O era proprio cosi il tiro? Io sinceramente non me la son sentita di continuare su una fessurina cosi piccola e sprotetta e mi son calato anche perche ero sprovvisto di chiodi ..sega io (probabile) o effettivamente li c era qualcosa che pra non ce piu?
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Babbuccio » sab ott 31, 2015 19:44 pm

Vie dimenticate ed abbandonate a se stesse in Val masino ne trovi molte .
Proprio oggi volevo andare a vedere le placche sotto il liss del pesgunfi , non sono riuscito nemmeno a raggiungere la base a causa dei rovi ... :( :(
Per pochi un lavoro , per molti una passione.....
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Dano » dom nov 01, 2015 22:47 pm

Babbuccio ha scritto:Vie dimenticate ed abbandonate a se stesse in Val masino ne trovi molte .
Proprio oggi volevo andare a vedere le placche sotto il liss del pesgunfi , non sono riuscito nemmeno a raggiungere la base a causa dei rovi ... :( :(

al liss del pe' sgunfi ho fatto la via scubidù quest' estate! e ho visto parecchi monotiri lungo il corso del ruscello che scende da quella valletta! carina come via anche se decisamente non ha nulla a che fare con le più frequentate vie melliche!
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Claudio Capitanio » dom nov 01, 2015 23:36 pm

Ciao a tutti, vorrei dire due parole su questo argomento,
io vado in montagna da sempre e arrampico da più di 30 anni, posso dire di aver visto cambiare mode e valori nell'alpinismo.
Quelle che ora sono 'vie dimenticate', anni fa erano magari delle classiche. Ricordo di aver salito vie come la 'Bianchi' al Medale che oggi risulta essere 'dimenticata', non perchè ci si sia dimenticati che esiste, ma perchè si dice che sia diventata pericolosa per le scariche di sassi. Posso dire che li i sassi sono sempre caduti, li come su decine di altre vie, però anni fa si saliva lo stesso mentre invece oggi no. Non saranno cambiati i criteri di valutazione del rischio? non sarà forse diminuita la voglia di confrontarsi con la montagna? Saranno forse cambiati gli attori in gioco ed oggi ci si trova a 'competere' contro i nostri amici piuttosto che contro noi stessi e le nostre paure.
Ricordo che quando si affrontava una salita non si aveva davanti il quadro completo dei rischi, c'era un certo margine incognito da fronteggiare, si partiva sapendo di doverlo fronteggiare e la grande vittoria era il modo in cui lo si sarebbe fronteggiato, il trarre esperienza da questo era considerato un valore da custodire e da poter utilizzare ancora in futuro in una situazione analoga. Poi è arrivata la propaganda del 'viaggiare in sicurezza', cosa che personalmente reputo un bene, meglio una rinuncia nella piena accettazione dei propri limiti che un incidente con conseguenze disastrose. Io per primo ammetto che se pur con successo, alcune salite fatte in passato, sono state troppo rischiose. Se le dovessi rifare oggi le affronterei in un altro modo, proteggendomi di più, valutando fattori che oggi ritengo più importanti del successo di una salita.
Credo però che sia evidente il paradosso, come si fa ad avere la coscienza di poter fare una cosa se non si prova mai a farla? Come si fa a salire sprotetti per 10 o 20 mt su una via difficile accettando il rischio di una caduta disastrosa se non si ha sufficente fiducia in se stessi? Prima ci si abituava e la fiducia veniva da se anche se pagata a caro prezzo, oggi spesso la rinuncia è troppo facile e la si maschera troppo bene con la mancanza di sicurezza. Non c'erano le condizioni.....quante volte usiamo questa frase? Dovremmo invece dire 'non me la sentivo' o 'mi faceva paura', frasi sicuramente più umilianti ma quantomeno utili per crescere. Oggi i media ci propongono stereotipi ai massimi livelli, irraggiungibili, ma teniamo presente il modo e le motivazioni per cui ce li propongono, gli sponsor che pagano per le loro prestazioni ce li propongono necessariamente come esempi inattaccabili, da imitare, piuttosto che come uomini che possono commettere errori. Se il nostro andare in montagna deve per forza portare lustro al nostro 'curriculum' come valore assoluto, forse dovremmo porci delle domande......
Non voglio proseguire oltre con retoriche tediose, dico solo questo: 'le vie non sono dimenticate, quando si apre una via nuova essa rimane per sempre, sono le persone che parlando bene o male di una via fanno sì che una parte dell'informazione vada perduta. Se guardate la relazione di una via 'dimenticata' e vi viene voglia di provare a farla, non chiedete mille pareri, fatela e basta! Se ritenete di avere un margine adeguato, aspettatevi magari le peggiori difficoltà, ma provate a salire, se arriverete in cima non amplierete il vostro curriculum ma la vostra esperienza, avrete un punto fermo su ciò che potete arrivare a fare con l'impegno e la volontà, non solo in montagna.....
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Re: vie dimenticate

Messaggioda crodaiolo » lun nov 02, 2015 9:51 am

Claudio Capitanio ha scritto:Ciao a tutti, vorrei dire due parole su questo argomento....

complimenti,
più che quotare qui si tratta di incorniciare
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare
...
alla fine, è solamente un gioco
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Il Profeta » lun nov 02, 2015 10:33 am

Claudio Capitanio ha scritto:Quelle che ora sono 'vie dimenticate', anni fa erano magari delle classiche. Ricordo di aver salito vie come la 'Bianchi' al Medale che oggi risulta essere 'dimenticata'...


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Re: vie dimenticate

Messaggioda PIEDENERO » lun nov 02, 2015 11:01 am

Claudio Capitanio ha scritto:..Non saranno cambiati i criteri di valutazione del rischio? non sarà forse diminuita la voglia di confrontarsi con la montagna? Saranno forse cambiati gli attori in gioco ed oggi ci si trova a 'competere' contro i nostri amici piuttosto che contro noi stessi e le nostre paure.
.....


probabilmente è così.
però prima c'era praticamente solo una cosa adesso c'è di più, non meglio o peggio, non entro nel merito e la scelta è così ampia che il rischio (o meglio la sua percezione) che si corre fa la differenza.
Si facevano certe cose perché anche gli altri le facevano, quindi si andava a farle perché era la norma e per raccontare appunto di averle fatte, la competizione con gli altri c'è sempre stata ed era su quel terreno lì.
il vantaggio di chi ha vissuto quel periodo è l'aver potuto sperimentare, appunto perché si faceva così.
Come dici giustamente però adesso manca il desiderio di mettersi alla prova, di sperimentare e questo è il limite maggiore che colgo anch'io in questo periodo.
siamo forse cattivi maestri?
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Re: vie dimenticate

Messaggioda il Duca » lun nov 02, 2015 11:31 am

Claudio Capitanio ha scritto:non sarà forse diminuita la voglia di confrontarsi con la montagna?


Secondo me è questo. Semplicemente interessa altro.
Interessa di più confrontarsi col grado, la difficoltà oggettiva e la propria tecnica, che con la montagna. Almeno ai più.
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Il Profeta » lun nov 02, 2015 11:41 am

il Duca ha scritto:
Semplicemente interessa altro.
Interessa di più confrontarsi col grado, la difficoltà oggettiva e la propria tecnica, che con la montagna. Almeno ai più.


E poi i gradi che una volta erano "alti", guarda adesso come vengono trattati!!??

roberto270781 ha scritto:..anche il riscaldamento 5b , 6a, 5c ( gia di placca ) non li ho cagati ...
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Re: vie dimenticate

Messaggioda Claudio Capitanio » lun nov 02, 2015 12:04 pm

Più che i gradi mistrattati sono le condizioni di sicurezza delle vie, non si può paragonare un 6b fatto su via sportiva con gradi alpinistici, ci sono vie dove anche gli dei cadono, e sono tutte vie del passato. Faccio qualche esempio, 'vent'anni di sfiga' al pinnacolo di maslana (6) contro le più moderne 'new age' o 'vento beffardo' , la 'fessura rey' o la 'variante gobbi' all'arête des hirondelles alle jorasses contro 'via degli svizzeri' al capucin o le sportive ai cosmiques. Se si è adeguatamente protettisi rischia, altrimenti il grado utile cala di molto. Se saliamo una via sconosciuta senza relazione alla mano o ne apriamo una nuova i gradi finiscono sotto i piedi. L'importante è uscire, come un tempo....
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