Una domanda sull'etica, immagino...

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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Kinobi » mar set 29, 2015 20:56 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Dal mio punto di vista, una persona che, per scappare dalla miseria e cercare un futuro migliore per sé e i propri figli, affronta le fatiche e i rischi che incontrano i migranti, merita considerazione e rispetto. Io non credo proprio che ne sarei capace.

E continuo ad essere convinto che i posteri ci giudicheranno per come ci saremo comportati di fronte a questo dramma epocale. Per ora non stiamo facendo una gran figura. IMHO.

Pantofolai saluti
TSdG


Mi permetto di linkarti la BBC.
Scroll down...
http://www.bbc.com/news/world-europe-34131911
1 Siria
2 Kosovo (viaggio eterno?)
3 Afganistan
4 Albania (viaggio eterno?)
5 Iraq
6 Pakistan (in guerra?)
7 Eritrea
8 Serbia (viaggio eterno?)
...

La grande maggioranza viene da noi e sa già che la rimanderemo indietro.
Ciao,
E
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda monaco » mar set 29, 2015 21:33 pm

io mi permetto di dire che decidere di partire dal posto dove sei nato e cresciuto e' comunque dura...lungo o corto che il viaggio sia.
...e che per tutta la vita non ti sentirai mai veramente a casa tua...che tu sia un poveraccio mezzo delinquente o un professore universitario...

e certi commenti scritti dai veneti mi lasciano sempre molto perplesso sulla corta memoria del popolo, in questo caso, nord-est italico
...che per decenni (e piu') ha dato braccianti al mondo intero...che altro non cercavano che una situazione economico-sociale migliore della miseria che avevano lasciato a casa.

emigrati e un-quarto-veneti saluti
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda rf » mar set 29, 2015 21:46 pm

monaco ha scritto:io mi permetto di dire che decidere di partire dal posto dove sei nato e cresciuto e' comunque dura...lungo o corto che il viaggio sia.
...e che per tutta la vita non ti sentirai mai veramente a casa tua...che tu sia un poveraccio mezzo delinquente o un professore universitario...

e certi commenti scritti dai veneti mi lasciano sempre molto perplesso sulla corta memoria del popolo, in questo caso, nord-est italico
...che per decenni (e piu') ha dato braccianti al mondo intero...che altro non cercavano che una situazione economico-sociale migliore della miseria che avevano lasciato a casa.

emigrati e un-quarto-veneti saluti


ho la S-fortuna di abitare in un quartiere "multietnico". Io quando parlo di stranieri, so esattamente cosa dico. Posso farti nomi e cognomi, portarti fatti e date. Non buoniste generalizzazioni, per spiegare che nessuno è straniero e altre belle cose.

(e poi basta con la dialettica basata sul senso di colpa. Così si ferma il mondo! Basta! Ci ha provato la chiesa per 2000 anni e adesso la sinistra fa propria questa cosa... incredibile!)
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda monaco » mar set 29, 2015 22:11 pm

prima di rispondere d'impulso...collega il cervello.
io SONO ''straniero'' dove vivo (seppur sia, per il paese dove vivo, un'immigrato ''di lusso'')
e nella citta' dove lavoro (basta leggere a destra) ti assicuro che cosa sia l'immigrazione massiccia lo sanno bene
hanno in piu' avuto la geniale idea di fare uno dei due campus scientifici (l'altro sta a luminy...porelli) nei ''quartiers nord''.
per cui ti assicuro che attraversandoli quotidianamente in bicicletta praticamente attraverso la mecca

eppure...per quante teste di c***o e delinquenti abbia incrociato tra i neri, arabi, gitani...i problemi qui me li han generati solo teste di minchia franco-marsiglio-provenzali da 101 generazioni (e te lo fanno pure notare).
per cui la tiritera del buonismo (col culo degli altri) e del senso di colpa...c'incastra una sega.

e tanto per essere pragmatici...pure ''li bbbabbari'' lasciavan la loro terra in cerca di qualcosa di migliore.
e se non li ha saputi fermare i romani, che con la convenzione di ginevra ci si pulivan il deretano
...figurati te quanto sara' capace di fermare la pressione migratoria attuale l'europa dei 25...

quindi le domande da farsi, piu' che ''li accogliamo o no'' sarebbero:
- come li gestiamo
- come li INTEGRAIMO (in modo tale che il colore di pelle della vecchia europa magari cambi...ma che almeno tre millenni di cultura non vadano nel cesso...)
- la smettiamo o no di far casino a casa loro?? perche' tanti scappan dalla miseria...ma tanti dai conflitti che l'occidente ha creato o foraggiato

e non e' per senso di colpa dei conflitti che li accogliamo, volenti o nolenti (che chiudere le frontiere e' fantascienza)...ma semplicemente perche tanto arrivano!
e una volta che sono arrivati e' meglio gestirli...che urlare ''padroni a casa nostra'' e non fare una stega.

anyway...la situazione la vedo malissimo. la gente e' gia' incazzata di suo, la crisi seppur non drammatica non demorde...un aumento dell'immigrazione e' una bomba a orologeria...prevedo un nazionalismo galoppante...e si sa bene dove porto' l'europa neanche tanto tempo fa...
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Franz the Stampede » mar set 29, 2015 22:37 pm

monaco ha scritto:- la smettiamo o no di far casino a casa loro?? perche' tanti scappan dalla miseria...ma tanti dai conflitti che l'occidente ha creato o foraggiato


Vero. A me di questo aspetto preoccupa molto la recente mancanza di copertura mediatica riguardo cio' che sta succedendo in Siria. Sei-otto mesi fa si sapeva molto di ogni testa mozza, di ogni offensiva in quei territori, di ogni citta' vinta o persa. Adesso? Finito tutto? O semplicemente i padri di famiglia su una spiaggia vendono di piu' quindi si parla di quelli?
L'intero paese e' andato in malora? Lo cancelliamo dalle carte? Glielo dite voi ai siriani che non potranno mai tornare a casa?

anyway...la situazione la vedo malissimo. la gente e' gia' incazzata di suo, la crisi seppur non drammatica non demorde...un aumento dell'immigrazione e' una bomba a orologeria...prevedo un nazionalismo galoppante...e si sa bene dove porto' l'europa neanche tanto tempo fa...


Altra cosa importante. Chiunque voglia accogliere tutti e tutto senza controlli etc non deve sorprendersi se al prossimo giro Salvini avra' il 15% dell'elettorato in piu'. Azione e reazione, sempre e comunque. Vale per il fare casino a casa loro e il costringerli a diventare rifugiati, vale per certe correnti a casa nostra che per forza di cose creeranno discontento (a torto o a ragione) e alimenteranno estremismi vari.
Guardate la Svezia, dopo decenni di socialdemocratici apertissimi su immigrazione adesso hanno come terzo partito in parlamento dei tizi che a confronto Salvini e' Martin Luther King...
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Kinobi » mer set 30, 2015 7:22 am

monaco ha scritto:io mi permetto di dire che decidere di partire dal posto dove sei nato e cresciuto e' comunque dura...lungo o corto che il viaggio sia.
...e che per tutta la vita non ti sentirai mai veramente a casa tua...che tu sia un poveraccio mezzo delinquente o un professore universitario...

e certi commenti scritti dai veneti mi lasciano sempre molto perplesso sulla corta memoria del popolo, in questo caso, nord-est italico
...che per decenni (e piu') ha dato braccianti al mondo intero...che altro non cercavano che una situazione economico-sociale migliore della miseria che avevano lasciato a casa.

emigrati e un-quarto-veneti saluti


Mi permetto di dirti che sono stato emigrato anche io. Partito da casa con lavoro trovato prima di fare valigie e ritornato dopo.
Più della metà dei così detti "migranti", sono economici.
Perfetto, come noi venti sessanta anni fa. L'importante che ce ne ricordiamo e non facciamo ricadere queste persone nel gruppo di quelli che sono veramente disperati.

Infine, visto che hai citato i veneti ti racconto un aneddoto: se a te ti mandano 101 uomini (zero donne) a vivere nelle case popolari di Quinto, e tu li guardi dalla tua casa da dove te magari paghi il mutuo, forse ti rode. Quando vedi questi che ti filmano la figlia di 13 anni in pantaloncini corti e canottiera perché è estate, sono curioso di vedere la tua reazione. Trovi tutto sul web se hai voglia di cercare. Troverai anche che assieme ai fascisti ed ai leghisti, erano scesi in strada anche gli immigrati regolari.

Saluti,
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda rf » mer set 30, 2015 7:46 am

monaco ha scritto:per cui ti assicuro che attraversandoli quotidianamente in bicicletta praticamente attraverso la mecca


ci devi vivere, non basta vederli dal finestrino della macchina. Li devi vedere nella quotidianità. Sorry, parli da radical chic che è passato con l'autista a vedere le bidonville.

Riguardo ai casini a casa loro... d'accordo e non d'accordo. Metà dei casini sono in stati dove noi NON abbiamo voce in capitolo (ovvero negli stati islamici non africani). L'altra metà sono dove NOI abbiamo fatto casini, e potremmo essere collusi. Ma, per completezza storica, il fatto che metà dei casini arrivino anche da stati dove la corruzione interna è ai limiti dell'incredibile (mi lavorato in Nigeria? io si...) e dove la gente si fotte il vicino di casa o la sorella per mille lire... beh, non è TUTTA colpa nostra. Analizza con oggettività i governi dell'africa subsahariana e i modelli sociali e poi pensaci.

Ovvero: in casa tua la gente può entrare con la forza, ma se poi ti trovi bene con l'invasore e gli lasci fottere la tua famiglia...

Di sicuro, parlando di casa nostra, impiccherei per i cog.lioni tutti i papi che hanno spiegato all'africa che il preservativo è male. (ma in generale tutti i papi). A cominciare dal defunto papa giovanni. Co-responsabile di quasi un MILIONE di bambini nati sieropositivi.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda coniglio » mer set 30, 2015 7:47 am

quoto monaco.
ha ragione da vendere su tutto.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda monaco » mer set 30, 2015 8:42 am

Kinobi ha scritto:
Infine, visto che hai citato i veneti ti racconto un aneddoto: se a te ti mandano 101 uomini (zero donne) a vivere nelle case popolari di Quinto, e tu li guardi dalla tua casa da dove te magari paghi il mutuo, forse ti rode. Quando vedi questi che ti filmano la figlia di 13 anni in pantaloncini corti e canottiera perché è estate, sono curioso di vedere la tua reazione. Trovi tutto sul web se hai voglia di cercare. Troverai anche che assieme ai fascisti ed ai leghisti, erano scesi in strada anche gli immigrati regolari.



di teste di c***o/delinquenti ce ne sono in tutti i gruppi sociali.
mi sembra che in quello che racconti il problema evidente non sia la statistica presenza del criminale di turno...
...ma la totale non gestione del problema: 101 uomini tra i 20 e i 30 anni e zero donne penso che sarebbero ''grevi'' anche se parlassero bergamasco...una totale assenza dello stato nella reale gestione (o se preferite una ''presenza latitante'').

un flusso non controllato di suo e' problematico...se poi non lo gestisci una volta entrato altro che bomba a orologeria.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Kinobi » mer set 30, 2015 8:58 am

monaco ha scritto:
Kinobi ha scritto:
Infine, visto che hai citato i veneti ti racconto un aneddoto: se a te ti mandano 101 uomini (zero donne) a vivere nelle case popolari di Quinto, e tu li guardi dalla tua casa da dove te magari paghi il mutuo, forse ti rode. Quando vedi questi che ti filmano la figlia di 13 anni in pantaloncini corti e canottiera perché è estate, sono curioso di vedere la tua reazione. Trovi tutto sul web se hai voglia di cercare. Troverai anche che assieme ai fascisti ed ai leghisti, erano scesi in strada anche gli immigrati regolari.



di teste di c***o/delinquenti ce ne sono in tutti i gruppi sociali.
mi sembra che in quello che racconti il problema evidente non sia la statistica presenza del criminale di turno...
...ma la totale non gestione del problema: 101 uomini tra i 20 e i 30 anni e zero donne penso che sarebbero ''grevi'' anche se parlassero bergamasco...una totale assenza dello stato nella reale gestione (o se preferite una ''presenza latitante'').

un flusso non controllato di suo e' problematico...se poi non lo gestisci una volta entrato altro che bomba a orologeria.


Come tu sai bene dalla Francia, noi siamo un paese con classe politica, ed amministrativa, "migliorabile".

Così hanno fatto, 101 maschi. Tutti di colore. Tutti sullo stesso posto, in centro al paese. Gomito a gomito coni residenti.
Li hanno messi esattamente come ho detto. C'era gente intervistata che pagava il mutuo e quelli li con vitto ed alloggio "donato" (anche se per poco).
Essendo li ad aspettare il loro turno per andare non so bene dove, hanno impegnato la giornata. Non avendo nulla da fare, essendo arrivati senza nulla, e dotati solo di cellulare, hanno iniziato ad usarlo. Si è rischiato seriamente un rogo.
Non critico i migranti, perché come detto prima, non avevano una sega da fare, e non avevano altro da fare che usare il cellulare. Però, ai miei tempi il cellulare non c'era, ma se quando ho lavorato in Tanzania io filmavo una donna loro, mi davano fuoco vivo. Se gli filmavo la figlia, non so cosa di peggio avrebbero potuto farmi. Allora, è un problema politico, amministrativo, e culturale (nostro e loro). E lo vedo molto difficile da gestire. Da qui a sparare addosso ai veneti come hai fatto te, sinceramente il passo è estremamente lungo.
Amen
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PS e l'uso di "Amen" non è casuale.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda monaco » mer set 30, 2015 9:24 am

rf ha scritto:
monaco ha scritto:per cui ti assicuro che attraversandoli quotidianamente in bicicletta praticamente attraverso la mecca


ci devi vivere, non basta vederli dal finestrino della macchina. Li devi vedere nella quotidianità. Sorry, parli da radical chic che è passato con l'autista a vedere le bidonville.

Riguardo ai casini a casa loro... d'accordo e non d'accordo. Metà dei casini sono in stati dove noi NON abbiamo voce in capitolo (ovvero negli stati islamici non africani). L'altra metà sono dove NOI abbiamo fatto casini, e potremmo essere collusi. Ma, per completezza storica, il fatto che metà dei casini arrivino anche da stati dove la corruzione interna è ai limiti dell'incredibile (mi lavorato in Nigeria? io si...) e dove la gente si fotte il vicino di casa o la sorella per mille lire... beh, non è TUTTA colpa nostra. Analizza con oggettività i governi dell'africa subsahariana e i modelli sociali e poi pensaci.

Ovvero: in casa tua la gente può entrare con la forza, ma se poi ti trovi bene con l'invasore e gli lasci fottere la tua famiglia...

Di sicuro, parlando di casa nostra, impiccherei per i cog.lioni tutti i papi che hanno spiegato all'africa che il preservativo è male. (ma in generale tutti i papi). A cominciare dal defunto papa giovanni. Co-responsabile di quasi un MILIONE di bambini nati sieropositivi.



Ricky...sarai stato nell'africa sub-sahariana...ma dovresti conoscere un po' meglio alcune amabili localita' della vecchia europa (e certa geopolitica vecchia come il cucco...)

1) negli ameni quartiers nord di marsiglia ci passo in bici...praticamente faccio il birillo per tutti gli squilibrati, franco o arabi che siano, che guidano catorci degni di Dakar (non la PariGGI-Dakar).

2) vero che non ci vivo...ma ti posso dire che a 500m (cinquecento metri) dagli istituti di fisica, c'e una ''cite' '' dove il ''capo religioso'' impedisce ai bambini di andare nell' ecole de la republique''...e dove due anni fa han fatto due morti per kalasnikof (e una trentina di proiettili vaganti...alle 10 del mattino!!!)...per le solite questionuccie di dddrogua
tutti ''fottutissimi immigrati arabi''...ma lo stato dov'e' ? ah si...in gattabuia, visto che la meta' della ''brigade de police'' di marsiglia l'han messa al fresco perche' taglieggiava gli spacciatori, grandi e piccoli!

3) in realta' da due anni abito un 50Km a nord di marsiglia (e ci vado in treno + bici...che sciccheria ;) ).
e nell'ameno paesone provenzale dove vivo...i borghesi radical SCic delle ville in periferia chiamano il centro storico di case di pietra (che tenuto bene sarebbe come l'hyper-caviar Lourmarin)...''le quartier arabe''...e io sto li. per cui radical SCic sta fava.
(per fortuna qui niente kalasnikof e mullahhh...ma solo un quartiere moooolto popolare...con i disagi che comporta).

4) dovresti informarti meglio sull'africa sub-sahariana...o meglio su tutta la ''francofonia''...e in rete ''lo fai facile'' (spesso in lingua galla)
le colonie le han ''abbandonate'' da mo'...ma dire che li tengono per i coglioni e' un eufemismo.
- TUTTI le ex-colonie francesi non hanno banca centrale...la ''banque de france'' svolge ''caritatevolmente'' questo ruolo per tutti loro.
- TUTTE le grandi opere (aeroporti, strade, acquedotti, dighe...) e ''les exploitations'' (petrolio, miniere, produzione elettrica, gas...) sono in mano a ditte franco-francesi...va da se che il livello di corruzione locale e' ampiamente foraggiato dai degaulliani...
- TUTTI i governi sono messi e tolti (con operazioni di ''inteligence'' dirette, con foraggiamento di golpisti vari...) a piacimento du ''president de la republique'' (...e delle lobbies economiche carolingie)...quando non riescono a imporre il loro governo, meglio ''destabilizzare'' l'intera area...tanto nel chaos totale le popolazioni soffrono...ma ''total'' lavora sempre benissimo.

quindi...per quanto (relativamente) pochi danni abbia fatto e possa fare l'italia...ti assicuro che i cugini d'oltralpe si sono impegnati ( e continuano a farlo) a dovere per ''longtemps''.

il che magari non giustifica che per ''mille lire'' si tromban madre e sorella...ma magari pensare che ad una societa' tribale l'occidendente ha portato solo il peggio delle proprie creazioni (prima solo la schiavitu' e lo sfruttamento totale...poi guerra moderna, corruzione a larga scala e sfruttamento totale)...bhe...non aiuta certo alla loro elevazione culturale.

chiudo con un unico commento sur penuRtimo PAPA e i preservativi africani...che come avrai capito io e te non concordiamo su nulla...
l'impiccagione per le gonadi va contro le mie convinzioni da ''rive gauche''...
...ho da sempre sostenuto (e non scherzo) che il meglio sarebbe stato truccarlo da donna e inviarlo in uno sperduto villaggio africano di SOLI MASCHI, giovani e possibilmente sieropositivi...e aspettare un po' ;-)
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda monaco » mer set 30, 2015 9:37 am

Kinobi ha scritto:
monaco ha scritto:
Kinobi ha scritto:
Infine, visto che hai citato i veneti ti racconto un aneddoto: se a te ti mandano 101 uomini (zero donne) a vivere nelle case popolari di Quinto, e tu li guardi dalla tua casa da dove te magari paghi il mutuo, forse ti rode. Quando vedi questi che ti filmano la figlia di 13 anni in pantaloncini corti e canottiera perché è estate, sono curioso di vedere la tua reazione. Trovi tutto sul web se hai voglia di cercare. Troverai anche che assieme ai fascisti ed ai leghisti, erano scesi in strada anche gli immigrati regolari.



di teste di c***o/delinquenti ce ne sono in tutti i gruppi sociali.
mi sembra che in quello che racconti il problema evidente non sia la statistica presenza del criminale di turno...
...ma la totale non gestione del problema: 101 uomini tra i 20 e i 30 anni e zero donne penso che sarebbero ''grevi'' anche se parlassero bergamasco...una totale assenza dello stato nella reale gestione (o se preferite una ''presenza latitante'').

un flusso non controllato di suo e' problematico...se poi non lo gestisci una volta entrato altro che bomba a orologeria.


Come tu sai bene dalla Francia, noi siamo un paese con classe politica, ed amministrativa, "migliorabile".

Così hanno fatto, 101 maschi. Tutti di colore. Tutti sullo stesso posto, in centro al paese. Gomito a gomito coni residenti.
Li hanno messi esattamente come ho detto. C'era gente intervistata che pagava il mutuo e quelli li con vitto ed alloggio "donato" (anche se per poco).
Essendo li ad aspettare il loro turno per andare non so bene dove, hanno impegnato la giornata. Non avendo nulla da fare, essendo arrivati senza nulla, e dotati solo di cellulare, hanno iniziato ad usarlo. Si è rischiato seriamente un rogo.
Non critico i migranti, perché come detto prima, non avevano una sega da fare, e non avevano altro da fare che usare il cellulare. Però, ai miei tempi il cellulare non c'era, ma se quando ho lavorato in Tanzania io filmavo una donna loro, mi davano fuoco vivo. Se gli filmavo la figlia, non so cosa di peggio avrebbero potuto farmi. Allora, è un problema politico, amministrativo, e culturale (nostro e loro). E lo vedo molto difficile da gestire. Da qui a sparare addosso ai veneti come hai fatto te, sinceramente il passo è estremamente lungo.
Amen
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PS e l'uso di "Amen" non è casuale.



guarda...''amen'' a parte approvo praticamente tutto...soprattutto il ''problema politico, amministrativo, e culturale (nostro e loro). E lo vedo molto difficile da gestire.''

sul fatto che a casa loro si comporterebbero diversamente...ho la presunzione di sperare che un europa partita dall'ellade a passata per l'illuminismo...e il dopo-guerra...possa fregarsene di quanto ''barbari'' siano a casa loro...ricordandosi semplicemente di quanto ''barbari'' non vogliano piu' essere i popoli europei.
che non vuol dire ''volemose bene'' e basta...ma usare il cervello e non la pancia.

quando parlo dei veneti...conosco anche le vicissitudini umane di mio nonno e dei suoi fratelli e sorelle...e certi commenti fuori luogo dei miei (lontani) cugini. che non vuol dire far di tutta l'erba un fascio...ma che comunque mi fa specie.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda monaco » mer set 30, 2015 9:43 am

comunque, io, signore e signori...
''ci ho rubato il lavoro...e pure le mogliiii !!!'' puppaaaaa :D
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Sbob » mer set 30, 2015 11:12 am

rf ha scritto:Dico solo che di quanti si sono registrati come chiedenti asilo, solo al 6% è stato riconosciuto lo status di rifugiato. Gli altri sono personaggi che scappano dalla miseria e/o cercano in italia (in europa) un futuro migliore. Non sempre by fair means...

Le percentuali sono molto piu' alte:

http://it.euronews.com/2015/05/14/asilo-in-europa-una-politica-iniqua
http://www.migrantitorino.it/?p=24030

Uno su quattro secondo alcune fonti, uno su due secondo altri - penso che i dati siano diversi perche' raccolti in date diverse.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Sbob » mer set 30, 2015 14:08 pm

Franz the Stampede ha scritto:Altra cosa importante. Chiunque voglia accogliere tutti e tutto senza controlli etc non deve sorprendersi se al prossimo giro Salvini avra' il 15% dell'elettorato in piu'.

Il problema non e' quanti accogliere, ma come.

Un semplice esempio: un migrante resta per mesi, in attesa di accertamenti, a carico dello stato col *divieto* di lavorare. Il che come sistema piace molto ai leghisti che cosi' pubblicano le foto dei migranti che non fanno un c***o e si prendono tanti voti.

Quando qualcuno arriva da noi il problema secondo me e':
- Fare in modo che si possa rendere al piu' presto utile. E chissenefrega se non si e' ancora capito se e' legittimato a stare qui o no.
- Fare in modo che assimili gli aspetti buoni della nostra cultura: dobbiamo affascinarli e fare in modo che siano loro a portare in giro la nostra bandiera e ad essere onorati di essere italiani. Certo, per far questo dovremmo essere noi i primi a sentirci fieri di essere italiani e di rispettare le nostre regole democratiche.
- Fare in modo che le loro professionalita' vengano sfruttate (ho conosciuto uno, pilota di caccia al suo paese, che qui faceva consegne con l'ape perche' il suo brevetto non e' riconosciuto)


Onestamente, abbiamo bisogno di loro. Senza immigrati le nostre pensioni ce le possiamo introdurre nel deretano.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda grizzly » mer set 30, 2015 16:50 pm

Sbob ha scritto:Quando qualcuno arriva da noi il problema secondo me e': [...] - Fare in modo che assimili gli aspetti buoni della nostra cultura: dobbiamo affascinarli e fare in modo che siano loro a portare in giro la nostra bandiera e ad essere onorati di essere italiani. Certo, per far questo dovremmo essere noi i primi a sentirci fieri di essere italiani e di rispettare le nostre regole democratiche [...]



A volte, leggendoti, si può incorrere nell’ostinata, forse fallace, congettura che non ti sia estranea l’esperienza di qualche allucinogeno… :roll:
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Franz the Stampede » mer set 30, 2015 20:10 pm

Sbob ha scritto:Quando qualcuno arriva da noi il problema secondo me e':
- Fare in modo che si possa rendere al piu' presto utile. E chissenefrega se non si e' ancora capito se e' legittimato a stare qui o no.

Vero, mi era piaciuta quella cosa fatta in Toscana, usati come forza lavoro per tenere il comune pulito (aiuole, giardini, marciapiedi etc). Cosa che secondo me si dovrebbe fare anche (part-time) con i disoccupati.

- Fare in modo che assimili gli aspetti buoni della nostra cultura: dobbiamo affascinarli e fare in modo che siano loro a portare in giro la nostra bandiera e ad essere onorati di essere italiani. Certo, per far questo dovremmo essere noi i primi a sentirci fieri di essere italiani e di rispettare le nostre regole democratiche.

Visione molto ottimista, quasi utopica, quando l'emigrazione è forzata e non una scelta. POCHISSIMI, ripeto, POCHISSIMI sono in grado di apprezzare davvero un'altra terra, lo vedo anche tra gente stralaureata, dottorata etc. Per il 95% e passa dei casi, si tratterà sempre di un matrimonio di convenienza.
Inolte, le ore di un giorno, i giorni di una settimana etc sono finiti, contati. Se il sistema prevede che tu li debba passare tra altri rifugiati, semplicemente non avrai modo di passare abbastanza tempo ad assorbire la cultura che ti sta ospitando. Ma vorrei vedere quanta gente che si dice molto a favore di rifugiati e/o immigrati sarebbe DAVVERO pronta a dedicare loro non so un 5, 10, 15 ore al mese?
Io, dal mio, vieterei di aprire un business con dipendenti prima di un tot di tempo ad un qualunque straniero. Nulla ti fa capire se il tuo nuovo paese è sufficientemente giusto per te come avere un capo/a della nazionalità che ti ospita. Il ristorante cinese con cuochi e camerieri cinesi è destinato a limitare le loro possibilità di integrazione.

- Fare in modo che le loro professionalita' vengano sfruttate (ho conosciuto uno, pilota di caccia al suo paese, che qui faceva consegne con l'ape perche' il suo brevetto non e' riconosciuto)

Al di là del brevetto non riconosciuto, l'italiano relativo al lavoro di pilota di caccia lo sapeva?

Onestamente, abbiamo bisogno di loro. Senza immigrati le nostre pensioni ce le possiamo introdurre nel deretano.

Assolutamente discutibile. Continuo a fare fatica a credere che gli immigrati di cui l'Italia è ricca costino meno di spesa pubblica di quanto non paghino in tasse e/o riversino nell'economia generale e che la loro presenza abbia un effetto netto positivo per il cittadino comune e medio. Se il problema di un paese è la natalità negativa, "importare" gente che in media "costerà" più della media nazionale e "renderà" meno della media nazionale è una delle maniere peggiori di risolvere il problema.
Inoltre decidiamoci: ci va bene prenderli perché è giusto farlo o perché va bene per il tornaconto?

ALTRA COSA IMPORTANTE:
Possiamo smetterla con i paragoni tipo "ah ma i veneti in Argentina", "ah ma i siciliani a Nuova Iocche", "ah ma i campani in Venezuela".
Un conto era emigrare 150 anni fa in terre vastamente sottopopolate, in paesi o meglio epoche con un welfare minimo, con lingue grossomodo simili e con differenze di professionalità pure minime. Certi paesi avevano tutto l'interesse di raggiungere una massa critica di "teste" per poter raggiungere le cosiddette "minimum efficiency scales", la massa critica di produzione e consumo per poter avere certe industrie, certe infrastrutture, certi servizi.
Un conto è ciò che sta succedendo oggi.
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Kinobi » mer set 30, 2015 20:48 pm

Sbob ha scritto:- Fare in modo che assimili gli aspetti buoni della nostra cultura: dobbiamo affascinarli e fare in modo che siano loro a portare in giro la nostra bandiera e ad essere onorati di essere italiani. Certo, per far questo dovremmo essere noi i primi a sentirci fieri di essere italiani e di rispettare le nostre regole democratiche.
.


OT: conosco molti che se facessero la carta igienica tricolore, ne comprebbero moltissima. Non si sa mai vada esaurita.
E
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer set 30, 2015 20:53 pm

Dal sito di panorama ( :!: ):

Stranieri: quanto versano allo Stato...
I 2,3 milioni di occupati stranieri nel 2013 (4,30 milioni i residenti nel 2012) hanno dichiarato un reddito complessivo pari a 25,9 miliardi di euro, pari a circa 11.100 euro pro capite, cui corrisponde un gettito Irpef pari a circa 4,9 miliardi di euro, stando alle stime della Fondazione.

Alle imposte sui redditi vanno aggiunte quelle sui consumi, il gettito derivante dalle imposte sui carburanti, quello dalle lotterie e persino gli introiti per la regolarizzazione degli immigrati, per un totale di 7,6 miliardi di euro versati dai cittadini stranieri nel 2012 all'Italia, pari all'1,8% del volume complessivo di 423,9 miliardi di euro. Anche i permessi di soggiorno, infatti, rappresentano una fonte di guadagno per le casse dello Stato: 240 milioni di euro nel 2012 per 1,2 milioni di regolarizzazioni, mentre le 66.000 naturalizzazioni (200 euro per la domanda di cittadinanza italiana) hanno fruttato al nostro paese 13 milioni di euro.

Alle tasse, poi, bisognerebbe aggiungere anche il gettito contributivo all'Inps: 8,9 miliardi, pari al 4,2% del totale. Gli stranieri, quindi, avrebbero versato all'Italia nel 2012 ben 16,5 miliardi di euro, pari a 7.050 euro per lavoratore.


...e quanto ricevono dallo Stato
Quanto alle spese, tenuto conto che l’età media degli stranieri è più bassa di quella degli italiani, il loro utilizzo di servizi, spiega la Fondazione, "è presumibilmente inferiore nei settori previdenziale e sanitario, ma superiore in quello scolastico, dove però una parte preponderante della spesa è fissa, in quanto dovuta al personale che vi opera".

La spesa pubblica complessivamente rivolta agli immigrati, quindi, può essere stimata in 12,5 miliardi di euro, pari all’1,57% della spesa pubblica nazionale, pari a 2.870 euro a testa. Alla fine, mettendo a confronto entrate ed uscite, l'Italia nel 2013 con gli immigrati si è portata a casa un tesoretto di 3,9 miliardi di euro.

Ragionieristici saluti
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Re: Una domanda sull'etica, immagino...

Messaggioda Kinobi » mer set 30, 2015 21:18 pm

Franz the Stampede ha scritto:
Sbob ha scritto:
Onestamente, abbiamo bisogno di loro. Senza immigrati le nostre pensioni ce le possiamo introdurre nel deretano.

Assolutamente discutibile. Continuo a fare fatica a credere che gli immigrati di cui l'Italia è ricca costino meno di spesa pubblica di quanto non paghino in tasse e/o riversino nell'economia generale e che la loro presenza abbia un effetto netto positivo per il cittadino comune e medio. Se il problema di un paese è la natalità negativa, "importare" gente che in media "costerà" più della media nazionale e "renderà" meno della media nazionale è una delle maniere peggiori di risolvere il problema.
Inoltre decidiamoci: ci va bene prenderli perché è giusto farlo o perché va bene per il tornaconto?
.


Il discorso di Sbob è sbagliato. Si contraddice nell'anima.
Il suo è il frutto del pensare globale = sfruttare chi può essere sfruttato. :mrgreen: Puro tornaconto.
Non abbiamo bisogno di migranti per pagarci le pensioni. Abbiamo bisogno di bambini per pagarci le pensioni, possibilmente che siano "culturalmente italiani". Anziché agevolare i migranti che non parlano la tua lingua e non vogliono credere nei tuoi valori, dovremmo incentivare le nascite. Non serve riprodursi come conigli. Però, è più facile prendere forza lavoro da sfruttare (i migranti) a basso costo (tendente al nulla) e istruita a spese di altri (i paesi di origine) che invece formare italiani.
Perché i bambini devono essere "culturalmente italiani"? Semplice. Te lo dice l'ISTAT o qualche mezza cartuccia di statista: i migranti restano nel paese che li ospita o perché si trovano bene, oppure perché a casa loro, dopo un tot di anni, si sta come dove sono "ospiti" , e tanto vale tornare a casa perciò se ne vanno. Certo, se gli ciuli i contributi per pagarli agli italiani, allora fai Bingo e sfrutti chi può essere sfruttato.
Tutto semplice.
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