Mi pongo il problema, cerco in rete e scopro che già Batard nel 2007 aveva fatto outing e si era ritirato dall'alpinismo.
Tra i bla bla psico filoso egotici di Vattimo a commento di questo libro, compare un concetto che oggi è problematico da utilizzare, quello di virilità.
Mi domando: l'alpinismo è un banco di prova della virilità? Vista la quantità di femmine che praticano con successo questa disciplina, il concetto non adrebbe riformulato, o quanto meno generalizzato?
Il simbolico - l'impresa compiuta - è ancora significativa? oppure, la furia iconoclasta che ci porta a mettere in dubbio ogni autorità (divina o umana) o vincolo (natura) la travolge per lasciare sullo sfondo solo la curiosità sul retroscena intimo di chi l'ha compiuta?
La domanda è: questo retroscena intimo quanto è realmente significativo per ilsenso di ciò che è stato fatto oppure un semplice pretesto?