da PIEDENERO » mer giu 17, 2015 22:21 pm
da VECCHIO » ven giu 19, 2015 8:34 am
PIEDENERO ha scritto:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=15196
da tacchinosfavillantdgloria » sab giu 20, 2015 7:39 am
da VECCHIO » sab giu 20, 2015 9:09 am
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Rassegna stampa, titolo oggi del corriere:
"Berlino preme per piegare Atene"
Se ce ne fosse bisogno, l'ennesima dimostrazione che il problema non è "contabile", ma eminentemente politico.
Disgustati saluti
TSdG
da VYGER » sab giu 20, 2015 10:30 am
.L’abbondante liquidità dei primi anni 2000, insomma, nell’analisi del nostro autore, unita al calo dei tassi favorito dall’euro, fece finire in soffitta l’impeto, mai troppo pronunciato, della Grecia a riformare il sue settore pubblico, malgrado fosse fonte di squilibrio.
.Molto semplicemente, nessuno è innocente in questa rappresentazione tragica. Nemmeno le vittime, pure a volerle considerare tali.
da tacchinosfavillantdgloria » lun giu 22, 2015 7:23 am
VECCHIO ha scritto:tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Rassegna stampa, titolo oggi del corriere:
"Berlino preme per piegare Atene"
Se ce ne fosse bisogno, l'ennesima dimostrazione che il problema non è "contabile", ma eminentemente politico.
Disgustati saluti
TSdG
certo !
fra chi vive sulle spalle degli altri e chi li mantiene !
guarda i due vessilli greci tsipras e varufakis, sono la dimostrazione dei mantenuti.
Ma il problema vero, secondo me, è la crisi europea dello stato sociale troppo evoluto e quindi corrotto e basato sul non merito per capacità.
da Sbob » lun giu 22, 2015 12:08 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:VECCHIO ha scritto:sui banchieri che prendono bonus miliardari a spese nostre nessuno si indigna. I "mantenuti" privilegiati sono i pensionati greci a seicento euro al mese![]()
da tacchinosfavillantdgloria » lun giu 22, 2015 16:23 pm
da VECCHIO » lun giu 22, 2015 17:28 pm
Sbob ha scritto:L'unica difesa dal potere e' lo stato di diritto. Quando in un paese manca la cultura dello stato di diritto gli unici che cadono sempre in piedi sono i potenti.
Secondo me lo strapotere delle banche si fonda anche (forse soprattutto) sulla mancanza di coesione sociale, senso della giustizia e onesta' dei cittadini.
da tacchinosfavillantdgloria » lun giu 22, 2015 18:03 pm
da VECCHIO » lun giu 22, 2015 20:05 pm
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Tucidide era ateniese![]()
Geografici saluti
TSdG
da sergio-ex63-ora36 » gio giu 25, 2015 12:23 pm
da PIEDENERO » gio giu 25, 2015 20:55 pm
da PIEDENERO » gio giu 25, 2015 21:13 pm
da PIEDENERO » ven giu 26, 2015 9:01 am
da sergio-ex63-ora36 » ven giu 26, 2015 9:57 am
PIEDENERO ha scritto:
...
“Alexis Tsipras ritieene che l’accordo attuale sia un disastro e che lui ha ottenuto un mandato democratico per chiedere dei cambiamenti. Questo espone i limiti della democrazia nell’Unione Europea. Il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble ha detto:
“Le elezioni non cambiano nulla, ci sono regole”
Il presidente della Commissione Europea Jean Claude Juncker ha detto: “Non ci può essere nessuna scelta democratica contro i trattati europei. non si può uscire dall’Euro senza uscire dall’unione Europea”.
[/i]
da tacchinosfavillantdgloria » ven giu 26, 2015 10:24 am
da tacchinosfavillantdgloria » ven giu 26, 2015 10:38 am
da VECCHIO » ven giu 26, 2015 11:28 am
da VYGER » ven giu 26, 2015 14:26 pm
La discussione si è concentrata sulle tattiche negoziali invece che sulla sostanza, vale a dire la praticabilità del sistema pensionistico greco.
gli istituti previdenziali per quasi metà delle loro entrate dipendono dai trasferimenti integrativi dello Stato.
Migliorare il livello di contribuzione obbligatoria a carico dei datori di lavoro è un’ottima idea in linea di principio: tuttavia, come spiego qui, è molto meno frequente che i greci abbiano un datore di lavoro, rispetto agli altri europei: abbiamo il doppio dei lavoratori autonomi e il triplo dei «collaboratori familiari», in alcuni casi non retribuiti. Tenendo conto di questo, e dei fatto che i contributi a carico del datore di lavoro in Grecia sono in proporzione più bassi che in Europa, il problema attiene alla struttura del mercato del lavoro, più che alla mancanza di scrupoli dei datori di lavoro. I dati disponibili più recenti (2008 e 2012) sembrano indicare che i contributi previdenziali in Grecia non sono bassi in percentuale del costo complessivo della busta paga per il datore di lavoro rispetto ai parametri Ue (per esempio sono più alti che in Germania), e durante la crisi la loro incidenza sul costo del lavoro è cresciuta.
Si potrebbe dire che questi «rabbocchi» in favore degli enti previdenziali servano a compensare il livello tradizionalmente insufficiente o inesistente dei sussidi per l’alloggio, dei sussidi di disoccupazione, delle indennità di sussistenza per familiari a carico (di primo, secondo o terzo grado, forse addirittura amici). Questa spesa sociale viene invece delegata ai pensionati, che con la saggezza dell’età la distribuiscono come meglio credono all’interno della loro famiglia allargata: è un mezzo, per quanto inusuale, per sostenere la famiglia.
E mentre non tutti i soldi spesi per appalti e forniture sono spesi inutilmente o finiscono in tangenti, i soldi spesi per coprire il buco degli enti previdenziali vanno tutti alle persone sbagliate, visto che per esempio non possono accedervi i giovani disoccupati. Il risultato è che la Grecia, usando la spesa sociale, potrebbe tirar fuori dalla povertà più persone di quelle che tira fuori attualmente, ma sceglie di non farlo.
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