da gug » gio dic 18, 2014 23:05 pm
da gug » ven dic 19, 2014 0:10 am
da grizzly » ven dic 19, 2014 11:11 am
da gug » ven dic 19, 2014 21:40 pm
da giorgiolx » ven dic 19, 2014 22:02 pm
da gug » sab dic 20, 2014 1:49 am
giorgiolx ha scritto:hai messo i permessi del video che non può essere visto se non direttamente da youtube
da gug » dom dic 21, 2014 20:21 pm
da gug » mer gen 07, 2015 23:44 pm
grizzly ha scritto:Ad ogni modo non caricare troppo lo zaino... ogni giorno è perfetto...
da Q » gio gen 08, 2015 12:43 pm
gug ha scritto:grizzly ha scritto:Ad ogni modo non caricare troppo lo zaino... ogni giorno è perfetto...
Spesso diciamo e ci ripetiamo che andiamo a scalare per divertirci e per rilassarci, ma in realtà il punto su cui mi interrogo da anni e ultimamente sempre di più è perché invece questa attività è causa di ansie e timori continui? Perché di fatto il godimento che ne traggo è quello "a posteriori"? Perché è più forte la soddisfazione di esserci stato, di essere stato all'altezza e a volte di non doverlo fare più, piuttosto che il godimento di un'attività che amo?
Come dici tu, bisognerebbe vivere questa passione con serenità, è vero, ma personalmente non ci sono mai riuscito, perché poi mi incastro sempre in questi stessi meccanismi da anni. Se vado a camminare senza obiettivi alpinistici, sono rilassato e sereno, se invece ci vado per "realizzare" scattano nella mia testa tutte quelle trappole e paranoie. Però non riesco neanche a rinunciare, perché poi sento una mancanza fisica, più che dell'attività in se, delle sensazioni posteriori, di quella soddisfazione senza limiti dei giorni dopo o del ricordo di avere ottenuto quello a cui si mirava. E' pazzesco, ma è così: e non è neanche legato solo alla montagna, perché in falesia è lo stesso e lo raccontavo nel brano dell'urlo mancato.
Che diavolo è? Ossessione, ansia da prestazione, dipendenza? Boh, intanto cerco di esprimere questo dissidio, e noto che c'è anche in altri: Roberto lo ha espresso tante volte e in maniera mirabile e efficace.
da gug » gio gen 08, 2015 22:16 pm
Q ha scritto:Bell'intervento, Gug!
Io mi ci ritrovo per quanto riguarda la falesia.
Sembrerà banale ma credo che anche in questo caso valga il classico in medio stat virtus. Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo
da ncianca » gio gen 22, 2015 11:53 am
gug ha scritto:Spesso diciamo e ci ripetiamo che andiamo a scalare per divertirci e per rilassarci, ma in realtà il punto su cui mi interrogo da anni e ultimamente sempre di più è perché invece questa attività è causa di ansie e timori continui? Perché di fatto il godimento che ne traggo è quello "a posteriori"? Perché è più forte la soddisfazione di esserci stato, di essere stato all'altezza e a volte di non doverlo fare più, piuttosto che il godimento di un'attività che amo?
da coniglio » gio gen 22, 2015 11:58 am
Q ha scritto: Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo
da Q » gio gen 22, 2015 12:02 pm
coniglio ha scritto:Q ha scritto: Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo
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da il Duca » gio gen 22, 2015 12:04 pm
da coniglio » gio gen 22, 2015 12:05 pm
Q ha scritto:coniglio ha scritto:Q ha scritto: Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo
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L'ho scritto dopo aver chiuso IL progetto
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