Un giorno perfetto

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Un giorno perfetto

Messaggioda gug » gio dic 18, 2014 23:05 pm

Vai in montagna e arrampichi da anni, e ogni anno diventa più difficile.
Ogni anno la fatica aumenta, ed è sempre più complicato incastrare una passione così grande negli spazi ristretti che la vita quotidiana concede. Devi sempre di più sforzarti per ricavare un po' di tempo per allenarti, tu diventi più vecchio e la forma è sempre più difficile da raggiungere.
Ogni stagione è sempre arduo trovare i compagni, coordinare gli impegni di tutti, condividere gli obiettivi, aspettare il tempo buono e tenersi pronti per quando il momento arriverà.
E le preoccupazioni che qualcosa vada storto aumentano sempre, l'ansia prima di partire è sempre maggiore, le notti insonni prima di attaccare sempre più pesanti.
E tante volte ti chiedi se poi ne vale la pena, se vale la pena angosciarsi, preoccuparsi, faticare, impegnare tempo e pensieri in questa che dovrebbe essere un'attività ricreativa: mica è un lavoro, in fondo potresti sempre decidere di smettere, e poi....
E poi capitano giorni come questo.

"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda gug » ven dic 19, 2014 0:10 am

Era un po' che facevo queste riflessioni, soprattutto nelle ultime due stagioni, ma visto che ho imparato a fare i video delle raccolte di foto delle vie, ho pensato di abbinare questi pensieri a quella via del 2011 a cui sono molto affezionato per tanti motivi (che si capiscono anche dal video),
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda grizzly » ven dic 19, 2014 11:11 am

Boh... non riesco a vedere il video... Ad ogni modo non caricare troppo lo zaino... ogni giorno è perfetto... :wink:
Avatar utente
grizzly
 
Messaggi: 15694
Images: 131
Iscritto il: ven gen 16, 2004 19:57 pm
Località: Nord-Ovest

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda gug » ven dic 19, 2014 21:40 pm

Strano che non riesci a vederlo, magari dopo metto il link di YouTube.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda giorgiolx » ven dic 19, 2014 22:02 pm

hai messo i permessi del video che non può essere visto se non direttamente da youtube
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

Chianti Risotto Polenta
Avatar utente
giorgiolx
 
Messaggi: 14749
Images: 68
Iscritto il: gio ago 09, 2007 17:10 pm
Località: 1060 West Addison

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda gug » sab dic 20, 2014 1:49 am

giorgiolx ha scritto:hai messo i permessi del video che non può essere visto se non direttamente da youtube


Ma io riesco a vederlo cliccando sopra sul post qui su PM: come mai?
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda gug » dom dic 21, 2014 20:21 pm

Visto che non ho ancora imparato a modificare i permessi su youtube, ecco il link :wink:

https://www.youtube.com/watch?v=gbLRiES ... e=youtu.be

Anche se poi più importante del video sono le riflessioni che mi giravano in testa negli ultimi mesi e che con questo video ho avuto occasione di esprimere.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda gug » mer gen 07, 2015 23:44 pm

grizzly ha scritto:Ad ogni modo non caricare troppo lo zaino... ogni giorno è perfetto... :wink:


Spesso diciamo e ci ripetiamo che andiamo a scalare per divertirci e per rilassarci, ma in realtà il punto su cui mi interrogo da anni e ultimamente sempre di più è perché invece questa attività è causa di ansie e timori continui? Perché di fatto il godimento che ne traggo è quello "a posteriori"? Perché è più forte la soddisfazione di esserci stato, di essere stato all'altezza e a volte di non doverlo fare più, piuttosto che il godimento di un'attività che amo?
Come dici tu, bisognerebbe vivere questa passione con serenità, è vero, ma personalmente non ci sono mai riuscito, perché poi mi incastro sempre in questi stessi meccanismi da anni. Se vado a camminare senza obiettivi alpinistici, sono rilassato e sereno, se invece ci vado per "realizzare" scattano nella mia testa tutte quelle trappole e paranoie. Però non riesco neanche a rinunciare, perché poi sento una mancanza fisica, più che dell'attività in se, delle sensazioni posteriori, di quella soddisfazione senza limiti dei giorni dopo o del ricordo di avere ottenuto quello a cui si mirava. E' pazzesco, ma è così: e non è neanche legato solo alla montagna, perché in falesia è lo stesso e lo raccontavo nel brano dell'urlo mancato.
Che diavolo è? Ossessione, ansia da prestazione, dipendenza? Boh, intanto cerco di esprimere questo dissidio, e noto che c'è anche in altri: Roberto lo ha espresso tante volte e in maniera mirabile e efficace.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda basi » gio gen 08, 2015 10:27 am

sottoscrivo......bella gug
Avatar utente
basi
 
Messaggi: 449
Iscritto il: ven set 07, 2007 8:40 am
Località: Valmorbia

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda Q » gio gen 08, 2015 12:43 pm

gug ha scritto:
grizzly ha scritto:Ad ogni modo non caricare troppo lo zaino... ogni giorno è perfetto... :wink:


Spesso diciamo e ci ripetiamo che andiamo a scalare per divertirci e per rilassarci, ma in realtà il punto su cui mi interrogo da anni e ultimamente sempre di più è perché invece questa attività è causa di ansie e timori continui? Perché di fatto il godimento che ne traggo è quello "a posteriori"? Perché è più forte la soddisfazione di esserci stato, di essere stato all'altezza e a volte di non doverlo fare più, piuttosto che il godimento di un'attività che amo?
Come dici tu, bisognerebbe vivere questa passione con serenità, è vero, ma personalmente non ci sono mai riuscito, perché poi mi incastro sempre in questi stessi meccanismi da anni. Se vado a camminare senza obiettivi alpinistici, sono rilassato e sereno, se invece ci vado per "realizzare" scattano nella mia testa tutte quelle trappole e paranoie. Però non riesco neanche a rinunciare, perché poi sento una mancanza fisica, più che dell'attività in se, delle sensazioni posteriori, di quella soddisfazione senza limiti dei giorni dopo o del ricordo di avere ottenuto quello a cui si mirava. E' pazzesco, ma è così: e non è neanche legato solo alla montagna, perché in falesia è lo stesso e lo raccontavo nel brano dell'urlo mancato.
Che diavolo è? Ossessione, ansia da prestazione, dipendenza? Boh, intanto cerco di esprimere questo dissidio, e noto che c'è anche in altri: Roberto lo ha espresso tante volte e in maniera mirabile e efficace.


Bell'intervento, Gug!
Io mi ci ritrovo per quanto riguarda la falesia.

Sembrerà banale ma credo che anche in questo caso valga il classico in medio stat virtus. Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo
"Mentre si rinvia, la vita passa" Seneca
Avatar utente
Q
 
Messaggi: 1678
Images: 5
Iscritto il: mar giu 07, 2011 23:29 pm
Località: Alto Vicentino

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda gug » gio gen 08, 2015 22:16 pm

Q ha scritto:Bell'intervento, Gug!
Io mi ci ritrovo per quanto riguarda la falesia.

Sembrerà banale ma credo che anche in questo caso valga il classico in medio stat virtus. Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo


No, sono d'accordo, ci sono molti momenti di relax, quando soprattutto si fanno cose più facili, o si ripete. Nelle settimane dopo l'urlo mancato ho fatto due o tre uscite in cui ero in forma e mi sono davvero rilassato, però alla fine se ci si sta dentro a questa attività ci si pongono degli obiettivi e lì scattano le trappole mentali che descrivevo.
In tutto questo poi ci sono spesso le aggravanti del tempo brutto, o della mancanza di compagni che spesso accentuano l'ansia e per questo in questi ultimi due anni mi sono venute spesso in mente queste idee: se queste altre variabili girano bene è più facile, ma sotto sotto rimane sempre quest'ansia pronta a colpire.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda ncianca » gio gen 22, 2015 11:53 am

gug ha scritto:Spesso diciamo e ci ripetiamo che andiamo a scalare per divertirci e per rilassarci, ma in realtà il punto su cui mi interrogo da anni e ultimamente sempre di più è perché invece questa attività è causa di ansie e timori continui? Perché di fatto il godimento che ne traggo è quello "a posteriori"? Perché è più forte la soddisfazione di esserci stato, di essere stato all'altezza e a volte di non doverlo fare più, piuttosto che il godimento di un'attività che amo?

Questo me l'ero perso. Bravo. Condivido. La vivo spesso alla stessa maniera in proporzione più o meno diretta con il rischio di ciò che faccio. Esempi. In falesia sono sempre rilassato e ci dò dentro come un animale, faccio prestazione o meno frega niente, voglio solo tornare a casa con le braccia gonfie. Su cascata... sono molto nervoso, ma se sono lì è perché l'ho sognato per mesi e in quel momento voglio essere proprio lì e in nessun altro luogo, voglio riuscire e voglio riuscire senza conseguenze. Ma in entrambi i casi vale il discorso che il "dopo" è dove mi realizzo. Il "dopo" è il momento in cui mi godo la soddisfazione di quello che ho fatto. Forse è normale, forse è giusto, ma a volte anche io penso che se è così forse mi sto perdendo qualcosa del "durante".
Avatar utente
ncianca
 
Messaggi: 3939
Images: 0
Iscritto il: mar lug 14, 2009 14:59 pm
Località: Torino

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda coniglio » gio gen 22, 2015 11:58 am

Q ha scritto: Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo


=D>
:D

sono d'accordissimo Prof!

e aggiungo.
negli ultimi periodi ho affinato alcuni dettagli.
in primis la scelta dei compagni.persone belle con le quali ci sia un legame.
che in falesia si scali tanto e si parli poco (di arrampicata o training).
con cui ridere e fare - letteralmente - gli scemi.
inoltre vado a istinto. 100%.su tutto. dalla scelta della falesia alla scelta dei tiri.
basta programmi. di ogni tipo.

perchè banalizzare e rovinarmi una cosa così bella?
c'è chi "rende" sotto pressione
e chi "rende" quando è felice...
probabilmente appartengo alla seconda categoria.

peace.
Ultima modifica di coniglio il gio gen 22, 2015 12:04 pm, modificato 1 volta in totale.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda Q » gio gen 22, 2015 12:02 pm

coniglio ha scritto:
Q ha scritto: Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo


=D>
:D


L'ho scritto dopo aver chiuso IL progetto :mrgreen:
"Mentre si rinvia, la vita passa" Seneca
Avatar utente
Q
 
Messaggi: 1678
Images: 5
Iscritto il: mar giu 07, 2011 23:29 pm
Località: Alto Vicentino

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda il Duca » gio gen 22, 2015 12:04 pm

A me capita sempre di più che il subito-dopo è una gran goduria: mentre ti bevi la birra giù al paese, mentre finalmente ti mangi qualcosa arrivato giù... o anche il giorno dopo, quando vai al lavoro ancora con le gambe indolenzite e la faccia bruciata. Quando nessuno sa, ma tu hai negli occhi la montagna del giorno prima, nella testa la tua scalata.
Ma a ripensarla solo un mese dopo, già mi iniziano i patemi perché è passata, perché "chissà quando ancora...", "chissà se ancora una cosa così". Allora si organizza, continuamente, ogni we. E se uno lo si salta, sono pensieri ossessivi. Una volta non era così, ora sì.
http://www.respirodelvento.blogspot.com

RACCONTI DI GHIACCIO E ROCCIA

"nel muoversi in montagna guardate alle capre prima che alle scimmie" crodaiolo
Avatar utente
il Duca
 
Messaggi: 4045
Images: 12
Iscritto il: lun ago 24, 2009 17:35 pm
Località: Conca dei Giganti

Re: Un giorno perfetto

Messaggioda coniglio » gio gen 22, 2015 12:05 pm

Q ha scritto:
coniglio ha scritto:
Q ha scritto: Non puoi cercare di chiudere il progetto tutte le volte che vai in falesia. Finiresti per andare in falesia solo per chiudere il progetto, con il risultato di accumulare frustrazione.
A me piace andare alla ricerca della prestazione sportiva ma riconosco che la maggior parte delle volte sono fuori forma o non ci sono le condizioni o sono stanco o non c'ho la testa... Sto imparando a riconoscere questi segnali e a scegliere di conseguenza: vado a vista su tiri facili, faccio ripetute su tiri conosciuti, cazzeggio con gli amici...
Però quando sono in forma e ci sono le condizioni mi metto sul progetto e soffro, sognando il momento in cui la metterò in catena. E' la ricerca di un'emozione forte che sembra ripagarti degli sforzi fatti. Razionalmente non ha senso, lo sappiamo


=D>
:D


L'ho scritto dopo aver chiuso IL progetto :mrgreen:


quello di cui mi avevi parlato?
...avevo visto un video...ed ero rimasto affascinato dal tiro. e dalla sua storia.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm


Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.