Secondo me è riservata a gente che ama tentare il suicidio!
Per tutta la gola pensare di picchiare dei chiodi buoni sui tiri, si usavano solo quelli, era illusione e le soste erano pietose, una volta entrati bisogna uscire in alto ed è lungo uscire.
Il primo era molto “stressato” e il secondo era terrorizzato.
Eravamo in due cordate, ma non ci seguivamo molto, Giovanni e Palma erano già Giovanni e Palma, l'idea era stata di Giovanni.
A chi volesse andarci consiglio di portare nello zaino del cerotto, del ghiaccio secco per le botte e delle stecche per bloccare eventuali fratture.
La roccia si muoveva per sua natura e quando la si toccava per salire Lei accelerava il suo moto.
Se si piantava un chiodo si aumentava la dimensione fisica dei pezzi che costituivano il suo moto: si andava dalla polvere ai frigoriferi a doppia anta.
Ricordo questa salita come molto “psicologica”, con un senso estremo di liberazione non appena raggiunto il bosco sommitale (mai provato prima e dopo), lo sento ancora adesso, forse è fantasia, forse erano i miei limiti mentali, di sicuro ero “strafatto”, altro che le droghe più o meno pesanti che ora usano i giovani e gli altri per sentirsi su.
Ma non mi ha creato nessuna forma di dipendenza, anzi non ne ho nessuna, ho smesso 9 anni fa anche di fumare, dopo 30 anni, da un giorno all'altro, comunque se vorrò riprenderò.
Secondo me qualsiasi psicologo che ci andasse, capirebbe che tutto il suo pensare e tutta la sua cultura non hanno nessun fondamento reale e non significano nulla.
Ho imparato molto su di me e ringrazio molto il primo che ci è passato !
Se si guarda il Casale dalla valle del Sarca appena a destra del centro c'è una gola gialla, ecco quella, poi dire la Gadotti a me piace, ma si sale dove si “sente” di poter sopravvivere, ora forse la guida aiuta un po'.
Magari ora è tutto cambiato e si è “ripulito”.
Di sicuro è cambiato il mio modo di pensare, attenti che anche i ricordi si trasformano.
“Per mia sicurezza mentale” adesso ho cercato e trovato i miei appunti, un tempo commentavo ogni salita: riporto qualche parola, ma ero giovane.
...grondante di sassi....i 300 metri del pilastro giallo sono assurdi, di un marcio friabile spaventoso......si è felici perchè si è vivi e ancor di più perchè ci si è fatti poco male...... i momenti più terroristici sono state le 5 grandi scariche provocate da chi di noi era davanti che ci hanno investiti lasciandoci per alcuni minuti nella nebbia polverosa......via da non fare.
Beh, devo dire che per fortuna la mia memoria non è poi così tanto “andata”, ma dico anche che “fanatico” e con gioia aggiungo che ho sempre un vecchio “spirito romantico”.
Poi gola, pilastro, gola con pilastro, pilastro con gola...... un po' di confusione perdonatemela
