Lorenzo Massarotto ,le Vie

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda OdinEidolon » sab gen 25, 2014 11:04 am

il Duca ha scritto:
luigi dal re ha scritto:volo di 56 metri di Onofrio Baggio,senza conseguenze


8O 56 metri...


Immagino si siano messi a misurarli dopo la caduta... :roll:
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Messaggioda emanuele » sab gen 25, 2014 17:29 pm

luigi: ho fatto la parte alta, nella parte bassa ho fatto la zanetti e non sapevo della via di massarotto(si parla di diversi anni fà-anni 80)
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Messaggioda OdinEidolon » sab gen 25, 2014 21:54 pm

luigi dal re ha scritto:6 metri di volo,strappato il chiodo di sosta e giù per tutta la corda libera!


iiiinchia! Susate l'OT ma non capisco bene la dinamica. Immagino ovviamente il resto della sosta abbia tenuto. Se avesse unito le protezioni di sosta, cosa buona e giusta, non si sarebbe evitato la megamina? Eruditemi.
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Messaggioda VYGER » sab gen 25, 2014 22:32 pm

OdinEidolon ha scritto:
luigi dal re ha scritto:6 metri di volo,strappato il chiodo di sosta e giù per tutta la corda libera!


iiiinchia! Susate l'OT ma non capisco bene la dinamica. Immagino ovviamente il resto della sosta abbia tenuto. Se avesse unito le protezioni di sosta, cosa buona e giusta, non si sarebbe evitato la megamina? Eruditemi.


mentre mi trovo sull'ultimo gradino della staffa e sto facendo leva con la mano destra su un chiodo da me piantato, tentando di raggiungere il chiodo di progressione successivo, il chiodo sul quale faccio leva fuoriesce... sono completamente sbilanciato indietro, cado sfiorando la parete per 12 metri, finché uno strappo violento, determinato dalla trazione improvvisa sul chiodo di sosta, mi devia dalla traiettoria di caduta (sarei finito su uno sperone di roccia) e vado a finire in prossimità dell'enorme diedro a destra dello sperone stesso... il chiodo di sosta viene strappato via (anche questo piantato da me)... Piero, impotente, si brucia le mani nel tentativo di frenare la caduta, aspettando il momento in cui, esaurita la corda, lo strappo avrebbe sicuramente rotto quel misero cordino da 5 millimetri con il quale è assicurato ai due chiodi di sosta (la sua assicurazione è questa: imbragatura-cordino da 5mm-moschettone-due cordini agganciati ai due chiodi)... il cordino non si rompe... le corde tengono... i due chiodi tengono... io vado a toccare appena con i piedi la roccia sottostante, dopo aver sfiorato la parete... sembra tutto quasi ?perfetto?, un volo millimetrato, calcolato, ?telecomandato?... tutto ?troppo? perfetto... sono circa 60 metri di volo...


http://www.intraisass.it/volo_valsugana2.htm

:roll:

Seconda voce a comparire digitando "volo di 56 metri di Onofrio Baggio" su gugol...
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Messaggioda Sbob » sab gen 25, 2014 22:41 pm

Non ho capito, il compagno era attaccato ad una sosta fatta con due chiodi, e su un terzo chiodo solitario faceva sicurezza?
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Messaggioda VYGER » sab gen 25, 2014 23:09 pm

Da quello che capisco, in sosta c'erano 3 ch; il socio era assicurato a 2 di questi tramite 1 cordino da 5 mm collegato o ai ch o ai 2 cordini che li univano; sul terzo ch Baggio si era rinviato [falso rinvio].
Quando lui è volato, all'impatto su ch di rinvio, questo è saltato; solo la fine della corda e il fatto che il cordino da 5 mm. e i 2 ch rimanenti di sosta abbiano tenuto hanno posto fine al volo.
Qualcosa del genere.
Può essere che il socio fosse assicurato anche al terzo ch.
Ma nel complesso la dinamica non cambia,
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Messaggioda OdinEidolon » dom gen 26, 2014 10:33 am

VYGER ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
luigi dal re ha scritto:6 metri di volo,strappato il chiodo di sosta e giù per tutta la corda libera!


iiiinchia! Susate l'OT ma non capisco bene la dinamica. Immagino ovviamente il resto della sosta abbia tenuto. Se avesse unito le protezioni di sosta, cosa buona e giusta, non si sarebbe evitato la megamina? Eruditemi.


mentre mi trovo sull'ultimo gradino della staffa e sto facendo leva con la mano destra su un chiodo da me piantato, tentando di raggiungere il chiodo di progressione successivo, il chiodo sul quale faccio leva fuoriesce... sono completamente sbilanciato indietro, cado sfiorando la parete per 12 metri, finché uno strappo violento, determinato dalla trazione improvvisa sul chiodo di sosta, mi devia dalla traiettoria di caduta (sarei finito su uno sperone di roccia) e vado a finire in prossimità dell'enorme diedro a destra dello sperone stesso... il chiodo di sosta viene strappato via (anche questo piantato da me)... Piero, impotente, si brucia le mani nel tentativo di frenare la caduta, aspettando il momento in cui, esaurita la corda, lo strappo avrebbe sicuramente rotto quel misero cordino da 5 millimetri con il quale è assicurato ai due chiodi di sosta (la sua assicurazione è questa: imbragatura-cordino da 5mm-moschettone-due cordini agganciati ai due chiodi)... il cordino non si rompe... le corde tengono... i due chiodi tengono... io vado a toccare appena con i piedi la roccia sottostante, dopo aver sfiorato la parete... sembra tutto quasi ?perfetto?, un volo millimetrato, calcolato, ?telecomandato?... tutto ?troppo? perfetto... sono circa 60 metri di volo...


http://www.intraisass.it/volo_valsugana2.htm

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Scherzo, eh?


Nono, c'hai perfettamente ragione, sorry. :wink:


EDIT: neppure io capisco bene il senso della dinamica, immagino perché non è specificato con cosa facesse sicura. In questo caso, correggetemi se sbaglio, un Gri o un secchiello (dato che cadde al di sotto del punto di sosta) avrebbero arrestato la caduta. Ovviamente dato che era il 1983 non so che cosa usassero.
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Messaggioda Mork » dom gen 26, 2014 11:37 am

OdinEidolon ha scritto:
VYGER ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
luigi dal re ha scritto:6 metri di volo,strappato il chiodo di sosta e giù per tutta la corda libera!


iiiinchia! Susate l'OT ma non capisco bene la dinamica. Immagino ovviamente il resto della sosta abbia tenuto. Se avesse unito le protezioni di sosta, cosa buona e giusta, non si sarebbe evitato la megamina? Eruditemi.


mentre mi trovo sull'ultimo gradino della staffa e sto facendo leva con la mano destra su un chiodo da me piantato, tentando di raggiungere il chiodo di progressione successivo, il chiodo sul quale faccio leva fuoriesce... sono completamente sbilanciato indietro, cado sfiorando la parete per 12 metri, finché uno strappo violento, determinato dalla trazione improvvisa sul chiodo di sosta, mi devia dalla traiettoria di caduta (sarei finito su uno sperone di roccia) e vado a finire in prossimità dell'enorme diedro a destra dello sperone stesso... il chiodo di sosta viene strappato via (anche questo piantato da me)... Piero, impotente, si brucia le mani nel tentativo di frenare la caduta, aspettando il momento in cui, esaurita la corda, lo strappo avrebbe sicuramente rotto quel misero cordino da 5 millimetri con il quale è assicurato ai due chiodi di sosta (la sua assicurazione è questa: imbragatura-cordino da 5mm-moschettone-due cordini agganciati ai due chiodi)... il cordino non si rompe... le corde tengono... i due chiodi tengono... io vado a toccare appena con i piedi la roccia sottostante, dopo aver sfiorato la parete... sembra tutto quasi ?perfetto?, un volo millimetrato, calcolato, ?telecomandato?... tutto ?troppo? perfetto... sono circa 60 metri di volo...


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EDIT: neppure io capisco bene il senso della dinamica, immagino perché non è specificato con cosa facesse sicura. In questo caso, correggetemi se sbaglio, un Gri o un secchiello (dato che cadde al di sotto del punto di sosta) avrebbero arrestato la caduta. Ovviamente dato che era il 1983 non so che cosa usassero.


se il compagno faceva sicura col mezzo barcaiolo e non ha tenuto la caduta, non l'avrebbe tenuta neanche col secchiello (mia opinione, eh)
a meno che il mezzo barcaiolo non fosse sul chiodo che è saltato, boh...
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Messaggioda OdinEidolon » dom gen 26, 2014 12:40 pm

SimonRussi ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
VYGER ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
luigi dal re ha scritto:6 metri di volo,strappato il chiodo di sosta e giù per tutta la corda libera!


iiiinchia! Susate l'OT ma non capisco bene la dinamica. Immagino ovviamente il resto della sosta abbia tenuto. Se avesse unito le protezioni di sosta, cosa buona e giusta, non si sarebbe evitato la megamina? Eruditemi.


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EDIT: neppure io capisco bene il senso della dinamica, immagino perché non è specificato con cosa facesse sicura. In questo caso, correggetemi se sbaglio, un Gri o un secchiello (dato che cadde al di sotto del punto di sosta) avrebbero arrestato la caduta. Ovviamente dato che era il 1983 non so che cosa usassero.


se il compagno faceva sicura col mezzo barcaiolo e non ha tenuto la caduta, non l'avrebbe tenuta neanche col secchiello (mia opinione, eh)
a meno che il mezzo barcaiolo non fosse sul chiodo che è saltato, boh...


Ma col secchiello il ramo "alto" della corda, collegato all'alpinista, se piegato verso il basso, strozza il ramo "basso", su cui si fa sicura, per cui blocca o comunque rallenta molto, cosa che col mezzo barcaiolo non succede. O sbaglio?
Naturalmente non conta tutto ciò se il nodo era sul chiodo saltato, ma mi sembra alquanto improbabile da un alpinista esperto. Già mi sembra strano che non abbia fatto sosta su 3 chiodi con ridondanza.
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Messaggioda Mork » dom gen 26, 2014 13:02 pm

OdinEidolon ha scritto:
SimonRussi ha scritto:
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VYGER ha scritto:
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luigi dal re ha scritto:6 metri di volo,strappato il chiodo di sosta e giù per tutta la corda libera!


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EDIT: neppure io capisco bene il senso della dinamica, immagino perché non è specificato con cosa facesse sicura. In questo caso, correggetemi se sbaglio, un Gri o un secchiello (dato che cadde al di sotto del punto di sosta) avrebbero arrestato la caduta. Ovviamente dato che era il 1983 non so che cosa usassero.


se il compagno faceva sicura col mezzo barcaiolo e non ha tenuto la caduta, non l'avrebbe tenuta neanche col secchiello (mia opinione, eh)
a meno che il mezzo barcaiolo non fosse sul chiodo che è saltato, boh...


Ma col secchiello il ramo "alto" della corda, collegato all'alpinista, se piegato verso il basso, strozza il ramo "basso", su cui si fa sicura, per cui blocca o comunque rallenta molto, cosa che col mezzo barcaiolo non succede. O sbaglio?
Naturalmente non conta tutto ciò se il nodo era sul chiodo saltato, ma mi sembra alquanto improbabile da un alpinista esperto. Già mi sembra strano che non abbia fatto sosta su 3 chiodi con ridondanza.


no, si blocca solo se il secchiello (reverso o ATC guide)è collegato tramite l'occhiello e non con solo il moschettone di frenata
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Messaggioda OdinEidolon » dom gen 26, 2014 14:08 pm

SimonRussi ha scritto:
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mentre mi trovo sull'ultimo gradino della staffa e sto facendo leva con la mano destra su un chiodo da me piantato, tentando di raggiungere il chiodo di progressione successivo, il chiodo sul quale faccio leva fuoriesce... sono completamente sbilanciato indietro, cado sfiorando la parete per 12 metri, finché uno strappo violento, determinato dalla trazione improvvisa sul chiodo di sosta, mi devia dalla traiettoria di caduta (sarei finito su uno sperone di roccia) e vado a finire in prossimità dell'enorme diedro a destra dello sperone stesso... il chiodo di sosta viene strappato via (anche questo piantato da me)... Piero, impotente, si brucia le mani nel tentativo di frenare la caduta, aspettando il momento in cui, esaurita la corda, lo strappo avrebbe sicuramente rotto quel misero cordino da 5 millimetri con il quale è assicurato ai due chiodi di sosta (la sua assicurazione è questa: imbragatura-cordino da 5mm-moschettone-due cordini agganciati ai due chiodi)... il cordino non si rompe... le corde tengono... i due chiodi tengono... io vado a toccare appena con i piedi la roccia sottostante, dopo aver sfiorato la parete... sembra tutto quasi ?perfetto?, un volo millimetrato, calcolato, ?telecomandato?... tutto ?troppo? perfetto... sono circa 60 metri di volo...


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Scherzo, eh?


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EDIT: neppure io capisco bene il senso della dinamica, immagino perché non è specificato con cosa facesse sicura. In questo caso, correggetemi se sbaglio, un Gri o un secchiello (dato che cadde al di sotto del punto di sosta) avrebbero arrestato la caduta. Ovviamente dato che era il 1983 non so che cosa usassero.


se il compagno faceva sicura col mezzo barcaiolo e non ha tenuto la caduta, non l'avrebbe tenuta neanche col secchiello (mia opinione, eh)
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no, si blocca solo se il secchiello (reverso o ATC guide)è collegato tramite l'occhiello e non con solo il moschettone di frenata


Ah certo, hai ragione. Avendo io solo il reverso d'istinto penso sempre a quello.
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Messaggioda giorgiolx » dom gen 26, 2014 15:42 pm

continuiamo qui???

http://www.forum.planetmountain.com/php ... ?p=6409761

visto che questo topic era dedicato alle vie di massarotto ;)
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Re: torre sprit

Messaggioda Toni » mar gen 28, 2014 22:59 pm

emanuele ha scritto:luigi: ho fatto la parte alta, nella parte bassa ho fatto la zanetti e non sapevo della via di massarotto(si parla di diversi anni fà-anni 80)


Ho salito questa via l'estate scorsa, ma non mi ci son mica tanto trovato con i gradi nei primi tiri. :?
Anche guardando poi il (bellissimo) libro sul Mass non è che ci abbia trovato illuminazione.


Che vuoto ha lasciato quest'Uomo.
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Messaggioda alberto60 » mer gen 29, 2014 9:57 am

Raffaele Conedera mia prima via del MASS in Dolomiti.

Gran bella via, dove il facile nel difficile è un sacrosanto principio.
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torre sprit

Messaggioda emanuele » mer gen 29, 2014 21:18 pm

toni:
Ho salito questa via l'estate scorsa, ma non mi ci son mica tanto trovato con i gradi nei primi tiri

fammi capire, si attacca 15-20 m a destra dello spigolo dove attacca la vallarseri e si sale subito un diedro strapiombante un pò nero per tratti bagnati?se riesci mi puoi inviare uno schema per mp?
grazie
a proposito di masssarotto l'ho conosciuto 25 anni fà nell'agordino e mi era stato presentato come personaggio scomodo e, allora, poco amato(!) in zona...
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Messaggioda Keith » gio gen 30, 2014 10:39 am

Emanuele e Toni, siete andati a beccare proprio uno dei punti più delicati del libro!
Augusto Bedont, da me interpellato, non si ricordava più niente. Però mi ha dato la diapositiva con il Mass impegnato nel diedro finale.
Paolo Mosca riconosceva che il tracciato riportato nel suo libro sull'Agnèr era da correggere, e mi raccontava che lo stesso Mass sosteneva che la via dei Vallarseri avesse un tratto mediano e impegnativo in comune con la sua.
La scelta di collacarla in partenza lì, la via del Mass con Bedont sulla Torre Sprit, è mia (Luca Visentini). E l'ho fatto in seguito a uno schizzo originale di Lorenzo che riporta alcuni segni della parete (fessure, diedri, tetti) inequivocabili e irripetibili.
Keith
 
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