frasauro ha scritto:
Vai sotto al tiro incriminato, lo vuoi salire a vista e solo a vista, sai che in quello stile e' al tuo limite, hai solo una cartuccia.
Secondo me così ci parti in maniera proprio sbagliata, questo ragionamento è troppo estremizzato, e comunque poco sensato per me. Io mi metto sotto un tiro, ma non ci parto mai con "lo devo salire per forza a vista", lo salgo senza troppi pensieri, se lo libero bene, se cado pazienza, tanto se sono nella falesia di casa magari tra un mesetto ci tornerò... e non mi frega niente se poi lo libero già conoscendolo. A vista, flash, al secondo, al terzo giro, a me non cambia niente, l'importante è che la via mi piaccia. La cosa bella dell'arrampicata è che non ho ossessioni di fare una determinata cosa, prendo tutto per come va.
Giustamente ognuno interpreta il gioco dell'arrampicata come preferisce.
Io ho scoperto, anche per dare stimoli nuovi a questo gioco, che questo e' lo stile che preferisco. Lo so, in primo luogo non è uno stile (e' a vista) e, in secondo luogo e' un forzatura. Però è bello. È bello sia porsi l'obiettivo incriminato, sia la motivazione per volerlo salire in quel modo, sia chiuderlo in quello stile, sia andare a casa con le pive nel sacco, gli avambracci gonfi e le mutande piene, a due metri dalla catena
Poi magari la chiudi al secondo giro, al centesimo giro.. Sti cazzi, sei contento, ma ti rimarrà sempre l'amarezza in bocca per non averla salita come tu volevi.. Che ce voi fa, so masochista
Bo, basta seghe, tanto no rampego fino al raduno..

"chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" Paolo Borsellino