Spille nei cappelli...pericolose?

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Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda gue » gio lug 18, 2013 11:02 am

Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?
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Messaggioda PIEDENERO » gio lug 18, 2013 11:08 am

top ten topic .... :lol: :lol:
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Messaggioda gue » gio lug 18, 2013 11:17 am

Avevo premesso che poteva sembrare stupida in realtà la preoccupazione deriva dal fatto che da me un paio di persone sono recentemente morte fulminate durante un temporale beccato a soli 1500 mslm probabilmente per una catenina o robe simili.
Avendo ''ereditato'' da mio nonno un cappello in loden che mi piace tantissimo, uso ad ogni trekking, e cerco (per quanto possibile visto che non è più facile trovarle nei rifugi) di riempire con le spille delle località in cui vado o dei rifugi significativi da cui passo, mi è venuto questo dubbio amletico da risolvere.
Non vorrei trovarmi arrostito su qualche cima :lol:
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Messaggioda Luca A. » gio lug 18, 2013 11:36 am

Sappi che il noto forumista D.L., che per innata modestia non ama essere nominato più esplicitamente, si è perfino fatto incorporare nell'osso frontale del cranio lo stemma CAI in bronzo con l'aquila in grandezza naturale, e fino ad ora non risulta che ne abbia avuto conseguenze.
Quindi vai tranqui.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Spille nei cappelli... pericolose?

Messaggioda Yota » gio lug 18, 2013 11:39 am

Ciao, a mio modesto parere, penso che la cosa non cambi, 30cm non fanno la differenza , la differenza nell'essere colpito da un fulmine penso la facciano altri fattori più importanti,comunque nel paragrafo 14 è sottolineato che :
. Occorre sottolineare che gli oggetti metallici di per sé non attirano i fulmini ammesso che non sporgano in modo significativo dallo zaino, come può accadere per OMBRELLI., BASTONCINI, PICCOZZE, SCI ecc?

1) La prima norma, quella più ovvia ed elementare è di ascoltare con attenzione le previsioni del tempo prima di intraprendere qualsiasi escursione o arrampicata. La cosa è tanto più importante quanto più in quota prevediamo di spingerci.

2) Il numero di temporali (e quindi dei fulmini) in montagna è massimo nelle ore pomeridiane e serali. E? senz?altro consigliabile mettersi in cammino di mattina, molto presto se l?escursione è lunga, cercando di rientrare il prima possibile. Nel caso di una traversata di più giorni o che in ogni caso impegna la giornata per intero, è bene ideare un percorso che permetta nelle ore pomeridiane di trovarsi ad una quota inferiore rispetto al mattino.

3) Ogni fulmine cerca la via più rapida e breve per scaricarsi a terra. Per raggiungere l?obiettivo il fulmine sfrutta quindi, il più delle volte, gli oggetti elevati. E? quindi molto importante evitare le creste e, naturalmente, le cime delle montagne.

4) Spesso si rimarca l?importanza di evitare di ripararsi sotto gli alberi. In realtà questo non è esatto. Un fitto bosco non è di per sé a rischio fulmini, avendo comunque l?accortezza di non appoggiarsi ai tronchi. Ciò che invece costituisce un rischio reale è ripararsi sotto un albero ISOLATO specie se particolarmente alto in quanto può comportarsi come un parafulmine (Risultano particolarmente colpiti querce, olmi e pioppi). E? senz?altro prudente mantenersi ad almeno 200-300 metri da un albero isolato.

5) Come regola generale è bene evitare d?essere l'unico oggetto verticale in uno spazio aperto e vasto. Anche in ambiente diverso da quello montano è bene quindi non ripararsi sotto strutture metalliche, torri, o altri edifici molto elevati specie se isolati o comunque più alti rispetto all?ambiente circostante. In montagna è molto pericoloso sostare presso i pali di sostegno di in impianto di risalita. Nel caso dei tralicci dell?alta tensione si dovrebbe essere più sicuri sotto i cavi ma lontano dai tralicci,accucciati e con i piedi uniti. Il fulmine attratto dai cavi e dai tralicci e dovrebbe scaricarsi a terra attraverso questi ultimi.

6) E? opportuno evitare canaloni, colatoi, camini o stretti diedri rocciosi. I fulmini si insinuano in questi spacchi seguendo le correnti d?aria e soprattutto l?acqua piovana che ruscella in essi durante il temporale.

7) In caso di temporale improvviso in quota cercare, se possibile, di scendere rapidamente di quota. L?ideale è trovare un buon rifugio o bivacco mantenendosi lontani dalle pareti esterne, da porte e finestre, tettoie e balconi, evitando di sostare sull?uscio. Le finestre devono essere ben chiuse in quanto i fulmini possono penetrare anche attraverso le fessure degli ?scuri?.
8) Le tende non forniscono alcuna protezione; lo stesso si può dire di capanne o fienili aperti su uno o più lati.
9) All'interno del rifugio o eventuale casa non usare telefoni, spegnere il computer, radio e TV, perché la scarica può seguire i circuiti elettrici come quello telefonico o il filo dell'antenna; state lontani anche da caloriferi e tubature dell'acqua evitando il contatto con quest?ultima. In certi casi i fulmini sono penetrati all?interno delle case seguendo i fili elettrici del campanello di casa, sebbene interrati.

10) Spegnere completamente i cellulari (questo vale anche e soprattutto all?esterno di un eventuale rifugio), se possibile staccando le batterie.

11) E? bene evitare quei luoghi dove può formarsi una colonna d'aria calda poiché essa costituisce un buon conduttore elettrico. Dentro le abitazioni occorre quindi evitare di stare nei pressi di un camino (anche se spento in quanto è comunque più caldo del resto della casa). All?esterno è bene non accendere mai fuochi. Nella stessa logica è prudente non ammassarsi in gruppo per non generare una colonna d?aria più calda di quella circostante. Pericoloso è pure sostare presso un gregge o comunque un gruppo di animali al pascolo.
12) In alta montagna il posto più sicuro è dentro un bivacco a botte con rivestimento metallico. Avendo l?accortezza di chiudere ogni apertura, si realizza una struttura a perfetta tenuta elettrica, (gabbia di Faraday). Il fulmine può colpire la struttura ma si scarica scivolando all'esterno di essa. Per la stessa ragione l?automobile è uno dei luoghi più sicuri a patto che i finestrini siano completamente chiusi e l'antenna dell?autoradio sia ritirata. E? bene tuttavia non toccare le portiere del veicolo.

13) Anche una caverna o un anfratto sono luoghi abbastanza sicuri in caso di temporale a patto che siano abbastanza ampi da permettere di rimanere ad almeno un metro dall?ingresso e dalle pareti.

14) In mancanza di un riparo, allontanare, se possibile, gli oggetti metallici specie se accuminati come i ramponi o i chiodi da roccia ma anche catenine, anelli, bracciali ecc?; l?ideale è riporre tutti questi oggetti in uno zaino da lasciare lontano da noi almeno qualche decina di metri. Occorre sottolineare che gli oggetti metallici di per sé non attirano i fulmini ammesso che non sporgano in modo significativo dallo zaino, come può accadere per ombrelli, bastoncini, piccozze, sci, ecc?, tuttavia devono essere allontanati in quanto sono buoni conduttori e possono provocare gravi lesioni o ustioni da contatto.
15) Su via ferrata il rischio in caso di temporale è particolarmente forte per l?impossibilità in certe vie impegnative di abbandonare gli infissi metallici in breve tempo. Se possibile, allontanarsi almeno 50 cm da ogni infisso metallico è un?elementare norma di sicurezza anche se il fulmine cade a diverse centinaia di metri di distanza e questo perché in molti casi i cavi di una ferrata sono continui costituendo un unico lungo parafulmine.
16) In mancanza di un qualunque riparo sicuro è preferibile bagnarsi dalla testa ai piedi in quanto gli abiti bagnati sono buoni conduttori rispetto al corpo e favoriscono la dissipazione dell'eventuale scarica elettrica.
17) Dovendo sostare in una zona aperta e pericolosamente esposta ai temporali è bene accovacciarsi a piedi uniti e con la testa tra le ginocchia mantenendo contatto con il sottostante terreno con la più piccola area possibile. Questo a causa della cosiddetta corrente di passo infatti i fulmini, contrariamente a quanto si potrebbe credere, non penetrano nel terreno. Piuttosto la corrente si irradia in superficie diminuendo di intensità mentre ci si allontana dal punto di caduta della scarica. Per ridurre la corrente di passo sarebbe quindi consigliabile non potendo sostare, di camminare in modo da toccare il terreno con un piede solo. Toccando il terreno con entrambi i piedi, si creano infatti due punti con differente tensione correndo così il rischio d?essere attraversati dalla corrente pur non essendo colpiti direttamente dal fulmine; questo spiega perché mucche, pecore ed altri animali con le zampe anteriori distanti dalle posteriori sono facilmente vittima dei fulmini. Da questo semplice concetto si ricava anche l?importante regola di non sdraiarsi mai a terra durante un temporale per non aumentare la superficie di contatto e correre inutilmente il rischio d?essere fulminati. E? bene sfatare l?idea che i fulmini possano essere pericolosi solo quando colpiscono direttamente. La corrente di passo, per quanto sia più debole, può causare infatti arresto respiratorio oltre a ustioni e contratture muscolari involontarie che portano a movimenti incontrollati o addirittura a fratture delle ossa.

18) In presenza di crepitii o scintille (fuochi di S.Elmo), se i capelli e i peli si rizzano in quanto elettrizzati, se si ha una sensazione di pizzicore sulla pelle, con tutta probabilità è imminente la caduta di un fulmine. In questa situazione non resta che assumere la posizione indicata al punto 15 per ridurre il più possibile gli effetti di un?eventuale scarica.
19) Regola dei 30 secondi ? 30 minuti: un concetto generalmente accettato dagli alpinisti è che un temporale si considera concluso 30 minuti dopo aver percepito l?ultimo tuono. Sua via ferrata si può procedere ad arrampicare o a scendere dopo questo periodo di tempo trascorso nel rispetto delle norme sopraelencate. Al contrario, se l?intervallo tra fulmine e tuono si mantiene inferiore ai 30 secondi il pericolo di essere colpiti da un fulmine è presente ed è bene adottare le necessarie misure.

Ciao.
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Messaggioda guido6677 » gio lug 18, 2013 12:24 pm

Luca A. ha scritto:Sappi che il noto forumista D.L., che per innata modestia non ama essere nominato più esplicitamente, si è perfino fatto incorporare nell'osso frontale del cranio lo stemma CAI in bronzo con l'aquila in grandezza naturale, e fino ad ora non risulta che ne abbia avuto conseguenze.
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Re: Spille nei cappelli... pericolose?

Messaggioda grip » gio lug 18, 2013 13:01 pm

Yota ha scritto:Ciao, a mio modesto parere, penso che la cosa non cambi, 30cm non fanno la differenza , la differenza nell'essere colpito da un fulmine penso la facciano altri fattori più importanti,comunque nel paragrafo 14 è sottolineato che :
. Occorre sottolineare che gli oggetti metallici di per sé non attirano i fulmini ammesso che non sporgano in modo significativo dallo zaino, come può accadere per OMBRELLI., BASTONCINI, PICCOZZE, SCI ecc?

1) La prima norma, quella più ovvia ed elementare è di ascoltare con attenzione le previsioni del tempo prima di intraprendere qualsiasi escursione o arrampicata. La cosa è tanto più importante quanto più in quota prevediamo di spingerci.

2) Il numero di temporali (e quindi dei fulmini) in montagna è massimo nelle ore pomeridiane e serali. E? senz?altro consigliabile mettersi in cammino di mattina, molto presto se l?escursione è lunga, cercando di rientrare il prima possibile. Nel caso di una traversata di più giorni o che in ogni caso impegna la giornata per intero, è bene ideare un percorso che permetta nelle ore pomeridiane di trovarsi ad una quota inferiore rispetto al mattino.

3) Ogni fulmine cerca la via più rapida e breve per scaricarsi a terra. Per raggiungere l?obiettivo il fulmine sfrutta quindi, il più delle volte, gli oggetti elevati. E? quindi molto importante evitare le creste e, naturalmente, le cime delle montagne.

4) Spesso si rimarca l?importanza di evitare di ripararsi sotto gli alberi. In realtà questo non è esatto. Un fitto bosco non è di per sé a rischio fulmini, avendo comunque l?accortezza di non appoggiarsi ai tronchi. Ciò che invece costituisce un rischio reale è ripararsi sotto un albero ISOLATO specie se particolarmente alto in quanto può comportarsi come un parafulmine (Risultano particolarmente colpiti querce, olmi e pioppi). E? senz?altro prudente mantenersi ad almeno 200-300 metri da un albero isolato.

5) Come regola generale è bene evitare d?essere l'unico oggetto verticale in uno spazio aperto e vasto. Anche in ambiente diverso da quello montano è bene quindi non ripararsi sotto strutture metalliche, torri, o altri edifici molto elevati specie se isolati o comunque più alti rispetto all?ambiente circostante. In montagna è molto pericoloso sostare presso i pali di sostegno di in impianto di risalita. Nel caso dei tralicci dell?alta tensione si dovrebbe essere più sicuri sotto i cavi ma lontano dai tralicci,accucciati e con i piedi uniti. Il fulmine attratto dai cavi e dai tralicci e dovrebbe scaricarsi a terra attraverso questi ultimi.

6) E? opportuno evitare canaloni, colatoi, camini o stretti diedri rocciosi. I fulmini si insinuano in questi spacchi seguendo le correnti d?aria e soprattutto l?acqua piovana che ruscella in essi durante il temporale.

7) In caso di temporale improvviso in quota cercare, se possibile, di scendere rapidamente di quota. L?ideale è trovare un buon rifugio o bivacco mantenendosi lontani dalle pareti esterne, da porte e finestre, tettoie e balconi, evitando di sostare sull?uscio. Le finestre devono essere ben chiuse in quanto i fulmini possono penetrare anche attraverso le fessure degli ?scuri?.
8) Le tende non forniscono alcuna protezione; lo stesso si può dire di capanne o fienili aperti su uno o più lati.
9) All'interno del rifugio o eventuale casa non usare telefoni, spegnere il computer, radio e TV, perché la scarica può seguire i circuiti elettrici come quello telefonico o il filo dell'antenna; state lontani anche da caloriferi e tubature dell'acqua evitando il contatto con quest?ultima. In certi casi i fulmini sono penetrati all?interno delle case seguendo i fili elettrici del campanello di casa, sebbene interrati.

10) Spegnere completamente i cellulari (questo vale anche e soprattutto all?esterno di un eventuale rifugio), se possibile staccando le batterie.

11) E? bene evitare quei luoghi dove può formarsi una colonna d'aria calda poiché essa costituisce un buon conduttore elettrico. Dentro le abitazioni occorre quindi evitare di stare nei pressi di un camino (anche se spento in quanto è comunque più caldo del resto della casa). All?esterno è bene non accendere mai fuochi. Nella stessa logica è prudente non ammassarsi in gruppo per non generare una colonna d?aria più calda di quella circostante. Pericoloso è pure sostare presso un gregge o comunque un gruppo di animali al pascolo.
12) In alta montagna il posto più sicuro è dentro un bivacco a botte con rivestimento metallico. Avendo l?accortezza di chiudere ogni apertura, si realizza una struttura a perfetta tenuta elettrica, (gabbia di Faraday). Il fulmine può colpire la struttura ma si scarica scivolando all'esterno di essa. Per la stessa ragione l?automobile è uno dei luoghi più sicuri a patto che i finestrini siano completamente chiusi e l'antenna dell?autoradio sia ritirata. E? bene tuttavia non toccare le portiere del veicolo.

13) Anche una caverna o un anfratto sono luoghi abbastanza sicuri in caso di temporale a patto che siano abbastanza ampi da permettere di rimanere ad almeno un metro dall?ingresso e dalle pareti.

14) In mancanza di un riparo, allontanare, se possibile, gli oggetti metallici specie se accuminati come i ramponi o i chiodi da roccia ma anche catenine, anelli, bracciali ecc?; l?ideale è riporre tutti questi oggetti in uno zaino da lasciare lontano da noi almeno qualche decina di metri. Occorre sottolineare che gli oggetti metallici di per sé non attirano i fulmini ammesso che non sporgano in modo significativo dallo zaino, come può accadere per ombrelli, bastoncini, piccozze, sci, ecc?, tuttavia devono essere allontanati in quanto sono buoni conduttori e possono provocare gravi lesioni o ustioni da contatto.
15) Su via ferrata il rischio in caso di temporale è particolarmente forte per l?impossibilità in certe vie impegnative di abbandonare gli infissi metallici in breve tempo. Se possibile, allontanarsi almeno 50 cm da ogni infisso metallico è un?elementare norma di sicurezza anche se il fulmine cade a diverse centinaia di metri di distanza e questo perché in molti casi i cavi di una ferrata sono continui costituendo un unico lungo parafulmine.
16) In mancanza di un qualunque riparo sicuro è preferibile bagnarsi dalla testa ai piedi in quanto gli abiti bagnati sono buoni conduttori rispetto al corpo e favoriscono la dissipazione dell'eventuale scarica elettrica.
17) Dovendo sostare in una zona aperta e pericolosamente esposta ai temporali è bene accovacciarsi a piedi uniti e con la testa tra le ginocchia mantenendo contatto con il sottostante terreno con la più piccola area possibile. Questo a causa della cosiddetta corrente di passo infatti i fulmini, contrariamente a quanto si potrebbe credere, non penetrano nel terreno. Piuttosto la corrente si irradia in superficie diminuendo di intensità mentre ci si allontana dal punto di caduta della scarica. Per ridurre la corrente di passo sarebbe quindi consigliabile non potendo sostare, di camminare in modo da toccare il terreno con un piede solo. Toccando il terreno con entrambi i piedi, si creano infatti due punti con differente tensione correndo così il rischio d?essere attraversati dalla corrente pur non essendo colpiti direttamente dal fulmine; questo spiega perché mucche, pecore ed altri animali con le zampe anteriori distanti dalle posteriori sono facilmente vittima dei fulmini. Da questo semplice concetto si ricava anche l?importante regola di non sdraiarsi mai a terra durante un temporale per non aumentare la superficie di contatto e correre inutilmente il rischio d?essere fulminati. E? bene sfatare l?idea che i fulmini possano essere pericolosi solo quando colpiscono direttamente. La corrente di passo, per quanto sia più debole, può causare infatti arresto respiratorio oltre a ustioni e contratture muscolari involontarie che portano a movimenti incontrollati o addirittura a fratture delle ossa.

18) In presenza di crepitii o scintille (fuochi di S.Elmo), se i capelli e i peli si rizzano in quanto elettrizzati, se si ha una sensazione di pizzicore sulla pelle, con tutta probabilità è imminente la caduta di un fulmine. In questa situazione non resta che assumere la posizione indicata al punto 15 per ridurre il più possibile gli effetti di un?eventuale scarica.
19) Regola dei 30 secondi ? 30 minuti: un concetto generalmente accettato dagli alpinisti è che un temporale si considera concluso 30 minuti dopo aver percepito l?ultimo tuono. Sua via ferrata si può procedere ad arrampicare o a scendere dopo questo periodo di tempo trascorso nel rispetto delle norme sopraelencate. Al contrario, se l?intervallo tra fulmine e tuono si mantiene inferiore ai 30 secondi il pericolo di essere colpiti da un fulmine è presente ed è bene adottare le necessarie misure.

Ciao.

a scarica del fulmine sarebbe generata dalle particelle positive delle nuvole che vengono attratte dalle particelle negative presenti nel suolo. Tuttavia l'origine del fenomeno non è ancora del tutto chiara.[2] Sono state studiate varie cause che includono le perturbazioni atmosferiche (vento, umidità, attrito e pressione atmosferica), ma anche l'impatto di particelle provenienti dal vento solare e l'accumulo di particelle solari.[3]
Le condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i cumulonembi tipici dei fenomeni temporaleschi, ma sono stati osservati fulmini anche durante tempeste di sabbia, bufere di neve e nelle nuvole di cenere vulcanica.[4]
Anche le particelle di ghiaccio all'interno della nuvola sono ritenute essere un elemento fondamentale nello sviluppo dei fulmini, in quanto possono provocare la separazione forzata delle particelle con cariche positive e negative, contribuendo così all'innesco della scarica elettrica.[3]
L'espansione del canale ionizzato genera anche un'onda d'urto rumorosissima, il tuono. L'attività luminosa connessa alla scarica di un fulmine è invece denominata lampo. Un osservatore distante vede il lampo sensibilmente prima di sentire il tuono, poiché il suono viaggia a velocità molto inferiore a quella della luce (340 m/s circa contro 300.000 km/s) e quindi percepirà un ritardo di circa tre secondi per ogni chilometro di distanza dal fulmine.
L'intensità della corrente elettrica di un fulmine varia tipicamente tra i 10 e i 200 kiloampere. Generalmente si descrive il fulmine come una singola scarica, ma sono molto frequenti i casi in cui si verificano una serie di scariche in rapida successione. Tipicamente l'intervallo di tempo tra una scarica e l'altra può oscillare tra i 5 e i 500 millisecondi, e la serie nel complesso può durare anche 1,5 secondi.
Più in particolare, il fulmine è una colonna di gas ionizzato (plasma
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Messaggioda gue » gio lug 18, 2013 13:07 pm

Ragazzi grazie mille!
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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda Drugo Lebowsky » gio lug 18, 2013 13:09 pm

gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


SI
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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda PIEDENERO » gio lug 18, 2013 13:13 pm

gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


scusa la domanda stupida.
ma perchè uno deve andare in giro con quel cappello e soprattutto infilarci spille magari di rifugi o località dove sono stati?
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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda grip » gio lug 18, 2013 13:17 pm

gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?



percentualmente e' possibile che accada come il contrario opposto.
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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda grip » gio lug 18, 2013 13:18 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda grip » gio lug 18, 2013 13:19 pm

PIEDENERO ha scritto:
gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


scusa la domanda stupida.
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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda Drugo Lebowsky » gio lug 18, 2013 13:19 pm

grip ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda Drugo Lebowsky » gio lug 18, 2013 13:20 pm

grip ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


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Re: Spille nei cappelli...pericolose?

Messaggioda grip » ven lug 19, 2013 6:20 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
grip ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
gue ha scritto:Ragazzi una domanda stupida ma che non sono mai riuscito a spiegarmi, le spille infilate nei cappelli da alpini o più in generale le persone che girano in montagna con cappelli simili con dentro delle spille magari di rifugi o località dove sono stati, non rischiano di attirare qualche fulmine in una giornata non troppo bella di trekking?


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