Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Messaggioda PIEDENERO » mar mag 21, 2013 14:01 pm

coniglio ha scritto:Immagine

tutto torna, amico
tutto torna...
prossime elezioni:
berluscones , se non viene fatto fuori, altrimenti ciò che rimane

pd(partito democristiano) di renzi + montiani

sx, quella vera

m5*

che accordi faranno, non lo so.
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Messaggioda coniglio » mar mag 21, 2013 14:03 pm

di Paolo Becchi

Tutti i lettori di questo blog hanno seguito la mia ultima vicenda mediatica, il cui eco è giunto sino in Germania. Ma ecco la sorpresa. Invece di riprendere come al solito la notizia da Repubblica, mi chiama il corrispondente estero di uno dei più importanti quotidiani tedeschi, la ?Süddeutsche Zeitung? di Monaco, per chiedermi un?intervista. Evidentemente non si fidano più dei media italiani. E così il corrispondente è venuto sino a Genova per raccogliere la seguente testimonianza che mia moglie Anna ha gentilmente tradotto per voi.

Jetzt.de ? Süddeutsche Zeitung , 7.05.2013
La dignità e i grillini di Henning Klüver

Visita a Genova al Filosofo del diritto Paolo Becchi, coinvolto in una polemica sulla violenza

Su una popolazione complessiva di 60 milioni di abitanti in Italia più di otto milioni di persone vivono in situazione di emergenza sociale. Non hanno lavoro o solo contratti a termine o ricevono soltanto una pensione minima. Molti di loro vivono sotto la soglia di povertà. A questi otto milioni si aggiungono molte famiglie i cui redditi spesso non bastano per arrivare alla fine del mese.

In tempi di crisi economica ?la dignità umana è in pericolo?, dice pertanto il filosofo del diritto Paolo Becchi che insegna all?Università di Genova. La dignità dell?uomo è radicata nella Costituzione italiana e similmente in quella tedesca. La formulazione italiana va però aldilà di quella tedesca. Nell?articolo 3 si dice che tutti i cittadini godono di ?pari dignità sociale?. La dignità viene in base a ciò conferita attraverso la società. Questa ampia formulazione non è presente in nessun?altra costituzione. ?E tuttavia?, dice il filosofo, ? proprio questo diritto manca oggi in una società che non sa più garantire una vita dignitosa a una parte dei suoi membri.?

Otto milioni di italiani vivono sotto la soglia di povertà, circa il 13 % della popolazione italiana.

Paolo Becchi è vicino al MoVimento Cinque Stelle (M5S) di Beppe Grillo e i media amano definirlo ?l?ideologo dei grillini?, ma lui nega con veemenza di esserlo. Egli spiega che il M5S nella sua essenza non è ideologico e che quindi non ha ideologi. Beppe Grillo, continua il cinquantottenne Becchi, è riuscito a unire il movimento nato in rete ?alla piazza?, alla gente, instillando nuova linfa nella politica italiana.

In Germania il MoVimento viene considerato populista o addirittura antidemocratico. ?È un?impressione sbagliata.? Secondo Becchi il M5S ricorda semmai i Verdi ai tempi della loro fondazione in Germania. Anche se nel M5S ci sono persone che hanno valori conservatori e in parte sono di ?destra?, nel suo nucleo si tratta comunque di un ?movimento ecologista di sinistra?. Si tratta di qualcosa di nuovo che sta prendendo il posto dei vecchi partiti di sinistra come il Partito Democratico (PD). Il PD è per Becchi ?un partito senza identità? con una dirigenza fatta di ?uomini e donne senza qualità.?

Il professore non sceglie sempre con tanta cautela le proprie parole. ?Se qualcuno tra qualche mese prenderà i fucili, poi non ci dobbiamo lamentare. Abbiamo messo di nuovo un banchiere come ministro dell?economia.? Quest?affermazione di Becchi durante un?intervista telefonica di Radio 24 ha suscitato un?ondata d?indignazione. A Roma dieci giorni fa un disoccupato aveva sparato e ferito gravemente due carabinieri davanti alla sede del Governo. Nello stesso momento al Quirinale i ministri del nuovo Governo stavano prestando giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Becchi la chiama ?una coalizione di perdenti, resti del passato?.
Con Fabrizio Saccomanni si è messo al Ministero dell?economia un alto funzionario della Banca Centrale formatosi nell?elitaria università privata Bocconi. Media come il quotidiano ?La Repubblica? hanno messo in relazione l?affermazione di Becchi con minacce di violenza contro Berlusconi e volantini inneggianti all?attentato di Roma. Ha suscitato irritazione anche l?osservazione del filosofo secondo la quale l?attentato avrebbe aiutato la maggioranza di governo, dal momento che dopo di esso l?opposizione interna al PD non avrebbe più formulato apertamente la sua contrarietà a una coalizione con il PDL, il partito di Berlusconi.

Il Rettore dell?Università di Genova ha invitato il professore a ?far funzionare il cervello? prima di fare dichiarazioni pubbliche. Persino i deputati del M5S hanno preso le distanze da Becchi, perché li ha trascinati in una polemica sulla violenza. Questo tuttavia ha fatto sì che tra i grillini si alzasse in rete un?ondata di simpatia per Becchi, che ha sommerso i due principali blog del MoVimento (www.beppegrillo.it e www.byoblu.com). Un tweet di Beppe Grillo ha portato infine alla ?riabilitazione? del filosofo e Byoblu ha intitolato un contributo del professore Becchi reloaded.

Oggi lo studioso ammette di essere stato forse ?troppo ingenuo? in questa intervista telefonica e nelle seguenti apparizioni televisive, ma per lui resta il fatto che le sue affermazioni sono state volutamente ?strumentalizzate?. Ovviamente non era sua intenzione danneggiare il MoVimento, che è ?assolutamente non-violento?. Se in Italia non si è arrivati finora a eclatanti azioni di violenza collettiva, lo si deve in fondo al movimento di Grillo che ha ?canalizzato in senso democratico? la protesta contro il vecchio sistema. Semmai un rischio per la democrazia viene proprio dai partiti di governo, che con una ?tirannia della maggioranza? (Tocqueville) impediscono che la presidenza di importanti commissioni parlamentari tradizionalmente conferite all?opposizione (ad esempio per vigilare sull?operato dei servizi segreti e della televisione pubblica RAI) vada al M5S.

Paolo Becchi ironizza sull?acceso dibattito che ha scatenato. Non è solo in pericolo la dignità di quei milioni di persone che a causa della crisi economica sono stati privati dei mezzi di sostentamento, bensì anche la dignità dei media che in questa situazione di crisi ? stando a Becchi ? rinuncerebbero alla loro indipendenza e in nome di una presunta ragion di stato diverrebbero di parte.

[Fonte: http://jetzt.sueddeutsche.de/texte/anzeigen/570986]
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Messaggioda coniglio » mar mag 21, 2013 14:19 pm

Condanna dimezzata per concorso esterno in associazione mafiosa. Niente carcere e intercettazioni per chi svolge attività sotterranea di supporto ai componenti dell?associazione mafiosa. Si dovrà dimostrare che c?è un profitto. Lo prevede il testo Pdl appena assegnato in commissione Giustizia del Senato, relatore Giacomo Caliendo.

Tra i casi ?celebri? nei quali viene contestato il concorso esterno ci sono tra gli altri quelli del senatore Marcello Dell?Utri e dell?ex deputato Nicola Cosentino, l?ex assessore regionale della Lombardia Domenico Zambetti, l?ex presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, l?ex sottosegretario Antonio D?Alì. Come noto per concorso esterno è stato condannato in via definitiva l?ex presidente della Regione Sicilia Totò Cuffaro. Tuttavia in questo caso, a differenza degli altri, la legge non avrebbe effetto. Mentre nel caso del politico tra i fondatori di Forza Italia e amico di Silvio Berlusconi, che attende il verdetto definitivo della Cassazione, avrebbe l?effetto di evitargli la galera in caso di condanna definitiva.

Attualmente il concorso esterno in associazione mafiosa è punito con il carcere fino a 12 anni. Ma sinora non si trattava di una norma ?tipizzata? nell? ordinamento. Lo diventerebbe con il progetto di legge da oggi all?esame della commissione Giustizia, che porta la firma anche del senatore del Pdl Guido Compagna. Nel testo, infatti, si prevede l?introduzione di due nuovi articoli nel codice penale: il ?379-ter? e il 379-quater?. Il primo (?Favoreggiamento di associazioni di tipo mafioso?) prevede che chiunque, fuori dei casi di partecipazione alle associazioni di cui all?articolo 416-bis, agevoli deliberatamente la sopravvivenza, il consolidamento o l?espansione di un?associazione di tipo mafioso, anche straniera, è punito con la reclusione da uno a 5 anni. Il secondo (?Assistenza agli associati?) stabilisce che chiunque, fuori dei casi di concorso nel reato o di favoreggiamento, dia rifugio o fornisca vitto, ospitalità, mezzi di trasporto, strumenti di comunicazione a taluna delle persone che partecipino a un?associazione di tipo mafioso, anche straniera, al fine di trarne profitto, è punito con la reclusione da 3 mesi a 3 anni. La pena è aumentata se l?assistenza è prestata continuativamente. L?articolo 418 del codice penale, che disciplina l?assistenza agli associati, verrebbe abrogato.

Se queste norme venissero introdotte nell?ordinamento le conseguenze sarebbero varie e tutte di una certa rilevanza visto che avrebbero un riflesso anche sui giudizi in corso grazie al principio del ?favor rei? (se la legge varia in modo favorevole all?imputato o condannato non in via definitiva essa è applicabile anche in via retroattiva, ndr): prima di tutto il concorso esterno verrebbe derubricato alla categoria ?favoreggiamento? e questo comporta di per sé una riduzione della pena che passerebbe infatti da un massimo di 12 anni a un massimo di 5 (cioè da 1 ai 5 anni). Il che significa che ci sarebbe uno stop alle intercettazioni visto che gli ascolti vengono consentiti in caso di reati per i quali sono previste condanne superiori ai 5 anni. Poi, per chi ?supporta? i componenti dell?associazione mafiosa, la pena fissata nel ddl va dai 3 mesi a 3 anni. E questo comporterà che non scatterà la custodia cautelare in carcere: il tetto perchè scatti, infatti, è di 4 anni. In più, perché si possa condannare il ?sostenitore? o l?assistente esterno all?associazione mafiosa, si dovrà dimostrare che dalla sua azione si ricavi un profitto?.
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Messaggioda coniglio » mar mag 21, 2013 14:23 pm

spero che oggi se ne ricordino in giunta.correva l'anno 2011...dimentichiamo in fretta...

[youtube]http://www.youtube.com/v/3Mc40HgAoR0[/youtube]


non mi pare lo abbiano tenuto a mente negli ultimi mesi.

altro che stracciare le tessere...
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Messaggioda nuvolarossa » mar mag 21, 2013 14:30 pm

Grazie dei contributi coniglio.

A tutt'oggi diciamo che sulla base dei fatti le priorità della maggioranza parlamentare che sostiene il governo (pdl - pd) sono:

- abolizione intercettazioni telefoniche
- legge anti-movimenti politici
- aiutino ai conniventi mafiosi
- svendita della cittadinanza

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Messaggioda PIEDENERO » mar mag 21, 2013 14:30 pm

coniglio ha scritto:
Il Blog è nato nel 2005. A differenza della maggior parte dei prodotti editoriali italiani televisivi o cartacei non ha mai utilizzato fondi pubblici. Negli ultimi anni la sua gestione è stata sempre in perdita. Nel 2012 i costi erano diventati insostenibili e fu inserita per questo, verso metà anno, la pubblicità, ma non per tutte le categorie, per evitare di chiuderlo. Nel 2011 Casaleggio Associati (CA) ha chiuso in passivo di 57.800 euro con un fatturato di circa 1.400.000 euro. Le perdite del blog sono state sempre coperte da CA. I bilanci di CA depositati alla Camera di Commercio di Milano sono peraltro disponibili a qualunque giornalista interessato ai suoi mirabolanti guadagni." Lo staff di Beppe Grillo

vorrei avere più tempo per approfondire, non ho visto il servizio ma faccio due considerazioni:
-è vero che in teoria nessuno dovrebbe giustificare i proventi della pubblicità di un blog, ma proprio perché si è nell'occhio del ciclone sarebbe bastato poco dire queste cose prima pere togliere giusti sospetti(ammesso che non sia già stato fatto)
-mi pare che di fronte ai costi mostruosi della politica nel suo insieme, andare a fare le pulci ai proventi di un blog, che pur essendo molto cliccato non mi pare possano raggiungere cifre rilevanti , sia stato un atto poco onesto. che il giornalismo però si debba fare così, sono d'accordo. anche se comincio ad avere qualche sospetto sulla sua neutralità.
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Messaggioda coniglio » mar mag 21, 2013 14:38 pm

PIEDENERO ha scritto:
coniglio ha scritto:
Il Blog è nato nel 2005. A differenza della maggior parte dei prodotti editoriali italiani televisivi o cartacei non ha mai utilizzato fondi pubblici. Negli ultimi anni la sua gestione è stata sempre in perdita. Nel 2012 i costi erano diventati insostenibili e fu inserita per questo, verso metà anno, la pubblicità, ma non per tutte le categorie, per evitare di chiuderlo. Nel 2011 Casaleggio Associati (CA) ha chiuso in passivo di 57.800 euro con un fatturato di circa 1.400.000 euro. Le perdite del blog sono state sempre coperte da CA. I bilanci di CA depositati alla Camera di Commercio di Milano sono peraltro disponibili a qualunque giornalista interessato ai suoi mirabolanti guadagni." Lo staff di Beppe Grillo

vorrei avere più tempo per approfondire, non ho visto il servizio ma faccio due considerazioni:
-è vero che in teoria nessuno dovrebbe giustificare i proventi della pubblicità di un blog, ma proprio perché si è nell'occhio del ciclone sarebbe bastato poco dire queste cose prima pere togliere giusti sospetti(ammesso che non sia già stato fatto)
-mi pare che di fronte ai costi mostruosi della politica nel suo insieme, andare a fare le pulci ai proventi di un blog, che pur essendo molto cliccato non mi pare possano raggiungere cifre rilevanti , sia stato un atto poco onesto. che il giornalismo però si debba fare così, sono d'accordo. anche se comincio ad avere qualche sospetto sulla sua neutralità.


io sto seguendo abbastanza.
hanno fatto un'inchiesta e ora il destinatario dell'inchiesta ha risposto.si andrà avanti.o forse no.fattosta che c'è una (prima) risposta.cosa che non accade mai occasione di altri servizi.
la Gaba ha detto che le reazioni più dure le ebbe dai DS(!!!) in occasione di un vecchio servizio.
relativamente ai finanziamenti di cittadini di 5/10/100 euro che all'atto del versamento non hanno dato l'ok per la privacy credo che si sia di fronte ad un finto problema.

poi, a differenza di altri commenti in giro (o sedicenti controinchieste sul rapporto raitre/report/pd) non dico nulla.lasciano il tempo che trovano.
sarebbe cmq un sollevare polveri, solo in altra direzione.


ps. fra l'altro i soldi avanzati dalle donazioni per coprire i costi della campagna elettorale li stanno portando in Emilia.

:roll:
Ultima modifica di coniglio il mar mag 21, 2013 18:05 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda coniglio » mar mag 21, 2013 14:42 pm

"Se, dopo vent'anni, votano l'ineleggibilita' per il presidente Silvio Berlusconi, dopo che nel 1996 il centrosinistra si oppose, e' certo che sarebbe una cosa di non poco conto e che porterebbe problemi per il governo. Se poi, questi problemi dovessero manifestarsi in una crisi di governo, questo lo possono dire solo Silvio Berlusconi e Angelino Alfano", dice all'Agi il presidente della commissione Giustizia del Senato, Nitto Francesco Palma.

"Se la questione non fosse stata mai posta, lo potrei capire, ma e' stata posta piu' volte, dal 1996 in avanti, e c'e' sempre stato un voto contrario da parte del Pd", rileva l'esponente Pdl.



che dire...

io sto abbastanza con il fiato sospeso.
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Messaggioda Sbob » mar mag 21, 2013 23:04 pm

PIEDENERO ha scritto:-è vero che in teoria nessuno dovrebbe giustificare i proventi della pubblicità di un blog, ma proprio perché si è nell'occhio del ciclone sarebbe bastato poco dire queste cose prima pere togliere giusti sospetti(ammesso che non sia già stato fatto)

Quello del 5* non e' proprio un comune blog, ma lo strumento ufficiale che gli eletti 5* devono usare per le comunicazioni.
Se i proventi del blog fossero raccolti personalmente da Grillo sarebbe una cosa un tantino brutta. Diciamo che farebbe il paio con la barca del bossino o la villa di Montecarlo.

-mi pare che di fronte ai costi mostruosi della politica nel suo insieme, andare a fare le pulci ai proventi di un blog, che pur essendo molto cliccato non mi pare possano raggiungere cifre rilevanti , sia stato un atto poco onesto. che il giornalismo però si debba fare così, sono d'accordo. anche se comincio ad avere qualche sospetto sulla sua neutralità.

Mi parlassi della corruzione sarei d'accordo, ma sui costi della politica no.
Nei costi della politica ci entrano anche spese utili per avere una buona qualita' della democrazia, non e' che devono per forza essere sprechi.
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Messaggioda peppino » mar mag 21, 2013 23:56 pm

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Messaggioda PIEDENERO » mer mag 22, 2013 9:25 am

nuvolarossa ha scritto:Grazie dei contributi coniglio.

A tutt'oggi diciamo che sulla base dei fatti le priorità della maggioranza parlamentare che sostiene il governo (pdl - pd) sono:

- abolizione intercettazioni telefoniche
- legge anti-movimenti politici
- aiutino ai conniventi mafiosi
- svendita della cittadinanza
- peggioramento legge fornero

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Messaggioda undertaker777 » mer mag 22, 2013 9:26 am

se la sinistra vuole rimanere a galla, è destinata a dividersi in due, ci sono troppe idee contrapposte, sia ai vertici che alla base, gli estremi se potessero si scannerebbero

e per questo, da anni, vanno avanti a figure di merd@


da anni ci guadagnano solo i "centristi", non credo che gli estremisti accetteranno di valere zero ancora per molto, la situazione è esplosiva

e quando si separeranno, i grillini ritorneranno dov'erano
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Messaggioda PIEDENERO » mer mag 22, 2013 9:35 am

ho guardato 20 min ballarò, poi non ce l'ho più fatta:
-i piddini presenti per giustificare il fatto che avrebbero votato contro l'ineleggibilità di B. hanno fatto dei ragionamenti che neanche De mita ...

fanno veramente schifo
-il servizio sui 5* è stato fatto ovviamente ad un comizio con la piazza semivuota
-per difendere la gabanelli e attaccare i 5* hanno mostrato come se fossero dichiarazioni ufficiali, alcuni commenti presi dal blog!!! ma come c***o si fa.
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Messaggioda nuvolarossa » mer mag 22, 2013 11:44 am

Amartya Sen apre una porta attraverso la quale probabilmente passeranno in molti. Dice che «l'euro è stato un'idea orribile». Non che la moneta unica ora vada disfatta. Ma è stata «un errore» che ha prodotto conseguenze negative per l'Europa e ha spinto ad altri errori: tra questi il peggiore è l'imposizione ai Paesi più deboli delle politiche di austerità.

Sen è un economista di origine indiana, Premio Nobel, e filosofo. Insegna all'università americana di Harvard ma spesso anche a Oxford e Cambridge perché, dice, si sente europeo, «molto legato alla Gran Bretagna e all'Italia». In effetti, nel 1973 sposò in seconde nozze Eva Colorni, figlia di Eugenio Colorni, uno degli estensori del Manifesto europeista di Ventotene: con Altiero Spinelli (un altro dei tre autori del Manifesto) ebbe rapporti frequenti.

Non parte insomma da pregiudizi anti-europei. In questa intervista - rilasciata ieri a Lucca, dove partecipava assieme a Salvatore Veca a una discussione su Educazione e Cittadinanza organizzata dalla Fondazione Campus - si dice però preoccupato della dinamica politica nella Ue.
Amartya SenAmartya Sen

C'è in giro parecchio nazionalismo. Soprattutto in Asia.
«Non sono sicuro che in Asia ci siano manifestazioni di nazionalismo più forti che in passato. Mi preoccupa molto di più quello che succede in Europa, l'effetto della moneta unica. Era nata con lo scopo di unire il continente, ha finito per dividerlo. I greci contro i tedeschi imperialisti, i tedeschi contro i greci fannulloni. Io vedo molto nazionalismo in Europa, non in Asia».

Sta dicendo che l'euro è stato una cattiva idea?
«L'euro è stato un'idea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo l'economia europea sulla strada sbagliata. Una moneta unica non è un buon modo per iniziare a unire l'Europa. I punti deboli economici portano animosità invece che rafforzare i motivi per stare assieme.
Hanno un effetto-rottura invece che di legame. Le tensioni che si sono create sono l'ultima cosa di cui ha bisogno l'Europa. Chi scrisse il Manifesto di Ventotene combatteva per l'unità dell'Europa, con alla base un'equità sociale condivisa, non una moneta unica».


Cosa è successo secondo lei?
«Quando tra i diversi Paesi hai differenziali di crescita e di produttività, servono aggiustamenti dei tassi di cambio. Non potendo farli, si è dovuto seguire la via degli aggiustamenti nell'economia, cioè più disoccupazione, la rottura dei sindacati, il taglio dei servizi sociali. Costi molto pesanti che spingono verso un declino progressivo».

Declino in che senso?
«È successo che a quell'errore è stata data la risposta più facile e più sbagliata, si sono fatte politiche di austerità. L'Europa ha impiegato anni a costruire lo Stato sociale. Ora rischia di distruggerlo, nell'Educazione, nella Sanità, nella rete di sicurezza sociale.

L'Europa ha bisogno di riforme: pensioni, tempo di lavoro, eccetera. E quelle vanno fatte, soprattutto in Grecia, Portogallo, Spagna, Italia. Ma non hanno niente a che fare con l'austerità, con tagli indiscriminati. È come se avessi bisogno di aspirina ma il medico decide di darmela solo abbinata a una dose di veleno: o quella o niente. No, le riforme si fanno meglio senza austerità, le due cose vanno separate».

Perché questo errore?
«Credo che derivi dall'esperienza della riunificazione tedesca. Allora l'austerità fu necessaria. Ma attenzione, fu un'austerità fatta pagare a chi stava meglio, alla Germania occidentale. Oggi, al contrario, la si applica ai Paesi messi peggio».

Anche lei punta il dito contro Berlino.
«La Germania ha sicuramente beneficiato della moneta unica. Oggi abbiamo un euro-marco sottovalutato e una euro-dracma sopravvalutata, se così si può dire. Ma non credo che ci sia uno spirito del male tedesco.

Non ci sono malvagi in questa cosa terribile che sta succedendo. È che hanno sbagliato anche i tedeschi. E si è finiti con la Germania denigrata. Finora i francesi non hanno protestato abbastanza contro questa impostazione. E nemmeno il bravo economista Mario Monti è riuscito a farlo».

Quindi? Quali vie d'uscita?
«Il presidente francese Hollande ha detto cose importanti la settimana scorsa, ha proposto un'organizzazione politica dei 27 partner, non un accordo tra un paio di Paesi. È molto importante. Spero che l'Italia lo segua».

Basta un pò più di unità europea?
«Quella è la strada da seguire. Inoltre, l'austerità non è irreversibile. Basta guardare al Giappone che dopo anni ha cambiato politiche e sta crescendo a un ritmo del 3,5% su base annua.
E gli Stati Uniti, che non hanno scelto l'austerità, crescono più dell'Europa e anche il loro rapporto tra deficit e Prodotto interno lordo migliora perché cresce il denominatore. Oggi serve molto pensiero politico. Per questo mi è piaciuto Hollande».

Una domanda più generale. Perché lei dà tanta importanza all'Istruzione?
«Per molte ragioni. Ne cito una. Le intense deprivazioni sociali in India, a cominciare dall'Istruzione, influiscono negativamente sulla crescita del Paese, che è prima di tutto fondata sulla qualità del lavoro.
Il successo economico dei Paesi asiatici - a cominciare dal Giappone ma anche di Singapore, Hong Kong, Taiwan, Corea del Sud e ovviamente Cina - ha seguito una rotta focalizzata sull'istruzione, sulla qualità del lavoro. Dovreste tenerne conto, in Europa. Il 60% di giovani disoccupati in Grecia fa crollare la qualità del lavoro: crescere sarà più difficile».


http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/la-serpe-in-sen-delleuropa-il-nobel-indiano-seppellisce-la-moneta-unica-stata-un-56174.htm
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Messaggioda undertaker777 » mer mag 22, 2013 12:39 pm

PIEDENERO ha scritto:ho guardato 20 min ballarò, poi non ce l'ho più fatta:
-i piddini presenti per giustificare il fatto che avrebbero votato contro l'ineleggibilità di B. hanno fatto dei ragionamenti che neanche De mita ...

fanno veramente schifo
-il servizio sui 5* è stato fatto ovviamente ad un comizio con la piazza semivuota
-per difendere la gabanelli e attaccare i 5* hanno mostrato come se fossero dichiarazioni ufficiali, alcuni commenti presi dal blog!!! ma come c***o si fa.


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

bastava che grillo si alleasse col PD, e gli avrebbero steso i tappeti rossi

come mai nessuno ti dice che avete qualche sindrome da accerchiamento o balle varie :?:

di solito fanno così quelli che adorano ballarò e anonero :roll:

ah già! sono gli stessi che ora sono passati in m5stalle :twisted:
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Messaggioda MarcoS » mer mag 22, 2013 14:02 pm

l'acutezza analitica del necroforo non cessa di meravigliare...

più seriamente: interessante vista dall'estero da parte di uriel di keinpfusch.net

commenti da parte di chi qua già lavora fuori?

La Gabbia
Scritto da Uriel Fanelli
Ho avuto un week-end lungo (ieri era festa in Germania) cosi' ho scritto poco , ma tutto quel che leggo mi porta a pensare le stesse cose: ormai l' Italia e' una gabbia. Ci sono alcune evidenze che ormai parlano di un paese nel quale rimane solo chi e' costretto, e non ci sta bene, per niente. Come se non bastasse, iniziano a manifestarsi i primi fenomeni di quella che Hoellembecq chiamava "Estensione del dominio della lotta".


Prendiamo una bestia selvatica ed avvezza alla liberta', magari feroce, e chiudiamola in una gabbia. Essa si tormentera' e si sfinira' sino all'inedia per fuggire, dal momento che la sua percezione dello spazio e' chiara: la gabbia racchiude e contiene uno spazio topologicamente chiuso , che ne limita il movimento.

Ma adesso mettiamo la nostra belva su una torre altissima, sulla cima di una torre altissima dalla quale non possa saltare perche' finirebbe spiaccicata al suolo. Ma la belva non ha sbarre attorno a se': lo spazio circostante non le appare piccolo o ristretto, dal momento che il cielo le appare libero e vuoto sopra la testa, e tutto attorno a lei si stendono spazi enormi.

La belva si sentira' rassicurata dai grandi spazi, e si tranquillizzera', sebbene magari la quantita' di spazio a disposizione sia minore. Questo e' quello che sta cercando di fare la stampa italiana quando parla ogni giorno degli italiani che fuggono via dal paese: tranquillizzarvi . Farvi vedere che non c'e' una gabbia, che nessuno vi vieta di andarvene domani, che di fronte a voi ci sono gli spazi sconfinati dell'europa.

Aha.

Ma c'e' un piccolo problema. Tutti gli stati del nord europa hanno manovrato in modo che il lavoro non ultraspecializzato sia pagato in modo da rendere poco permeabile il mercato locale. L'italiano inutile che oggi occupa la fascia dei disoccupati non ha la piu' pallida possibilita' di introdursi davvero. O siete DAVVERO grandi esperti - capaci di FARE le cose - in un settore che serve davvero (Energia, Telecomunicazioni, Industria pesante, chimica, farmaceutica) oppure siete nella situazione della torre: di fronte a voi c'e' tanto spazio, ma non potete andare da nessuna parte.

Le offerte di lavoro nei paesi europei del nord sono state distorte appositamente per premiare chi ha gia' esperienza. Sul mercato lavorativo tedesco l'esperienza, cioe' aver gia' fatto e saper gia' fare qualcosa, possono contare piu' di una laurea. Si tratta di riforme concepite per mandar via l'immigrato straccione, e stanno funzionando: se due milioni di tecnici specializzati si sono mossi in Germania l'anno scorso, settecentomila negroidi senza specializzazione se ne sono andati. Il saldo e' ancora a + 1.300.000, ma quando parlate con un immigrato italiano oggi, di solito vi risponde coi congiuntivi, e anziche' lamentarsi per il caffe' e per la pasta e per la pizza , si lamentano perche' in molte case non c'e' il bidet. (1), cosa che invece IMHO ha senso. Qualsiasi stronzo sa farti una pizza, non e' certo rocket science, e la pasta e' uno dei piatti piu' semplici da realizzare, basta bollire un prodotto che oggi si trova in ogni supermercato , anche in Germania.

In ogni caso, tant'e': i paesi nordici hanno adattato il loro mercato del lavoro per respingere gli immigrati con la valigetta di cartone e attirare quelli che portano Know-How, il che si traduce cosi': se non siete davvero specializzati e non avete gia' esperienza, dovrete farvi la gavetta qui, e vi assicuro che o sgambettate DAVVERO o tornerete in Italia scornati: il tedesco e' un padrone perfezionista e pignolo, e per lui se esisteva un modo migliore per fare qualcosa, quel che avete fatto ha un difetto: "si poteva fare meglio".

Ma anche per i molto specializzati la fuga dall'Italia non e' semplice: gran parte di voi ha comprato casa. E non vuole, ovviamente, venderla, perche' siete fermi ad uno sciocco sentimentalismo per cui "me ne vado, ma tornero' ". Forget it. Non tornerete. Mai. Dopo soli 15 anni che non siete in Italia, sarete piu' stranieri in Italia che in Germania. Ho parlato con gente che ha lasciato il paese 15 anni fa: ricordo che 15 anni fa l'italia fosse cosi', ma oggi non e' piu' quella. Un parrucchiere mi ha chiesto "ma perche' hai lasciato Bologna?, che si stava quasi come qui?". Eh, perche' 15 anni fa si stava quasi come qui. Oggi si sta come 15 anni fa in Sicilia. Quando LUI ha lasciato la Sicilia.(2)

Ma tant'e', avete comprato casa. E se avete comprato casa, faticate a lasciarla. E di recuperare l'investimento non ci pensate. E nell'82% dei casi avete un mutuo acceso. COn obbligo di residenza, come molti mutui casa.

Chi ha un'azienda sa che per chiuderla dovra' prima pagare la banca del fido scoperto e di eventuali debiti. Oppure venderla, ma non e' aria.

Cosi', siete una tigre in gabbia. Ma i giornali vi stanno spiegando che "potreste andarvene": No, solo pochissimi possono andarsene , e paradossalmente sono quelli che HANNO GIA' UN LAVORO IN ITALIA e se vanno via e' perche' la loro esperienza altrove vale di piu'. E si sta molto meglio, non per questioni economiche.

Siete in gabbia.

Ma i giornali vi dicono che la gabbia e' aperta, che potete andarvene. No.


L'assenza di sbarre o di ostacoli NON corrisponde alla liberta'. E' la differenza che passa tra vivere in gabbia e vivere sulla terrazza di una torre altissima. Niente ostacoli, solo spazi enormi, che non potrete varcare.

Ma vi rassicureranno. La belva si calma se anziche' la gabbia la mettiamo sulla terrazza di una torre. Le sembra di avere il cielo a disposizione, lo spazio di fronte a se'. Si chiama "Estensione del dominio della lotta": la gabbia e' cosi' grande e spaziosa (in apparenza) che e' difficile rivendicare altro spazio.

Perche' i giornali italiani, ovvero i blog della finanza italiana , fanno questo? Perche' ci sono segni che la belva si sta innervosendo.

Sta avvenendo una campagna elettorale per le locali ove UN SOLO candidato ha il diritto di calcare le piazze. La procura ha detto a TUTTI GLI ALTRI partiti che e' meglio se i loro esponenti rimangono a casa. Niente comizi. Niente piazze. Sempre scortati.

La Carfagna prova ad andare al supermarket da sola, e viene coperta di insulti. La Presidente della camera viene coperta di insulti via internet. La belva e' nervosa e sta diventando aggressiva.

La verita' e' che siete in gabbia.

Quando ero piccolo esistevano piccole gabbie per topi, che erano trappole.





Quando il topo era catturato, la mia vicina di casa era usa immergere la gabbia nell'acqua col sapone. Per quale motivo sprecasse sapone , visto che il topo sarebbe annegato comunque, non lo capiro' mai : ma una volta vidi il topo quando si avvicinava all'acqua. Era, per ovvia ragioni, impazzito. Squittiva e mordeva le sbarre di ferro e graffiava il pavimento come un pazzo e si scagliava su ogni cosa. La bestia in gabbia e' aggressiva.

I politici sanno di essere nella stessa gabbia dei cittadini. E sanno che i cittadini stanno diventando sempre piu' aggressivi. Ormai non possono girare per le strade, il PD non puo' andare ad un comizio della FIOM dove possono andare i grillini (quelli che vogliono sciogliere i sindacati ) e persino il nuovo segretario del PD, nonostante i suoi trascorsi, puo' solo intervenire da remoto.

La citta' dei politici e' sotto assedio, e l'aggressivita' aumenta.

Il cittadino italiano si sente come quel topo nella gabbia, e sa che prima o poi la gabbietta con lui dentro verra' gettata nell'acqua . La vede avvicinarsi. Ha visto altre gabbie gettate nell'acqua, come la Grecia e Cipro, e ha paura.

Devono tranquillizzarlo, e gli dicono "ehi, calma. Male che va andate via. I confini sono aperti. Non siete chiusi in gabbia, non vedete, l'Europa e' di fronte a voi" .

Funzionera'? Si, funzionera'.

Ha ragione Grillo, su questo: M5S rappresenta una speranza senza la quale l'italiano , il 25% degli italiani, sarebbe alla disperazione. In un certo senso, M5S rappresenta una ulteriore estensione del dominio della lotta, come dire "non e' vero che non potete farci nulla, c'e' M5S". Lo ha intuito Grillo, che evidentemente non conosce la definizione di "Utile Idiota" : http://it.wikipedia.org/wiki/Utile_idiota

Bene, siete in gabbia. Questa gabbia non ha porte. Ha solo sbarre. Le frontiere dell'Europa sono aperte solo per quei pochi che NON hanno casa, che hanni gia' lavorato in un settore molto specializzato e hanno Know How da vendere. Lo spazio che vi stanno aprendo di fronte NON ESISTE. Per questo, con due milioni di nuovi tedeschi, solo 75.000 sono italiani: sono davvero pochi gli italiani che hanno una chance.

Perche' si permette questo? Per una semplice ragione: chi lo permette, ovvero italianissimi banchieri , italianissimi finanzieri e italianissimi giornalisti credono di essere al sicuro. E sapete perche'? Perche' sanno che la rabbia si sfoghera' sui politici. De Benedetti, come ogni altro finanziere d'Italia, sa bene che nonostante sia chiara l'azione politica dei loro giornali, e nonostante sia chiaro che i politici siano loro burattini, la rabbia degli italiani si scatenera' contro i poltici.

Grillo stesso lotta contro gli stipendi eccessivi dei politici, dice "tutti a casa" ai politici, ma si scaglia poco contro i finanzieri. Vuole chiudere la bouvette, ma non la Borsa di Milano(3) quando sarebbe molto piu' razionale chiudere la borsa di Milano e statalizzare le aziende che vi sono quotate, visti i costi sociali.

In realta' i finanzieri italiani sono proprio quelli che potrebbero andare, per una semplicissima ragione: hanno gia' case e contatti all'estero, e quindi sono proprio quelli che NON sono in ansia.

In definitiva, pero', la situazione e:

La popolazione e' in gabbia, e viene sedata dai giornali che raccontano loro di quanti italiani siano andati via. Non siete in gabbia, vedete? Il confine e' aperto.
Chi sa di non poter scappare da una torre piu' di quanto non possa uscire da una gabbia si sta arrabbiando. La polizia italiana fa controlli a campione sulle telefonate private, e sa che la rabbia cresce. E consiglia ai politici di NON fare i comizi, persino in campagna elettorale.
Ormai i politici vivono dentro un quartiere privato , perche' non appena cade il muro che li protegge, vengono insultati se non peggio. Sanno di non poter piu' girare per le strade.
In questa situazione si verifica che i politici hanno paura del loro stesso popolo e liberano i cani, ovvero la polizia , perche' dia un pochino di "lezioni esemplari". C'e' da aspettarsi che ci siano numerose retate od operazioni, cui verra' dato molto rilievo, contro "terroristi" o "hacker". Ma d'altro canto, se l'allarme parla di "milioni" di persone che si stanno incazzando per fame e hanno PAURA del futuro, questo - sebbene sia un discreto riflesso condizionato dei fascistoidi italiani - non basta.

E cosi' vi stanno raccontando degli italiani che se ne vanno, Vi stanno dicendo che alla fine dei conti la gabbia non e' chiusa, che la felicita' e' a due passi, basta varcare il confine, e tra poco vi daranno pure dei bamboccioni se non ve ne andate.

E questo serve a calmarvi.

Come la belva che viene messa sulla terrazza di una torre e ottiene sollievo dalla mancanza di sbarre, anche voi, per qualche tempo, verrete bombardati da queste notizie "allarmanti" di italiani che lasciano il paese. La porta e' aperta, vedete? L'Europa e' vostra, vedete?

Rilassatevi, non siete in gabbia.

Siete su una nave che affonda. Non ci sono sbarre. Potete scendere quando volete.

Non vedete quanta gente lo ha fatto?

Su, calmatevi e andate a dormire.

La gabbia non ha sbarre.

Uriel



(1) Ho capito adesso perche' abbiano sia doccia che vasca , e perche' le docce siano cosi' grandi e di solito ci vedi il getto alzato a livello panza: si ficcano sotto la doccia dopo aver espletato! .

(2) Nessun bolognese ammettera' mai questo. Per il Bolognese a Bologna si sta sempre benissimo e tutto funziona benissimo, e se vedete un Leviatano che scorrazza per la citta' distruggendo edifici e divorando persone, vi diranno che non dovete neanche pagare per vedere uno spettacolo cosi' bello. Evviva il Comune! Evviva il Partito!

(3) Il Casino' di Milano sarebbe piu' appropriato. Vista capitalizzazione e numero di aziende, e considerato che la proprieta' e' della Borsa di Londra, tantovarrebbe chiuderla e statalizzare tutte le aziende quotate.
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Messaggioda coniglio » mer mag 22, 2013 17:21 pm

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Messaggioda coniglio » mer mag 22, 2013 17:42 pm

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Messaggioda El Rojo » mer mag 22, 2013 17:56 pm

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Messaggioda coniglio » mer mag 22, 2013 18:38 pm

DI ALESSIO MANNINO
ilribelle.com

Io, cittadino stufo della farsa partitocratica, non ce l?ho col Pd. È il Pd a avercela con me e con l?Italia. E con sé stesso. È nato nel 2008, questo bambino deforme, dall?unione contro natura e mal riuscita fra ex democristiani di sinistra ed ex comunisti di destra. I militanti pecoroni - verso i quali, spiace, ma non può esserci più comprensione - si sono bevuti la sola del Partito Democratico sul modello americano: una fregnaccia di Prodi e Veltroni che pretendeva di cancellare la storia centenaria di due tradizioni politiche e culturali con le loro peculiarità, idiosincrasie, incompatibilità, identità.

La solita cialtroneria italiana, al servizio di un disegno ben preciso e serissimo nella sua pericolosità: omologare i paesi occidentali al sistema partitico anglosassone, ideale per imporre una dialettica semplificata e distorcente non sul cosa, ma sul come gestire l?ordinaria amministrazione, coi veri piloti in cabina ? gli interessi finanziari sovranazionali - a decidere la rotta unica e obbligata.

L?arrivo in scena del berluschino ? o veltronino - Renzi è la ciliegina sulla torta: lui non finge neanche più di essere di sinistra nell?accezione comunemente accettata della parola, rappresenta l?indistinto luogo comune trasversale (il merito, più mercato, più efficienza, più modernità, più leggerezza, e già che ci siamo più f**a per tutti).

Dopo cinque anni, l?aborto è palese. Lo snobismo, la sicumera, la scissione d?origine mai composta e rimescolata nel duello generazionale più che sostanziale Bersani-Renzi, l?annacquamento di ogni istanza nel ?ma anche?, lo spadroneggiare di potentati a volte criminali hanno portato alla sconfitta netta delle elezioni politiche e alla caporetto del Quirinale, con 101 parlamentari ancora in incognito che hanno abbattuto a colpi di voto segreto il padre fondatore Prodi, dando la plastica dimostrazione che il Pd è davvero Pdmenoelle: meglio riconfermare Napolitano, sommo sacerdote dell?inciucio, andando così al governo assieme al finto nemico Berlusconi, che optare per la traversata nel deserto (i grillini non avrebbero comunque sostenuto un loro governo di minoranza, o almeno si spera) ma a testa alta.

Ora, se fossi un iscritto al Pd, nel guardarmi allo specchio mi sputerei in faccia. Che ci starei a fare in un nido di serpi, ciechi, illusi e complici in malafede che ha suggellato vent?anni di collusione con Silvio, odiato a parole e servito e riverito nei fatti? Se fossi onesto con me stesso, straccerei la tessera. L?opa ostile di Grillo ai giovani che occupano le sedi è nella logica delle cose, sempre che le cose debbano ancora avere una logica, in questa Italietta di eunuchi e saltimbanchi. Occupy Pd? Refuse Pd! Non c?è più alcuna ragione sensata per cui una persona dotata di cervello e in buona fede resti ancora là dentro. In nome della sinistra? Ma la sinistra resiste soltanto come mito reazionario, per far sopravvivere un immaginario superato e arcisuperato mentre in tutte le scelte fondamentali la sedicente sinistra col marchio Pd ha sposato l?ideologia dominante liberal-liberista, giusto un pelo temperata e camuffata con la retorica delle liberalizzazioni pro-consumatori (quando in realtà sono pro-grandi catene, come guarda caso le coop). In nome dell?antiberlusconismo? Oggi risulta arduo perfino pensarlo, visto che sono tutti seduti amorevolmente insieme a Palazzo Chigi a brigare per tornare agli antichi fasti (magari con norme ad hoc per far fuori il Movimento 5 Stelle, su cui il pacato commento non può che essere uno: farabutti!).

In nome dell?Europa? Ma ormai lo capisce anche un decerebrato che l?Unione Europea è stata una solenne fregatura, tanto è vero che adesso non si trova un difensore delle regole di Maastricht (3% di deficit consentito, la legge ferrea dell?oppressione) neanche col lanternino.

In nome di che, di grazia, il Pd ha ancora un motivo valido di esistere? Con tutta la buona volontà, non riesco a trovarlo. Ah certo, uno c?è: fare i guardiani della controrivoluzione, reggendo pure il moccolo al beneamato Silvietto. Ci risparmino la sceneggiata, i presunti giovani del Pd. Se vogliono cambiare l?Italia, si suppone in meglio, non c?è unica via che lasciarlo. Ha fatto troppi danni e continua a farli.

Alessio Mannino
www.ilribelle.com
22.05.2013

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