Torri di Monzone - La Cattedrale - Figli della Lupa

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda alberto60 » lun nov 27, 2006 16:25 pm

Torre Francesca piccola torre posta sul versante ovest del Pizzo delle Saette a sinistra del canale centrale (bella e classica via invernale), nel Gruppo delle Panie. Accesso dalla Foce di Mosceta. Luogo molto bello e isolato e selvaggio , facile vedere i mufloni.

Ci sono parecchi itinerari, classici e moderni dal monotiro a vie di due tre tiri. Arrampicata sia in fessure che su placche molto tecniche anche in aderenza. Vie attrezzate ma occorre portare nut e friend.

Tra i classici spiccano lo spigolo Dolfi; la via Maestri , aperta negli anni 60 dal Ragno delle Dolomiti in visita in Toscana; il Diedro dell'Innominata.
Purtroppo alcuni itinerari classici sono stati richiodati senza tenere conto del tracciato originale , vedi spigolo Dolfi .

Tra i più moderni: Baci da Ittiri, Accanto al Maestro, Hasta la Vista, Ricordate Ten a Men, Over The Top, Maniglie si grazie, Piede di Porco, Sarcofago, ed altre .

Dalla vetta della Torre Francesca è possibile risalire tutto il versante Ovest del Pizzo delle Saette arrivando in vetta al Pizzo, seguendo la Cresta del Serpente oppura la parte finale della cresta nord.


Ciao Alberto
alberto60
 
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Messaggioda jpc » mer nov 29, 2006 1:27 am

Mi stupisco della cultura apuana di alberto60 ! Puntuale,preciso,distaccato quanto basta,grande appassionato,da ammirare!
Chiedo a lui se ha mai pensato a mettere alla stampa una guida delle piu belle arrampicate in apuane, classiche e moderne, credo sarebbe la persona giusta, perchè la "bibbia" del Funck non basta piu, e non possiamo aspettare il la nuova del t.c.i. che non ci sarà.

Dico seriamente.
ciao.
jpc
 
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Messaggioda alberto60 » mer nov 29, 2006 11:40 am

Ringrazio JPC per le belle parole ma non esagerare altrimenti mi monto la testa. Dopo tanti anni di attività qualcosa ho imparato, comunque ti assicuro che ci sono altre persone che ne sanno anche più di me ma non appaiono perchè fanno un'attività silenziosa molto diversificata.
A parte questo mi è sempre interessato conoscere la storia alpinistica Apuana ma non solo. Credo sia importante avere una buona cultura alpinistica , non solo nel senso tecnico ma conoscere gli alpinisti del passato, conoscere quello che fanno gli altri in Apuane ma anche in altri luoghi dalle Alpi occidentali alle Dolomiti . Avere una buona cultura permette di aprire i propri orizzonti e capire che ci sono realtà alpinistiche e arrampicatorie molto diverse che pur nella loro diversità possono convivere, basta avere rispetto. Proprio per questo credo sia importante ripercorrere anche itinerari storici, andare a riscoprire itinerari dimenticati che magari hanno risolto un problema alpinistico anche se non sono proprio delle belle ed estetiche scalate .
Forse ragiono così perchè non sono più un giovane ma a me diverte fare il Crestone sud del Contrario o la Biagi-Nerli alla sud del Sumbra come Figli della Lupa alle Torri di Monzone o la Ratti al Rovaio od ancora Segmenti Irrazionali alla Torre Oliva, oppure la Erik e Oro Incenso e Birra al Corchia.

Senza poi dimenticare l'alpinismo invernale!!!! Apuano che ha prodotto delle cose molto interessanti, belle e di ottimo livello tecnico.
A proposito di alpinismo invernale apuano, posso anticiparti che con alcuni amici di Pisa stiamo lavorando ad un incontro/dibattito su questa attività ingiustamente messa in secondo piano.

Insomma il tradizionale con il moderno può convivere .

Per la guida ci ho pensato molte volte ma per farlo bene è un lavoro difficile. In verità Ci sta lavorando un mio amico e compagno di scalate, dovrebbe essere una cosa mista , Roccia (classiche e moderne) e ghiaccio e misto, ed io gli dò una mano.

Poi non dimenticare che c'è la guida di Mauro Franceschini che credo ne dovrebbe uscire una nuova pubblicazione.

Ciao Alberto
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Messaggioda alter-ego » mer nov 29, 2006 12:40 pm

di Franceschini quindi solo sulle Torri di Monzone?

io in apuane con i ramponi ci andai più di una volta, me la ricordo come una cosa meravigliosa. Il Tambura, il Cavallo, la Pania, quelle belle creste orlate di cornici e canali di neve dura..

Senti maaaa, ma tu sei pratico sulla nord del Pizzo? :wink:
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Messaggioda alberto60 » mer nov 29, 2006 12:53 pm

alter-ego ha scritto:di Franceschini quindi solo sulle Torri di Monzone?

io in apuane con i ramponi ci andai più di una volta, me la ricordo come una cosa meravigliosa. Il Tambura, il Cavallo, la Pania, quelle belle creste orlate di cornici e canali di neve dura..

Senti maaaa, ma tu sei pratico sulla nord del Pizzo? :wink:


Non so come Mauro ha improntato la nuova guida, vedremo .
Quella precedente ora esaurita prendeva in considerazione solo le moderne????e vie di falesia , mentre su quella ancora prima c'era anche qualche classica, vedi Oppio al Pizzo, ect.

Le Apuane d'inverno sono stupende, dai canali classici alle cose più effimere . A chi gli piace il misto hanno molto da offrire , da fare invidia alla Scozia.

Per la nord del Pizzo sono abbastanza pratico cosa ti interessa in particolare?

Alberto
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Messaggioda fabri » mer nov 29, 2006 13:14 pm

alberto60 ha scritto:.............
Senza poi dimenticare l'alpinismo invernale!!!! Apuano che ha prodotto delle cose molto interessanti, belle e di ottimo livello tecnico.
A proposito di alpinismo invernale apuano, posso anticiparti che con alcuni amici di Pisa stiamo lavorando ad un incontro/dibattito su questa attività ingiustamente messa in secondo piano.

Insomma il tradizionale con il moderno può convivere .

Per la guida ci ho pensato molte volte ma per farlo bene è un lavoro difficile. In verità Ci sta lavorando un mio amico e compagno di scalate, dovrebbe essere una cosa mista , Roccia (classiche e moderne) e ghiaccio e misto, ed io gli dò una mano.

Poi non dimenticare che c'è la guida di Mauro Franceschini che credo ne dovrebbe uscire una nuova pubblicazione.

Ciao Alberto


Tienici aggiornati...in entrambi i casi.

fabri

ps: visto che va molto di moda...storia dell'arrampicata toscana??..è possibile, secondo te??
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Messaggioda alter-ego » mer nov 29, 2006 14:03 pm

alberto60 ha scritto:Per la nord del Pizzo sono abbastanza pratico cosa ti interessa in particolare?

Alberto


mi interesserebbe farla conoscere :wink: :wink: e più in generale le vostre montagne. Quando mi sono sentito dire, oltralpe, che non pensavano che in Toscana ci fossero le Alpi, ho capito che c'era qualcosa che non andava e che occorreva rimediare

Dunque io ho fatto solo la normale e la nord non l'ho mai vista. Per cui mi interesserebbe capire velocemente:

- lo so che la roccia non è un granchè, ma mi dicono che le vie in fondo sono inpegnative e belle

- quanto è alta

- quante vie ci sono

- se ha una storia bella e degna di essere raccontata

- se c'è quanche via classica e sovente ripetuta

per ora è tutto
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Messaggioda alter-ego » mer nov 29, 2006 14:06 pm

naturalmente, dimenticavo, magari ripeterne un paio insieme...così vediamo di appianare le nostre divergenze ideologiche nel migliore dei modi :wink: :wink: :wink: Io non ho problemi, spit o non spit, marcio erba solido, mi piace tutto, purchè la via abbia una storia e non sia una porcata
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Messaggioda Hercules » mer nov 29, 2006 14:35 pm

Ultima modifica di Hercules il mer nov 29, 2006 16:09 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda monaco » mer nov 29, 2006 15:40 pm

A proposito di alpinismo invernale apuano, posso anticiparti che con alcuni amici di Pisa stiamo lavorando ad un incontro/dibattito su questa attività ingiustamente messa in secondo piano.


eccovi accontentati tutti...ovviamente alberto e' un pilastro di questa serata.

http://www.forum.planetmountain.com/php ... hp?t=26822
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Messaggioda alberto60 » mer nov 29, 2006 16:10 pm

La parete nord del Pizzo d'Uccello va dai circa 700 mt. della cima principale ai 350 mt. della vetta del Bardaiano per circa 2 km.

E' la parete più alta della Apuane dove trovi circa 15 itinerari relazionati sulla guida del TCI Alpi Apuane (oramai sorpassata) e altri 5/6 itinerari più moderni che non trovi sulla guida del TCI.

La storia alpinistica della parete risale agli anni 20 con i liguri che ne fanno la prima salita sul lato sinistro , prosegue con i tentativi dei locali fratelli Ceragioli che vengono preceduti nel 1940 dal Milanese Nino Oppio che apre una via piuttosto diretta alla vetta, appunto la via Oppio la più classica e ripetuta. Si prosegue negli anni 60 con la via Diretta aperta dalla guida Massese Biagi e dai Pisani Nerli e Zucconi , la via del Gran Diedro da parte di Mario Piotti un genovese trapiantato a Pisa ect. ect.
Quindi prime invernali , per quella della Oppio si è scomodato il bellunese Roberto Sorgato quello della invernale alla Solleder alla Civetta, Invernalie prime salite di Gianni Calcagno; prime solitarie, fino ad arrivare agli anni 80 con l'apertura del Muro delle Ombre di Viagiani ancora con poche ripetizioni e ai giorni nostri con altre vie .

Quindi la storia alpinistica della parete è molto interessante sotto tutti gli aspetti dell'alpinismo e ancora molto a da offrire agli amanti dell'alpinismo classico .

Alberto
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Messaggioda alter-ego » mer nov 29, 2006 16:47 pm

grazie Alberto, mi stavo informando su Roberto Sorgato ed un mio amico guarda che mi ha risposto, è divertente!

"L'ho incontrato a Chamonix, sarà 36 anni fa! Nel suo chalet c'era anche Ignazio Piussi e delle ragazze stupende! Il mio amico, che mi aveva portato da lui, gli tese la mano e gli disse: "Ciao Sorgato!" E Roberto non ha staccato la mano dalla bottiglia che stava per aprire e gli ha detto di sedersi, prendere un bicchiere, perchè la sete contava più delle buone maniere! Avevo 16 anni ed ero completamente affascinato dai grandi alpinisti!"

:D
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Messaggioda matto » mer nov 29, 2006 17:50 pm

ciao Alberto ,ma in solitaria in iverno la Oppio l ha fatta qualcuno. :oops:
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Messaggioda alberto60 » mer nov 29, 2006 17:55 pm

matto ha scritto:ciao Alberto ,ma in solitaria in iverno la Oppio l ha fatta qualcuno. :oops:


la Oppio in solitaria è stata fatta diverse volte ma in inverno no.

L'ha tentata 2/3 anni fa il Suglia ma ha avuto problema nel camino a sinistra del pilastro ed è stato recuperato dal soccorso alpino.

Quindi sotto che è un problema aperto ma ce ne sono altre da fare !!!!

Alberto
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Messaggioda matto » mer nov 29, 2006 18:01 pm

Si di Robe lo sapevo ,ne ho parlato con lui diverse volte non è che gli sia andata tanto giu quella storia .............lo prendo sempre in giro. Altre? non fatte? inlluminami please 8)
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Messaggioda virgulto » mer nov 29, 2006 18:28 pm

Vai Matto, accaparrati la prima invernale......tanto con questo caldo si vain canottiera...
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Messaggioda alter-ego » mer nov 29, 2006 18:41 pm

Mi hanno detto che anche Gogna ha fatto qualcosa, ma non so cosa, ed effettivamente nella storia della parete non figura :? :roll:
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Messaggioda alberto60 » mer nov 29, 2006 19:14 pm

alter-ego ha scritto:Mi hanno detto che anche Gogna ha fatto qualcosa, ma non so cosa, ed effettivamente nella storia della parete non figura :? :roll:


Gogna è venuto diverse volte in Apuane . So che ha fatto la Oppio in solitaria mi sembra di averlo letto su il suo libro " Un Alpinismo di Ricerca"

Ha vatto la prima invernale del Pilastro Montagna alla Pania Secca la via del suo concittadino Euro Montagna.

Alberto
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Messaggioda matto » mer nov 29, 2006 20:22 pm

virgulto ha scritto:Vai Matto, accaparrati la prima invernale......tanto con questo caldo si vain canottiera...



in ciabatte volevo andare ,ma deve crescere l unghia del pollice :lol:
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Messaggioda fabri » gio nov 30, 2006 12:18 pm

monaco ha scritto:
A proposito di alpinismo invernale apuano, posso anticiparti che con alcuni amici di Pisa stiamo lavorando ad un incontro/dibattito su questa attività ingiustamente messa in secondo piano.


eccovi accontentati tutti...ovviamente alberto e' un pilastro di questa serata.

http://www.forum.planetmountain.com/php ... hp?t=26822


BRAVI!! bella iniziativa. Spero proprio che il lavoro non mi impedisca di venire :(

Per Alberto: ma davvero la oppio in solitaria invernale non è stata ancora fatta??

Fabri
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