peppino ha scritto:Vuole fare la manifestazione a BRESCIA.
A BRESCIA voleva spostare i processi.
Cosa c'e A BRESCIA ?
la tifoseria del brescia è gemellata con quella del milan

da steazzali » ven mag 10, 2013 14:12 pm
peppino ha scritto:Vuole fare la manifestazione a BRESCIA.
A BRESCIA voleva spostare i processi.
Cosa c'e A BRESCIA ?
da North Face » ven mag 10, 2013 14:16 pm
steazzali ha scritto:peppino ha scritto:Vuole fare la manifestazione a BRESCIA.
A BRESCIA voleva spostare i processi.
Cosa c'e A BRESCIA ?
la tifoseria del brescia è gemellata con quella del milan
da steazzali » ven mag 10, 2013 14:39 pm
da Falco5x » ven mag 10, 2013 15:16 pm
nuvolarossa ha scritto:Spiace che tu ti sia fermato a leggere a "ampia minoranza"...
Sono d'accordo poi che il sostegno a B. proviene da uno su tre in modo palese, ma molti di più in pratica.
da North Face » ven mag 10, 2013 15:53 pm
steazzali ha scritto:non è più così ??
quando ero costretto a seguire il calcio ricordo i cori brescia brescia dalla curva milanista...
da coniglio » ven mag 10, 2013 16:01 pm
da North Face » ven mag 10, 2013 16:19 pm
coniglio ha scritto:OT
ho "seguito" il calcio finchè c'è stato Roberto Baggio
FINE OT
da undertaker777 » lun mag 13, 2013 18:06 pm
MILANO ? Alle 11 del mattino di lunedì viene dichiarata la morte cerebrale del 21enne Daniele Carella, ferito dal ghanese Mada Kabobo che sabato mattina armato di spranga prima e di piccone poi, aggredisce 5 persone, uccidendone una a Niguarda (Milano). Si attenderanno 6 ore per dichiarare ufficialmente il decesso del giovane
Daniele Carella è la seconda vittima. Era uscito dalla sala operatoria dopo le 21 di sabato sera. Lunghe ore di un intervento, poi il ricovero nel reparto di neuro-rianimazione. Con un bollettino medico estremamente critico: in coma, in pericolo di vita. Le speranze che Carella potesse sopravvivere si sono ridotte nel corso della notte: il ragazzo ferito con un piccone alle 6.30 di sabato in via Monte Rotondo è morto
Andrea Carfora, 24 anni, colpito da Kabobo con una sprangata su un braccio in via Terruggia prima delle 5, scappa e si rifugia in casa. Antonio Niro, 50 anni, assalito in via Passerini alle 5 e 20, neppure fa in tempo ad accorgersi dell?accaduto. Riferirà poi: ?sono crollato a terra, ho battuto col volto sull?asfalto, ho perso gli occhiali. Sono svenuto e quando ho ripreso conoscenza la strada era deserta?. La moglie spiega: ?non abbiamo neppure realizzato di cosa si trattasse, per questo non abbiamo pensato di avvertire i carabinieri, ma solo l?ambulanza. In ospedale, quando sono arrivati altri feriti, abbiamo capito?.
Antonio Morisco viene seguito da Kabobo, riesce a fuggire nel portone del suo palazzo prima che il ghanese lo attacchi. Sono le 6 del mattino, nessuno avvisa la polizia.
da peppino » lun mag 13, 2013 18:48 pm
undertaker777 ha scritto:se il caso ruby fosse successo a marrazzo, ci sarebbe stata una strage di testimoni, con buona pace della sinistra che avrebbe dimenticato in fretta, of course
da Sbob » lun mag 13, 2013 18:57 pm
da menestrello » lun mag 13, 2013 19:16 pm
peppino ha scritto:undertaker777 ha scritto:se il caso ruby fosse successo a marrazzo, ci sarebbe stata una strage di testimoni, con buona pace della sinistra che avrebbe dimenticato in fretta, of course
marrazzo non ha compiuto alcun reato.
si è dimesso per puro buon gusto.
quello che manca al Signor B.
da undertaker777 » lun mag 13, 2013 19:19 pm
peppino ha scritto:undertaker777 ha scritto:se il caso ruby fosse successo a marrazzo, ci sarebbe stata una strage di testimoni, con buona pace della sinistra che avrebbe dimenticato in fretta, of course
marrazzo non ha compiuto alcun reato.
si è dimesso per puro buon gusto.
quello che manca al Signor B.
Marrazzo e i testimoni che cadono come birilli. Storia vecchia dell'Italia sotterranea
Sul caso Marrazzo ci si era già espressi in precedenza, facendo notare, come le dimissioni fossero giuste non per la manifesta omo/bisessualità del protagonista della vicenda (ognuno è libero di esercitare la propria sessualità, soprattutto nel proprio privato a seconda delle proprie inclinazioni personali), ma perchè il politico in questione non aveva denunciato il ricatto delle forze dell'ordine implicate nella vicenda e per un presunto uso di cocaina. Oggi non vogliamo parlare di questo.
Accade invece che la scia degli implicati in questa faccenda si allunghi, ed allo stesso tempo diminuisca.
Mi spiego: ad una lista di 'fruitori' di servizi che si allunga, ce n'è una dei testimoni che si accorcia, come da buon copione delle vicende sotterranee di quella storia d'Italia che non è quella formale insegnata nelle scuole, quella storia che il potere si vuole che si sappia.
Nell'Italia dei casi Mattei, De Mauro, Pasolini, Piazza Fontana, Piazza della Loggia, del treno Italicus, delle stragi di mafia, oggi si ripropone di nuovo quel clima, fatto di sotterfugi e parti dello Stato deviate.
Se quegli uomini che irruppero in casa di Marrazzo e si qualificarono come carabinieri lo fecero, di sicuro non lo fecero di loro spontanea iniziativa.
Basti pensare che proprio quella stessa via Gradoli è luogo ben noto ai servizi segreti, ed il fatto che Marrazzo vi si recasse con l'auto blu, stava a significare anche una certa tranquillità negli spostamenti all'interno di quella zona.
All'inizio di luglio viene girato il video da Gianguarino Cafasso, pusher di Roma, indicato da quegli stessi carabinieri che fecero irruzione nel corso dell'incontro tra Marrazzo ed il viado Natalì.
Cafasso è il pusher di Brenda, altro transessuale del giro di via Gradoli, amica di Marrazzo e di qualche altra eminenza parlamentare italiana.
Quel Cafasso, muore. Dicono colto da infarto in seguito ad una overdose il 12 settembre. Il 13, stando a quello che si dice all'hotel sulla via Salaria, dove Cafasso alloggiava, sarebbe dovuto partire, forse all'estero. Il primo possessore del video è fuori gioco. Morto. Era solo un pusher. Intanto sparisce il cellulare di Cafasso.
Altro testimone, altra morte, altro cellulare scomparso. Questa volta è il viado Brenda.
Giorni addietro, il 9 novembre, Brenda è stata coinvolta in una rissa in cui sparisce anche il suo cellulare, dove, come si apprende dagli stessi viados in alcuni casi hanno ripreso con il telefonino i clienti, alimentando un gioco che talvolta può arrivare a estreme conseguenze. Ieri il ritrovamento del cadavere di Brenda carbonizzato presso la propria abitazione, col pc messo sotto l'acqua del lavandino.
Regge poco l'ipotesi di suicidio, ed ecco che i pm iniziano subito a percorrere la strada dell'omicidio intenzionale. Quel pc è la chiara volontà di cancellare tutto quanto possa testimoniare qualcosa sulle connessioni tra mondo della politica e questa indagine di droga e prostituzione. Volontà di cancellare testimonianze ma lasciare qualche prova, che magari potrà portare a qualche pesce piccolo, magari riconducendo le indagini a qualche piccolo neofascistello inconsapevole, caso Pasolini docet, per coprire un disegno ed un sistema più ampio di protezioni.
Non è un romanzo, è tutto vero.
E' tutta manifestazione di quel clima da Banda della Magliana che oggi si vuole ignorare perchè oggi in Italia più che i criminali fanno paura i 'diversi'. Ma non è combattendo i diversi che si raggiunge la sicurezza, finchè la pubblica opinione non prenderà coscienza del sistema mafioso che si instaura anche dietro a questi episodi, tutto sarà libero di rimanere chiuso in qualche archivio disperso di un qualsiasi servizio segreto.
Lo svarione di Ilda: "Ruby una ragazza di furbizia orientale"
"Ha inveito contro la cittadina italiana Karima El Mahroug, per la "furbizia orientale", propria delle sue originì. Anche se aveva molto del comizio politico, Boccassini parlava come procuratore della Repubblica Italiana, e chiede sentenze in nome del Popolo Italiano. Ebbene, il popolo italiano non è razzista e la Costituzione della Repubblica di cui la dott.ssa Boccassini è procuratore, bandisce ogni distinzione di razza"
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Furbizia orientale? A patto che il Marocco si trovi in Oriente invece che in Nordafrica e, quindi, nel Mediterraneo, è un termine che non è nella maniera più assoluta accettabile", ha commentato Souad Sbai, ex deputata, giornalista e presidente dell?Associazione delle Donne Marocchine in Italia (Acmid), a commentare le parole di Ilda Boccassini sottolineando che "in tutti questi processi, la cui legittimità rispetto, non ho mai messo bocca ma ascoltando una semplificazione così grossolana e così lontana dalla nostra cultura non potevo stare zitta".
"Ruby intelligente perché levantina" Ma il Marocco è ad ovest... hahahahahah
colei narra furbe-stronzate da palazzetti di ingiustizia ben noti.
la "padronanza" della Lingua e lo svarione geografico mostrano un quadro preccupante del bagaglio culturale che si portan dietro certi vincitori di concorsi in magistratura, per quel che riguarda il giudizio marcatamente "razzista", espresso nei confronti di Karima, lascio il campo agli stracciatori di vesti che sicuramente non mancheranno di presentarsi...o no ?
Kyenge se ci sei batti un colpo (sul tamburo..)
Ma 'sta bocassini che fa chiudere le strade limitrofe quando va dal parrucchiere chi è? Chi si crede di essere? Ma vi rendete conto dei milioni che questi pseudo-processi senza concussi e concussori costano alle nostre tasche? Ma 'sto woodkock in gonnella ce lo dobbiamo sorbire ancora per quanto?
Ma la Boccassini ha frequentato la stessa scuola di Di Pietro? Altre considerazioni a parte, la Boccassini non sa neppure che il termine "furbizia" non asiste, se non nel vocabolario di Boccassini riveduto da Di Pietro. Boccassini guarda che in italiano si dice e si scrive "astuzia" MAI "furbizia"!
da Sbob » lun mag 13, 2013 19:31 pm
undertaker777 ha scritto:Ma la Boccassini ha frequentato la stessa scuola di Di Pietro? Altre considerazioni a parte, la Boccassini non sa neppure che il termine "furbizia" non asiste, se non nel vocabolario di Boccassini riveduto da Di Pietro. Boccassini guarda che in italiano si dice e si scrive "astuzia" MAI "furbizia"!
da undertaker777 » lun mag 13, 2013 21:49 pm
da undertaker777 » lun mag 13, 2013 22:02 pm
La storia giudiziaria di Kabobo inizia in Puglia nel luglio 2011.
Arrivato da clandestino, il ghanese presenta istanza per l?asilo politico e ottiene un permesso di soggiorno temporaneo (come previsto dalla legge); tuttavia la commissione regionale, incaricata di valutare la sua situazione, respinge la domanda e mette fine alla validità del permesso.
Come molti altri africani nella sua condizione, Kabobo fa ricorso e diventa «inespellibile»: non può essere allontanato dall?Italia prima della definizione della vicenda burocratica.
Alla fine di luglio 2011 arriva nel Cara di Bari (Centro accoglienza richiedenti asilo), dove il primo agosto scoppia una rivolta tra i circa 200 ospiti, che lamentano i ritardi nel riconoscimento dello status di rifugiati. Sono 35 i poliziotti feriti per il lancio di pietre e decine gli stranieri fermati, tra cui anche il ghanese (accusato fra l?altro di furto aggravato). L?extracomunitario viene trasferito al carcere di Lecce. Qui, a conferma del suo temperamento burrascoso, si becca una denuncia per danneggiamento per aver spaccato un televisore. Dal penitenziario uscirà - a titolo definitivo - il 17 febbraio 2012. Il motivo del rilascio è disarmante: decorrenza dei termini di custodia.
Da quel momento, diviene uno dei tanti immigrati clandestini in giro per il nostro Paese.
da undertaker777 » mar mag 14, 2013 9:09 am
È morto il pensionato , terza vittima di Kabobo
Ermanno Masini, 64 anni, non ce l'ha fatta. Il decesso martedì mattina al Policlinico di Milano
È morto alle 7,30 di martedì Ermanno Masini, 64 anni, il pensionato originario di Lama Mocogno preso a picconate sabato dalla furia di un ghanese 31enne per le strade di Milano. Masini era ricoverato al Policlinico di Milano in stato di coma a causa delle lesioni riportate nell?aggressione avvenuta all'alba nella periferia nord del capoluogo lombardo.
Masini era stato operato due giorni fa. Inizialmente sembrava che le sue condizioni fossero in via di miglioramento; poi è sopraggiunta un'infezione e il quadro è nuovamente peggiorato.
Le ferite alla testa erano troppo gravi e l'uomo non ce l'ha fatta.
In ospedale Masini, che era vedovo, era assistito dal figlio.
Kabobo era sceso per strada con un piccone, nel quartiere Niguarda, tra le 5.45 e le 6.35 di sabato mattina, rincorrendo i passanti e colpendo cinque persone. La prima vittima, Alessandro Carolè, 40 anni, è morto subito per le ferite riportate. Le condizioni di Daniele Carella, 21 anni, ed Ermanno Masini, sono apparse subito gravissime. Il giovane Daniele si è spento lunedì mattina. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi «in favore della vita che continua».
da undertaker777 » mar mag 14, 2013 10:14 am
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