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Messaggioda yo » mar apr 09, 2013 17:02 pm

undertaker777 ha scritto:

è ormai evidente che il loro obiettivo non è fare qualcosa di costruttivo, ma il loro scopo è solo quello di scassare la minchia senza arrivare a niente... è un suicidio, si fanno fuori con le loro mani...

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tutto ciò che terrorizza e fa incazzare Berlusconi
per il quale io, sbob, e falco abbiamo fondato il movimento 5 sberle (M5Sb), andrà bene.

Il Grillo parlante quando non fanculizza gli italiani va bene
quando scende in piazza va bene

ce lo teniamo stretto, ci piacciono le sue idee
ci piace che siano entrate in parlamento
ci piace che ci rappresentino dei giovani ai quali vengono rinfacciati 3.5oo euro per rompere le palle a chi ne guadagna 25.000 commettendo orrori e costringendo la gente ad uccidersi.

Nel M5Sb nessuno che non abbia dato il voto al M5* può pretendere niente dai grillini, perchè la fiducia non è stata mai data, percui non la si può neppure togliere.
Chiunque abbia dato il voto pieno ai 5*, potrà dare cinque sberle o 2,5 sberle nel caso del mezzo voto ai grillini.

A chiunque piaccia Renzi non è concesso di entrare nel M5Sb

Il M5Sb è un Movimento antipartitico che cerca soluzioni, che rompe le balle, e che detiene un saggio e una quota rosa del 33,333...%

:lol: :smt003 :smt003 :smt044 :smt044

onorevoli saluti.

-5-
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Messaggioda undertaker777 » mar apr 09, 2013 17:32 pm

con le ciacère no se'n sgiònfa dòne :lol:
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Messaggioda undertaker777 » mer apr 10, 2013 16:32 pm

il titolo, ovviamente, vale anche per il csx, che non perde occasione di darsi la zappa sui piedi...

Il Pd fa fuori Renzi dai grandi elettori del Colle

Di sicuro c'è che il rottamatore è stato fatto fuori: non farà parte dei 58 delegati regionali che si uniranno ai parlamentari per l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Non è bastato l'endorsement di un bersaniano doc quale è il governatore della Toscana, Enrico Rossi ("Non ho alcuna contrarietà al fatto che il sindaco possa essere votato dal consiglio regionale"), così come non è bastato l'ok incassato in consiglio da Psi e Idv.

Il gruppo Pd ieri si è spaccato: 12 voti per Monaci, 10 per Renzi.

Che non sarà un grande elettore. Al posto del sindaco di Firenze in Transatlantico andrà Alberto Monaci, presidente dell'Assemblea regionale, montiano e fratello di Alfredo, presidente Mps immobiliare sfiorato dallo scandalo della banca senese.

Una volta appreso il nome di Monaci, Renzi si è sfogato sul Corriere della Sera: "Monaci sappiamo tutti, qui in Toscana, chi è. Viene da ridere. Scelgono uno che ha fatto quello che ha fatto.

Avessero deciso per una persona autorevole, per una donna...

A Bersani e Franceschini dico: se vogliono ridurmi all'ordine per comprarmi, niente da fare. Non ce la fanno.

La verità è che non mi sopportano".

Parole durissime.

La spiegazione di quello che successo, almeno a sentire Renzi, è che "Bersani e Franceschini sono stati bravissimi. Hanno voluto darmi un segnale. Del genere: punirli per educarli.

Ma tanto io il bravo non lo faccio. Non-lo-faccio.

Hanno fatto un giochino da Prima Repubblica, con questa storia... E questo nome: Monaci.

Peggio per loro, continueranno a perdere elettori".

La risposta del segretario democratico non si è fatta attendere.
"Nella sequela di quotidiane molestie mi vedo oggi attribuiti non so quali giochini tesi ad impedire la nomina di Renzi a grande elettore per la Regione Toscana.
Smentisco dunque di aver deciso o anche solo suggerito, o anche solo pensato alcunché, a proposito di una scelta che riguarda ovviamente e unicamente il consiglio regionale della Toscana", ha fatto sapere Bersani in una nota.


peggio che all'asilo :roll:


Evidentemente il giovincello Renzi non ha ancora capito con che razza di "squali tigre" deve confrontarsi. Ohi, bimbino, questi che hanno deciso di prenderti per il momento solo a schiaffi sono i famigerati trinaricuti! Di fronte ai quali, i rinomati capoccia della Banda della Magliana appaiono come dei teppistelli da quattro soldi. Quindi stai in campana e fai bene attenzione a come ti muovi, perchè potrebbe succederti che so, di sporgerti un po' troppo da una finestra e....
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Messaggioda undertaker777 » mer apr 10, 2013 16:55 pm

Ora l'architetto di Penati tira in ballo D'Alema Il Pd è alla resa dei conti?

Sul Corriere le dichiarazioni di Sarno: "Penati mi disse che l'acquisto gli venne imposto da D'Alema". Gli inquirenti: "Nessun riscontro". Il Pd è alla resa dei conti?

Come riportano Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastalla sul Corriere della Sera (leggi l'articolo), a tirare in ballo l'ex premier è Renato Sarno, l'architetto 67enne incriminato dai pm monzesi come "collettore di tangenti e uomo di fiducia di Penati nella gestione di Milano-Serravalle".

Per la prima volta nell'affaire Serravalle, spunta l'ex numero uno dei Ds.


Con un tempismo sorprendente l'inchiesta che inguaia i vertici del Partito democratico fa sparire dall'occhio del ciclone Bersani per "sostituirlo" con D'Alema.


Secondo la ricostruzione fatta dal quotidiano di via Solferino, il nome di D'Alema spunta nel carcere di Monza durante l'interrogatorio del 4 febbraio.

Sarno avrebbe spiegato che Penati aveva indicato nell'allora presidente dei Ds la persona che lo aveva spinto a effettuare un'operazione finanziaria tutt'altro che cristallina.

La Provincia di Milano acquistò dal gruppo Gavio il 15% della Milano-Serravalle pagando 8,9 euro ad azione, laddove Gavio aveva pagato 2,9 euro ad azione.

Il risultato? Il costruttore portò a casa 238 milioni di euro.

Tutto qui? Niente affatto.

Nello stesso periodo Gavio appoggiava finanziariamente la "scalata" che l'Unipol di Giovanni Consorte stava facendo alla Bnl prima di essere bloccata per aggiotaggio dai pm milanesi.

Un "appoggio" da 50 milioni.

A far quadrare i "traffici" della Provincia di Milano e della sinistra lombarda ci ha pensato Sarno: "I miei rapporti con Milano-Serravalle - racconta l'architetto a proposito dell'incarico per una due diligence sulla parte tecnica - iniziarono nel gennaio 2005 in seguito ad una richiesta di Giordano Vimercati".

Vimercati è l'ex braccio destro di Penati. "Dopo l'estate del 2005 incontrai Penati che non avevo più rivisto dal 2000, dall'epoca di Sesto San Giovanni - ha continuato l'architetto durante l'interrogatorio - mi disse che era sua intenzione quotare in Borsa la Serravalle, ma che prima era necessario valorizzarla dal punto di vista economico e di immagine".


qui mi sa che non si salva nessuno, anzi.......... solo Renzi :roll:
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Messaggioda undertaker777 » mer apr 10, 2013 17:00 pm

Vendola si dimette da deputato

Lascia Montecitorio per fare il governatore della Puglia: "Meschinità e attacchi ingiustificati dalla stampa"

"Mi sto recando a Montecitorio per formalizzare le dimissioni da deputato: già in campagna elettorale avevo detto che intendevo restare governatore"

Lo ha detto il leader di Sel, Nichi Vendola, lasciando la sede del Pd dopo un incontro con Pier Luigi Bersani.

"Da parte mia non c'è mai stata nessuna possibilità di sovrapposizione dei ruoli né la meschinità di cumulare gli emolumenti", ha aggiunto, in riferimento alle polemiche apparse sulla stampa.

Vendola ha criticato, in questo senso, la "strumentale campagna di stampa che mi riguarda".

E ha evidenziato che da parte sua non c'è mai stata "nessuna possibilità di sovrapposizione dei ruoli nè la meschinità" di cumulare gli emolumenti.



dimissioni spontanee ? :-k


"Vendola ha deciso di dimettersi da deputato? Era ora! Adesso pensi ad occuparsi a tempo pieno dei problemi della Puglia, se ne è capace, visto che fino a questo momento ha dato prova di scarso attaccamento e ben modesta attenzione alla nostra regione?. Lo afferma in una nota Elvira Savino, deputata pugliese del PDL. ?La scelta ? continua Savino ? è richiesta dalla legge che impone di optare fra una delle due cariche, o quella di deputato o quella di presidente di Regione. Il fatto che Vendola ora cerchi di apparire come un martire, bersaglio, a suo dire, di una campagna mediatica, è puerile visto che egli ha semplicemente dovuto ottemperare ad una norma ben precisa della Costituzione (art. 122). Se non avesse preso lui questa decisione lo avrebbe fatto la legge al suo posto facendolo decadere?.
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Messaggioda undertaker777 » mer apr 17, 2013 9:59 am

L'INCIUCIONE DI GRILLO:

proporre e ottenere la Gabanelli come presidente, per poi farsi affidare il governo

ma chi crede di prenderepelculo :?:

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Messaggioda undertaker777 » gio apr 18, 2013 15:06 pm

in giro per il web, nel maggio 2009....


Forza Baffo dai un pedatone a Persani, e da un bel bacio in bocca a silvio alla Breznev

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la storia si ripete
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Messaggioda undertaker777 » ven apr 19, 2013 14:40 pm

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:roll:
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Messaggioda undertaker777 » lun apr 22, 2013 22:06 pm

Elezioni regionali in Friuli
Serracchiani vince di misura
Tonfo del Movimento 5 Selle



si cominciano a vedere i risultati del "nulla equivalente a grillo&c.", chi si era illuso che potesse servire almeno a migliorare qualcosa, dovrà prenderne atto

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in due mesi hanno sbagliato tutto
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Messaggioda undertaker777 » lun apr 22, 2013 22:16 pm

«Sono deluso da Napolitano», commentò in un'intervista il togato Csm del Movimento per la giustizia Paolo Carfì, presidente a Milano nel processo Imi Sir-Lodo Mondadori. Dopo l'incontro, poi, i fatti raccontano di un atteggiamento meno duro da parte dei tribunali milanesi verso l'imputato Berlusconi, di rinvii concessi senza eccessive rigidità, né visite mediche fiscali.

Questo, per quanto riguarda Milano. Per Palermo, poi, è ancora aperta la ferita tra Procura e Colle sulle intercettazioni di Napolitano. Lo scontro, finito davanti alla Consulta, ha visto l'ultimo atto quattro giorni fa, quando la Cassazione ha respinto il ricorso di Massimo Ciancimino e dato il via libera finale alla distruzione dei colloqui tra il presidente e Nicola Mancino. Da questa vicenda sono nate ben tre azioni disciplinari: per il titolare dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia Antonio Ingroia, per il capo della procura Francesco Messineo e per l'altro pm Nino De Matteo. Tre procedimenti che sarebbero andati comunque avanti, ma con ben altra attenzione ora che Napolitano è di nuovo al Quirinale e ancora presidente del Csm
.

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anche le frange rosse del pd sono servite
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Messaggioda undertaker777 » dom apr 28, 2013 14:00 pm

Esplode, l?avvocato del Cavaliere: «La Cancellieri alla Giustizia è quanto di peggio ci poteva capitare. Vi avevo scongiurato in tutti i modi di non farla passare. E invece così voi state firmando l?eutanasia di Berlusconi, le sue future condanne, la sua eliminazione fisica per via giudiziaria...».

Muti i presenti intorno al tavolo di Palazzo Grazioli, gli occhi appuntati su Berlusconi. La cui bocca emette un sospiro: «Questo è il pensiero di Ghedini».

Sottinteso: il suo, non il mio. Oppure: lo so bene, ma non posso farci nulla, perché «il governo deve partire». Deve. E pure in fretta.

Non a caso il primo commento berlusconiano, udita la lista dei ministri, sottolinea quanto egli sia stato disponibile, verrebbe da dire servizievole: «Abbiamo trattato per la formazione del governo senza porre alcun paletto e senza impuntarci su nulla, escludendo persone che fossero già stati ministri».



Basti dire che ben quattro dei cinque neo-ministri Pdl (Alfano, Lorenzin, Lupi e Quagliariello) erano stati sospettati di alto tradimento per aver chiesto in autunno le primarie del partito, addirittura con una manifestazione al Teatro Olimpico (un quinto protagonista, Mauro, ha pure lui ottenuto la poltrona però in quota Monti).



una lezione sia a bersani che a grillo
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Messaggioda undertaker777 » dom apr 28, 2013 16:03 pm

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sti debosciati panzoni, con un sole del genere, si sono lasciati alle spalle le zebrate e il pian de la paia, e invece di sgranchirsi su un diedro manolo o sulla big bang, sono rimasti a tavola a inciuciare....
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Messaggioda undertaker777 » mar apr 30, 2013 9:29 am

a sentire il discorso di Enrico Letta di ieri, verrebbe da essere maliziosi...


sembrerebbe QUASI che Berlusconi, tanti anni fa', abbia chiesto al suo braccio dx Gianni Letta, di mettere una pedina importante nella squadra avversaria... ed ora ne stia raccogliendo i frutti....


mossa diabolica :roll:
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Messaggioda undertaker777 » gio mag 02, 2013 14:14 pm

Rivoluzione civile si scioglie, esperienza conclusa

Decisione unanime dopo il risultato elettorale insoddisfacente.

ROMA - "I soggetti che hanno dato vita a Rivoluzione Civile hanno deciso all'unanimità di considerare conclusa questa esperienza. Il risultato insoddisfacente delle elezioni politiche del febbraio scorso ha indotto ognuna delle componenti a una riflessione profonda della nuova fase politica al proprio interno". Così una nota congiunta

La nota, firmata da Antonio Ingroia (Azione Civile), Angelo Bonelli (Verdi), Luigi De Magistris (Movimento Arancione), Oliviero Diliberto (Pdci), Antonio Di Pietro (Idv), Paolo Ferrero (Prc) e Leoluca Orlando ......

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comunque vada sarà un successo!!! :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda undertaker777 » mer mag 22, 2013 9:46 am

Poltrone rosse, così lottizza la sinistra
La pratica delle raccomandazioni in Campidoglio investe i democratici. Ecco i dossier sulle giunte Rutelli e Veltroni

Roma - Tra i cavalli di battaglia della propaganda elettorale del centrosinistra per le prossime elezioni in Campidoglio, un punto di forza sono le accuse relative alla «parentopoli» di Alemanno.

Sulle pagine del Corriere della Sera ieri sono state pubblicate alcune lettere all'allora presidente della municipalizzata Ama, Giovanni Hermanin, e da questi protocollate.

Si tratta di lettere di raccomandazione (che per la verità non hanno ottenuto lo scopo prefissato).

Lettere che destano sorpresa, però, se si osserva la firma in calce.

In una, infatti, compare quella di Massimiliano Smeriglio (Sel), oggi vicepresidente della Regione Lazio, e di Luigi Zanda, capogruppo del Partito democratico al Senato.

Lo stesso che nel dicembre del 2010 presentò un'interrogazione con la quale chiedeva le dimissioni di Alemanno «per la sua responsabilità diretta per gli interventi con i quali ha fatto assumere i suoi protetti».

Ciò che più stupisce, a parte l'ipocrisia di accusare gli altri di ciò che si è con disinvoltura praticato in precedenza, è il fatto che queste lettere venissero allora (stiamo parlando del periodo della gestione capitolina di Veltroni) regolarmente protocollate.

E il primo a meravigliarsi è lo stesso sindaco Alemanno. «Il fatto che quei documenti venissero protocollati è ancor più grave - osserva il primo cittadino - perché testimonia che c'era una disinvoltura nel ricevere queste lettere di raccomandazione veramente sconcertante».

Affidandosi però ai numeri, la storia di questi ultimi anni mostra un percorso diverso.

Se è vero che il personale Ama è aumentato nel corso dell'ultimo lustro del 28% (409 unità in più rispetto al periodo coperto dalla precedente giunta), è altrettanto certificato che le assunzioni per chiamata diretta sono state solo 41 contro le 120 che la legge Brunetta permetteva alla municipalizzata.

Inoltre, spiegano in Campidoglio, dal 2009 in poi i bilanci dell'Ama hanno sempre registrato utili.


Cosa che non può dirsi per gli anni precedenti visto che nel 2008 il bilancio si è chiuso con 257 milioni di perdite ( nel 2007 era di 36 milioni).

L'altra municipalizzata finita sui giornali per «parentopoli» è l'Atac.

E qui basta il confronto tra i 5 anni della giunta Alemanno e il biennio 2006 -2007 targato Veltroni per notare che i numeri contraddicono la vulgata corrente.

Nel periodo della Giunta Alemanno sono state effettuate un totale di 1.604 assunzioni a fronte di 2.505 cessazioni, con un saldo di -901 unità.

Nel solo biennio precedente, invece, sono state assunte 1.694 unità di personale a fronte di sole 1.435 cessazioni, con un saldo "negativo" di 259 unità.

«Come era inevitabile - commenta il deputato Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl - la vera parentopoli sta venendo finalmente a galla».

All'Ama, per esempio, lavora Marzia Smeriglio, sorella del già citato Massimiliano.

Come anche lavorano alla stessa municipalizzata l'ex segretario regionale della Cgil, Franco Carcassi, assunto in Ama nel 2006 e Maurizio Venafro, assunto ancor prima ai tempi di Rutelli.

Venafro, sotto processo per la vicenda All Clean, ricopre attualmente l'incarico di capo di gabinetto di Nicola Zingaretti in Regione.

Anche Alberto Agostini lavora in Ama (dal 2000). Sua moglie all'epoca era la segretaria del vicesindaco Walter Tocci.
Tra i casi più rilevanti di questa «parentopoli» di sinistra ci sono quelli nati con la creazione del nuovo Auditorium e della Festa del Cinema. Qui è Goffredo Bettini, oggi ispiratore della campagna elettorale di Ignazio Marino, ad aver avuto un ruolo di tutto rispetto.

All'auditorium lavora Gloria Bozza, figlia dell'autista di Bettini, Lorenza Bonaccorsi, oggi deputata Pd, ma assunta già in epoca veltroniana, e Giovanni Cioffarelli, nipote di Franco, già assessore nella giunta regionale di Piero Badaloni. Per la Festa del Cinema lavorano, poi, come consulenti sia la sorella di Bettini, Fabia, che il cognato Gianluca Giannelli.


chi di parentopoli ferisce....
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