ma la storia è storia
Gli italiani, alle 19,30, apprendono dalla voce di Badoglio dell?avvenuta firma dell?armistizio, in conseguenza del quale ?ogni atto di ostilità contro le forze anglo-americane deve cessare da parte delle forze italiane in ogni luogo.
Esse però reagiranno ad eventuali attacchi da qualsiasi altra provenienza?.
L?ambiguità e la vigliaccheria del gruppo dirigente legato a casa Savoia trovano in queste parole il loro apice.
Anche nel momento supremo si rifiutava di dire con chiarezza che i nuovi nemici erano diventati i tedeschi e si trascurava l?apporto del popolo italiano alla svolta politico-militare.
Le conseguenze di quell?armistizio mal preparato e peggio eseguito sono tristemente note.
Badoglio, i principali componenti di casa Savoia e i capi di Stato maggiore delle tre Armi fuggono nella notte da Roma verso Pescara, dove una nave li porterà in salvo a Brindisi.
Gli organismi militari, privi di ordini precisi e ormai in stato di coma, si dissolvono in uno dei più clamorosi crolli nella storia di ogni tempo.
A ciascun comandante di unità, grande e piccola, ad ogni combattente venivano rimesse le scelte individuali.
Sarebbe stato un fuggi fuggi generale, con poche coraggiose eccezioni.
Settecentomila soldati italiani cadono prigionieri dei tedeschi, i quali, superato il primo momento di sbalordimento, procedono rapidamente all?occupazione di tutto il paese.
Disse W. Churchill alla fine della guerra: "Non so chi vincerà la prossima guerra, ma so chi la perderà: quelli che avranno l'Italia come alleato all'inizio".
ricordiamoci che se fosse stata la germania a tradire l'alleanza, ci avrebbero messo un nanosecondo a prendersi l'intero stivale, ed ora qui si parlerebbe inglese o tedesco
c'è poco da vantarsi, imho