L'ultima tegola sull'ideologo delle retate anti-evasione arriva da documenti e ricevute bancarie che riguardano l'acquisto ma soprattutto, la ristrutturazione dell'appartamento extralusso ai Parioli. Parte dei soldi per la compravendita sarebbe partita da uno dei cinque conti correnti accesi da Grilli sull'isola del Canale, località bollata dal Governo italiano come «paradiso fiscale». Conti in euro, sterline e dollari che il ministro ha però definito «in chiaro, dichiarati, su cui ho pagato le tasse» al tempo in cui era manager della Credit Suisse. «Quando sono venuto in Italia ho riportato i soldi indietro. Indipendentemente dalla casa. In altri tempi». Le date cui fa riferimento però sembrano non coincidere: nel 2002 Grilli lascia Londra per diventare Ragioniere generale dello Stato, mentre l'acquisto della casa risale al febbraio 2004. Dai documenti del divorzio si scopre poi che i lavori di rifacimento dell'appartamento, affidati alla società Aurea, sono stati liquidati per circa la metà in contanti (dunque senz'Iva): 287mila euro cash a fronte di un costo complessivo di 642mila euro. Una cifra di tutto rispetto sborsata da Grilli (che ha sempre parlato di un totale nettamente inferiore: 374mila euro) per rifare da cima a fondo, come emerge dalle carte della società appaltatrice, «un'abitazione con... una superficie commerciale di 310 mq, cantina di pertinenza, due posti auto, ... cinque bagni nuovi con sauna e vasca idromassaggio, una cucina gourmet super dotata, una piscina con fontane, getti, nuoto controcorrente e docce esterne, attacchi in giardino per una cucina esterna, sistema di irrigazione automatica per le piante, allarme, porte su misura, pavimento di lusso in rovere annerito con ogni lastra ?coppato? a mano». La piscina era stata ricavata da una serie di fioriere senza, a quanto pare, richiesta di permessi ma con una semplice dichiarazione d'inizio attività. Grilli aveva avuto la fortuna di acquistare l'immobile per un milione e 65mila euro, la metà del valore di mercato. Ottenendo dal Monte dei Paschi di Siena un mutuo di un milione e mezzo - circa il 40 per cento in più - a un tasso assai competitivo: il 3,75 per cento.
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almeno metà dell'acquisto pagato in nero, metà dei lavori pagati in nero
depositi in 5 conti correnti nei paradisi fiscali
gran bell'esempio dal Ministro dell'Economia dei tecnici
che ne dice il gènio Monti???
