
da nuvolarossa » sab apr 20, 2013 18:48 pm
da giorgiolx » sab apr 20, 2013 19:00 pm
da PIEDENERO » sab apr 20, 2013 19:25 pm
nuvolarossa ha scritto:Circa a pagina 6/7 si parlava dell'impossibilità del sistema di riformare se stesso.
120 pagine dopo ne abbiamo (mestamente) la prova pratica.
E abbiamo la prova che loro sono davvero pronti a tutto pur di perpetuarsi.
Sulla pelle delle persone.
da Franz the Stampede » sab apr 20, 2013 20:54 pm
da Sbob » sab apr 20, 2013 21:28 pm
nuvolarossa ha scritto:Certo, è un normalissimo processo psicopatologico ben studiato, si preferisce la MERDA conosciuta che qualunque cosa di non conosciuto.
da Sbob » sab apr 20, 2013 21:31 pm
Franz the Stampede ha scritto:"Hanno dato 7 anni di mandato a un 87enne. Manco a Cuba erano arrivati a tanto."
da El Rojo » sab apr 20, 2013 22:57 pm
da Sbob » sab apr 20, 2013 23:24 pm
da Sbob » sab apr 20, 2013 23:28 pm
da Falco5x » dom apr 21, 2013 9:23 am
da Sbob » dom apr 21, 2013 10:28 am
da coniglio » dom apr 21, 2013 10:51 am
Sbob ha scritto:Non so se di può parlare di democrazia quando, se il risultato di una votazione passata con tre quarti dei consensi non ti piace, gridi al golpe.
da El Rojo » dom apr 21, 2013 10:59 am
Rieletto con un plebiscito il Presidente Napolitano, l?uomo che ci ha regalato il governo Monti, che ha appoggiato l?introduzione del fiscal compact nella costituzione per difendere l?appartenenza a Eurolandia, sotto la cui guida abbiamo assistito ad una caduta spettacolare degli indici economici inclusa la perdita in appena un anno del 5 per cento del potere d?acquisto delle famiglie, dati che ci hanno fatto tornare ai livelli di reddito dei terribili anni Novanta. Un presidente che ha sostenuto e difeso forze politiche incapaci di governarci ed, a giudicare dal bilancio economico di questi ultimi anni, anche profondamente ignoranti ? che dire del MES, il fondo salva stati dove l?Italia concede fondi all?EU a tassi più bassi di quelli ai quali questi stessi verranno, in caso di necessità, tradotti in prestiti? Solo il Movimento 5 Stelle ed il Sel non si sono unti al gregge parlamentare.
Così dopo mesi di campagna elettorale, elezioni politiche che hanno chiaramente dimostrato la volontà di un cambiamento radicale e quelle presidenziali, che invece hanno ribadito che la nostra classe dirigente senza inciucio non funziona, siamo al punto di partenza: governo tecnico ancora in carica e presidente ottuagenario rieletto a causa di mancanza di candidati idonei. Benvenuti nella repubblica delle banane di Eurolandia, dove i cittadini non contano nulla (ma non lo sanno grazie alle favole raccontate loro nei talk show da una stampa che non si capisce bene se è parte del sistema o se come tutti noi ne è vittima), un paese dove i politici giocano a scacchi, male, tra di loro usando come scacchiera il parlamento.
E come tutte le repubbliche di banane anche la nostra è un paese dove andare in vacanza: sole, mare, opere d?arte e monumenti a josa; ma dove chi ci vive vuole o deve emigrare perche? non è piu? possibile vivere decorosamente. Un paese così piace più agli stranieri che a chi ci abita, ed infatti i primi se lo stanno comprando pezzo dopo pezzo, dato che gran parte dei suoi tesori industriali sono in vendita, o meglio in svendita. E di questi saldi bisogna ringraziare la nostra classe politica, inclusi gli inquilini del colle, tutta gente che oggi grazie all?ennesimo inciucio sta? anche alla cassa del patrimonio nazionale.
La lista del made in Italy già andato a ruba è lunga: Edison fondata nel 1884 è francese, il club di calcio Roma americano, la pasta Buitoni svizzera, la birra Peroni sud africana, le moto Ducati e le macchine Lamborghini tedesche, gli yacht Ferretti cinesi e la moda di Valentino del Qatar. Chi non viene comprato spesso finisce sul lastrico, nei primi tre mesi del 2013 4.218 società sono fallite, un aumento del 13 per cento rispetto al primo trimestre del 2012.
C?e? dunque poco da star allegri anche se, grazie all?elezione del vecchio presidente rieletto, domani molti parlamentari e molti italiani s?illuderanno di potersi godere la prima domenica di primavera in una nazione democratica che nulla ha da spartire con la repubblica delle banane di Woody Allen.
da cinetica » dom apr 21, 2013 12:31 pm
Falco5x ha scritto:Gli ultimi avvenimenti mi impongono una riflessione e una revisione delle idee, ovvero un'autocritica.
In questo topic avevo sempre criticato la rigidità dei 5* nel non voler dare fiducia agli 8 punti bersaniani per costituire un governo che ritenevo anch'esso di guerra. Mi rendo adesso conto però che anche se ciò fosse avvenuto, alle prime votazioni in aula si sarebbe subito assistito allo sport dell'impallinamento interno operato dai tiratori del PD contrari a Bersani, anticipando quindi ciò che si è visto accadere nell'elezione del PDR, e non si sarebbe forse concluso nulla.
da El Rojo » dom apr 21, 2013 13:25 pm
Tra le perle di questo giorno da incubo del Pd , spicca la dichiarazione di Stefano Fassina, che spiega il suo no a Rodota.
"Viviamo in un circuito mediatico che non so fin quanto rappresenti il paese nella sua interezza: ci sono milioni di persone che non conoscono Rodota' che io comunque stimo, neanche i miei genitori lo conoscono"
Mentre con Franco Marini, secondo il giovane turco del Pd, si "può chiudere con una guerra civile a bassa intensita che ha caratterizzato una lunga fase politica"
da Falco5x » dom apr 21, 2013 14:06 pm
Sbob ha scritto:Non so se di può parlare di democrazia quando, se il risultato di una votazione passata con tre quarti dei consensi non ti piace, gridi al golpe.
da Sbob » dom apr 21, 2013 15:04 pm
coniglio ha scritto:Sbob ha scritto:Non so se di può parlare di democrazia quando, se il risultato di una votazione passata con tre quarti dei consensi non ti piace, gridi al golpe.
cosa intendi.spiega.
davvero, non ho capito.
da Sbob » dom apr 21, 2013 15:16 pm
da El Rojo » dom apr 21, 2013 18:02 pm
NAPOLITANO AGAIN: UNA CONTINUITÀ CHE DICE TUTTO
21.04.2013
Dovremmo ripetere una miriade di analisi, oggi. Quelle che abbiamo accumulato nelle settimane, nei mesi, negli anni precedenti, e che sono a disposizione nei nostri archivi. Chi ne abbia voglia ? chi ne abbia bisogno ? può trovarci tutto quello che serve a comprendere il quadro politico, sia nazionale che internazionale, che si va delineando dall?autunno del 2008 in poi.
Nell?ottobre di quell?anno, infatti, cominciammo a pubblicare il mensile e fin dal primo istante l?obiettivo fondamentale fu chiarire sia i presupposti della crisi, sia i suoi possibili/probabili sviluppi. Per quanto riguarda l?Italia, in particolare, il passaggio cruciale si ebbe nel novembre 2011, con l?avvento del governo Monti. Che venne imposto da Giorgio Napolitano e che rese inequivocabile la strategia complessiva alla quale tendevano, e continuano a tendere, i potentati interni che hanno nella Troika il loro referente esterno. E a Washington, sede non solo della Casa Bianca ma della sede centrale della Federal Reserve, il comando-ombra al quale rendere conto.
L?obiettivo era preciso e giocoforza rimane lo stesso: una riorganizzazione socioeconomica dell?Italia in chiave spiccatamente neoliberista, tenendoci sotto scacco attraverso la minaccia del default e scardinando a una a una le garanzie del welfare. Martellando a oltranza i messaggi della propaganda, fino a farli percepire come innegabili. La parolina magica, ma da magia nera, delle riforme. Il circolo vizioso delle lodi, o del biasimo, in arrivo dall?estero a seconda di quanto ci uniformiamo a certe linee guida. Il totem dei Mercati.
La riconferma di Napolitano come presidente della Repubblica rientra appieno in questa prospettiva, per cui ogni lettura più circoscritta sarebbe riduttiva. E del tutto fuorviante. Il cosiddetto inciucio, che tanto scandalizza gli ingenui, è un?operazione assai più complessa di un accordo tra le nomenclature dei vari Pd, PdL e partiti minori di contorno, allo scopo di prolungare/perpetuare i privilegi di casta. Questo, semmai, è un gradevole vantaggio collaterale che essi ne ritraggono, ma che di per sé è solo la ricompensa per la loro fedeltà al sistema.
La vera chiave di lettura, che non esclude le lotte per bande o gli odi personali e che però li riduce a fenomeni secondari, risiede nell?omologazione generale a uno stesso modello. Modello economico, si intende. E solo di conseguenza anche sociale, politico, culturale. Ferme restando le analisi di più ampio respiro, è da qui che bisogna ripartire oggi. Da quello che implica il mantenimento di Napolitano al Quirinale: con i suoi presagi di governo di grande coalizione, comunque lo si andrà a definire e configurare in termini istituzionali, e dunque di sostanziale continuità con l?esecutivo capitanato da Mario Monti.
Rispetto a questo carattere onnicomprensivo, e a suo modo storico, dei processi in corso, l?innalzamento di Rodotà a simbolo/garanzia/demiurgo di una palingenesi nazionale non è solo eccessivo. È grottesco. Sempre che l?equivoco sia in buonafede, peraltro.
http://www.ilribelle.com/la-voce-del-ri ... tutto.html
da Sbob » lun apr 22, 2013 0:40 am
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