Callaghan ha scritto:andare a red up adesso direi che è decisamente troppo tardi, oltre al fatto che la vecchia produzione dinda-blond prevedeva abbondanti forate pannello-style dal 7b in su, e redup per quel poco che ci ho scalato, non fa eccezione. quando consultando la guida di albenga vedi tutti quei bei posti con nastrate di 7c-8a uno attaccato all'altro qualche sospetto ti verrà, no?
lì da quelle parti i posti migliori strapiombanti secondo me sono l'erboristeria, castelbianco, euskal, colosseo e terminal.
Dunque, questo mi interessa. Sì, la guida Oltrefinale, ovvero Gallo (sarai mica tu?!?!

), parla di Dinda e Blond coi toni di chi ringrazia, ma anche critica pesantemente. Non c'è bisogno di farsi venire i sospetti, è scritto nero su bianco, con un po' di bile (che condivido, anche se con ragioni leggermente diverse) per quanto riguarda il cappello introduttivo all'antro, per esempio.
Non è che in sé il bricolaggio sia tutto negativo. In Spagna, l'eldorado dei climbers fiki di oggi, si bricola a manetta. La famosissima El Delfin a Rodellar è man-made dalla prima zanca all'ultima. Sono forse più "discreti" e mi ricordo di un'intervista a Dani Andrada che giustificava il tutto dicendo che dal momento in cui chiodi, snaturi la roccia e quindi sei autorizzato a fare quello che vuoi della stessa. Vabbé. Penso tuttavia che un conto sia avere un 10% di bricolaggio (che include anche banali e accettabilissimi, se non benvenuti, consolidamenti in sika, per intenderci), un conto sia averne il 90% o più che finisce per banalizzare i movimenti di una via. Non è solo questione di realizzare vie di un certo grado. Discussione un po' sterile, lo so, mi scuso, mi fermo qui.
Detto ciò vorrei sapere:
- di che livello di bricolaggio stiamo parlando per le falesie di Albenga?
- perché dici che è troppo tardi per Red Up? Io pensavo fosse addirittura troppo presto
