sergio-ex63-ora36 ha scritto:gita scolastica per gli eletti 5*...
la meta è nota solo agli autisti del pulman...
Poi quando tornano in sede fanno delle libere discussioni dove ognuno conta uno:
[youtube]http://www.youtube.com/v/mxzeJWQqxxQ[/youtube]
da Falco5x » ven apr 05, 2013 12:08 pm
sergio-ex63-ora36 ha scritto:gita scolastica per gli eletti 5*...
la meta è nota solo agli autisti del pulman...
da yo » ven apr 05, 2013 12:38 pm
Con il decreto Bersani del 2007 si identificano principalmente due disposizioni legislative, emanate tra il 2006 ed il 2007, promosse dall'allora Ministero dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani durante il Governo Prodi II:
La prima (decreto legge n. 223 del 4 luglio 2006, convertito con la legge n. 248 del 4 agosto 2006), noto anche come "decreto sulle liberalizzazioni";
La seconda, con il decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2007, convertito in legge n. 40 del 2 aprile 2007, con l'intento di tutelare i consumatori, promuovere la concorrenza, snellire le pratiche burocratiche.
Caratteristiche
Le misure proponevano di rendere più dinamico il mercato, tutelare i consumatori (abbattendo i privilegi di alcune categorie sociali e aumentando la concorrenza in quei settori) e, in secondo luogo, di agevolare la lotta all'evasione fiscale (attraverso alcune procedure obbligatorie nei pagamenti).
Tra i provvedimenti si annoverano l'abolizione dei costi di ricarica per la telefonia mobile, la libera installazione di impianti per la distribuzione di carburanti, la liberalizzazione delle edicole.
Effetti
Abolizione del tariffario dagli ordini professionali
Tra gli effetti del decreto c'è l'abolizione delle tabelle che stabiliscono la parcella minima spettante all'ingegnere/architetto per un progetto o per la direzione dei lavori sulla base dell'importo dei lavori stessi. Stessa cosa per gli avvocati. Questa parte del decreto è stata criticata per svariate ragioni, che si riassumono brevemente. 1) Le tariffe professionali non hanno riguardato tutte le categorie professionali allo stesso modo, alcune ne sono state sostanzialmente escluse. 2) intervenire sulle tariffe e non sulle attività riservate è come in tervenire su aspetti secondari, tralasciando quelli essenziali. Si pensi a molte attività riservate ai notai, anacronistiche rispetto al progresso tecnologico. E comunque è contraddittorio con la premessa ("lenzuolate liberalizzatrici"). 3) le tariffe sono (talvolta) uscite dalla porta per rientrare dalla finestra. Si pensi al dibattito attualmente in corso (fine 2012) sulle tariffe degli avvocati.
Vendita dei farmaci da banco nei supermercati
Il provvedimento non riguarda i farmaci su ricetta, ma consente di creare spazi dedicati nella grande distribuzione, purché alla vendita sia impiegato personale con una laurea in farmacia, cercando così di creare possibilità di occupazione per tale categoria di neolaureati, in particolare nel settore lavoro dipendente. La titolarità delle licenze è in capo ai supermercati, nei quali i farmacisti vengono assunti come dipendenti come accadeva in passato nelle altre farmacie, per quanti fossero privi di una licenza. A tali esercizi è inoltre vietato di effettuare vendite a premio e/o sottocosto avente ad oggetto i farmaci. Il provvedimento prevede anche l'apertura di esercizi di vicinato, con la possibilità di vendita di farmaci senza obbligo di prescrizione, creando in questo caso parafarmacie spesso di proprietà degli stessi farmacisti.
A distanza di 5 anni, questa via è risultata di gran lunga la più seguita. Su oltre 3.400 parafarmacie, solo circa 300 fanno riferimento a strutture legate alla grande distribuzione organizzata, mentre oltre 3.000 sono esercizi di vicinato spesso di proprietà dello stesso farmacista che lavora all'interno. Il fatto che i farmaci non siano venduti nei normali scaffali, fra l'altro, dovrebbe evitare che l'acquirente li consideri alla stregua degli altri beni di consumo. I farmaci da banco costituiscono circa il 10% del fatturato dei farmacisti e, memori di quanto avvenuto per il latte per bambini, la rottura del monopolio della distribuzione e l'aumento della concorrenza potrebbero portare un significativo calo dei prezzi. D'altro canto i farmacisti ottengono la facoltà di avere più licenze intestate alla stessa persona, con il connesso pericolo di nuove concentrazioni nel settore.
Abolizione dei costi fissi di ricarica per i cellulari
Il decreto al capo 1, art. 1, prevede l'abolizione dei costi di ricarica del credito di carte prepagate come le sim card dei cellulari e vieta la previsione di una scadenza del traffico o del servizio acquistato.
Tutto è stato scatenato dal successo della petizione lanciata in rete e che con 800mila firme inviate alla Commissione Europea ha obbligato le Authority ad aprire un'indagine. Nonostante questa disposizione, oggi la disciplina in vigore prevista dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni permette ai gestori di telefonia mobile di far "scadere" le sim card non ricaricate da un certo numero di mesi (a discrezione del singolo operatore) ma prevede la possibilità di riattivare entro un certo termine il numero di telefono e/o di recuperare il credito residuo presente sulla sim card scaduta.
Licenze dei tassisti
Nonostante i provvedimenti di legge seguenti, il contingentamento, che limita il numero di licenze, non viene abrogato: non si tratta quindi sostanzialmente di una liberalizzazione. Un tassista potrà avere più licenze e auto, abolendo il vigente obbligo che legava alla figura professionale un'unica licenza e un'unica automobile. Analogamente alla liberalizzazione sui farmaci, anche l'aumento delle licenze dovrebbe garantire un aumento del numero di tassì nelle grandi città italiane (attualmente tra i più bassi d'Europa), un aumento della concorrenza e prevedibilmente un calo dei prezzi. Questa operazione è peraltro tesa a trasformare un lavoro autonomo in lavoro dipendente, con la possibilità della nascita nelle città di grandi aziende che controllano le quote del mercato prima indipendenti. Il risultato finale sarebbe quella di un migliore servizio a prezzi più bassi, grazie ad un aumento dell'offerta.
Anche per questa categoria viene abrogato il privilegio dell'ereditarietà della licenza.
Il caso verificatosi a Roma sembra smentire l'efficacia della norma. Il sindaco Veltroni, infatti, per scongiurare uno sciopero selvaggio dei tassisti (i quali si erano tutti riuniti in Piazza Venezia, bloccando in tal modo la circolazione nel centro della capitale) ha sì aumentato le licenze, ma ha anche concesso un aumento tariffario, in totale contrasto con lo scopo della normativa.[senza fonte]
Grande distribuzione organizzata
Il decreto vieta l'applicazione di tariffe d'ingresso per l'iscrizione nelle liste di fornitori qualificati di un dato produttore.
In particolare, per la grande distribuzione è anche abolito il contributo per l'accesso alla scaffalatura: un'impresa non dovrebbe più pagare per far esporre al pubblico i propri prodotti in un supermercato.
Tale tariffa era talora giustificata come un'equa ripartizione con i produttori del rischio d'impresa legato all'acquisto di prodotti nuovi dei quali non sono facilmente prevedibili i volumi d'acquisto, che spesso restavano invenduti, e che i produttori imponevano di commercializzare.
Oltre a una causa d'inflazione dei prezzi, la fee d'ingresso rappresentava anche una limitazione degli sbocchi sul mercato, specialmente per i piccoli produttori, e quindi un ostacolo alla libera concorrenza.
Permane una distinzione di fondo fra mercato all'ingrosso e al dettaglio. L'accesso ai punti vendita dei grossisti è riservato ai detentori di partita IVA, vale a dire negozianti e al limite professionisti, poiché all'atto del pagamento deve essere emessa una fattura, e non un ordinario scontrino fiscale. In questo modo, non viene realizzato l'accorciamento della filiera, per una riduzione dei margini di guadagno degli intermediari, e per favorire una vendita direttamente dal produttore al consumatore, a loro reciproco vantaggio.
Pagamenti obbligatori a professionisti con carta di credito
Tutti i pagamenti dovuti a professionisti devono avvenire mediante pagamento bancario o postale nonché mediante sistemi di pagamento elettronico, salvo per importi unitari inferiori a 100 euro. Esempi di mezzi ammessi sono l'assegno, il bonifico, la carta di credito o qualunque mezzo che movimenti un conto corrente bancario. Le soglie per il pagamento in contanti così come nell'originale formulazione sono:
sino al 30 giugno 2007: max 1.000 euro
dal 1º luglio 2007 al 30 giugno 2008: max 500 euro
dal 1º luglio 2008: max 100 euro
Successivamente la legge finanziaria 2007 ha modificato le scadenze di cui sopra nel modo seguente:
sino al 30 giugno 2008: 1.000 euro
dal 1º luglio 2008 al 30 giugno 2009: 500 euro
dal 1º luglio 2009: 100 euro
La misura è mirata contro l'evasione fiscale, mediamente elevata nei lavoratori autonomi: la misura cautelativa tuttavia non impedisce la libertà d'azione agli evasori i quali, con l'accordo del cliente, possono comunque richiedere contanti o assegni liberi da girare a terzi (ovviamente infrangendo la legge vigente).
Il decreto-legge n. 112/2008 entrato in vigore il 25 giugno 2008 ha abrogato queste disposizioni.
Potere contrattuale e rischi per i protestati
La norma consente alle banche di avere visibilità sulle entrate più significative (sopra i 1000 euro) dei professionisti. L'informazione dà un ulteriore potere contrattuale alla banca in caso di richiesta del credito. Scenari possibili sono il rifiuto di prestiti a studi in fallimento, ma anche l'applicazione di tassi d'interesse più alti per remunerare il rischio specifico d'impresa.
Quanti sono protestati, inoltre, sono esclusi da un anno a cinque anni (vedasi la disciplina del protesto) dalla possibilità di firmare assegni o detenere carte di credito da qualsiasi banca. Queste persone sono registrate in un elenco alla "Centrale allarme Interbancaria", che gli istituti di credito consultano a pagamento, prima di stipulare contratti con i clienti. Il protesto può arrivare per un assegno o cambiale scoperti. Il professionista che è protestato o ha subito un fallimento, in questo modo, non può più esercitare la sua attività, a meno di cointestare lo studio ad una terza persona che non è segnalata nell'ambito bancario.
In presenza di situazioni di scoperto bancario ("conti in rosso"), l'istituto bancario può essere tenuto a bloccare l'importo presente sul conto corrente e gli eventuali altri depositi, fino al ripagamento del debito.
Questo crea un problema di reperimento della liquidità necessaria a saldare spese che sono per alcuni multipli al di sopra della soglia dei 1.000 euro, perché diventano necessari molteplici pagamenti di "piccolo taglio" sotto tale soglia, i soli che possono essere incassati in contanti senza transitare per il conto corrente e i relativi blocchi per lo scoperto.
Un secondo problema riguarda i movimenti in uscita, ossia il blocco di quei trasferimenti che per i titolari di partita IVA possono essere svolti solo a mezzo del conto, come il pagamento di tasse e imposte.
Transazioni bancarie e controllo monetario
Per pagamenti anche a trasferimenti di proprietà di auto, moto, barche, ecc., tutti i quali occorre trasferire un bene con un atto di vendita, la cifra superiore a 100 euro, si ha l'obbligo del pagamento controllato, previo transazione bancaria, citando nella clausola il riferimento dell'operazione. Un altro problema è il rifiuto di una moneta a corso forzoso quale è l'euro. Il corso forzoso equipara la moneta di carta/metallo a quella delle transazioni bancarie, ed impone di accettare come mezzo di pagamento qualsiasi taglio della moneta. I tagli da 100 euro in su dovranno essere rifiutati, per lasciare il posto a transazioni bancarie, che sono equiparate a un'alternativa non esclusive di quelle in contanti.
Sempre in accordo con questa riforma, nel mese di giugno è stato introdotto l'obbligo degli agenti assicurativi di accettare il pagamento delle polizze soltanto a mezzo del conto corrente. Questo a seguito di dieci anni di dibattito, in cui gli agenti protestavano perché la maggioranza dei clienti preferisce pagare in contanti. Altri esempi di prodotti acquistabili solo attraverso il conto corrente sono i titoli di stato.
Ad opinione di alcuni, i ricorrenti obblighi di pagamento a mezzo di transazioni su conto corrente con divieto del contante, rientrano in un progetto di controllo della moneta, che dovrebbe portare progressivamente all'abbandono di banconote e monetine, con le quali sono acquistabili sempre meno prodotti e servizi. Lo scambio dovrebbe avvenire con trasferimenti bancari, mentre chi li gestisce ha il potere o meno di autorizzare singole transazioni, un potere che cresce con il loro numero. Soprattutto, i minori prelievi di contante dai correntisti, a fronte di maggiori movimenti del conto corrente, consentirebbero alle banche di abbassare la riserva frazionaria e fare più prestiti. Ciò, mantenendo l'attuale equilibrio finanziario, per il quale uno dei compiti principali è quello di soddisfare il fabbisogno di cassa per i prelevamenti dei correntisti. Da ultimo, ai professionisti è legato circa il 20% del PIL italiano. Commissione di carte di credito su queste somme, introiti per l'emissione e incasso di assegni e bonifici sono una considerevole entrata, che può avere un effetto inflativo, dato che i professionisti potrebbero caricare sui prezzi i costi di queste modalità di pagamento.
Alcuni, tuttavia, contestano la natura "liberalizzatoria" di tale norma, ritenendola un mezzo di maggiore controllo dello Stato sui cittadini.
Recesso anticipato
Salta l'obbligo per gli utenti di restare fedeli agli operatori di telefonia e di reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata: i contratti di adesione stipulati con tali operatori devono prevedere la facoltà del contraente di recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza spese non giustificate da costi dell'operatore (alcuni operatori oggi impongono la fornitura del servizio per 12 mesi). Gli operatori non possono, inoltre, imporre un obbligo di preavviso superiore a 30 giorni. Una confusa terminologia normativa nel testo del provvedimento sembra far valere il recesso previsto dal decreto Bersani solo per i consumatori e non anche per le aziende. Tuttavia, AGCOM ha poi pubblicato nel giugno 2007 proprie linee guida per la corretta applicazione delle disposizioni in commento (http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=387), nelle quali ha chiarito, tra l'altro, che il diritto di recesso con preavviso non superiore a 30 giorni (in qualsiasi momento e senza applicazione di penali, salvi i costi giustificati) imposto dalla Bersani nei contratti per adesione deve essere rispettato dagli operatori anche con riguardo ai clienti business (di fatto avvalendosi del potere di estendere le tutele normative dei consumatori ad altre categorie di clienti, attribuito all'AGCOM dall'art. 70 comma 2 del D.lgs. 259/03 e s.m.i.)
Critiche
Questa voce non è neutrale!
Questa voce o sezione sull'argomento politica è ritenuta non neutrale.
Motivo: fonti insufficienti. Mancanti per l'ultima parte. Come si può asserire con sicurezza che l'abolizione "sarebbe stata applicata da lì a poco da parte dell'Authority,"? E, soprattutto, come si può imputare al decreto il ritocco successivo delle tariffe? Non le si sarebbero potute ritoccare comunque anche se l'abolizione fosse venuta dalla Authority?
Per contribuire, correggi i toni enfatici o di parte e partecipa alla discussione. Non rimuovere questo avviso finché la disputa non è risolta. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Critiche hanno messo in discussione alcuni punti del decreto Bersani, specialmente riguardo "l'abolizione dei costi di ricarica". Operazione che sarebbe stata applicata da lì a poco da parte dell'Authority, la quale aveva terminato un'indagine sul caso ed era pronta a prendere provvedimenti. Difatti, i promotori dell'iniziativa contro i costi di ricarica ritengono che la decisione di Bersani di includere l'eliminazione dei costi di ricarica nel decreto fosse solo una strumentalizzazione politica[1]. Questo comportamento ha causato anche un intervento dell'UE, che si è lamentata del comportamento di Bersani: attraverso l'approvazione di una legge su una materia che di fatto è di competenza dell'Authority, egli si è infatti posto in conflitto con quest'ultima[2]. Come se non bastasse, subito dopo l'entrata in vigore del provvedimento, gli operatori telefonici, per compensare le mancate entrate dei costi delle ricariche, hanno immediatamente ritoccato le tariffe dei piani telefonici più convenienti, anche quelle già operative e quindi non passibili di variazioni, aumentandone unilateralmente i costi, fra le proteste (inascoltate) dei clienti[3]. In seguito sono state nuovamente proposte, ma non da tutti i gestori, tariffe al minuto più convenienti, con l'unica variante dell'aumento dello scatto alla risposta.
Negli anni a seguire anche l'efficacia della riforma sull'RCA è stata attenuata, con buona parte delle compagnie assicurative che legalmente hanno iniziato a distinguere tra una classe di merito ereditata ed una non ereditata, con notevole differenza tra i due premi calcolati[4]; allo stesso modo per l'obbligo di pagamento con carta di credito e il controllo monetario si sono riscontrati numerosi casi di cittadini stranieri, in particolare cinesi, che acquistano costosi immobili ed attività con solo denaro contante.
Il decreto Bersani è anche stato criticato su un piano molto più generale, di coerenza politica: non è intervenuto sui cosiddetti "poteri forti" (banche, categorie professionali, assicurazioni), se non su aspetti marginali, in compenso è riuscito a far arrabbiare i benzinai e i tassisti. Su altri aspetti ancora, e cioè le "semplificazioni" burocratiche, secondo molti operatori si sono rivelate delle inutili complicazioni. Un esempio significativo riguarda i "passaggi" per iniziare una attività d'impresa. Tradizionalmente, gli Enti coinvolti sono quattro, INPS, INAIL, Camera di Commercio e Agenzia delle Entrate; ognuno di questi Enti aveva procedure, modulistiche, scadenze e software propri. La legge "Bersani" ha obbligato gli operatori ad utilizzare un canale unificato (detto ComUnica), gestito dalle Camere di Commercio, che non ha sostituito quattro procedure, ma è una sorta di "copertina", cioè un quinto software" che incapsula gli altri quattro, e che vincola più di prima rispetto alle scadenze specifiche di ogni procedura. La situazione attuale è che alcune procedure, "provvisoriamente" mantengono la loro autonomia (INAIL, Camera di Commercio e Agenzia delle Enrtate). Secondo i critici, la montagna ha partorito un topolino, e ha comportato inutili spese a carico del settore pubblico e maggiori costi per le imprese. Vedi anche "sportello unico" per le attività produttive, siglabile SUAP.
da Sbob » ven apr 05, 2013 12:39 pm
sergio-ex63-ora36 ha scritto:gita scolastica per gli eletti 5*...
la meta è nota solo agli autisti del pulman...
da yo » ven apr 05, 2013 13:10 pm
da coniglio » ven apr 05, 2013 14:09 pm
da yo » ven apr 05, 2013 14:27 pm
coniglio ha scritto:rimpiangere Montanelli ancor di più.
gli italiani: un gregge di pecore anarchiche.
da yo » ven apr 05, 2013 14:34 pm
coniglio ha scritto:
torno a sedermi dalla parte del torto, visto che dalla parte della ragione è già tutto occupato (cit.)
(ti ricordi PIEDE? fummo profetici!)
da yo » ven apr 05, 2013 14:44 pm
da PIEDENERO » ven apr 05, 2013 14:49 pm
coniglio ha scritto:rimpiangere Montanelli ancor di più.
gli italiani: un gregge di pecore anarchiche.
torno a sedermi dalla parte del torto, visto che dalla parte della ragione è già tutto occupato (cit.)
(ti ricordi PIEDE? fummo profetici!)
da coniglio » ven apr 05, 2013 15:05 pm
Sbob ha scritto:coniglio ha scritto:
Vedi che ti ossessiono... ad ogni mio messaggio senti un incontrollabile impulso a rispondere con una frase vuota o una faccina...
Almeno io ho l'ossessione di B. o di Grillo, insomma, personaggi di un certo rilievo
da coniglio » ven apr 05, 2013 15:06 pm
yo ha scritto:Però Coniglio, guarda i risvolti positivi
il gregge di pecore ha smesso di dare del fascista a Grillo
adesso i coglioni, testa di c***o, vaffanculo vaffanculo sono i grillini
i grillini, chi sono costoro?![]()
e i piddini, chi sono costoro?![]()
e quelli di destra? chi sono costoro?![]()
Coniglio, sono tutti, tutto il gregge, tranne te.
vado a farmi lo shampoo.
da yo » ven apr 05, 2013 15:23 pm
coniglio ha scritto:guarda che ne sono perfettamente consapevole, anch'io sono gergge (non fate altro che ripetercelo). ma non credo nè di essere originale, nè di essere illuminato, nè che il "mio gregge" detenga la verità incontrastata su un gregge di cui non faccio parte e che non conosco. nè ovviamente di detenere la verità tout court (checchè gli intellettuali ne dicano)
da coniglio » ven apr 05, 2013 15:26 pm
yo ha scritto:coniglio ha scritto:guarda che ne sono perfettamente consapevole, anch'io sono gergge (non fate altro che ripetercelo). ma non credo nè di essere originale, nè di essere illuminato, nè che il "mio gregge" detenga la verità incontrastata su un gregge di cui non faccio parte e che non conosco. nè ovviamente di detenere la verità tout court (checchè gli intellettuali ne dicano)
secondo me certe provocazioni dovresti ignorarle, o rigirarle contro
e poi Sbob non è ignorante
è solo un pò poltrone, e poi molte volte pretende delle risposte dalle persone sbagliate
e poi adora provocare, ed è polemico (solo giusto un tantino)
e gli piaceva dare del Voi, del Loro e del Coloro, ma ora è migliorato, dopo quasi 100 pagine
addioooooooooooooooo
da Sbob » ven apr 05, 2013 15:55 pm
coniglio ha scritto:vedi che sei scorretto nel confronto dialettico? ha ragione nuvola al 100%.
la mia faccina è una risposta ad un insulto (l'ennesimo) tuo nei miei confronti.
prima lanci il sasso e poi nascondi la mano.
e sarei io il coniglio?
e sappi una cosa:
sei di un'ignoranza catastrofica in tema di diritto.
non ti ho mai sputtanato apertamente in queste pagine per rispetto, dato che sono discussioni pubbliche. mi sono limitato a suggerirti delle cose, ma avrei dovuto farlo, vista la tua presunzione e la tua arroganza
ps. se + persone ti dicono certe cose, fatti delle domande.
ripeto, studia i teoremi.
da Sbob » ven apr 05, 2013 16:01 pm
yo ha scritto:adora provocare, ed è polemico (solo giusto un tantino)
da Falco5x » ven apr 05, 2013 16:15 pm
yo ha scritto:e poi Sbob non è ignorante
è solo un pò poltrone, e poi molte volte pretende delle risposte dalle persone sbagliate
e poi adora provocare, ed è polemico (solo giusto un tantino)
da MarcoS » ven apr 05, 2013 17:16 pm
da Sbob » ven apr 05, 2013 17:36 pm
da Falco5x » ven apr 05, 2013 17:40 pm
Sbob ha scritto:No, voglio fare l'ambasciatore!!!!
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