nuvolarossa ha scritto:Buzz non scrive più su Planetmountain, ma il suo blog è lì, pubblico, quindi riporto un bel post che quoto integralmente.
http://robuz.wordpress.com/2013/02/26/e-una-cosa-bellissima/Cè una teoria affascinante, chiamata della risonanza morfica, sviluppata dal biologo inglese Rupert Sheldrake, secondo la quale se un sistema autorganizzato ? gli atomi, le molecole, i cristalli, le cellule, le piante, e società animali ? sviluppa alcune proprietà strutturali, organiche, comportamentali o psicologiche, queste vengono automaticamente acquisite da altri sistemi autorganizzati simili o da altri membri della stessa specie.
Così, se una parte di un popolo raggiunge un certo livello di conoscenza o consapevolezza spirituale in una massa critica, questa stessa consapevolezza si estenderebbe per risonanza morfica ad altri individui.
E? una teoria che implica peraltro una concezione fondamentale dell?esistenza: ?ogni trasformazione individuale comporta una modificazione del sistema e chi si trova all?interno di questo sistema viene inevitabilmente coinvolto. Cominciamo quindi a trasformare noi stessi. Questo è il massimo che possiamo fare. La trasformazione personale è l?arma più potente che si possa usare per modificare l?umanità e l?intero pianeta?.
Scrivevo venerdi scorso, di ritorno da Piazza San Giovanni a Roma:E ci credo, che abbiano paura
Molti ancora non capiscono: parlano, scrivono di Grillo. Grillo qua, Grillo là. Non della gente, per cui Grillo è solo un tramite. Il tam tam dei media su Grillo, ossessivo, insistente, inoculante, pervasivo. Molti pensano, e non si accorgono di pensare i pensieri di altri. Come lo ha trovato, tanta gente che non va nella rete? Perché era lì?
E? qualche altra cosa quello che ha tirato la gente in piazza e che domani la porterà a votare M5S.
E? un?onda. Un fremito. Un?energia. Un urlo silenzioso. Ve ne dovete andare.
Ci pensavo stanotte, mentre non riuscivo ad addormentarmi per l?adrenalina. La rete, il web, il passaparola. Tutto ciò è stato importante, ma c?è di più.
Molti mi hanno scritto questo periodo, Grazie a te ho cambiato idea, mi hai fatto riflettere, voterò 5 stelle. Ma lo so, lo sento, ognuno di noi è stato un tramite. Lo stesso Beppe Grillo con le sue doti eccezionali di comunicatore, è stato un tramite. Una sponda.
In realtà è qualche altra cosa.
Sabato mattina parlavo al telefono con mia madre. Aveva saputo della mia simpatia per il M5S solo perché ci eravamo sentiti al telefono da San Giovanni. Per vari motivi ultimamente non avevamo avuto modo di parlare.
Perché Grillo non è andato in televisione, mi ha detto, così quelli come me che non hanno internet sono tagliati fuori. Come faccio io a sapere cosa dicono? Sento solo gli altri che gliene dicono di tutti i colori.
Allora le ho spiegato cosa fosse e dicesse il M5S. I miei dubbi, le mie speranze. Perché per la prima volta dopo tanti anni mi ritrovassi a credere che fosse possibile un cambiamento. Non mi aspettavo di convincerla. Parlavo per me. Mia madre ha sempre votato Pci-Ds-Pd, magari con poca convinzione ma per tradizione. E? una vita intera che vota così. Ma a un certo punto mi ha anticipato, si è messa a dire quello che avrebbe voluto, lei, dalla politica, da quelli che votava. E quello che diceva era quello che dice la gente del M5S. Si, mamma. Si, sono d?accordo. Ripetevo solo questo. Sono convinta, li voto, mi ha detto.
Alcuni giorni fa era venuto a trovarmi un rappresentante. Che aria tira? mi ha chiesto. Brutta. Siamo al limite, gli ho risposto. Parlavo dell?azienda.
Speriamo si decidano a cambiare qualcosa, ora, con le elezioni, mi ha detto. Io sono anni che non voto, ho azzardato, dato che non parlo di solito di politica sul lavoro e non avevo idea di come la pensasse, ma ora voterò M5S.
Si, è l?unica, mi ha risposto. E tutti, tutti quelli da cui vado, faranno così. E i suoi clienti sono piccole imprese, artigiani, officine. Gente il cui voto a un movimento rivoluzionario, nel senso che è talmente nuovo, sconosciuto ai più, e dice cose talmente fuori dal normale linguaggio della politica, non me lo sarei mai aspettato.
Ed è stato in queste settimane uno stillicidio, di cose così. La sensazione che dal tessuto profondo del paese venisse fuori qualcosa e che quel qualcosa andava nella stessa direzione. Una marcia silenziosa.
La stessa sensazione che ho avuto a San Giovanni, nelle zone meno attive della piazza. La gente vicina, ma separata. Senza un passato in comune, senza un?identità. L?ho scritto. Qualcosa li aveva avvicinati. Li teneva insieme. La maggior parte non parlava, ascoltava. Non applaudiva. Solo un leggero sorriso alle battute, una mezza frase a bassa voce a sottolineare qualche passaggio del discorso.
Anche andando via, quasi tutti in silenzio. Come se avessero ascoltato quello che volevano e ora fosse il momento di far parlare i fatti.
Non tutti quelli hanno votato il M5S, otto milioni e mezzo di persone, hanno avuto modo di informarsi a fondo su internet. L?informazione che necessita la consapevolezza di scegliere qualcosa di totalmente nuovo. Eppure in tutta italia, con percentuali molto simili, straordinariamente, dal piemonte alla calabria, dalla sardegna alle marche, da lazio alla sicilia, hanno fatto una scelta rivoluzionaria.
Nei mesi scorsi, quando le piazze di tutta europa si riempivano di gente che protestava, si diceva: ma gli italiani? che popolo inetto, per non dire di merda, loro basta che guardano il grande fratello, rincoglioniti dalla tv, imbambolati dalla propaganda, gli italiani gi fanno un golpe e sono contenti, gli fanno bu con lo spread e si prendono Monti come il salvatore della patria?
Sapete come si dice a Roma? e mecojoni!
La studieranno in tutto il mondo, la rivoluzione degli italiani. Una rivoluzione democratica, incredibile. Che fa carta straccia del potere dei media. Della disinformazione del potere. Che polverizza lo stantio delle ideologie. Una sollevazione gandhiana contro la supponente arroganza dell?elite.
E? una cosa bellissima.
L?altra sera ho portato mia figlia, che ancora non vota, a San Giovanni. Mi ha chiesto, papà ma che ci andiamo a fare, con questo freddo, non la puoi sentire su internet?
Le ho detto: ci sono cose nella vita in cui bisogna esserci, per capirle. Che bisogna starci. Questa potrebbe essere una di quelle, che fra tanti anni potrai dire, io quel giorno, c?ero.
Ora sentiamo le isterie di chi non ha capito niente, del movimento 5 stelle, del paese. Di quelli che hanno perso e pensano per questo che abbiano perso tutti. Mentre tutti gli altri pensano che avremmo perso se avessero vinto loro.
Vediamo la rabbia dei mercati, dei tedeschi, dei burocrati europei. Si calmeranno. Dovranno prendere atto che gli italiani sono un popolo che in questo momento sta dando lezione di democrazia al mondo. Anche se questo contrasta con il loro programmi per noi.
Ascoltiamo tutti i vecchi tromboni, prima della definitiva scomparsa, lanciarsi in arzigogoli per spiegare e per aggrapparsi a quello che stanno inesorabilmente perdendo.
Ma la pienezza di questa giornata non potrà togliercela nessuno.