psycho ha scritto:Vabbuò, insisto nel mio monologo donchisciottesco col sax che mi sbeffeggia spocchioso
Dopo l'apertura dei grandi itinerari classici (Bianchini, Dorna, Livotti, Comici, Bettella, Carugati etc) e dopo la fine del periodo delle direttissime ad espansione (Rinaldi, Carron & Co.), a Rocca Pendice (sempre là vado parar) Francesco Piardi (il Checco di "Checco e Granchio"), Luigi Venezian e Maurizio Carmignotto (questi ultimi autori tra l'altro della guida della falesia) riattrezzano la parete e ripercorrono in libera molte vecchie vie, e ne aprono anche molte di nuove ("il braccio destro del destino", all'uscita della guida doveva ancora essere liberata)
ciò, venessia.... discorendo del Pendice a te me parli dei boni Luigi e Maurizio (giusto parché te gavarè a so' guida) e te te desmenteghi (o no te ghe mai savùo) del Leo Di Marino, che in pendice nol gavarà verto magari tante vie, ma CHE vie...