da brookite » mer ott 04, 2006 10:48 am
da davi » ven ott 20, 2006 0:01 am
da quchibu » ven ott 20, 2006 0:09 am
da Silvio » ven ott 20, 2006 0:13 am
quchibu ha scritto:all'ultimo lui si trasferisce in america
il padre muore di cancro
e lui torna a kabul dove reincontra quello che lo ha violentato da ragazzino che è diventato un capo talebano ma riesce ad ammazzarlo e a portare via il figlio del suo amico
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da davi » ven ott 20, 2006 0:30 am
Silvio ha scritto:quchibu ha scritto:all'ultimo lui si trasferisce in america
il padre muore di cancro
e lui torna a kabul dove reincontra quello che lo ha violentato da ragazzino che è diventato un capo talebano ma riesce ad ammazzarlo e a portare via il figlio del suo amico
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ma, è il finale ???
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da quchibu » ven ott 20, 2006 0:33 am
da virgy » ven ott 20, 2006 8:45 am
quchibu ha scritto:si, specifico meglio:
lui aveva un servo, che era un amico,
insieme facevano questa cosa che è la caccia agli aquiloni
dei ragazzini rivali, li inseguono e violentano il suo amico, lui non dice nulla, ha paura e non lo difende
per questo motivo inizia a sentirsi in colpa verso il suo amico ed evitarlo
perde così la sua amicizia
quando inizia la guerra con i russi si dividono
il suo amico con il padre se ne va
lui con suo padre se ne va in america
il padre in america muore di cancro
lui viene a sapere che il suo amico è in realtà suo fratello
che è morto, ucciso dai talebani con la moglie
ma che ha avuto un figlio
e questo figlio è kabul in un orfanatrofio
si reca a kabul rischiando moltissimo e questo bambino è in mano
al suo tormentatore da piccolo
quello che aveva violentato il suo amico fratello
ormai uno dei capi dei talebani
lui riesce ad ucciderlo e a fuggire
chiudendo il cerchio.
fanculo!
da quchibu » ven ott 20, 2006 8:51 am
da davi » lun ott 23, 2006 11:41 am
quchibu ha scritto:il libro è bello
ma per fare un dispetto a davi questo e altro
da davi » lun ott 23, 2006 11:52 am
Nel 1979, Bin Lāden si avvicinò alla causa dei Mujaheddin impegnati nella guerriglia islamista avversa al governo filosovietico dell'Afghanistan, organizzando alcuni anni dopo (1984) un nuovo fronte, chiamato Maktab al-Khidmat (MAK), con il compito di convogliare - con il sostegno dei servizi segreti Americani, pakistani e dell'Arabia Saudita - denaro, armi e combattenti per la guerra afgana. Il MAK ricevette finanziamenti anche dalla CIA che - secondo lo stesso Consigliere per la Sicurezza Nazionale del presidente americano Carter, Zbigniew Brzezinski - intervenne direttamente ed indirettamente (attraverso i Servizi Segreti Pakistani) nel finanziamento, nella fornitura di armi (inclusi i missili contraerei spalleggiabili Stinger), nella preparazione e nell'assistenza logistica ai guerriglieri afgani.
Sempre secondo Zbigniew Brzezinski il sostegno alla guerriglia islamista aveva lo scopo di provocare un intervento sovietico nel paese asiatico al fine di mettere in difficoltà il Cremlino sul piano politico internazionale e far dissanguare l'Armata rossa nelle montagne dell'Afghanistan. L'invasione sovietica dell'Afghanistan avvenne nel 1979 poco dopo la data nella quale, secondo Brzezinski, gli americani avrebbero iniziato a fomentare la guerriglia islamista
da davi » lun ott 23, 2006 12:21 pm
virgy ha scritto:quchibu ha scritto:si, specifico meglio:
lui aveva un servo, che era un amico,
insieme facevano questa cosa che è la caccia agli aquiloni
dei ragazzini rivali, li inseguono e violentano il suo amico, lui non dice nulla, ha paura e non lo difende
per questo motivo inizia a sentirsi in colpa verso il suo amico ed evitarlo
perde così la sua amicizia
quando inizia la guerra con i russi si dividono
il suo amico con il padre se ne va
lui con suo padre se ne va in america
il padre in america muore di cancro
lui viene a sapere che il suo amico è in realtà suo fratello
che è morto, ucciso dai talebani con la moglie
ma che ha avuto un figlio
e questo figlio è kabul in un orfanatrofio
si reca a kabul rischiando moltissimo e questo bambino è in mano
al suo tormentatore da piccolo
quello che aveva violentato il suo amico fratello
ormai uno dei capi dei talebani
lui riesce ad ucciderlo e a fuggire
chiudendo il cerchio.
fanculo!
che bello!!!!!!!
ho letto un libro senza spendere soldi per comprarlo!
Grazie Qu......
da ragnux » lun ott 23, 2006 13:16 pm
da ibou dal peron » ven ott 27, 2006 19:29 pm
da Andrea62 » lun ott 30, 2006 2:28 am
davi ha scritto:
però mi sembra, leggendolo, che i trenta anni di storia afghana che fanno da sfondo alla trama, siano riletti in chiave decisamente filoamericana...
però per il momento è solo un'impressione...
certo che l'autore nel 1980 è emigrato in America, ottenendo asilo politico. Infatti l'Afghanistan era appena stato invaso dai carrarmati russi. Dal romanzo emerge un certo dente avvelenato
da davi » mer nov 01, 2006 1:01 am
Dove abbiamo imparato. A essere liberi... Attraverso la prospettiva delle sue montagne, Bocca ci parla di un?Italia vera, con le sue forze e le sue debolezze, molto diversa dal Paese in cui viviamo.
da mina vagante » mer nov 01, 2006 21:41 pm
da geko - luca » mer nov 01, 2006 22:05 pm
mina vagante ha scritto:
Titolo: Filosofia della montagna
Autore: Tomatis Francesco
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2005
Collana: Tascabili. Saggi
ISBN: 8845241386
Pagine: 222
La montagna in tutti i suoi molteplici aspetti, esaminata da una prospettiva filosofica. Per Tomatis, professore di Ermeneutica filosofica, l'ambiente montano aiuta a comprendere e a risolvere le questioni centrali della vita umana perché sulle vette tutto riesce a essere colto compiutamente, con profondità e con partecipe distacco come in una prospettiva dall'alto. Attraverso le proprie esperienze, l'autore elabora un pensiero che ritrova una dimensione di libertà e di pace, in grado di porre in dialogo anche le differenti culture della Terra, perché, come ebbe a dire un alpinista d'altri tempi: "La montagna è dei buoni." Chiuso il libro, al lettore parrà d'aver raggiunto veramente alcune tappe di un percorso spirituale.
http://www.libreriauniversitaria.it/BIT ... ntagna.htm
da mina vagante » mer nov 01, 2006 22:06 pm
da virgy » mer nov 01, 2006 23:19 pm
geko - luca ha scritto:mina vagante ha scritto:
Titolo: Filosofia della montagna
Autore: Tomatis Francesco
Editore: Bompiani
Data di Pubblicazione: 2005
Collana: Tascabili. Saggi
ISBN: 8845241386
Pagine: 222
La montagna in tutti i suoi molteplici aspetti, esaminata da una prospettiva filosofica. Per Tomatis, professore di Ermeneutica filosofica, l'ambiente montano aiuta a comprendere e a risolvere le questioni centrali della vita umana perché sulle vette tutto riesce a essere colto compiutamente, con profondità e con partecipe distacco come in una prospettiva dall'alto. Attraverso le proprie esperienze, l'autore elabora un pensiero che ritrova una dimensione di libertà e di pace, in grado di porre in dialogo anche le differenti culture della Terra, perché, come ebbe a dire un alpinista d'altri tempi: "La montagna è dei buoni." Chiuso il libro, al lettore parrà d'aver raggiunto veramente alcune tappe di un percorso spirituale.
http://www.libreriauniversitaria.it/BIT ... ntagna.htm
l'ho appena iniziato, vi faccio poi sapere se mi è piaciuto...
da madbi » ven nov 03, 2006 22:16 pm
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