Il Duce e Il Gran Sasso

[davi]

Il Duce spesso, affacciandosi alla finestra della sua stanza per ammirare il Gran Sasso diceva "se non fossi prigioniero, qui è meglio del paradiso!".

Non l'ho mai dimenticato". Così mi diceva la cara Elisa, una delle pochissime persone rimaste nell'albergo di Campo Imperatore, dove il Duce rimase prigioniero fino al 12 settembre del '43.......

"Prego per lui tutte le sere" dichiarò ancora una volta, come già avvenuto per le tante interviste fatte durante gli anni passati. E come in tutte le altre interviste, la fatidica domanda "Ma lei signorina Elisa, era innamorata del Duce?" "No, queste sono tutte calunnie!".

.....


http://www.ilduce.net/lisetta.htm
.

[Roberto]

Ma è la madre di Bruno Vespa?

[davi]

si... gli assomigliava effettivamente

notate il busto sul comodino. Mussolini ebbe un'incredibile capacità di lasciare un'orma indelebile nel cuore delle persone...

[MarcoS]

Mussolini ebbe un'incredibile capacità di lasciare un'orma indelebile nel cuore delle persone...

si, come tutti quelli che fanno le peggio cose, lo mettono in culo a destra e a manca e poi vengono pure ringraziati.

La storia, e la storia patria è piena di queste belle figure....che muoiono sempre troppo tardi.

[brunoz]

Ciao !!

Suggerisco di rivedere e risentire l'ultimissima scena di Gli anni ruggenti,
quella nella quale Nino Manfredi, sul treno che lo riporta a Roma, legge la
lettera...



Miao.

[Silvio]

Ciao !!

Suggerisco di rivedere e risentire l'ultimissima scena di Gli anni ruggenti,
quella nella quale Nino Manfredi, sul treno che lo riporta a Roma, legge la
lettera...



Miao.

un aiuto veloce ????


non me recuerdo....

[brunoz]

Ciao !!

Ciao !!

Suggerisco di rivedere e risentire l'ultimissima scena di Gli anni ruggenti,
quella nella quale Nino Manfredi, sul treno che lo riporta a Roma, legge la
lettera...



Miao.

un aiuto veloce ????


non me recuerdo....

Riassunto: Nino Manfredi, agente assicurativo, da Roma si reca in un paesello
(+ Puglia ke Basilicata) ma viene preso per un gerarca ispettore in incognito...
ossequiato, conteso, temuto, etc... verso la fine, dopo ke a ogni livello si sono
coperti di ridicolo, il malinteso si svela e lui se ne torna mesto a Roma...

Questa, in sintesi, la storia... cmq, mentre sta in un posto sfigato (che pare
essere "sassi di Matera") un tipo gli si avvicina e gli chiede di portare una
lettera al duce... Manfredi, del tutto stupito, dice cmq di sì e s'infila la lettera
in tasca... alla fine, quando sta sul treno, se ne rammenta e la legge...

Naturalmente non ne ricordo il testo al 100%, ma la sostanza era:
"Caro dùci, vi scrivo perchè vorrei avere una finestra. Ora che sono solo perchè
il mio unico figlio è morto in guerra, lasciandomi orfano del tutto, io vi chiedo di
poter avere quantomeno una finestra alla quale stare e pregare per voi che ne
avete tanto bisogno."

Nel film (vedetelo, accidenti!) la lettura era non di Manfredi ma di una voce fuori
campo, con marcata inflessione, non rabbiosa, semmai rassegnata...

Miao.

[Silvio]

Grazie Brunoz, preciso come siempre.

[brunoz]

Ciao !!

Grazie Brunoz, preciso come siempre.

Non c'è di che... il film è godibile anche per le riuscitissime interpretazioni
di Salvo Randone, Gino Cervi e Gastone Moschin (oltre a Manfredi, ovvio).

Miao.