da Paolin » ven set 29, 2006 23:11 pm
Cari Ragazzi,
la faccenda è quanto mai complicata ma, credetemi, tutti i partecipanti ( giudici, avocati ,guide e sopratutto alpinisti) sono per una maggior libertà d' azione degli sciatori.
Ne abbiamo discusso varie volte in numerosi incontri preparatori durante l' estate è il più incazzato di tutti è proprio Othmar ( quello che casualmente si chiama come il tipo dei gatti delle nevi)
Ma bisogna anche fare i conti con i grossi interessi del dolomitisuperski...è li è dura!
Non si può arrivare ad un muro contro muro con quelli altrimenti perdiamo.
Io non sarò relatore della faccenda ma ho scritto un messaggio che farà da preambolo, provo ad allegarlo.
Ciao
Lo sci fuoripista nell' area dolomitica
Proviamo a metterci nelle condizioni di un turista che viene a sciare nelle dolomiti per la prima volta ed è abituato a cambiare stazione sciistica ogni anno, viaggiando dalle alpi agli Stati Uniti.
L? offerta del dolomitisuperski è sicuramente invitante, tra le migliori che si possano trovare a livello sciatorio.
Tantissimi comprensori collegati tra loro ,un? immensità di piste con pochi uguali sul pianeta ed un ambiente unico da poter godere coi propri sci ai piedi.
Sia esso appassionato di fuoripista o meno credo che inevitabilmente confronti gli standard delle località da Lui visitate.
Sicuramente all? estero non vengono battute tutte le piste quando nevica, vengono lasciati ampi spazi a chi vuol godere della neve fresca senza doversi avventurare in territori più pericolosi.
Dopo le nevicate molte delle piste non vengono battute ma rimangono piene delle naturali cunette , in tante località sono molto apprezzate, gli sciatori scivolano a velocità non sostenuta in tutta sicurezza e diversificano il loro stile a proprio piacimento.
Credo che questi 2 piccoli accorgimenti consentano un risparmio ai gestori degli impianti in termini di utilizzo dei gatti delle nevi e rendano lo sci più autentico alla portata di tutti.
Un discorso particolare riguarda la sicurezza dei pendii a ridosso delle piste raggiungibili facilmente dagli impianti.
In tutte le stazioni estere esiste un monitoraggio costante dell? area sciabile: segnalazioni luminose indicano ai turisti il grado di pericolo valanghe ,i pendii a rischio vengono costantemente controllati ( specialmente dopo vento e nevicate) in modo da rendere sicura l? apertura degli impianti e delle piste e di conseguenza di tutti gli utenti, sia che si avventurino fuoripista o meno.
Sono sicuro che il Turista in visita nel nostro territorio sia disorientato: non esiste un?informazione adeguata di quali condizioni di neve si presenti il vasto comprensorio, ogni impianto adotta una segnaletica ?personalizzata? mai chiara e ,salvo che in poche aree ,viene effettuato il distacco provocato di valanghe.
Quindi il nostro ospite si trova in una situazione di maggior ?pericolo? rispetto agli standard normali delle stazioni estere, viene disinformato sulle condizioni niveometerolgiche, suo malgrado si trova a sciare a ridosso di pendii pericolosi e facilmente ed involontariamente può mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella altrui.
Credo che i visitatori abbiano diritto ad una maggior attenzione da parte di tutti, una più chiara ed uniforme informazione, una maggior tutela della sicurezza, una salvaguardia dell?attività sportiva che vengono praticare sulle nostre montagne che non vuol solo dire sciare su veloci e pericolose autostrade ma godere della neve e della natura in maniera più autentica ;senza rischiare di tornare a casa con l? umiliazione di una multa per non aver saputo interpretare un ? ordinanza comunale esposta in minuscolo tra innumerevoli cartelloni pubblicitari