alpinista muore sul Monte Rosa, dietro la Gnifetti..

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda ric.m » ven set 15, 2006 13:51 pm

Thinkice ha scritto:Scrivo solo una piccola nota...
Ieri sera in palesta ho incontrato una mia amica con cui vado di solito in montagna, la quale inizia a raccontarmi di questo incidente che per sua sfortuna ha vissuto in diretta.

La cordata che è caduta gli era a 10 metri, loro gli hanno urlato di stare attenti ma 10 secondi dopo non li hanno più letteralmente visti. Inghiottiti nel crepaccio.

Hanno fatto una sosta, chiamato il 118 e cercato di capire come stavano i due nel crepo.. una brutta storia.

Lei mi ha raccontato che i due erano legati a 2 metri massimo di distanza, stavano passando fuori traccia in un punto con molta neve fresca, insomma i dati per la tragedia c'erano tutti.


2 mt. su un ghiacciaio pericoloso sono pochini...
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Messaggioda meryxtoni » ven set 15, 2006 14:08 pm

pochini??...solo??..va bè non infieriamo...
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Messaggioda carla77 » sab set 16, 2006 12:37 pm

meryxtoni ha scritto:pochini??...solo??..va bè non infieriamo...

Già, tanto valeva non legarsi... :(
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Messaggioda n!z4th » sab set 16, 2006 14:40 pm

Sono shokkato...ieri sera mi hanno detto che era la ragazza del mio istruttore...certo la drammaticità è la stessa di quando non lo sapevo ma la cosa mi tocca molto di più.Poverino lui soprattutto...chissà che angoscia ha ora per averle tracinata giù... :(
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Messaggioda blek64 » sab set 16, 2006 17:36 pm

Per la mia modesta esperienza, in presenza di crepacci e ponti di neve è sempre meglio legarsi e tenere un certa distanza tra un componente e l'altro e sopratutto sulla corda fare i nodi a palla che in caso di caduta improvvisa del compagno forse riescono a fermare la caduta.
Una volta ad un corso con il soccorso alpino facevamo le prove di caduta dentro ad un crepaccio, praticamente se non c'era la corda di sicurezza si andava tutti nel crepaccio, e che si vedeva quando il compagno saltava dentro e si era pronti per fermare la caduta.
Poi se è la tua ora non c'e' nulla da fare.
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Messaggioda alpedrol » dom set 17, 2006 19:41 pm

blek64 ha scritto:Per la mia modesta esperienza, in presenza di crepacci e ponti di neve è sempre meglio legarsi e tenere un certa distanza tra un componente e l'altro e sopratutto sulla corda fare i nodi a palla che in caso di caduta improvvisa del compagno forse riescono a fermare la caduta.
Una volta ad un corso con il soccorso alpino facevamo le prove di caduta dentro ad un crepaccio, praticamente se non c'era la corda di sicurezza si andava tutti nel crepaccio, e che si vedeva quando il compagno saltava dentro e si era pronti per fermare la caduta.
Poi se è la tua ora non c'e' nulla da fare.


Per la mia attività credo di aver salito molte migliaia di metri di dislilello in arrampicata e su pendii glaciali. Ho fatto anche per qualche anno soccorso alpino, e di incidenti - credetemi - ne ho visti parecchi, così come di salme recuperate! Ho soccorso anche - Grazie a Dio - tante persone vive e vegete!
Eppure di fronte a questi fatti - la morte in montagna pur avendo applicato le tecniche di sicurezza - mi viene sempre in mente quanto dice il Vangelo: "uno verrà preso e l'altro lasciato".
Credo che ben emerga, da tanti messaggi che qui ho letto, la necessità di non cedere al fatalismo. Occorre combattere con tutte le armi della sicurezza questa probabilità di incidente.
Così non nasce in noi nè il "superuomo" nè tanto meno la dea della fatalità.
Equilibrio, via mediana.
Hi
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Messaggioda n!z4th » dom set 17, 2006 22:52 pm

alpedrol ha scritto:
blek64 ha scritto:Per la mia modesta esperienza, in presenza di crepacci e ponti di neve è sempre meglio legarsi e tenere un certa distanza tra un componente e l'altro e sopratutto sulla corda fare i nodi a palla che in caso di caduta improvvisa del compagno forse riescono a fermare la caduta.
Una volta ad un corso con il soccorso alpino facevamo le prove di caduta dentro ad un crepaccio, praticamente se non c'era la corda di sicurezza si andava tutti nel crepaccio, e che si vedeva quando il compagno saltava dentro e si era pronti per fermare la caduta.
Poi se è la tua ora non c'e' nulla da fare.


Per la mia attività credo di aver salito molte migliaia di metri di dislilello in arrampicata e su pendii glaciali. Ho fatto anche per qualche anno soccorso alpino, e di incidenti - credetemi - ne ho visti parecchi, così come di salme recuperate! Ho soccorso anche - Grazie a Dio - tante persone vive e vegete!
Eppure di fronte a questi fatti - la morte in montagna pur avendo applicato le tecniche di sicurezza - mi viene sempre in mente quanto dice il Vangelo: "uno verrà preso e l'altro lasciato".
Credo che ben emerga, da tanti messaggi che qui ho letto, la necessità di non cedere al fatalismo. Occorre combattere con tutte le armi della sicurezza questa probabilità di incidente.
Così non nasce in noi nè il "superuomo" nè tanto meno la dea della fatalità.
Equilibrio, via mediana.
Hi

Belle parole.Davvero.E soprattutto vere,verissime.Bisogna combattere...
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Messaggioda kattufink » dom set 17, 2006 23:06 pm

8/10 METRI DI CORDA (con 3 nodi a palla) TRA OGNI COMPONENTE DELLA CORDATA.

CORDA SEMPRE TESA (!)

F.B.L. 8O 8O 8O

Queste le mie tre semplici regole base :wink:
SE SEI IN CIMA A MEZZOGIORNO E' PROBABILE UN TUO NON RITORNO.
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Messaggioda n!z4th » dom set 17, 2006 23:18 pm

Io di solito faccio due nodi a palla...

sbaglio? :roll:

ma i dieci metri mi piace semrpe averli belli abbondanti... :wink:
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Messaggioda n!z4th » dom set 17, 2006 23:18 pm

scusa ma

F.B.L.


che vuol dire? :roll: :arrow: 8)
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Messaggioda Thinkice » dom set 17, 2006 23:21 pm

n!z4th ha scritto:scusa ma

F.B.L.


che vuol dire? :roll: :arrow: 8)


fa balà luch! - fai ballare l'occhio
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Messaggioda J&J » sab set 23, 2006 9:45 am

roby4061 ha scritto:
il berna ha scritto:Rhuitor.


Ruitor :wink:


Rutor :!:
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Ciò che oggi è impossibile domani può non esserlo
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Messaggioda kattufink » sab set 23, 2006 15:20 pm

J&J ha scritto:
roby4061 ha scritto:
il berna ha scritto:Rhuitor.


Ruitor :wink:


Rutor :!:


E' corretto in entrambi i modi, sia Rutor che Ruitor.
:wink: :wink:
SE SEI IN CIMA A MEZZOGIORNO E' PROBABILE UN TUO NON RITORNO.
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Messaggioda n!z4th » sab set 23, 2006 15:56 pm

Thinkice ha scritto:
n!z4th ha scritto:scusa ma

F.B.L.


che vuol dire? :roll: :arrow: 8)


fa balà luch! - fai ballare l'occhio


Ah ok...fa balà loch

:wink:
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Messaggioda J&J » dom set 24, 2006 10:41 am

kattufink ha scritto:
J&J ha scritto:
roby4061 ha scritto:
il berna ha scritto:Rhuitor.


Ruitor :wink:


Rutor :!:


E' corretto in entrambi i modi, sia Rutor che Ruitor.
:wink: :wink:


Direi proprio di no....Ruitor è una forzatura.

Allo stesso modo la Gran Serra non si chiama Gran Sertz (anche se ammetto che il secondo suona meglio)
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Messaggioda xee » dom set 24, 2006 15:18 pm

J&J ha scritto:
kattufink ha scritto:
J&J ha scritto:
roby4061 ha scritto:
il berna ha scritto:Rhuitor.


Ruitor :wink:


Rutor :!:


E' corretto in entrambi i modi, sia Rutor che Ruitor.
:wink: :wink:


Direi proprio di no....Ruitor è una forzatura.

Allo stesso modo la Gran Serra non si chiama Gran Sertz (anche se ammetto che il secondo suona meglio)


Perchè?
Tu dici così.
Persone che conosco mi dicono invece che il nome corretto, di derivazione celtica (nun se ne può più!!!), sarebbe proprio Ruitor.

Ne sai qualcosa di più?
Perché voglio dormire il sonno delle mele
per apprendere un pianto che mi purifichi dalla terra;
perché voglio vivere con quel bimbo oscuro
che voleva tagliarsi il cuore in alto mare.
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Messaggioda Donatello » dom set 24, 2006 15:23 pm

xee ha scritto:
Perchè?
Tu dici così.
Persone che conosco mi dicono invece che il nome corretto, di derivazione celtica (nun se ne può più!!!), sarebbe proprio Ruitor.

Ne sai qualcosa di più?


io sapevo (da leggende di famiglia tramandate oralmente) che una delle origini più accreditate del nome Rutor fosse la derivazione da "Rui tort" che dovrebbe significare torrente tortuoso o qualcosa di simile...
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Messaggioda xee » dom set 24, 2006 15:28 pm

Donatello ha scritto:
xee ha scritto:
Perchè?
Tu dici così.
Persone che conosco mi dicono invece che il nome corretto, di derivazione celtica (nun se ne può più!!!), sarebbe proprio Ruitor.

Ne sai qualcosa di più?


io sapevo (da leggende di famiglia tramandate oralmente) che una delle origini più accreditate del nome Rutor fosse la derivazione da "Rui tort" che dovrebbe significare torrente tortuoso o qualcosa di simile...


Ecco appunto; anche io sapevo Rui = ruscello.
Perché voglio dormire il sonno delle mele
per apprendere un pianto che mi purifichi dalla terra;
perché voglio vivere con quel bimbo oscuro
che voleva tagliarsi il cuore in alto mare.
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Messaggioda Donatello » dom set 24, 2006 15:41 pm

xee ha scritto:
Donatello ha scritto:
xee ha scritto:
Perchè?
Tu dici così.
Persone che conosco mi dicono invece che il nome corretto, di derivazione celtica (nun se ne può più!!!), sarebbe proprio Ruitor.

Ne sai qualcosa di più?


io sapevo (da leggende di famiglia tramandate oralmente) che una delle origini più accreditate del nome Rutor fosse la derivazione da "Rui tort" che dovrebbe significare torrente tortuoso o qualcosa di simile...


Ecco appunto; anche io sapevo Rui = ruscello.


Ora svacco...
Sempre leggendariamente parlando, si narra che sui pendii ove ora risiede il ghiacciaio, c'erano vaste praterie ove gli animali da pascolo crescevano pacificamente.
Un giorno un mendicante si presentò alla porta di un ricco proprietario chiedendo del latte. I proprietario si rifiutò e disse "piuttosto che darlo a te lo butto per terra" e così fece.
Il mendicante (che non ricordo se era dio o un comunista) s'incazzò alquanto con il ricco proprietario e promise che quel bianco latte che aveva buttato sarebbe stata la sua rovina... e da quel giorno iniziò a nevicare per mesi e mesi... (probabilmente in realtà il mendicante era il topocane travestito :roll: ) creando quello che noi oggi chiamiamo ghiacciaio del rutor...

morale:
Se vedete un mendicante uccidetelo prima che possa chiedervi qualcosa.
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Messaggioda J&J » dom set 24, 2006 16:53 pm

xee ha scritto:
Donatello ha scritto:
xee ha scritto:
Perchè?
Tu dici così.
Persone che conosco mi dicono invece che il nome corretto, di derivazione celtica (nun se ne può più!!!), sarebbe proprio Ruitor.

Ne sai qualcosa di più?


io sapevo (da leggende di famiglia tramandate oralmente) che una delle origini più accreditate del nome Rutor fosse la derivazione da "Rui tort" che dovrebbe significare torrente tortuoso o qualcosa di simile...


Ecco appunto; anche io sapevo Rui = ruscello.


Da "Il PNGP" di Giulio Berutto. Volume 1

Il toponimo ha subito nel tempo diverse deformazioni, riportate sul bollettino CAI 1898 a pag. 88: "...nei vecchi documenti dei secoli scorsi si trova scritto Ruthod, Rutors, Ru Tors, Retors, Rutorso, Retort e non mai Ruitor". A proposito di quest'ultima forma ci pare interessante quanto scritto da Emile Gaillard:" Les alpinistes français ont adopté la forme Ruitor qui est la prononciation savoyarde, les italiens celle Rutor. Quelques-uns prétendent que ce nom vient de Ruise ou Roise signifiant glacier, d'autres, non moins logicament, de Ru tors (ruisseau tordu)".

E poi suona meglio Rutor (opinione soggettiva ovviamente).
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