Principiante

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda cuorpiccino » mar set 30, 2003 10:29 am

Secondo me, alla fine, la differenza maggiore per parlare di alpinismo non è tanto la quota, quanto il modo. Mi spiego.
Se Maurizio apre una via in stile trad in Sardegna, è più vicino all'alpinismo di uno che ripete una via in Cinque Torri.
Ancora più al limite, forse anche le salite compiute da quei pazzi inglesi hanno molto di "alpinistico", anche se sono lunghe 20 metri.
Trovo che la componente fondamentale dell'alpinismo è, in qualche modo, il rischio, che falesia non dovrebbe esistere (a patto che vi ricordiate di legarvi e le vie siano protette bene). In montagna, per condizioni meteo e per ambiente, una parte di rischio è sempre presente, in inverno ancora di più.
La spinta alla ricerca di certe sensazioni è personale, ma finché sentiamo in noi questa spinta, siamo in qualche modo alpinisti.

Falesia e sci di pista li lascerei fuori, più di una bella camminata in qualche posto isolato dal turismo e dalla ricezione del cellulare.
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda vito » mar set 30, 2003 10:43 am

cuorpiccino ha scritto:Secondo me, alla fine, la differenza maggiore per parlare di alpinismo non è tanto la quota, quanto il modo. Mi spiego.
Se Maurizio apre una via in stile trad in Sardegna, è più vicino all'alpinismo di uno che ripete una via in Cinque Torri.
Ancora più al limite, forse anche le salite compiute da quei pazzi inglesi hanno molto di "alpinistico", anche se sono lunghe 20 metri.
Trovo che la componente fondamentale dell'alpinismo è, in qualche modo, il rischio, che falesia non dovrebbe esistere (a patto che vi ricordiate di legarvi e le vie siano protette bene). In montagna, per condizioni meteo e per ambiente, una parte di rischio è sempre presente, in inverno ancora di più.
La spinta alla ricerca di certe sensazioni è personale, ma finché sentiamo in noi questa spinta, siamo in qualche modo alpinisti.

Falesia e sci di pista li lascerei fuori, più di una bella camminata in qualche posto isolato dal turismo e dalla ricezione del cellulare.

Anche andare a fare un escursione in luoghi isolati, non frequentati e senza segnaletica e' alpinismo, piu' che fare una parete attrezzata con un'interminabile fila di spit.
In un escursione cosi' c'e' la componente avventura data dall'ingognita e dall'incertezza.
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Messaggioda Zietta » mar set 30, 2003 10:58 am

"l'alpinismo non è solo uno sport. E' un'insieme di attività, è uno stile di vita, è una filosofia di pensiero.
.... ....
Personalmente penso che chi sceglie l'alpinismo non cerchi la competizione con altre persone, ma dei compagni con cui dividere le avventure.
.... ....
Del resto l'alpinismo è fondamentalmente inutile (non si vince niente e si fa molta fatica) e alquanto egoista (lo si pratica perché da piacere personale ma non serve a nessuno all'infuori di se stessi). La competizione sta nel superare i propri limiti, le proprie paure per raggiungere lo scopo. Ognuno col suo stile, con il suo metodo con le proprie capacità che sono come le impronte digitali: non ne esistono due uguali.
....
Si va in montagna per conoscere se stessi (e quindi il resto del mondo), per sentirsi vivi, per sentire che c'è qualcosa di più grande della banale vita quotidiana."

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Messaggioda pietrodp » mar set 30, 2003 12:04 pm

cuorpiccino ha scritto:...
Trovo che la componente fondamentale dell'alpinismo è, in qualche modo, il rischio, che falesia non dovrebbe esistere


Accanto al rischio vi e', secondo me, la possibilita' di "non farcela", a determinare dove inizia l'alpinismo. Certo, e' soggettiva (io non ce la faccio a passare sul III e un altro sul IX), ma, come dice Eisendle, "l'alpinismo inizia dove non sei piu' sicuro di passare".
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Re: Principiante

Messaggioda Wolfgang » mar set 30, 2003 12:31 pm

Emanù ha scritto:Ciao a tutti!
Sono un nuovo iscritto e vi trovo oltre che simpaticissimi anche molto disponibili a dare suggerimenti quindi......DOMANDA: secondo voi si può imparare ad arrampicare a 26 anni?
Son sempre andato in montagna (dalla nascita circa, prima in zainetti vari e poi a piedi, appena ho capito come si fa a camminare...!), ma non ho mai pensato seriamente di iniziare ad arrampicare. Adesso vorrei iniziare, la cosa mi attrae molto, ma sento dire che bisogna partire da giovani giovani. Voi cosa suggerite???

Grazie a tutti!



Non ho mai iniziato e me la cavo abbastanza bene!!!!!!
"Chi non ha paura della morte in questo gioco ha già perso" W.Gullich
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Messaggioda vito » mar set 30, 2003 13:46 pm

ZiaYoya ha scritto:"l'alpinismo non è solo uno sport. E' un'insieme di attività, è uno stile di vita, è una filosofia di pensiero.
.... ....
Personalmente penso che chi sceglie l'alpinismo non cerchi la competizione con altre persone, ma dei compagni con cui dividere le avventure.
.... ....
Del resto l'alpinismo è fondamentalmente inutile (non si vince niente e si fa molta fatica) e alquanto egoista (lo si pratica perché da piacere personale ma non serve a nessuno all'infuori di se stessi). La competizione sta nel superare i propri limiti, le proprie paure per raggiungere lo scopo. Ognuno col suo stile, con il suo metodo con le proprie capacità che sono come le impronte digitali: non ne esistono due uguali.
....
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Messaggioda Zietta » mar set 30, 2003 14:49 pm

pietrodp ha scritto:come dice Eisendle, "l'alpinismo inizia dove non sei piu' sicuro di passare".


"Alpinismo ed arrampicata sono due vocaboli e due concetti che, come il gioco delle matriosche, si contengono l?un l?altro.
Posso fare alpinismo arrampicandomi e l?esatto contrario. La fantasia di ognuno di noi decide e decodifica la variabili e dunque i modi ed il numero delle espressioni di queste attività. Non c?è e non ci saranno nella mia mente steccati e definizioni da vocabolario su ciò che è una cosa o un'altra. Continuo ad arrampicare nel garage di casa, sulle grandi pareti fin sulla punta dell?Everest senza cambiare entusiasmo o la scala dei valori. Agire per vivere e vivere per agire. Anche solo con la forza dei propri pensieri e della mente. Diversamente siamo tutti in fila indiana anche quando ci definiamo in solitaria o in prima assoluta..."

sempre Eisendle ... tanto per aumentare la confusione
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Messaggioda biemme » mar set 30, 2003 16:15 pm

ZiaYoya ha scritto:Posso fare alpinismo arrampicandomi e l?esatto contrario. La fantasia di ognuno di noi decide e decodifica la variabili e dunque i modi ed il numero delle espressioni di queste attività.


ciao
d'accordo sulla fantasia e sulle variabili, ma questa perfetta reciprocità arrampicata-alpinismo non la vedo per niente, nel senso che posso sicuramente fare alpinismo arrampicandomi, ma come faccio a fare arrampicata....alpinisticandomi ?

A parte questa demente battuta, secondo me :
1. l'arrampicata è certamente una componente dell'alpinismo
2. l'arrampicata può essere certamente fine a sè stessa e non avere nulla a che fare con la montagna
3. l'alpinismo non potrà mai essere una componente dell'arrampicata

ciao a tutti
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Messaggioda carlo - roc » mar set 30, 2003 16:18 pm

cuorpiccino ha scritto:Secondo me, alla fine, la differenza maggiore per parlare di alpinismo non è tanto la quota, quanto il modo. Mi spiego.
Se Maurizio apre una via in stile trad in Sardegna, è più vicino all'alpinismo di uno che ripete una via in Cinque Torri.
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quindi, secondo te, si parla di alpinismo solo in base alla difficoltà????
in pratica se la guida dei monti d'italia parla di via alpinistica classificata F+ è in realtà una gita escursionistica ?
bho ... non la penso così
Da qui, Messere, si domina la valle.
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Messaggioda vito » mar set 30, 2003 16:24 pm

carlo - roc ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Secondo me, alla fine, la differenza maggiore per parlare di alpinismo non è tanto la quota, quanto il modo. Mi spiego.
Se Maurizio apre una via in stile trad in Sardegna, è più vicino all'alpinismo di uno che ripete una via in Cinque Torri.
Ancora più al limite, forse anche le salite compiute da quei pazzi inglesi hanno molto di "alpinistico", anche se sono lunghe 20 metri.
Trovo che la componente fondamentale dell'alpinismo è, in qualche modo, il rischio, che falesia non dovrebbe esistere (a patto che vi ricordiate di legarvi e le vie siano protette bene). In montagna, per condizioni meteo e per ambiente, una parte di rischio è sempre presente, in inverno ancora di più.
La spinta alla ricerca di certe sensazioni è personale, ma finché sentiamo in noi questa spinta, siamo in qualche modo alpinisti.

Falesia e sci di pista li lascerei fuori, più di una bella camminata in qualche posto isolato dal turismo e dalla ricezione del cellulare.


quindi, secondo te, si parla di alpinismo solo in base alla difficoltà????
in pratica se la guida dei monti d'italia parla di via alpinistica classificata F+ è in realtà una gita escursionistica ?
bho ... non la penso così


Secondo me anche se e' f+ ma per raggiungere la cima bisogna fidarsi della propria eperienza e intuito e non una fila di bolli rossi e' alpinismo.
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Messaggioda Roberto » mar set 30, 2003 19:50 pm

Ma gli angeli, sono maschi o femmine :?:
E' più o meno, come chiedersi cosa è alpinismo :wink:
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Messaggioda Zietta » mer ott 01, 2003 8:19 am

Roberto ha scritto:Ma gli angeli, sono maschi o femmine :?:
E' più o meno, come chiedersi cosa è alpinismo :wink:


sapevo che sarei rimasta senza risposta, ma almeno avrei ascoltato la voce di altri per arrivare a una mia idea di alpinismo
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Messaggioda carlo - roc » mer ott 01, 2003 8:26 am

ZiaYoya ha scritto:sapevo che sarei rimasta senza risposta, ma almeno avrei ascoltato la voce di altri per arrivare a una mia idea di alpinismo


.. e che idea ti sei fatta ???
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Messaggioda Zietta » mer ott 01, 2003 8:51 am

vado in montagna da parecchio tempo, esclusivamente trekking
secondo me l'alpinismo va oltre il trekking, richiede conoscenza, tecnica e una dose di rischio (seppur minima e calcolata)

non mi considero un'alpinista perche' non ho nessuna conoscenza tecnica e le mie salite non hanno niente a che fare se non con le mie gambe e il sentiero che percorro

posso fare un paragone con il windsurf?
si dice sempre che i surfisti si dividono in due categorie: quelli che planano e quelli che non planano. VERISSIMO!
dietro ci puoi mettere tutta la filosofia che vuoi, il senso di liberta', sentirsi tutt'uno con gli elementi, l'emozione di volare sull'acqua .... parole, pensieri e sensazioni.
pero' sei un surfista vero solo se plani, solo se il livello tecnico raggiunge un certo grado di difficoltà!

allo stesso modo vedo l'alpinismo come un vivere la montagna con qualche difficoltà in piu, al di la delle parole e della filosofia che ci puo stare dietro a questo "stile di vita".
Forse inziero a sentirmi + alpinista quando avro' finito il corso di arrampicata ... o forse tra un mese avro' cambiato ancora idea ...

vedremo
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Messaggioda orietta » mer ott 01, 2003 9:04 am

...
Ultima modifica di orietta il mar mag 18, 2004 9:09 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Roberto » mer ott 01, 2003 10:37 am

orietta ha scritto:non tutti... :?
io vado in montagna semplicemente perchè non posso farne a meno...
:oops:


Questo è alpinismo! :idea:

Non c'è nessun'altra definizione, nessun paletto, o limite, l'alpinismo è andare in montagna per il piacere, o la soddisfazione, che ti da :!:
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Messaggioda cuorpiccino » mer ott 01, 2003 10:57 am

vito ha scritto:
carlo - roc ha scritto:
cuorpiccino ha scritto:Secondo me, alla fine, la differenza maggiore per parlare di alpinismo non è tanto la quota, quanto il modo. Mi spiego.
Se Maurizio apre una via in stile trad in Sardegna, è più vicino all'alpinismo di uno che ripete una via in Cinque Torri.
Ancora più al limite, forse anche le salite compiute da quei pazzi inglesi hanno molto di "alpinistico", anche se sono lunghe 20 metri.
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La spinta alla ricerca di certe sensazioni è personale, ma finché sentiamo in noi questa spinta, siamo in qualche modo alpinisti.

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quindi, secondo te, si parla di alpinismo solo in base alla difficoltà????
in pratica se la guida dei monti d'italia parla di via alpinistica classificata F+ è in realtà una gita escursionistica ?
bho ... non la penso così


Secondo me anche se e' f+ ma per raggiungere la cima bisogna fidarsi della propria eperienza e intuito e non una fila di bolli rossi e' alpinismo.


Io direi che si può parlare di alpinismo in base alla difficoltà relativa e non assoluta, ovvero in base a quello che ha dentro ciascuno di noi come bagaglio di esperienza e come possibilità, specialmente se parliamo di arrampicata su roccia o di cammiante NON in ambiente glaciale.
Una camminata classificata F+ in Alaska è una cosa, in Dolomiti un'altra.
Una via di roccia facile, se sono tanto forte e la conosco a memoria è una cosa (quasi un sentiero), se sono un po' pippa e non l'ho mai fatta può essere anche molto impegnativa.
Scegliere di cercare l'impegno "psicologico", dato dalla non-certezza della riuscita, penso sia l'essenza dell'alpinismo.
Dove sia il confine tra alpinismo ed l'escursionismo non lo so, ma se voglio andare a camminare ci vado e basta e non mi chiedo se sia alpinismo o meno.
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Messaggioda Zietta » mer ott 01, 2003 10:57 am

Roberto ha scritto:Non c'è nessun'altra definizione, nessun paletto, o limite, l'alpinismo è andare in montagna per il piacere, o la soddisfazione, che ti da :!:


anche io vado in montagna perche' mi da un piacere immenso però non mi sento un alpinista
:cry:
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Messaggioda aculnaig » mer ott 01, 2003 11:01 am

ZiaYoya ha scritto:
Roberto ha scritto:Non c'è nessun'altra definizione, nessun paletto, o limite, l'alpinismo è andare in montagna per il piacere, o la soddisfazione, che ti da :!:


anche io vado in montagna perche' mi da un piacere immenso però non mi sento un alpinista
:cry:


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Messaggioda flaviop » mer ott 01, 2003 11:11 am

E se vado solo negli Appennini?
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