Massimali su anelli di cordino

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda calabrones » mar ago 08, 2006 10:14 am

Ehm :oops:
a dire la fverita' mi ero accorto ke avevo sbagliato con gli zeri...
ma ho fatto l'indiano :oops:

Comunque i miei conti erano molto empirici, ho trovato molto utile invece il foglio di calcolo di AlbertAgort ;)
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda marco.pn » gio ago 24, 2006 9:41 am

calabrones ha scritto:
David77 ha scritto: :?: :?: :?:
E che cosa hai digitato sulla tua calcolatrice?

Sono proprio curioso :!:


Approssimando: 1842/10/2 = 92,1 in effetti ;)
Forza / gravita' / 2 ;)

claudio1949 ha scritto:se raddoppio i rami raddoppio anche i massimali?


Ni xk un cordino di Nylon aperto terrebbe ben + di 1842 ma c'e' l'effetto nodo che strozzando il cordino lo taglia...
Quindi sicuramente se raddoppi i rami aumenti i massimali, ma per determinare in che misura servirebbe usare un metodo sperimentale tipo quello descritto nell'articolo...
Dove si evidenziava che la tenuta dipendeva non solo dal materiale ma anche dal tipo di nodo usato :idea:

Ciao


Considerazione:
n°1 l'accellerazione di gravità non è 10 ma 9.81... il che cambia il risultato.
n°2 bisogna vedere cosa si intende con rottura ( se l'effettiva rottura o quello che per l'acciaio, e non so se si può paragonare ai cordini, si chiama snervamento che non è una vera rottura ma il materiale è compromesso.
Facendo delle prove di9 carico su dei cordini come prova di laboratorio alle zuperiori abbiamo notato che su 10 compioni 8 hanno resistito ben oltre il loro punto di carico dichiarato mentre 2 poco sopra il carico massimo quindi alla luce di questo mi viene da pensare e ripeto penso non affermo ( non sono nessuno per affermare), che nella formula ci sia un ulteriore fattore o coeficente da inserire...
sbaglierò? bho io ho detto la mia!
Ultima modifica di marco.pn il gio ago 24, 2006 9:47 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda calabrones » gio ago 24, 2006 9:44 am

Si' del 2% ;)
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda FMXHONDACR » gio ago 24, 2006 10:27 am

marco.pn ha scritto:
calabrones ha scritto:
David77 ha scritto: :?: :?: :?:
E che cosa hai digitato sulla tua calcolatrice?

Sono proprio curioso :!:


Approssimando: 1842/10/2 = 92,1 in effetti ;)
Forza / gravita' / 2 ;)

claudio1949 ha scritto:se raddoppio i rami raddoppio anche i massimali?


Ni xk un cordino di Nylon aperto terrebbe ben + di 1842 ma c'e' l'effetto nodo che strozzando il cordino lo taglia...
Quindi sicuramente se raddoppi i rami aumenti i massimali, ma per determinare in che misura servirebbe usare un metodo sperimentale tipo quello descritto nell'articolo...
Dove si evidenziava che la tenuta dipendeva non solo dal materiale ma anche dal tipo di nodo usato :idea:

Ciao


Considerazione:
n°1 l'accellerazione di gravità non è 10 ma 9.81... il che cambia il risultato.
n°2 bisogna vedere cosa si intende con rottura ( se l'effettiva rottura o quello che per l'acciaio, e non so se si può paragonare ai cordini, si chiama snervamento che non è una vera rottura ma il materiale è compromesso.
Facendo delle prove di9 carico su dei cordini come prova di laboratorio alle zuperiori abbiamo notato che su 10 compioni 8 hanno resistito ben oltre il loro punto di carico dichiarato mentre 2 poco sopra il carico massimo quindi alla luce di questo mi viene da pensare e ripeto penso non affermo ( non sono nessuno per affermare), che nella formula ci sia un ulteriore fattore o coeficente da inserire...
sbaglierò? bho io ho detto la mia!


[OT]
Un piccolo appunto: l'acciaio da costruzione spesso viene fatto lavorare vicino allo snervamento; l'acciaio per armature trafilato a freddo viene snervato preventivamente (e poi rilasciato) col fine di incrementarne la resistenza elastica (a scapito della duttilità).

Quindi, l'acciaio quando viene snervato non è compromesso... subisce solo delle deformazioni che non verranno più assorbite elasticamente, il materiale rilasciato ritornerà ad uno stato di tensione nullo ma avrà un allungamento residuo diverso da zero (le deformazini plastiche); se nuovamente caricato avrà un comportamento elastico sino alla tensione che si era raggiunta dopo lo snervamento (la tensione massima durante la prima fase di carico oltre lo snervamento) e solo oltre questo nuovo limite tensionale il comportamento non sarà più lineare ma avranno luogo ulteriori deformazioni plastiche (non più riassorbibili dal materiale)

PS: acciai laminati a caldo presentano snervamento marcato, quelli trafilati a freddo non lo presentano (perchè sono già stati snervati in stabilimento come sopra spiegato)
[/OT]


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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda marco.pn » gio ago 24, 2006 10:47 am

FMXHONDACR ha scritto:
marco.pn ha scritto:
calabrones ha scritto:
David77 ha scritto: :?: :?: :?:
E che cosa hai digitato sulla tua calcolatrice?

Sono proprio curioso :!:


Approssimando: 1842/10/2 = 92,1 in effetti ;)
Forza / gravita' / 2 ;)

claudio1949 ha scritto:se raddoppio i rami raddoppio anche i massimali?


Ni xk un cordino di Nylon aperto terrebbe ben + di 1842 ma c'e' l'effetto nodo che strozzando il cordino lo taglia...
Quindi sicuramente se raddoppi i rami aumenti i massimali, ma per determinare in che misura servirebbe usare un metodo sperimentale tipo quello descritto nell'articolo...
Dove si evidenziava che la tenuta dipendeva non solo dal materiale ma anche dal tipo di nodo usato :idea:

Ciao


Considerazione:
n°1 l'accellerazione di gravità non è 10 ma 9.81... il che cambia il risultato.
n°2 bisogna vedere cosa si intende con rottura ( se l'effettiva rottura o quello che per l'acciaio, e non so se si può paragonare ai cordini, si chiama snervamento che non è una vera rottura ma il materiale è compromesso.
Facendo delle prove di9 carico su dei cordini come prova di laboratorio alle zuperiori abbiamo notato che su 10 compioni 8 hanno resistito ben oltre il loro punto di carico dichiarato mentre 2 poco sopra il carico massimo quindi alla luce di questo mi viene da pensare e ripeto penso non affermo ( non sono nessuno per affermare), che nella formula ci sia un ulteriore fattore o coeficente da inserire...
sbaglierò? bho io ho detto la mia!


[OT]
Un piccolo appunto: l'acciaio da costruzione spesso viene fatto lavorare vicino allo snervamento; l'acciaio per armature trafilato a freddo viene snervato preventivamente (e poi rilasciato) col fine di incrementarne la resistenza elastica (a scapito della duttilità).

Quindi, l'acciaio quando viene snervato non è compromesso... subisce solo delle deformazioni che non verranno più assorbite elasticamente, il materiale rilasciato ritornerà ad uno stato di tensione nullo ma avrà un allungamento residuo diverso da zero (le deformazini plastiche); se nuovamente caricato avrà un comportamento elastico sino alla tensione che si era raggiunta dopo lo snervamento (la tensione massima durante la prima fase di carico oltre lo snervamento) e solo oltre questo nuovo limite tensionale il comportamento non sarà più lineare ma avranno luogo ulteriori deformazioni plastiche (non più riassorbibili dal materiale)

PS: acciai laminati a caldo presentano snervamento marcato, quelli trafilati a freddo non lo presentano (perchè sono già stati snervati in stabilimento come sopra spiegato)
[/OT]


...quoto e concordo pienamente....
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda calabrones » gio ago 24, 2006 11:16 am

marco.pn ha scritto:
calabrones ha scritto:
David77 ha scritto: :?: :?: :?:
E che cosa hai digitato sulla tua calcolatrice?

Sono proprio curioso :!:


Approssimando: 1842/10/2 = 92,1 in effetti ;)
Forza / gravita' / 2 ;)

claudio1949 ha scritto:se raddoppio i rami raddoppio anche i massimali?


Ni xk un cordino di Nylon aperto terrebbe ben + di 1842 ma c'e' l'effetto nodo che strozzando il cordino lo taglia...
Quindi sicuramente se raddoppi i rami aumenti i massimali, ma per determinare in che misura servirebbe usare un metodo sperimentale tipo quello descritto nell'articolo...
Dove si evidenziava che la tenuta dipendeva non solo dal materiale ma anche dal tipo di nodo usato :idea:

Ciao


Considerazione:
n°1 l'accellerazione di gravità non è 10 ma 9.81... il che cambia il risultato.
n°2 bisogna vedere cosa si intende con rottura ( se l'effettiva rottura o quello che per l'acciaio, e non so se si può paragonare ai cordini, si chiama snervamento che non è una vera rottura ma il materiale è compromesso.
Facendo delle prove di9 carico su dei cordini come prova di laboratorio alle zuperiori abbiamo notato che su 10 compioni 8 hanno resistito ben oltre il loro punto di carico dichiarato mentre 2 poco sopra il carico massimo quindi alla luce di questo mi viene da pensare e ripeto penso non affermo ( non sono nessuno per affermare), che nella formula ci sia un ulteriore fattore o coeficente da inserire...
sbaglierò? bho io ho detto la mia!


Il velore della forza era proprio quello di rottura ottenuto da dati sperimentali...
Ma i calcoli erano comunque errati, xk non tenevo conto del Fattode di Caduta etc.

Ciao
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda steazzali » gio ago 24, 2006 14:32 pm

marco.pn ha scritto:
FMXHONDACR ha scritto:
[OT]
Un piccolo appunto: l'acciaio da costruzione spesso viene fatto lavorare vicino allo snervamento; l'acciaio per armature trafilato a freddo viene snervato preventivamente (e poi rilasciato) col fine di incrementarne la resistenza elastica (a scapito della duttilità).

Quindi, l'acciaio quando viene snervato non è compromesso... subisce solo delle deformazioni che non verranno più assorbite elasticamente, il materiale rilasciato ritornerà ad uno stato di tensione nullo ma avrà un allungamento residuo diverso da zero (le deformazini plastiche); se nuovamente caricato avrà un comportamento elastico sino alla tensione che si era raggiunta dopo lo snervamento (la tensione massima durante la prima fase di carico oltre lo snervamento) e solo oltre questo nuovo limite tensionale il comportamento non sarà più lineare ma avranno luogo ulteriori deformazioni plastiche (non più riassorbibili dal materiale)

PS: acciai laminati a caldo presentano snervamento marcato, quelli trafilati a freddo non lo presentano (perchè sono già stati snervati in stabilimento come sopra spiegato)

[/OT]


...quoto e concordo pienamente....


"se lo dicono in due vuol dire che è vero"
non mi ricordo chi lo diceva....

però è un po' vaga come spiegazione, in linea di massima un acciaio che ha superato il limite di snervamento è megli lasciarlo dov'è :wink:
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda FMXHONDACR » gio ago 24, 2006 16:24 pm

steazzali ha scritto:
"se lo dicono in due vuol dire che è vero"
non mi ricordo chi lo diceva....

però è un po' vaga come spiegazione, in linea di massima un acciaio che ha superato il limite di snervamento è megli lasciarlo dov'è :wink:

[OT ma vorrei spiegarmi]
bhe, non sono mai stato un asso nell'esprimermi comunque vediamo se mi riesce meglio:

In questo daigramma potete vedere una prova di carico a trazione (con velocità di deformazione costante) per un acciaio laminato a caldo
Immagine
(immagine trovata su un sito qualsiasi, non la ho fatta io)
Sulle ascisse c'è l'allungamento (che riferito alla lunghezza iniziale del provino può essere espresso in percentuale=>vedi scala in alto), sulle ascisse la forza a cui è sottoposto il provino (che riferita all'area dello stesso può essere espressa come tensione=> vedi scala a destra)
In particolare lo "snervamento" è quel tratto che in figura và dal 1,5% al 3%.
Quando non viene superato lo snervamento (prima di 550 N/mm2) si rimane nel campo elastico iniziale (lineare) per il quale esistono solo deformazioni elastiche (non ci sono deformazioni residue e se la tensione arriva a zero, anche la deformazione è zero).
Raggiunto e superato lo snervamento (ma prima del massimo della curva) si è in campo elasto-plastico omogeneo in cui avvengono olte alle deformazioni elastiche anche deformazioni plastiche (migrazione di dislocazioni nel reticolo dell'acciaio). In questo tatto se la tensione arriva a zero la deformazione residua non sarà più pari a zero (a causa delle deformazioni plastiche)
Superato il massimo e fino a rottura si è in campo elasto-plastico disomogeneo nel quale si forma una strizione nella sezione (a causa di localizzazione degli sforzi in una sezione con dei difetti) e questo porta a una caduta della tensione (apparentemente, perchè la macchina di prova lavora a deformazione costante)
La massima tensione sopportabile ovviamente è il massimo della curva.

Tuttavia se si è nel campo elasto-plastico omogeneo e raggiungiamo ad esempio la tensione di 625 N/mm2 (più o meno dalle parti del 5%) e scarichiamo il provino, questo seguirà un percorso parallelo al tratto iniziale (quello prima dello snervamento) e avrà un allungamento residuo.
Immaginiamo ora di prendere il provino così "trattato" e sottoporlo ad una nuova prova di carico, il provino avrà un comportamento elastico lineare fino a 625 N/mm2 (contro i 550 del provino non "trattato"), successivamente avrà nuovamente deformazioni plastiche, ma in minor entità rispetto a quelle della prova precedente.
Si è guadagnato in resistenza elastica ma si è perso in duttilità (come detto nella precedente spiegazione)

Gli acciai trafilati a freddo hanno già subito lo snervamento ma non per questo non sono sicuri, sono solamente meno duttili.

PS: anche le armature delle travi in cemento armato e delle solette vengono fatte lavorare possibilmente snervate, questo perchè (con opportune disposizioni delle armature) si riesce a sfruttare completamente la resistenza del materiale (quindi risparminado del materiale e quindi soldi!). Ogni buona progettazione ne dovrebbe tenere conto.


PPS: se non mi sono spiegato ci rinuncio, ci ho messo una vita a scrivere ste 20 righe!


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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda angelo1981 » gio ago 24, 2006 16:34 pm

FMXHONDACR ha scritto:
steazzali ha scritto:
"se lo dicono in due vuol dire che è vero"
non mi ricordo chi lo diceva....

però è un po' vaga come spiegazione, in linea di massima un acciaio che ha superato il limite di snervamento è megli lasciarlo dov'è :wink:

[OT ma vorrei spiegarmi]
bhe, non sono mai stato un asso nell'esprimermi comunque vediamo se mi riesce meglio:

In questo daigramma potete vedere una prova di carico a trazione (con velocità di deformazione costante) per un acciaio laminato a caldo
Immagine
(immagine trovata su un sito qualsiasi, non la ho fatta io)
Sulle ascisse c'è l'allungamento (che riferito alla lunghezza iniziale del provino può essere espresso in percentuale=>vedi scala in alto), sulle ascisse la forza a cui è sottoposto il provino (che riferita all'area dello stesso può essere espressa come tensione=> vedi scala a destra)
In particolare lo "snervamento" è quel tratto che in figura và dal 1,5% al 3%.
Quando non viene superato lo snervamento (prima di 550 N/mm2) si rimane nel campo elastico iniziale (lineare) per il quale esistono solo deformazioni elastiche (non ci sono deformazioni residue e se la tensione arriva a zero, anche la deformazione è zero).
Raggiunto e superato lo snervamento (ma prima del massimo della curva) si è in campo elasto-plastico omogeneo in cui avvengono olte alle deformazioni elastiche anche deformazioni plastiche (migrazione di dislocazioni nel reticolo dell'acciaio). In questo tatto se la tensione arriva a zero la deformazione residua non sarà più pari a zero (a causa delle deformazioni plastiche)
Superato il massimo e fino a rottura si è in campo elasto-plastico disomogeneo nel quale si forma una strizione nella sezione (a causa di localizzazione degli sforzi in una sezione con dei difetti) e questo porta a una caduta della tensione (apparentemente, perchè la macchina di prova lavora a deformazione costante)
La massima tensione sopportabile ovviamente è il massimo della curva.

Tuttavia se si è nel campo elasto-plastico omogeneo e raggiungiamo ad esempio la tensione di 625 N/mm2 (più o meno dalle parti del 5%) e scarichiamo il provino, questo seguirà un percorso parallelo al tratto iniziale (quello prima dello snervamento) e avrà un allungamento residuo.
Immaginiamo ora di prendere il provino così "trattato" e sottoporlo ad una nuova prova di carico, il provino avrà un comportamento elastico lineare fino a 625 N/mm2 (contro i 550 del provino non "trattato"), successivamente avrà nuovamente deformazioni plastiche, ma in minor entità rispetto a quelle della prova precedente.
Si è guadagnato in resistenza elastica ma si è perso in duttilità (come detto nella precedente spiegazione)

Gli acciai trafilati a freddo hanno già subito lo snervamento ma non per questo non sono sicuri, sono solamente meno duttili.

PS: anche le armature delle travi in cemento armato e delle solette vengono fatte lavorare possibilmente snervate, questo perchè (con opportune disposizioni delle armature) si riesce a sfruttare completamente la resistenza del materiale (quindi risparminado del materiale e quindi soldi!). Ogni buona progettazione ne dovrebbe tenere conto.


PPS: se non mi sono spiegato ci rinuncio, ci ho messo una vita a scrivere ste 20 righe!



ok

in parole povere i cordini come si comportano

io non vorrei rompere le p.....ma tutte questa pappardella OT a cosa serve, a dimostrare che......cosa........
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda FMXHONDACR » gio ago 24, 2006 16:50 pm

angelo1981 ha scritto:ok

in parole povere i cordini come si comportano

io non vorrei rompere le p.....ma tutte questa pappardella OT a cosa serve, a dimostrare che......cosa........


come già specificato era solo un appunto (poi mi son dovuto esprmere in modo piò rigoroso per spiegare come funziona la cosa) per dire che lo snervamento non è una cosa che compromette il materiale (o almeno l'acciaio come aveva scritto in precedenza marco.pn ma che poi concorda con la mia versione).

PS: di come si comportano i cordini non ne ho la più pallida idea, stavo leggendo il topic anche io per saperne qualcosa di più, ma poi ho visto qualcosa di poco giusto e mi è sembrato giusto intervenire.


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Messaggioda steazzali » gio ago 24, 2006 17:42 pm

scusa FMX.... non volevo fartiscrivere tutta sta roba qua... comunque bravo! :wink:
tra l'altro anch'io ho scritto na mezza cazzata sul fatto che l'acciaio snervato è meglio lasciarlo stare, tantissime costruzioni (tutte quelle rotonde) sono messe in esercizio snervate senza per questo comprometterne l'affidabilità, ma stavo pensando alle travi.

la cosa che mi suonava strana era il fatto che dicevi che il materiale (tubo, trave) viene prodotto, stirato e rilasciato in modo da aumentarne il limite di snervamento. detta così si può pensare che venga preso un prodotto finito, snervato e poi rilasciato per curare lo snervamento in maniera simile al morbillo, una volta preso non torna più :wink:

la trafilatura a freddo (dei tubi) è una cosa veramente affascinante, sarebbe bello parlarne, magari non qui che si parla di cordacce e canaponi di cui tra l'altro non so una mazza. però devo scappare.

sei sicuro che venga impiegata per l'acciaio delle armature? ero convinto venisse usata robaccia di fusione dai rottami o cose così.
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Messaggioda g_i_g_i » gio ago 24, 2006 19:51 pm

Il nylon usato per i cordini e' un polimero semicristallino, quindi i confronti con l'acciaio, che e' una lega metallica, possono essere un po' fuorvianti in questo contesto.
I cordini non sono pezzi unici di nylon, ma sono composti da fibre, normalmente ritorte nell'anima e intrecciate nella calza, quindi la resistenza e i modi di rottura dipendono dalle caratteristiche delle fibre.
Le fibre di nylon sono prodotte in due stadi: prima vengono "filate" a caldo, e i fili prodotti sono costituiti da un groviglio di lunghe molecole lineari in parte cristallizate, cioe' "incastrate" le une con le altre, e in parte amorfe, cioe' solo "aggrovigliate". Poi queste fibre vengono "stirate" a freddo (sotto la temperatura di transizione vetrosa), cioe' vengono tirate e allungate anche fino a 4 volte la loro lunghezza iniziale. Cosi' facendo, le molecole aggrovigliate tendono ad allinearsi, e le proprieta' fisiche e meccaniche della fibra cambiano, in particolare il modulo elastico e la resistenza meccanica aumentano. Tra le proprieta' fisiche che cambiano c'e' ad esempio la rifrangenza, quindi una fibra che inizialmente era trasparente, dopo la stiratura puo' diventare bianca. Se volete potete provare a "stirare" un materiale plastico che avete tra le mani, ad esempio una penna, o qualcosa del genere: se flettete la penna abbastanza, vedrete che la parte che si sta stirando diventa biancastra.
La stiratura, a livello macroscopico e' una specie di incrudimento, ma il meccanismo microscopico e' diverso, quindi non e' da confondere con quello di cui si parlava prima a proposito di snervare (incrudire, se l'intento e' quello di aumentare la tensione di snervamento) l'acciaio.
La stiratura permette di avere fibre di nylon ad alta resistenza, ma molto anisotrope, cioe' la resistenza e' alta nella direzione della fibra, ma molto bassa in senso trasversale. Una delle conseguenze e' che un cordino cede praticamente sempre nel nodo o su uno spigolo, dove le fibre sono strozzate e la tensione non e' monoassiale .
la reson l'e' 'n gran lares
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda alexzappa » gio ago 24, 2006 19:54 pm

calabrones ha scritto:
David77 ha scritto: :?: :?: :?:
E che cosa hai digitato sulla tua calcolatrice?

Sono proprio curioso :!:


Approssimando: 1842/10/2 = 92,1 in effetti ;)
Forza / gravita' / 2 ;)

claudio1949 ha scritto:se raddoppio i rami raddoppio anche i massimali?


Ni xk un cordino di Nylon aperto terrebbe ben + di 1842 ma c'e' l'effetto nodo che strozzando il cordino lo taglia...
Quindi sicuramente se raddoppi i rami aumenti i massimali, ma per determinare in che misura servirebbe usare un metodo sperimentale tipo quello descritto nell'articolo...
Dove si evidenziava che la tenuta dipendeva non solo dal materiale ma anche dal tipo di nodo usato :idea:

Ciao


perchè dividi per la forza di gravità? è già in kg-peso, se togli g ottieni la massa, che non ti serve fintanto che resti sulla terra
e il 2 non ho capito da dove salta fuori

per me 1840kp significa che in trazione statica regge 1840 kg prima di rompersi, in un volo poi entrano in gioco altri fattori
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda marco.pn » ven ago 25, 2006 12:15 pm

FMXHONDACR ha scritto:
angelo1981 ha scritto:ok

in parole povere i cordini come si comportano

io non vorrei rompere le p.....ma tutte questa pappardella OT a cosa serve, a dimostrare che......cosa........


come già specificato era solo un appunto (poi mi son dovuto esprmere in modo piò rigoroso per spiegare come funziona la cosa) per dire che lo snervamento non è una cosa che compromette il materiale (o almeno l'acciaio come aveva scritto in precedenza marco.pn ma che poi concorda con la mia versione).

PS: di come si comportano i cordini non ne ho la più pallida idea, stavo leggendo il topic anche io per saperne qualcosa di più, ma poi ho visto qualcosa di poco giusto e mi è sembrato giusto intervenire.

in parole mooolto povere:
Pensate a tutti gli oggetti in acciaio che subiscono delle lavorazioni di piegatura a freddo.... subiscono snervamento ma non per questo sono inutilizzabili... è questo che intendeva FMXHONDACR.

perchè dividi per la forza di gravità? è già in kg-peso, se togli g ottieni la massa, che non ti serve fintanto che resti sulla terra
e il 2 non ho capito da dove salta fuori

per me 1840kp significa che in trazione statica regge 1840 kg prima di rompersi, in un volo poi entrano in gioco altri fattori


Cahhio 8O 8O non mi ero accorto... hai ragione kgp non va diviso per 9.81.... ma solo se i valori fossero espressi in N .. ottima osservazione.
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Re: Massimali su anelli di cordino

Messaggioda AlbertAgort » ven ago 25, 2006 12:21 pm

marco.pn ha scritto:
Cahhio 8O 8O non mi ero accorto... hai ragione kgp non va diviso per 9.81.... ma solo se i valori fossero espressi in N .. ottima osservazione.


poveri noi :twisted:
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Messaggioda calabrones » ven ago 25, 2006 13:04 pm

Per cortesia facciamo morire sto topic campato per aria...

La conclusione era: per rompere un cordino servono 1800 Kgp
per rompere un uomo 1000-1200 Kgp, quindi chi se ne frega se il cordino tiene su un uomo moRto con gli organi interni rimestati :twisted:

Ciao
Ultima modifica di calabrones il ven ago 25, 2006 13:12 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda vito » ven ago 25, 2006 14:04 pm

Mortimer ha scritto:
calabrones ha scritto:Per cortesia facciamo morire sto topic campato per aria...

La conclusione era: per rompere un cordino servono 1800 Kgp
per rompere un uomo 1000-1200 Kgp, quindi chi se ne frega se il cordino tiene su un uomo moto con gli organi interni rimestati :twisted:

Ciao

uomo moto?
non l'ho visto...
io mi ricordavo di AUTOGATTO E MOTOTOPO...
su che canale lo davano?
capodistria?
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:lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda Monte_ » sab set 16, 2006 22:42 pm

calabrones ha scritto:
Sì prossimo lavoro che non hanno + pubblicato...
Così i grilli parlanti adesso sono ovunque :)


Mi permetto di correggere: non è ancora stato pubblicato.
Sono stati effettuati centinaia di test per dare una risposta quanto
più precisa e scientifica possibile, e la cosa ha preso molto, ma molto, ma
molto più tempo del previsto.
Monte
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Monte_
 
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