Gigi64 ha scritto:Sabato e domenica sono stato in Valgrande, il parco nazionale in provincia di Verbania, uno dei luoghi che preferisco, però molta gente conosce quel posto soltanto per la frequentazione di alcune cime e creste che ne delimitano i confini, o sentieri che scendono all'interno ma, per così dire, "classici", perciò discretamente segnati, se però ci si addentra in alcuni luoghi molto meno frequentati si capisce perchè quella zona è stata eletta come una delle massime espressioni del wilderness presenti nel nostro paese e non solo, conosco anche gente che dice che questa fama è immeritata in quanto esistono altre zone dove il cosiddetto wilderness è molto marcato, queste persone parlano così perchè non sono mai stati nelle vere zone wilderness di questo parco, dove la sensazione di isolamento è completa, le possibilità di perdersi e di farsi male o peggio sono veramente consistenti, i sentieri a volte, anzi, spesso, non esistono, i passaggi delicati non si contano, il clima è spesso umido anche quando l'umidità generale dell'aria non c'è, il trovarsi sotto ad un temporale in questi luoghi porterebbe dei pericoli molto maggiori di quelli già consistenti che ci possono essere quando ci si trova in montagna intesa nel senso "tradizionale", per questi e per altri motivi le difficoltà potrebbero essere più paragonate ad un ambiente simile ad una giungla piuttosto che ad un ambiente di montagna vero e proprio, perciò parlando di questo con alcuni compagni di escursione sabato notte, mentre ci si apprestava a dormire nel bosco nei pressi dei ruderi di una vecchissima alpe (non per appoggiarci ai ruderi che oramai non danno più riparo, ma perchè era uno dei pochissimi pezzi dove c'era qualche metro quadro più o meno pianeggiante), ci si chiedeva che tipo di gradi di difficoltà si potrebbero attribuire a quei percorsi, partendo dal presupposto che siamo abbondantemente sopra al cosiddetto EE, non si può però andare sui gradi alpinistici in quanto si tratta di un altro tipo di difficoltà.
Tenendo presente che molti tra quelli che facevano parte di questo gruppo sono persone che fanno arrampicata, alpinismo, 4000, ecc, ecc, e da tantissimi anni, perciò un termine di paragone ce l'hanno, erano tutti concordi nell'attribuire dei gradi di difficoltà notevoli per quel giro, ma... che gradi???
Qualcuno conosce una scala di difficoltà che si potrebbe applicare a luoghi di questo genere?
Bye
Gigi
Non entro nel merito delle valutazioni numeriche (




Anche il grande Ivan Guerini lo dice
