Ci incamminiamo verso il rifugio dove giungiamo, con un'estenuante galoppata (paolo li mortacci tuoi




Sveglia dopo, per me, una notte un po' tribolata, colazione e verso e 8 si parte dal rifugio. Ad accoglierci non c'è il sole che ancora non è giunto da questa parte della valle, ma in compenso c'è un vento gelido. Prendiamo la ferrata e arriviamo al punto dove di solito ci si lega. Partiamo per un paio di facili tiri.
Paolo mi ragiunge alla seconda sosta
Arriviamo al primo tiro duro sulla varinte zagonel dove rimaniamo un po' incolonnati. E intanto congeliamo un bel po' a causa del vento.
Ed ecco che paolo, ardito e conscio dei suoi grandi progressi, si lancia da primo sul V+ dolomitico, ben ammaestrato da chiodi datati, ma sempre V+. Brao tus


Qui l'arrampicata si fa aerea con una discreta esposizione e su una roccia spaziale, ottimamente proteggibile. Un sogno.
Paolo parte per un corto traveso su un calcare stupendo
Al che eccomi al famoso passo della spaccata e di seguito all'ultimo tiro impegnativo della via. Arrivo in cima al secondo pilastrino e cerco il punto in cui fare l spaccata e infine lo trovo. La roccia è un po' untina, studio il passo, mi armo di coraggio e via. Uff è andata. Mi proteggo su un vecchio chiodo allungando la protezione quel tanto che basta per non arrivare sulla sella se dovessi cadere. Mi aspetta qualche metro impegnativo, ma riesco a venirne fuori con calma. Arrivo alla sosta che ho finito la corda, 60 mt puliti con le corde che sfregano da matti nonostante non mi protegga più da un bel po' di metri. Arriva anche paolo in sosta e ripart per l'ultimo tiro, oramai ci siamo.
Dopo aver invano cercato di recuperare i due nut fatti cadere da paolo (che tanto è un capitalista e se li può permettere








Senza particolari problemi (se non lamia strizza per la rottura di una presa su un passo in disarrmpicata un po' expo

Epoi via vero casa, dove arriviamo ormai a notte inoltrata. Sconvolti dalla stanchezza ma felicissimi per l'esperienza appena vissuta.
Che dire. Mi sono divertito un sacco. La roccia è stupenda, la vie eccezzionale e direi che è stato un ottima scela come primo approcio dolomitico, non essendo la via mai troppo sostenuta. Oltrretutto, nonostante il freddo, non abbiamo beccato acqua e, di questi tempi, direi che già questa è un fato ecceziunale veramente.
Quando si ritorna?

Scusate la solita logorrea tediosa
