scalare da solo

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Silvio » mer ago 16, 2006 23:47 pm

federicopiazzon ha scritto:Uè...gran calma!


La meccanica razionale è una figata!




ti sei meritato un VAFFANCULO !!!!


in amicizia, è ovvio.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ago 17, 2006 0:00 am

federicopiazzon ha scritto:Uè...gran calma!


La meccanica razionale è una figata!


8O

troppo sole o troppa acqua.....

troppo qualche cosa comunque....
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Messaggioda Silvio » gio ago 17, 2006 0:01 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:Uè...gran calma!


La meccanica razionale è una figata!


8O

troppo sole o troppa acqua.....

troppo qualche cosa comunque....



straquoto il pensiero di sergio.
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Messaggioda cialtrone » gio ago 17, 2006 0:08 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:Uè...gran calma!


La meccanica razionale è una figata!


8O

troppo sole o troppa acqua.....

troppo qualche cosa comunque....

Direi, troppo "Piazzon"...
:mrgreen:

ps: ma, el me scùsa, sciur Piasòn: ma con il problema a tre corpi, comemmmmminnnchia è andata a finire? O siamo ancora fermi lì... ?
:-D
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ago 17, 2006 1:05 am

io ho ancora tutti i testi e gli appunti del biennio di ing. ma quelli di meccanica non rieso a trovarli... :roll:

non ricordo bene se ci ho vomitato sopra appena finito l'esame...comunque nel bidone delle immondizie son finiti di sicuro... :twisted:
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Re: scalare da solo

Messaggioda Trespass » gio ago 17, 2006 12:29 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Paoletto ha scritto:
.....

nessuno di noi è abituato a scalare slegato. è tabù.
......


ma che tabù e tabù gia il buon Preuss, pace all'anima sua, ci faceva conferenze....

e tutti, dico tutti quelli che vanno in montagna fanno tratti più o meno lunghi più o meno difficili slegati....

a sto mondo poi il lungo e il difficili son tutti relativi... :wink:

se sai quello che fai (nel senso che se ti fai male sono tutti affari tuoi)
non vedo il problema...
buone salite...


Ha ragione Sergio.
In fondo un po tutti facciamo tratti di arrampicata slegati.
Le roccette che portano alla base di una via o sull'uscita delle stesse.
Oppure robe come la direttissima o la via dei laghetti al Gran Sasso.

Credo sia solo questione di quanto uno si sente sicuro su una certa difficoltà.

Guardate questo video di huber. Scala sull'ottavo grado in free solo.
Vabbè che lo conoscerà a memoria...

http://207.45.115.229/Berghaus/alex_huber_hi.asf

Detto questo io comunque ci andrei piano.
Specie in montagna le variabili sono tante e la vita è una sola.
Un passo falso, uno solo, ed è finita per sempre.
Però certo che deve essere bellissimo scalare senza null'altro che le proprie mani e i propri piedi...
Che ognuno faccia le proprie meditate scelte.

Ciao
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Messaggioda federicopiazzon » gio ago 17, 2006 12:47 pm

cialtrone ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:Uè...gran calma!


La meccanica razionale è una figata!


8O

troppo sole o troppa acqua.....

troppo qualche cosa comunque....

Direi, troppo "Piazzon"...
:mrgreen:

ps: ma, el me scùsa, sciur Piasòn: ma con il problema a tre corpi, comemmmmminnnchia è andata a finire? O siamo ancora fermi lì... ?
:-D


fermi li...soluzioni triangolari,qualche altro caso particolare con i conti ancor più incasinati ma la soluzione generale ancora distante...almeno così mi hanno raccontato a lezione.
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
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Re: scalare da solo

Messaggioda federicopiazzon » gio ago 17, 2006 12:50 pm

Trespass ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Paoletto ha scritto:
.....

nessuno di noi è abituato a scalare slegato. è tabù.
......


ma che tabù e tabù gia il buon Preuss, pace all'anima sua, ci faceva conferenze....

e tutti, dico tutti quelli che vanno in montagna fanno tratti più o meno lunghi più o meno difficili slegati....

a sto mondo poi il lungo e il difficili son tutti relativi... :wink:

se sai quello che fai (nel senso che se ti fai male sono tutti affari tuoi)
non vedo il problema...
buone salite...


Ha ragione Sergio.
In fondo un po tutti facciamo tratti di arrampicata slegati.
Le roccette che portano alla base di una via o sull'uscita delle stesse.
Oppure robe come la direttissima o la via dei laghetti al Gran Sasso.

Credo sia solo questione di quanto uno si sente sicuro su una certa difficoltà.

Guardate questo video di huber. Scala sull'ottavo grado in free solo.
Vabbè che lo conoscerà a memoria...

http://207.45.115.229/Berghaus/alex_huber_hi.asf

Detto questo io comunque ci andrei piano.
Specie in montagna le variabili sono tante e la vita è una sola.
Un passo falso, uno solo, ed è finita per sempre.
Però certo che deve essere bellissimo scalare senza null'altro che le proprie mani e i propri piedi...
Che ognuno faccia le proprie meditate scelte.

Ciao


sono d'accordo anch'io...solo una cosa però:non ho usato il link perchè conosco il video e a quanto ne so io trattasi di 1 8a 8O , 1 8b/8b+ 8O , 1 6c 8O in discesa(passeggiata defaticante..

quindi trattasi di decimo grado abbondante in salita...e ottavo scarso in discesa!
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Messaggioda Max Z. » sab ago 19, 2006 0:30 am

Mortimer ha scritto:scalare da solo, in solitaria in free solo sono cose talmente personali e intime che il chiedere precedentemente consiglio e di seguito comunicare quanto fatto snatura un po' il significato stesso di 'solo'.
se il bisogno di vivere una esperienza in solitudine parte da ............


Quoto in toto.
(tu hai scalato già da solo....)
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morte

Messaggioda gianluca69 » sab ago 19, 2006 21:48 pm

caro paoletto ,
un mio caro collega di lavoro se n'è andato a 47 anni per un infarto , la morte non sai mai quando arriva...il mio vuole semplicemente essere un consiglio: vivi la TUA vita come vuoi TU e non come voliono gli altri(cosa non facile da farsi tra l'altro).Se posso , non arrampicare mai senza corda(già con la corda è pericoloso)non rischiare la tua vita per fare cazzate e ,ricordati ,và in montagna per divertimento ...

CIAO GIANLUCA69

[/b]
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Messaggioda Paoletto » dom ago 20, 2006 19:21 pm

Mortimer ha scritto:scalare da solo... ...richiesta di chiarimenti ad altri, ... comunicazione di quanto fattoad altri, ... distinguermi, di fare qualcosa in più rispetto ad altri... ...se prima chiedo e poi comunico, ho bisogno più di conferme da altri


chi mi conosce sa bene che non cerco la stima d'altri scalando, anche perché non sono nessuno da questo punto di vista e non ho nessuna velleiataria ambizione.
mi sono reso conto che il discorso portava da queste parti troppo tardi. per questo facevo bene a starmi zitto sin dall'inizio, infatti condivido alcune tue considerazioni in merito.

tuttavia non ho bisogno di una ramanzina di etica alpinistica sulle mie motivazioni; è troppo facile additare una persona che si espone su un argomento così personale e delicato con allusioni tipo:<<lo fai per farti fico agli occhi degli altri>>
lo trovo banale e poco costruttivo.

con questo modo di pensare ognuno dovrebbe farsi gli affari propri senza condividere nulla di quello che fa, in montagna o nella vita, di un qualche interesse, da una passeggiata domenicale sino a una grande impresa in Patagonia;
meccanismo banale:<<ne parli, ergo, cerchi la stima degli altri e non hai una motivazione genuina>>
questo stesso forum non avrebbe ragione di esistere.

Comunque il tuo è un intervento intelligente e ragionato, che mi ha lasciato qualcosa di positivo, per il futuro: forse ancora un pò di voglia in più di scalare.
grazie mortimer, ciao.
Ultima modifica di Paoletto il dom ago 20, 2006 19:46 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda AlbertAgort » dom ago 20, 2006 19:41 pm

Paoletto ha scritto:
tuttavia non ho bisogno di una ramanzina di etica alpinistica sulle mie motivazioni; .


morty è ancora moderato, sei molto fortunato che non è intervenuto quello che ha bugs bunny nell avatar :twisted:
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Messaggioda quchibu » lun ago 21, 2006 12:22 pm

mortimer e paoletto,
mi fa piacere che vi siate capiti
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Messaggioda Paoletto » lun ago 21, 2006 22:12 pm

ammetto di essere stato prevenuto nel giudicare il tuo post. sono suscettibile su quelle questioni.
in realtà quello che tu chiami "livello intracutaneo" è una cosa che ho dentro già da tempo, ben chiara, anche se non l'avevo mai vista messa da qualche parte nero su bianco, e la cosa mi ha fatto molto piacere. forse era questo che cercavo.
per quel niente che può valere, sappi che ti sei guadagnato la mia stima, e spero di conoscerti di persona prima o poi.
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Messaggioda zamas » mar ago 22, 2006 12:36 pm

Bel topic, ragazzi !
Davvero molto belli alcuni interventi.

Questo, in particolare, mi ha colpito:

Mortimer ha scritto:come detto da te, e da come hai interpretato il mio messaggio, a me vien una volta di più da pensare che ognuno dovrebbe farsi gli affari propri senza condividere nulla di quello che fa, in montagna o nella vita, di un qualche interesse, da una passeggiata domenicale sino a una grande impresa in Patagonia. tanto c'è sempre qualcuno che, nel migliore dei casi non sa leggere, e nel peggiore non capisce quello che legge.



Mi sono spesso chiesto cosa significhi veramente "condividere".
Posso accompagnare una persona su una via, o semplicemente su un sentiero, e sperare che
provi per la montagna qualcosa di simile a quello che provo io...
Ma come faccio a comunicare quello che provo ?
E' uno sforzo vano ?
Insomma, per me questi interrogativi sul condividere restano senza risposta da sempre.

Scusate il piccolo off-thread rispetto al freesolo, ma volevo solo riflettere a voce alta.

Saluti.
Lo scrivere metodico mi distrae dalla presente condizione degli uomini, cui la certezza di ciò, che tutto sta scritto, annienta o istupidisce. J.L.Borges - "La biblioteca di Babele"
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Re: scalare da solo

Messaggioda COSANESO » mar ago 22, 2006 15:16 pm

Trespass ha scritto:
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Paoletto ha scritto:
.....

nessuno di noi è abituato a scalare slegato. è tabù.
......


ma che tabù e tabù gia il buon Preuss, pace all'anima sua, ci faceva conferenze....

e tutti, dico tutti quelli che vanno in montagna fanno tratti più o meno lunghi più o meno difficili slegati....

a sto mondo poi il lungo e il difficili son tutti relativi... :wink:

se sai quello che fai (nel senso che se ti fai male sono tutti affari tuoi)
non vedo il problema...
buone salite...


Ha ragione Sergio.
In fondo un po tutti facciamo tratti di arrampicata slegati.
Le roccette che portano alla base di una via o sull'uscita delle stesse.
Oppure robe come la direttissima o la via dei laghetti al Gran Sasso.

Credo sia solo questione di quanto uno si sente sicuro su una certa difficoltà.

Guardate questo video di huber. Scala sull'ottavo grado in free solo.
Vabbè che lo conoscerà a memoria...

http://207.45.115.229/Berghaus/alex_huber_hi.asf

Detto questo io comunque ci andrei piano.
Specie in montagna le variabili sono tante e la vita è una sola.
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Ciao

Che impressione quel filmato, specie l'ultima parte su parete di montagna, lo so che o 20 o 200 metri, sempre ci si rimette il calzo, ma comunque...

L'unica cosa è che ho l'impressione che un filmato come questo stia aglia antipodi di tutti coloro che hanno scritto im questo topic, mi sembra il massimo dell' edonismo, ma è solo una mia idea.
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Messaggioda Enzolino » mar ago 22, 2006 19:28 pm

Anche io aggiungo qualche riflessione sull'argomento.

Secondo me, in generale, l'arrampicata slegati e' un tabu'. Almeno nell'Europa Mediterranea.
Non so se questo sia un bene o un male, ma di fatto rappresenta anche una barriera di sicurezza per coloro che si vogliono cimentare in questo gioco "relativamente" pericoloso. Cosicche', si prende la fatidica decisione solo dopo un'approfondita introspezione. E concordo con chi afferma che non devono essere gli altri a convincerci, ma la scelta deve essere fatta esclusivamente da noi.

Sfortunatamente, il tabu' porta spesso a scoraggiare il confronto e lo scambio di esperienze anche perche', chi prova a farlo, spesso viene additato di esibizionismo.

Un'altro aspetto del free-solo e' la mitizzazione. Secondo me viene mitizzato eccessivamente. Forse dipende dal fatto che in paesi come l'Italia, in cui prevale l'arrampicata sportiva, non c'e' transizione tra arrampicare con la corda e gli spit in assoluta sicurezza, ed arrampicare slegati. Cosicche', arrampicare senza corda, puo' apparire una pazzia.

Al contrario, in paesi come la Gran Bretagna, si impara a gestire mentalmente il rischio attraverso l'arrampicata con nuts e friends. Da soli o con gli amici si provano boulders, high balls sino ai 4-5 metri, e poi si puo' decidere di affrontare vie al di sotto del proprio livello, ma con una preparazione tecnico-mentale graduale. Allora il free-solo non e' piu' un tabu', ma una disciplina, da affrontare con consapevolezza, ma senza quel senso del divieto o della follia. Capita quindi, in posti come il Peak District, di vedere climbers che arrivano in falesia con scarpette e magnesite e vanno su e giu' su 10 - 100 vie.

Per quanto mi riguarda, e' un'esperienza verticale forte ed e' quella che mi da piu' soddisfazione, per una vagonata di motivi, ma ho imparato a viverla solo quando mi viene l'ispirazione e la voglia. Fare free solo per abitudine e' pericolosamente mortale.

A Paoletto dico che se sente questo forte stimolo, prima di lanciarsi in vie difficili e pericolose, dovrebbe andare gradualmente su vie basse e facili. Imparare a gestire paura e il panico. Perche' un conto e' sognare sul divano, un'altro e' trovarsi in un punto di non ritorno, con le mutande piene di merda dalla paura, e la voglia di lanciarsi nel vuoto pur di far sparire quella spiacevolissima sensazione di terrore.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Paoletto » mer ago 23, 2006 19:17 pm

:mrgreen: :mrgreen: recepito il concetto :mrgreen: :mrgreen:

grazie a tutti passo e chiudo...
...e buone salite a tutti!!
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