Tofana di Rozes 2° spigolo via Costantini - Gedina: soste

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Re: Tofana di Rozes 2° spigolo via Costantini - Gedina: sos

Messaggioda lconserva » gio ago 03, 2006 18:04 pm

ROBICE ha scritto:Tofana di Rozes, 500 mt di arrampicata spettacolare in un ambiente strepitoso 8), difficoltà TD+; per me è stata una giornata veramente indimenticabile


Ti eri gia` risposto da solo alla tua riflessione... l'assenza degli spit non ti ha tolto nulla mi pare...
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Messaggioda alberto60 » gio ago 03, 2006 18:05 pm

In montagna , come nella vita nulla è dovuto . Quindi una via va guadagnata, cercandola scoprendone il percorso, cercando di calarsi nella mentalità di coloro che l' hanno salita per primi. Posizionare le protezioni, piantare un buon chiodo, scoprire una clessidra, mettere un buon nut , fare una buona sosta, tutte queste cose non sono negative ma bensì appaganti che rendono la scalata interessante.
Se mettiamo spit da tutte le parti , tutto questo va a farsi benedire, basterà andare di spit in spit togliendo incertezza alla scalata.
Alpinismo è avventura e come tale è fondamentale l'incertezza , il rischio che deve essere calcolato ma ci deve essere. Non dobbiamo trasformare la montagna in un parco divertimenti , in una falesia per il solo gesto atletico.
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Messaggioda Z » gio ago 03, 2006 18:16 pm

alberto60 ha scritto:In montagna , come nella vita nulla è dovuto .

Sono molto d'accordo con te Alberto, tranne che sulla prima affermazione:
nella vita ci sono molte cose che mi sono dovute.
Che l'ascensore del mio condominio venga revisionato quando è previsto, che il semaforo sia rosso dall'altra parte quando dalla mia è verde, che mi si dia la precedenza se vengo da destra, che i contratti vengano rispettati, che il Pronto soccorso dell'ospedale sia sempre aperto, che la legge sia uguale per tutti... che dici? :wink:
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Messaggioda gug » gio ago 03, 2006 18:17 pm

alberto60 ha scritto:Alpinismo è avventura e come tale è fondamentale l'incertezza , il rischio che deve essere calcolato ma ci deve essere. Non dobbiamo trasformare la montagna in un parco divertimenti , in una falesia per il solo gesto atletico.


Sono perfettamente d'accordo con queste affermazioni.

Io, se fossi un local di queste vie, riterrei utile ogni tanto un lavoro di ripulitura di tutti i vecchi cordonacci e fettucce che rimangono alle soste e che deturpano oltre che essere pericolosi se ci si fida troppo di loro: un mio compagno di cordata, sulle Torri del Sella, ci è volato su una doppia e si è fatto due mesi di Ospedale e tra l'altro io mi ero appena calato da quella sosta. Da quella volta li vedo come una iattura.

I chiodi a fessura, soprattutto quelli vecchi, di solito sono a prova di bomba e comunque è facile verificarli e quindi non considererei così essenziale sostituirli con gli spit. Secondo me quando lo si fa è per un approccio mentale ereditato dalla falesia: quanti incidenti dovuti alla sosta su chiodi che salta conoscete?

Diverso è se si vuole rendere una via comodamente scendibile in doppia, ma allora farei ancora più attenzione perchè è chiara in quel caso la semplificazione della via in questione: se lo si fa bisognerebbe rifletterci molto bene a livello perlomeno di comunità locale (o allargata nel caso di classiche molto importanti).
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Messaggioda alberto60 » gio ago 03, 2006 18:35 pm

Z ha scritto:
alberto60 ha scritto:In montagna , come nella vita nulla è dovuto .

Sono molto d'accordo con te Alberto, tranne che sulla prima affermazione:
nella vita ci sono molte cose che mi sono dovute.
Che l'ascensore del mio condominio venga revisionato quando è previsto, che il semaforo sia rosso dall'altra parte quando dalla mia è verde, che mi si dia la precedenza se vengo da destra, che i contratti vengano rispettati, che il Pronto soccorso dell'ospedale sia sempre aperto, che la legge sia uguale per tutti... che dici? :wink:


Ti do piena ragione . Questi sono diritti e regole che dovrebbero essere garantiti e rispettati. Purtroppo spesso lo sono sulla carta ma non nella realtà.
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Messaggioda GinoFlex » gio ago 03, 2006 21:25 pm

Ciao Robice, io il 2° spigolo l'ho fatto il 27 di maggio e di spit non ne ho visti, cmq non ne aveva assolutamente bisogno, ne in sosta ne sui tiri in traverso che l'ho trovato ben protetto con i cordini di via, anche se bianchi e un pò sfilacciati...
Una via stupenda con roccia galattica e proteggibile con facilità non dovrebbe subire questo genere di "interventi" e richieste di "spittatura" basterebbe, magari, allenarsi un pochino meglio o di più riuscendo così a divertirsi con quello che c'è, piuttosto che spaventarsi per quello che si è abituati a vedere (spit)....


Ciao Gino
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Messaggioda sax » ven ago 04, 2006 10:32 am

Mortimer ha scritto:
zorro2 ha scritto:Certo lo spit ammazza il sapersi muovere in montagna (chè è l'essenza dell'apinismo) ma in fondo non ho mai visto nessuno che per rispetto di Costantini o Ghedina si sia presentato sotto la parete in scarponi, corda legata in vita e maglionaccio di lana.
Forse allora vedremo che in molti ritorneremmo al IV come massmo!!!


stai facendo un 'misiòt' :lol:
vediamo se l'esempio calza....

ogni anno a fare la parigi dakar ci sono nuovi equipaggi,più allenamento macchine più veloci, più sicure, gps, telefoni satellitari, rispetto alle prime edizioni nemmeno fare il paragone. però nessuno ha messo una pompa di benzina a metà, o ha asfaltato parte del percorso, perchè tanto si va lo stesso da parigi a dakar. se non sbaglio qualche anno fa hanno cambiato anche il percorso, rendendolo più lungo e più impegnativo, ma un po' tutti erano concordi nel dire che quella non era la stessa corsa.

qui è un po' uguale. il percorso è sempre quello, tu avrai le scarpette, il gps, il telefonino, la corda da 8.1, ma sono tutti miglioramenti soggettivi. se aumenti a dismisura l'attrezzatura cambi oggettivamente il terreno di gioco (perchè di gioco si tratta). anche usando friend, scarpette cambi il rapporto con i primi salitori, ma non con il terreno di gioco. se pianti spit si. snaturi il tutto.

per paolino marchiori: ovviamente le pareti e le vie sono piene di tutto, ma è togliendo che si risolve il problema, non aggiungendo ancora. ormai è imperante (si legge in molti forumisti) girare con il piantaspit per ogni evenienza, purtroppo invece bisognerebbe portare un sacchetto per l'immondizia, e portar giù,tirar via, cosa che quasi nessuno fa. è un controsenso....di fronte a pareti piene di roba, mi stupisco che si chieda ancora di aggiungere, non di togliere. è come se, a casa tua avessi sporcizia per terra: invece di prender paletta e ramazza... compri un tappeto nuovo :lol:

nessuno toglie cordini marci dalle doppie...fan numero... e il più delle volte se lo fa butta di sotto.
nessuno, anche se non è d'accordo, tira via uno spit da una sosta
nessuno si da la pena di togliere il chiodo con l'anello rotto

una via classica (per me) è una macchina d'epoca. non ha senso smontargli il motore e mettergli il nuovo tdi, le ruote e cacciargli i freni a disco, i sedili e mettere quelli moderni più imbottiti. va fatta manutenzione, se si rompe quel pezzo ne devi prendere uno uguale e metterlo al suo posto, non puoi prender roba nuova.....se sull'aurelia ci metti su il blocco freni della golf 'perchè è più sicura' la macchina non è più ne carne nè pesce, perde valore!

capito :wink:




La quoto con convinzione SIR Mortimer.... :roll: :roll: :roll:

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Messaggioda sax » ven ago 04, 2006 10:48 am

Mortimer ha scritto:
sax ha scritto:La quoto con convinzione SIR Mortimer.... :roll: :roll: :roll:

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bravo, vassallo... testicula tacta omnia pericula fugant :wink:


sax...squillino le trombe...si dia volo ai piccioni! :P



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Vassallo!........... :roll: :roll: :roll: :roll: :evil:



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Messaggioda gug » ven ago 04, 2006 11:07 am

Mortimer ha scritto:
zorro2 ha scritto:Certo lo spit ammazza il sapersi muovere in montagna (chè è l'essenza dell'apinismo) ma in fondo non ho mai visto nessuno che per rispetto di Costantini o Ghedina si sia presentato sotto la parete in scarponi, corda legata in vita e maglionaccio di lana.
Forse allora vedremo che in molti ritorneremmo al IV come massmo!!!


stai facendo un 'misiòt' :lol:
vediamo se l'esempio calza....

ogni anno a fare la parigi dakar ci sono nuovi equipaggi,più allenamento macchine più veloci, più sicure, gps, telefoni satellitari, rispetto alle prime edizioni nemmeno fare il paragone. però nessuno ha messo una pompa di benzina a metà, o ha asfaltato parte del percorso, perchè tanto si va lo stesso da parigi a dakar. se non sbaglio qualche anno fa hanno cambiato anche il percorso, rendendolo più lungo e più impegnativo, ma un po' tutti erano concordi nel dire che quella non era la stessa corsa.

qui è un po' uguale. il percorso è sempre quello, tu avrai le scarpette, il gps, il telefonino, la corda da 8.1, ma sono tutti miglioramenti soggettivi. se aumenti a dismisura l'attrezzatura cambi oggettivamente il terreno di gioco (perchè di gioco si tratta). anche usando friend, scarpette cambi il rapporto con i primi salitori, ma non con il terreno di gioco. se pianti spit si. snaturi il tutto.

per paolino marchiori: ovviamente le pareti e le vie sono piene di tutto, ma è togliendo che si risolve il problema, non aggiungendo ancora. ormai è imperante (si legge in molti forumisti) girare con il piantaspit per ogni evenienza, purtroppo invece bisognerebbe portare un sacchetto per l'immondizia, e portar giù,tirar via, cosa che quasi nessuno fa. è un controsenso....di fronte a pareti piene di roba, mi stupisco che si chieda ancora di aggiungere, non di togliere. è come se, a casa tua avessi sporcizia per terra: invece di prender paletta e ramazza... compri un tappeto nuovo :lol:

nessuno toglie cordini marci dalle doppie...fan numero... e il più delle volte se lo fa butta di sotto.
nessuno, anche se non è d'accordo, tira via uno spit da una sosta
nessuno si da la pena di togliere il chiodo con l'anello rotto

una via classica (per me) è una macchina d'epoca. non ha senso smontargli il motore e mettergli il nuovo tdi, le ruote e cacciargli i freni a disco, i sedili e mettere quelli moderni più imbottiti. va fatta manutenzione, se si rompe quel pezzo ne devi prendere uno uguale e metterlo al suo posto, non puoi prender roba nuova.....se sull'aurelia ci metti su il blocco freni della golf 'perchè è più sicura' la macchina non è più ne carne nè pesce, perde valore!

capito :wink:


Intervento, direi, magistrale! :wink:
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Messaggioda sax » ven ago 04, 2006 11:11 am

Mortimer ha scritto:
sax ha scritto:La quoto con convinzione SIR Mortimer.... :roll: :roll: :roll:

(GRAT GRAT GRAT GRAT GRAT)
:roll: :roll:

bravo, vassallo... testicula tacta omnia pericula fugant :wink:


sax...squillino le trombe...si dia volo ai piccioni! :P



E complimenti per la citazione latina! 8O 8O

Pero' se lei esimio consente.......... :roll: :roll: :roll: :roll: :lol:

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Messaggioda anonimo » ven ago 04, 2006 11:21 am

alberto60 ha scritto:Alpinismo è avventura e come tale è fondamentale l'incertezza

Direi sempre meno incertezza,viste le relazioni "a prova di cretino" che sforna Bernardi (a volte sostengo che sono TROPPO precise)
Vai a farti certe vie con le sue relaz (v. Lacedelli alla Scotoni ad es.) e ti dice anche dove trovi il cesso per cagare...dai, scherzo,ma il grado di incertezza e avventura va un pò a farsi benedire.
D'altra parte sono le nuove generazioni che vogliono relazioni così, che quando le prendono in mano e le guardano dicono "Ooohlà,finalmente una relazione fatta bene"
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Messaggioda Z » ven ago 04, 2006 11:27 am

Vai col Berti (che comunque a volte è molto dettagliato e preciso...).
O ancora meglio vai senza.
Risparmi in guide e in fotocopie.
e guadagni in avventura.
Ciao
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Messaggioda Michele Bz » ven ago 04, 2006 12:56 pm

Paolo Marchiori ha scritto:Provocation: e se...fosse giusto cosi'?

Paolo Marchiori ha scritto:Ripeto: io non so cosa sia giusto, ho l'"anima" e il cuore dolomitista e a pelle dire:"fanculo agli spit!" ma siamo sicuri sia questo sempre il modo giusto di pensare nel rispetto della montagna?

8O 8O ..ma Paolino la nebbia ti è entrata anche in testa?.. 8O 8O ..rispetto vuole dire in primo luogo riconoscere i propri limiti e avere un approccio adeguato con la montagna. Significa avere conoscenza e il rispetto della storia alpinistica. Invece si vuola arrivare ad uno uso della montagna alla stregua di un grande parco giochi. Si vogliono attrezzare con spit le classiche per potere godere in falsa sicurezza emozioni alpinistiche. L'alpinismo non è questo. Esistono le falesie!
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Messaggioda NeuroGhisa » ven ago 04, 2006 12:59 pm

I chiodi a fessura, soprattutto quelli vecchi, di solito sono a prova di bomba e comunque è facile verificarli e quindi non considererei così essenziale sostituirli con gli spit. Secondo me quando lo si fa è per un approccio mentale ereditato dalla falesia: quanti incidenti dovuti alla sosta su chiodi che salta conoscete?



bhe...non esageriamo.
che un buon chiodo tenga ok,ma cosi'mi sa'troppo.
e purtroppo di incidenti dovuti a soste schiodate ce ne son stati parecchi.
NeuroGhisa
 
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Messaggioda quilodicoequilonego » ven ago 04, 2006 13:25 pm

NeuroGhisa ha scritto:
I chiodi a fessura, soprattutto quelli vecchi, di solito sono a prova di bomba e comunque è facile verificarli e quindi non considererei così essenziale sostituirli con gli spit. Secondo me quando lo si fa è per un approccio mentale ereditato dalla falesia: quanti incidenti dovuti alla sosta su chiodi che salta conoscete?



bhe...non esageriamo.
che un buon chiodo tenga ok,ma cosi'mi sa'troppo.
e purtroppo di incidenti dovuti a soste schiodate ce ne son stati parecchi.


causati da soste schiodate :?:

o subiti da persone che non sanno rinforzarle, se serve :?:

o causati dall'esser saliti magari 10/15m dopo la sosta, senza mettere una protezione buona :?:

sono cose un po' diverse, certo che se ti porti solo i rinvii puoi proteggerti pochino...
enzo
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In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
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Messaggioda gug » ven ago 04, 2006 13:52 pm

NeuroGhisa ha scritto:
I chiodi a fessura, soprattutto quelli vecchi, di solito sono a prova di bomba e comunque è facile verificarli e quindi non considererei così essenziale sostituirli con gli spit. Secondo me quando lo si fa è per un approccio mentale ereditato dalla falesia: quanti incidenti dovuti alla sosta su chiodi che salta conoscete?



bhe...non esageriamo.
che un buon chiodo tenga ok,ma cosi'mi sa'troppo.
e purtroppo di incidenti dovuti a soste schiodate ce ne son stati parecchi.


Forse ho esagerato con la mia affermazione, ma il fatto è che sembra che non sia possibile fare soste ottime se non utilizzando gli spit, quando invece i chiodi, anche vecchi, possono essere buonissimi e magari meglio dei vecchi spit. Comunque ripeto, io penso che il vero rischio non siano i chiodi, ma le matassone di cordoni, su cui spessissimo non solo si fa sosta, ma si usano per le doppie. Io da quell'incidente non mi fido più e li sostituisco, ma penso che eventualmente sia quella la vera manutenzione da fare e quello dei chiodi sia un falso problema.

La via in questione l'ho fatta e me la ricordo e, francamente, non mi sono mai sentito ne sprotetto, ne al limite e dipingerla come una via a rischio mortale, tanto da augurare il rimosrso eterno a chi ha tolto quelli spit, mi sembra esagerato. Sono d'accordo sul fatto che gli spit alle soste non danno poi così fastidio, ma posso capire che il toglierli sia un segnale di stop a interventi in una direzione che, se seguita, finirebbe per omologare le vie alpinistiche e a toglierli il motivo prinicipale per cui gli appassionati le sognano e le ambiscono.
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Messaggioda cialtrone » ven ago 04, 2006 13:55 pm

Vabbò, a Paolino non è entrata la nebbia nella testa.
L'ho aizzato io, ahimè.

Ma vedo che quello che dice è a tratti leggermente travisato.

Aldino ad esempio, nonostante la precisione e cautela che lo contraddistingue in positivo :"E se le fessure si rovinano, pazienza, ne troveremo delle altre". Che, sinceramente, non mi pare entri a titolo nel discorso proposto da Paolo "nel rispetto della montagna", oltre ad assumere una sinistra connotazione utilitaristica della roccia e della montagna...
Oltre a commettere delle imprecisioni tecniche tra spit e fix, e sulla loro applicabilità e durata nel tempo.

Noto che molti degli interventi si sono basati su presupposti di falsa sicurezza, di retorico rispetto per il passato (come se nel passato i chiodi piantati fossero vecchi ed i cordini bisunti e rotti...), falsi preconcetti sulle emozioni alpinistiche deturpate dagli spit (in evidente contraddizione con quello detto da tutti, ovvero che gli spit NON migliorano di molto la sicurezza), pindariche metafore con autovetture in cui il contributo tecnologico è schiacciante e, di fatto, realmente innovativo in se e relativamente ad un componente aggiunto e non di base (caro Morty, eventualmente non paragonare iniezione diretta con carburatore. Paragona bulloni in molibdeno con bulloni in ferro... ;-) ), falsi ragionamenti come quello, tanto per cambiare, di Quilo che paragona una via con 100 chiodi alla stessa con 500 spit (ma dì, Quilo, ma fai uno sforzo, di tanto in tanto: ti pare che Paolo abbia suggerito di tappezzare le vie classiche con fix anche dove non ci sono? oppure ti rendi vagamente conto che il tuo è un discorso di demagogia di serie Z?).

Quindi.
Leggendo i commenti, e non facendomi carico di esprimere le MIE IDEE in proposito, mi pare di intuire che il 98% degli interventi parli di un alpinismo che sta nelle teste di ciascuno di noi, e NON REALE. Un alpismo a tratti eroico, a tratti esplorativo, a tratti di sofferenza, a tratti di soddisfazione. Insomma, UN ALPINISMO DI CULTURA, quella dei libri, quella del passato.

Ma nessuno, e dico NESSUNO, che parta da un esempio pratico di una di queste famigerate VIE CLASSICHE ALPINISTICHE. Nessuno. Nessuno che parli dello stato in cui versano queste vie (visto che di classiche si sta parlando, no?)

Allora lo faccio io.
Domenica, sulla MELLANO-PEREGO al Becco di Valsoera, Piantonetto. Via di 500 metri circa, TD/TD+, sesto grado sesto, più qualcosa in artificiale e/o libera, con settimo grado settimo.
7 cordate.

L'itinerario è tappezzato di chiodi di ogni tipo, in via, fuori via, in mezzo alla via. Cunei marci, cordini inutilizzabili.
I due tiri in artificiale (per un totale di 55 metri circa) sono interessati da circa 35 chiodi di ogni tipologia, rotti, fuori, dentro, nuovi, vecchi, del signor Mellano, inutilizzabili, piegati, fresati, ribattuti. In questi due tiri campeggiano catene di cordini, stringhe di scarpe, bindelle di tapparelle, e quanto altro, per alleggerire gli A0 più ostili. Ruggine che cola addobba l'estetica fessura.

Le soste occhieggiano ovunque sulla via, tanto che in alcuni tratti è difficile capire dove conviene sostare, se conviene sostare, se si tratta di un punto di rinforzo ad un chiodo di via, oppure di un oggetto di pura creatività.

Tutto assolutamente orrendo ed inutile.

Ma la cosa che mi ha fatto morire dal ridere è che tutte le cordate (e mi ci metto pure io che però non ho problemi in questo senso) sono ritornate alla base della montagna utilizzando le doppie della via "Nel corso del tempo", una stupenda linea moderna attrezzata da quel santo uomo di Manlio Motto.
Nessuno, e dico, nessuno, che abbia scelto di:
arrivare in cima al Becco, prendere il canale massacrato a sinistra di sassi e frane, scendere comodamente per sentiero mortale.
Tutti in doppia sui fix di Manlio Motto.

Di rientro, alla base, ho aperto lo zaino, estratto un sacchetto, ed in esso ci ho messo una diecina di cordini che ho strappato alla montagna, più quelli che campeggiavano beati alla base del Becco.
Io.

Bene.

Paolo ha proposto una SOLUZIONE MINIMALE DI SALVAGUARDIA ESTETICA E MATERIALE delle nostre amate vie.
HA SCRITTO: SULLE CLASSICHE IL PROBLEMA È LA MERDA CHE SI TROVA.
Centinaia di chiodi INUTILIZZABILI.
KILI di cordini inutili.
MOLTISSIME soste inutili fuori percorso che non rispettano ASSOLUTAMENTE NE' MINIMAMENTE il tracciato originario.
FESSURE massacrate da ferro di ogni qualità.
BUCHETTI intasati da qualsiasi cosa, dal legno alla plastica.
RUGGINE.

BENE.
Paolino ha detto: PERCHE' INVECE DI QUESTA MERDA, 2 oggetti, e 2 solo, e basta?

Ora.
A me pare che dal punto di vista conservativo e di protezione nei confronti della roccia, questo è un passo avanti EPOCALE.
Un passo perchè finalmente ammettiamo che:
- sono cambiate le condizioni al contorno
- sono cambiati i frequentatori
- sono cambiati i materiali
- sono cambiate le vie stesse di frequentazione
- le Alpi non sono più solo un luogo unico di avventura, anzi.

Le Alpi stanno scomparendo.
E lo stimolo alpinistico è cambiato. Le Montagne da esplorare sono finite. Le creste sono state salite tutte. Le normali pure. Le Pareti anche. I problemi sono stati esauriti. Le linee più difficili quasi tutte domate.

Gli eventi più eclatanti degli ultimi anni, nelle Alpi, sono le ripetizioni, oppure qualche rara apertura di difficoltà estrema ma a fix.

Da quello che ricordo io, ovvero quello che ha impressionato me, ma sono un cretino, le ultime aperture di una certa impressione, sulle Alpi, fatte in stile tradizionale senza utilizzo di materiale ad espansione (sino a prova contraria), e con una etica fuori dal comune, sono state "Steps across the border", di Ingo Knapp e compagni, in Marmolada, Nuvole Barocche del Verri e socio, dove sapete tutti.

Non c'è più nulla che faccia assomigliare, alpinisticamente parlando, il 1930 con il 2006.
E noi, invece di preoccuparci di tenerci ben stretti tutte quelle meraviglie di itinerari che il passato ci ha consegnato, ci occupiamo solo del nostro egoismo, del nostro bel giardino privato di giuochi, dove ognuno di noi ci riversa dentro le proprie aspettative oniriche ma, ahimè, non accorgendosi che di questi sogni, il 90% è vincolato alla cultura da cui proveniamo, e quindi, MANCO PER IL c***o CHE È LIBERO E GENUINA ESPRESSIONE DELLA PROPRIA COSCIENZA.

Ora smetto.
Senza prima notare che:
in Austria, Francia, Svizzera, StatiUniti, ed altri paesucoli del cacchio, esistono associazioni che fanno esattamente quello che ha suggerito Paolo.
Schiodano la merda, e ripristinano la FUNZIONALITÀ ORIGINARIA di quello che c'era, con materiali concettualmente identici, ma MODERNI. Di ferro si tratta, di infissioni pure, e non di smaterializzatori fotonici.

Amen.
:-)
cialtrone
 

Messaggioda Z » ven ago 04, 2006 14:32 pm

80% di quello che hai scritto è demagogia
Z
 
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Messaggioda cialtrone » ven ago 04, 2006 14:35 pm

Z ha scritto:80% di quello che hai scritto è demagogia
Beh, sei stato generoso... :-)
Magari dimmi perchè, oltre al fatto.
cialtrone
 

Messaggioda Paolo Marchiori » ven ago 04, 2006 14:40 pm

Z ha scritto:80% di quello che hai scritto è demagogia


wow...questa la incornicio...
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