luigi dal re ha scritto:intanto Bini arrampicava un casino anche sulle Dolomiti e di VI classici ne aveva saliti moltissimi,anche slegato,cosa che conferma la sua classe indubbia...Sicuramente io tra un IV e un IV+posso non trovare differenze,anche se secondo me già ce ne sono,ma sicuramente le trovo tra un IV e un VI e sono sicuro che le trovava anche Bini solo che,come ha detto Roberto,allora si giocava un pò con i gradi e questo se non la vogliamo chiamare "mega stronzata",la chiamiamo "pataccata"!!!
SI BUMMI IO CI RIESCO!!!
Non scordarti però che quando parliamo di Bini parliamo innanzititto di un fuoriclasse, forse il più grande alpinista che abbia mai frequentato con assiduità il Gran Sasso, e già solo questo dovrebbe portare le sue realizzazioni sotto un'ottica diversa. Aggiungici che all'apice della carriera aveva 16-17 anni, un ragazzino come dice giustamente Roberto, che uno come lui alla sua età "giocasse" coi gradi non mi stupisce più di tanto...
Per gli altri sarei un po' più cauto, e sono più orientato a considerare i limiti e le incongruenze che comportava all'epoca avere ancora una "scala chiusa" verso l'alto. La storia della Via dei Pulpiti qualcosa dimostra, o no?