Testa della Tribolazione 3642m, di nome e di fatto!!

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Testa della Tribolazione 3642m, di nome e di fatto!!

Messaggioda roby4061 » lun lug 31, 2006 17:32 pm

"Ho visto che voi umani non potete nemmeno immaginare"

Può riassumersi così questa gita. La salita alla Testa della Tribolazione 3642 m dal vallone di Noaschetta, versante piemontese del Gran Paradiso, è stata una grande fatica, tra i segni delle montagne che cambiano. Partiamo in 4 sabato 29 luglio alle 10.15 dalla diga del Teleccio. Il Becco Meridionale della Tribolazione comincia già ad essere avvolto dalle nebbie del Piantonetto. Attraversiamo la diga e cominciamo a salire per il sentierino sul lato dx idrografico del lago, sotto un'immane zaino. Il sole è caldo, saliamo con calma avendo davanti tutto il giorno per arrivare al bivacco Ivrea. Ogni sosta è buona per mangiare qualcosa e alleggerire lo zaino. Verso i 2600 i pascoli verdi lasciano spazio alle prime, immense pietraie. La salita al colle dei Becchi è estenuante, nel continuo cercare il passaggio prima su una friabile morena, poi in un caotico ammasso di macigni di tutte le dimensioni, non sempre stabili sotto i piedi. Arriviamo alla spicciolata al colle, a 2990 m, orrido e repulsivo, e avvolto da qualche nebbia. Laggiù, lontano, un puntino giallo rappresenta il bivacco Ivrea. Veloce pranzo, poi la discesa, laboriosa e faticosa, sull'ancora più caotica pietraia del versante di Noaschetta. Mezz'ora abbondante di passione solo per scendere 150 metri di dislvello in quel labirinto. L'idea di dover risalire il giorno dopo di qui, mi fa venire da piangere. Meglio non pensarci. Sostiamo un po verso un laghetto, poi per una strada di caccia ancora in buono stato, scendiamo verso il pianoro sottostante il bivacco, che raggiungiamo alle 15.30 dopo un simpatico guado e un po' di salita. Non c'è nessuno, il piccolo baraccotto di legno e lamiera gialla è tutto per noi. Finalmente ci rilassiamo, un sonnellino e un bel rovescio di una mezz'ora ci porta all'ora di cena, quando si riapre il cielo ed esce un sole che ci riscalda per bene. La cena è abbondante, dopo ci godiamo il silenzio di questo magico angolo di Paradiso che è il vallone di Noaschetta. Alle 21.30 è ora di ritirarsi, la sera e la stanchezza prendono il sopravvento. La notte passa bene, alle 5 la sveglia. Patty decide di dare forfait per pigrizia, rimaniamo in tre a tentare la vetta. Così, dopo la colazione, io, Alex e Beppe partiamo alle 5.50 dal bivacco, col chiarore del nuovo giorno. Guadiamo il torrente e risaliamo la ripidissima morena dietro il bivacco. Superatala faticosamente ci troviamo davanti ad un poetico pianoro di ghiaia solcato da tanti rii. Del ghiacciaio di Gay nemmeno l'ombra. Poi comincia il bello. Al posto del ghiacciaio, del quale resistono solo poche lenti di ghiaccio nerastro, c'è un'immensa distesa di pietre, terriccio, macigni enormi che si muovono appena li sfiori. Dello scivolo che saliva al colle di Gran Crou non rimane niente. Solo sassi e una parete in sfacelo. La salita si fa faticosissima. In qualche modo, tra rocce montonate e pietre che scivolano via sotto i nostri piedi, arriviamo a quella che pensavo fosse la lingua terminale del ghiacciaio di Gay, che ci accoglie con una bella scarica di sassi (alle 7 del mattino..). mettiamo i ramponi, ma mordono ben poco su questo ghiaccio vecchio e duro come il marmo. Questo tratto ci impegna fisicamente e psicologicamente, anche il tratto nevoso è durissimo e i ramponi fanno fatica a mordere. Quindi la sorpresa. Ancora pietraie, ancora immondi sassi, ancora terreno schifoso. Togliamo di nuovo i ramponi, attraversiamo gli sfasciumi, li rimettiamo sul pezzo di ghiacciaio che una volta risaliva fin sulla vetta della Testa di Gran Crou. Rimane una gobba di ghiaccio nero, con qualche crepaccio, duro anche questo come il vetro. Del canalone nevoso del colle di valnontey nessuna traccia, solo una lingua che deborda dalla valle di Cogne. Il colle di Noaschetta, segnato come di accesso banale su ghiacciaio su libri di appena 10-15 anni fa, è impraticabile. Una parete in sfacelo ne impedisce l'accesso. Il primo tratto del canalone è estenuante e pericoloso. Pietre instabili di tutte le dimensioni, pendenza 35°, si muove tutto ad ogni passo. A metà Alex e Beppe si stufano, risalgono direttamente la parete sud della Testa di Valnontey. A me non ispira, proseguo nel canalone che si appiattisce e dove le pietre diventano più stabili. Evito il ripido nevaio arrampicandomi sulle rocce della Testa della Tribolazione, uscendo poco sopra il colle. Sono già le 9.15. Riprendo fiato, i due soci sbucano sulla Testa di Valnontey. Per quanto mi riguarda, quella rimane lì. La cresta che si alza dal colle, seppur cortissima, mi da l'aspetto di venir giù solo a guardare. I due soci scendono e mi raggiungono. decidiamo di tentare la testa della Tribolazione, pare più semplice. E così è. Finalmente rocce abbastanza stabili. La superiamo abbastanza facilmente, son tutte roccette e passaggi di II-II+ al massimo, quasi mai esposti. Riesco anche a farmi male, strisciando il braccio destro su una lama di roccia e procurandomi dei profondi tagli. Pago col sangue il tributo a questa vetta. Della cresta nevosa ne rimane ben poco, fino all'anticima riusciamo ad evitarla. Un ultimo tratto di neve e siamo sulla vetta, finalmente. Che spettacolo. Tutta la Valnontey sotto di noi, il ghiacciaio della tribolazione, il Gran Paradiso con ciò che resta della parete est. Che desolazione sti ghiacciai. Da quando sognavo di essere quassù, quasi 17 anni fa, è cambiato tutto. Le montagne sono irriconoscibili. Ci abbiamo messo mezz'ora a salire, ci rilassiamo, ma poi è ora di abbandonare questo silenzio. Scendere la cresta è meno peggio del previsto, alla fine non utilizziamo la corda. Poi comincia il bello. scendiamo coi ramponi il primo ripido nevaio del colle. E quindi giù alla bell'e meglio nel canalone, muovendo pietre e provocando frane ad ogni passo, una delle quali travolge il povero Beppe che per fortuna riesce a limitare i danni. Usciamo anche da questo inferno, siamo di nuovo sul ghiacciaietto. La discesa della lingua terminale è delicata, il ghiaccio sporco di detrito tradisce e mi pianto un bel volo anche io, ferendomi stavolta al palmo destro. E che palle! bestemmiando esco dal ghiaccio, mi sciacquo le ferite che bruciano da matti. Ci riposiamo un attimo, poi giù per l'immensa pietraia, faticosa, calvario per ginocchia e schiena, mentre la stanchezza si fa sentire. Ed è ancora lunga. Riattraversiamo il pianoro sabbioso, dove finalmente mi passano i dolori alle ginocchia, poi l'ultima ripidissima morena e siamo al bivacco, dove ci sdraiamo esausti. Sono le 13.20. Facciamo pranzo, poi prepariamo lo zaino e alla spicciolata partiamo verso il colle dei Becchi. Io parto per ultimo, abbandonando questo luogo selvaggio, lasciandolo di nuovo ai camosci. la salita al colle è eterna. SOprattutto i 150 metri di pietraia, che superiamo con fatica immane. Arriviamo al colle quasi strisciando. Mentre ci riposiamo sale su una colonna di scout con degli zaini paurosi. Non li invidio, non li invidio proprio e mi fanno quasi pena, sapendo la discesa che li aspetta.. Ripartiamo, la discesa è nuovamente estenuante, quando finalmente arrivo su un praticello di erba verde mi butto per terra e metto i piedi a mollo nell'acqua gelida. Mi raggiungono anche Patty ed Alex, Beppe deve essere già quasi al Pontese.. che è lontanooo! Discesa finalmente su un sentiero, torniamo a vedere il verde e respirare il profumo dell'erba dopo tante pietre. Arrivo al Pontese alle 18.10. Esausto. Decidiamo di fermarci a cenare qui, la mitica Mara ci prepara una polenta con formaggio e un po di affettati. Un bel po di vino e ci ritempra le forze. Ora si comincia a ragionare. Ci concediamo ancora un sigarillo di fronte al lago, poi ci aspetta l'ultima fatica. Il ripido sentiero che scende dal rifugio, ormai andiamo per inerzia. Ecco la stradina, ecco la diga, ecco le macchine... La gita è finita. Sono le 20.10, è più di 14 ore che siamo in movimento. Il buio avanza, a Favria il gruppo si divide, alle 22 finalmente sono a casa. Distrutto, ma soddisfatto. Sognavo da molto tempo di salire su quella montagna che domina la Valnontey. E' stata dura, faticosa, quello che si vuole, ma quel panorama è valso la fatica. E questa gita mi ha portato anche a riflettere. Possiamo buttare tutte le relazioni che hanno più di 5 anni. La montagna è cambiata, al posto dei ghiacciai rimangono in molti posti solo schifose pietraie. Comunque il dente me lo son tolto. Anche di questa gita serberò ricordi, emozioni e fatiche indimenticabili. Fa parte dell'andare in montagna. La Testa della Tribolazione: un nome, un programma....



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Messaggioda Lorenz » lun lug 31, 2006 17:48 pm

molto belle le foto!
Ti ci sei affezionato al bivacco Ivrea, neh ? :wink:
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Messaggioda Franz77 » lun lug 31, 2006 18:00 pm

Lorenz ha scritto:molto belle le foto!


Come sempre, grande Roby!
Ma quindi le cond del 1 giugno del Grigri erano ben diverse?
più neve?
però il Gri sul II dice di non essere una scheggia...
ha quindi fatto anche il II+!!!!! 8O 8O 8O

PS: dovrebbe essere di ritorno dal Lagginhorn di ieri...
Quanto monotona sarebbe la faccia della Terra senza le montagne (Emanuel Kant).
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Messaggioda roby4061 » lun lug 31, 2006 18:05 pm

Franz77 ha scritto:
Lorenz ha scritto:molto belle le foto!


Come sempre, grande Roby!
Ma quindi le cond del 1 giugno del Grigri erano ben diverse?
più neve?
però il Gri sul II dice di non essere una scheggia...
ha quindi fatto anche il II+!!!!! 8O 8O 8O

PS: dovrebbe essere di ritorno dal Lagginhorn di ieri...


a giugno c'era molta più neve... anche in cresta. non avevano atttaccato direttamente la cresta dal colle, ma sono saliti per il pendio nevoso. ora era tutto uno sfasciume, fra un po la neve manco la tocchi per salire in vetta.

secondo il giudizio dei miei soci qualche passaggio era un buon II, in gran parte erano rocce rotte e roccette di I°. non abbiamo usato la corda, come parte rocciosa direi paragonabile al lagginhorn.

grazie a entrambi :wink:
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Messaggioda VivaLaPorchetta » lun lug 31, 2006 18:09 pm

complimenti per le foto. Veramente stupende. Bravo!!!
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Messaggioda il berna » lun lug 31, 2006 18:13 pm

Bravo Roby 4061!!

che posti vero? selvaggi selvaggi selvaggi!!

mi sarebbe sempre piaciuto fare un giro da quelle parti ma non ci sono mai stato...
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Re: Testa della Tribolazione 3642m, di nome e di fatto!!

Messaggioda mamo » lun lug 31, 2006 18:59 pm

roby4061 ha scritto:"Ho visto che voi umani non potete nemmeno immaginare"


Innanzitutto , complimenti x le foto ; sempre bellissime !!!
:arrow:
Ma permettimi una bacchettata , per la citazione che hai fatto in cima .
Il replicante al cacciatore di replicanti , sul punto di morire dice le testuali parole : " ... ho visto e sentito cose che voi umani non potete nemmeno immaginare ... "
:arrow:
Blade Runner , x me , è e rimarrà il best seller + bello della storia del cinema ; ho voluto riprenderti xchè a quel film ci sono particolarmente affezionato .
:lol: :wink: :P
ciao mamo
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Messaggioda roby4061 » lun lug 31, 2006 19:12 pm

eh beh mamo, se po' anche sbajà... :lol:

grazie a todos..
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Messaggioda fedeneg » lun lug 31, 2006 20:29 pm

Certo che a vedere la est del Gran Paradiso e la nordest del piccolo in queste condizini viene il magone!
Tanto dei ghiacciai che si sciolgono non gliene fotte un emerito c***o a nessuno.
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Messaggioda roby4061 » lun lug 31, 2006 21:27 pm

fedeneg ha scritto:Certo che a vedere la est del Gran Paradiso e la nordest del piccolo in queste condizini viene il magone!
Tanto dei ghiacciai che si sciolgono non gliene fotte un emerito c***o a nessuno.


guarda, a me veniva da piangere. stasera a guardare certe foto di soli venti anni fa, mi veniva il magone.

ti dirò che in soli dieci anni che vado in montagna ho visto cambiare tutto. che tristezza.
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Messaggioda andrea.pisetta » mar ago 01, 2006 11:26 am

Belle foto.
un informazione tecnica...sempre se ti va di darmela..come fai a fare la cornice delle foto così? serve qualche programma specifico????

ciao
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Re: Testa della Tribolazione 3642m, di nome e di fatto!!

Messaggioda il berna » mar ago 01, 2006 16:02 pm

mamo ha scritto:
roby4061 ha scritto:"Ho visto che voi umani non potete nemmeno immaginare"


Innanzitutto , complimenti x le foto ; sempre bellissime !!!
:arrow:
Ma permettimi una bacchettata , per la citazione che hai fatto in cima .
Il replicante al cacciatore di replicanti , sul punto di morire dice le testuali parole : " ... ho visto e sentito cose che voi umani non potete nemmeno immaginare ... "
:arrow:
Blade Runner , x me , è e rimarrà il best seller + bello della storia del cinema ; ho voluto riprenderti xchè a quel film ci sono particolarmente affezionato .
:lol: :wink: :P
ciao mamo


ci sarai anche affezionato ma questa volta ti sbagli, Roy dice:

"Io ne ho viste cose che vuoi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. E' tempo di morire."
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