Comunicato Stampa di Mountain Wilderness
Funivia di Cresta Rossa: in Valle d?Aosta si può?!
Undici mesi fa la Conferenza dei Servizi della Regione Piemonte respingeva, a lavori già iniziati,
in modo clamoroso ed inappellabile, il progetto da 15 milioni di euro presentato dalla Società
"Monterosa" di Champoluc (Aosta) che prevedeva la costruzione di una nuova funivia sui ghiacciai
del Monte Rosa per collegare il "Passo dei Salati" alla "Cresta Rossa", a quota 3659 metri,
realizzando così la funivia più alta d'Italia.
Era il positivo epilogo di una lunga e sofferta campagna di informazione e protesta che la nostra
Associazione aveva condotto in solitudine, ma con grande convinzione, nei mesi precedenti.
Oggi, a distanza di poco meno di un anno, ci troviamo daccapo a dover combattere e a chiedere
l'aiuto delle Comunità Montane, delle Associazioni Ambientaliste, del CAI e di tutti gli amanti di
questi luoghi per riuscire a salvare quella zona del Monte Rosa che sembra ormai essere
diventata l'oggetto di una rivalsa quasi beffarda da parte della Società impiantistica.
Persa la battaglia in Piemonte, infatti, la Monterosa S.p.A. non si è data per vinta ed ha
semplicemente spostato il tracciato di poche decine di metri, appena oltre il confine regionale,
in modo che rientrasse interamente in territorio valdostano.
Un gesto che noi di Mountain Wilderness consideriamo molto grave. Grave nei confronti della
montagna, dei suoi valori naturalistici e culturali; grave nei confronti delle norme europee a
tutela dell'ambiente e delle valutazioni avanzate dalla Conferenza dei Servizi della Regione
Piemonte. Valutazioni queste, che stroncavano il progetto su tutti i fronti, facendo proprie tutte
le nostre perplessità: una funivia che arriva a quasi 3700 metri di quota all'interno di un'area
protetta ( SIC ) e ai margini di un ghiacciaio in agonia ed esposto alle valanghe è insostenibile!
Come è possibile dunque ignorare tutto questo semplicemente spostando il tracciato di pochi
metri?
Noi speriamo e crediamo che la Regione Valle d'Aosta non avrà il coraggio di negare questa
evidenza.
Noi speriamo e crediamo che questo progetto verrà nuovamente respinto e che la realizzazione
della funivia Indren - Cresta Rossa, (per la verità ora il punto d'arrivo previsto è il Dente di Bors),
venga definitivamente abbandonata.
Qualche settimana fa abbiamo presentato le nostre osservazioni alla nuova Valutazione di
Impatto Ambientale depositata presso gli uffici della Regione Valle d'Aosta.
L'effetto è stato quello di una "sospensiva" chiesta dal Comitato per l'Ambiente della Regione
Valle d'Aosta. Pare, infatti, che il Comitato abbia chiesto di effettuare alcuni approfondimenti e
sopralluoghi per dipanare i dubbi sorti in tema di conservazione e compatibilità delle opere
previste con le norme vigenti a difesa delle aree protette dei SIC (Siti di Importanza
Comunitaria).
E' già un buon risultato, ma avremo bisogno dell'aiuto di tutti per fermare questa ennesima
aggressione ad un ambiente naturale di grande bellezza e fascino alpinistico come quello del
?nostro? Monte Rosa.
Ci rivolgiamo perciò a tutti, istituzioni, associazioni, Guide alpine e singoli cittadini, a tutti
coloro che non amano arrivare ad un rifugio in funivia,a tutti coloro che sanno rinunciare a una
nuova pista da sci essendo consapevoli che ciò è determinante per la conservazione di un
patrimonio prezioso che è e deve rimanere di tutti anche per il futuro.
L'anno scorso definivamo questo progetto "la vergogna più alta d'Italia", ora non possiamo che
constatare che la vergogna continua, così come il nostro impegno a denunciarla.
19-maggio-2006
Mountain Wilderness