l'etica dell'esplorazione

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

l'etica dell'esplorazione

Messaggioda civ » lun mag 29, 2006 15:30 pm

Ciao Ragazzi. Nei giorni scorsi ho letto una notizia che mi aveva lasciato un po' perplesso. Ora, navigando su intraiblog, vedo che non aveva lasciato perplesso solo me.
Vi riporto quanto scritto sul noto blog. La vicenda è invece ben descritta su montagna.org
Non vorrei nascessero processi in assenza degli indiziati...solo che, quanto letto, effettivamente mi pare gravino... Voi che ne pensate?
Un saluto
Luca

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da intraisass:
Alcuni giorni fa, in una lettera collettiva interna al blog, era stato sollecitato un intervento per sollevare la questione su cosa fosse l'alpinismo e l'esplorazione D'ECCELLENZA propugnato da progetti italiani legati al giro mediatico di montagna.org, specie dopo la VERGOGNOSA PROFANAZIONE di una montagna sacra. Infatti, si pensava, la regola prima dell'eccellenza nell'esplorazione, quando ci si spinge in territori altrui, dovrebbe essere il rispetto dell'ALTRUI cultura, altrimenti l'esplorazione si trasforma in prevaricazione, quindi non solo in anacronistica conquista geografica/alpinistica, bensì in ignobile e attualissima "conquista" culturale, riservando al termine conquista l'accezione che lo lega all'altrettanto attuale e mai sopito termine colonialismo. E si restava stupiti, se non indignati, che a questa forma di alpinismo si riservasse l'aggettivo d'eccellenza, in particolare essendo a conoscenza delle esplicite richieste dei locali che si sono visti profanare PER SEMPRE un luogo a loro caro, attorno al quale ruotava la vita di una comunità secolare [i profanatori non si rendono conto delle conseguenze irreversibili del loro gesto], e considerando le centinaia di montagne "vergini" e "senza amanti" che ci sono in giro per il Tibet.
A fare questo intervento ci ha pensato Carlo Alberto Pinelli, in altra sede.
Riportiamo il suo autorevole ed efficace intervento da it.sport.montagna:

Nei giorni scorsi si è molto parlato della profanazione del cimiteroebraico di Milano. Tutti, giustamente, hanno stigmatizzato quel gesto
vergognoso e indegno di un paese civile, anche qualora la finalità non
fosse stata prevalentemente di stampo razzista. Nessuno però, a quanto mi
risulta, si è indignato leggendo sull'Alto Adige del 19 maggio, la
notizia che quattro alpinisti altoatesini sono riusciti a scalare per la
prima volta la parete nord del monte Genyen, nel Tibet Orientale; una
vetta che i buddhisti considerano sacra. Cosa hanno in comune questi due
episodi, apparentemente tanto diversi? E perché dovrebbero provocare una
analoga indignazione? Ce lo spiega, purtroppo involontariamente, lo
stesso articolista. Ecco un brano del testo:
«E' una zona molto sacra, dove si raccolgono solo i monaci
buddhisti per meditare e pregare le loro divinità, ad ognuna delle
quali corrisponde una precisa cima dell'anfiteatro.
L'estrema sacralità del luogo ha creato infatti qualche difficoltà
agli alpinisti. I monaci locali hanno tentato più
volte di dissuaderli dall'impresa di violare il monte sacro. Com'è
stato risolto il conflitto di interessi? "Semplice: abbiamo scalato la
montagna senza dire nulla ai monaci, scherza, ma nemmeno poi tanto il
capo spedizione Unterkircher».
Trovo desolante che ancora oggi si calpestino con tanta superficiale
arroganza le credenze di popoli diversi da noi. E' evidente che i nostri
baldi scalatori hanno considerato le pacifiche suppliche dei monaci come
il frutto di superstizioni risibili e non degne di un minimo rispetto.
L'impresa, che il cronista dell'Alto Adige celebra con toni trionfali,
dovrebbe invece essere stigmatizzata dai veri alpinisti e dalle
associazioni che li rappresentano come una squallida bravata di
inequivocabile stampo colonialista. Un motivo di vergogna e non di gloria.
Carlo Alberto Pinelli
Presidente Onorario e Garante di Mountain Wilderness Italia
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Messaggioda Val Ter » lun mag 29, 2006 15:44 pm

Gli e' andata bene che i monaci buddisti sono gente pacifica.

Andassero a scalare qualche minareto alla Mecca, la prossima volta.


Valter
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Messaggioda simo il 4 CG » lun mag 29, 2006 16:13 pm

molto triste
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Messaggioda bummi » lun mag 29, 2006 16:21 pm

Mah che dire.
Le montagne sono di tutti e di nessuno, se per alcuni determinati luoghi sono sacri non vedo perchè debbano esserlo per tutti. A San Pietro entrano in visita credenti e non credenti, i primi si fanno il segno della croce, i secondi no.
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Messaggioda vito » lun mag 29, 2006 16:37 pm

bummi ha scritto:Mah che dire.
Le montagne sono di tutti e di nessuno, se per alcuni determinati luoghi sono sacri non vedo perchè debbano esserlo per tutti. A San Pietro entrano in visita credenti e non credenti, i primi si fanno il segno della croce, i secondi no.


boh, e' vero , pero' per rispetto in basilica non ci vai ne' a mangiare ne' a trombare.
Con tutte le montagne inesplorate che ci sono....
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Messaggioda moebius » lun mag 29, 2006 16:39 pm

a parte il fatto che è già errato ragionare in termini di proprietà (di tutti o di nessuno) nell'accezione occidentale del termine (che vuol dire, le montagne sono di tutti? e se nella tradizione locale quella montagna fosse ad uso esclusivo dei monaci?non funziona mica tutto secondo le nostre usanze o credenze, noi facciamo entrare tutti a san pietro ma non facciamo entrare tutti in parlamento ad esempio...), trovo che sia una cosa di pessimo gusto andarsi a vantare di avere fatto tutto di nascosto da paraculi (oltretutto da parte degli altoatesini che non è che brillino per flessibilità, quando le regole le dettano loro!!!!!!!).. la solita italiatanata che è il motivo principale per cui questo paese va una merda..
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Messaggioda vito » lun mag 29, 2006 16:51 pm

quoto val-ter e moebius


ps : perche' non provano l'Ararat di nascosto?
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Messaggioda bummi » lun mag 29, 2006 16:59 pm

moebius ha scritto:a parte il fatto che è già errato ragionare in termini di proprietà (di tutti o di nessuno) nell'accezione occidentale del termine (che vuol dire, le montagne sono di tutti? e se nella tradizione locale quella montagna fosse ad uso esclusivo dei monaci?non funziona mica tutto secondo le nostre usanze o credenze, noi facciamo entrare tutti a san pietro ma non facciamo entrare tutti in parlamento ad esempio...), trovo che sia una cosa di pessimo gusto andarsi a vantare di avere fatto tutto di nascosto da paraculi (oltretutto da parte degli altoatesini che non è che brillino per flessibilità, quando le regole le dettano loro!!!!!!!).. la solita italiatanata che è il motivo principale per cui questo paese va una merda..


Non esiste un'accezione occidentale o orientale al concetto di libertà così come a quello di rispetto. Senza reciprocità non esistono entrambi.

P.S. Nel nostro Parlamento possono entrare tutti, ma proprio tutti. Anche quelli che non credono nella Repubblica... :D
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Messaggioda Buzz » lun mag 29, 2006 17:06 pm

boh
è un discorso complesso con diversi punti di vista
antitetici ma comunque degni

almeno un tono più rispettoso però lo avrei gradito
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Messaggioda moebius » lun mag 29, 2006 17:14 pm

si in realtà esistono accezioni diversissime di libertà e di rispetto...
così come esistono persone che sono rispettose e altre che non lo sono...
comunque non mi hanno fatto entrare in parlamento l'altra volta che sono andato!
:D :D
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Messaggioda bummi » lun mag 29, 2006 17:24 pm

moebius ha scritto:si in realtà esistono accezioni diversissime di libertà e di rispetto...
così come esistono persone che sono rispettose e altre che non lo sono...
comunque non mi hanno fatto entrare in parlamento l'altra volta che sono andato!
:D :D


Eppure non dovrebbe essere una cosa complicatissima :D
http://cerca.camera.it/motoresito/visRi ... ML&docNo=0

Scherzi a parte, quello che volevo far notare è che non sempre quello che sembra un oltraggio clamoroso poi lo è effettivamente. Andare in vetta ad una montagna sacra non mi sembra di per sè un atto così terribile. C'è decisamente di peggio.
Detto questo io non ci sarei andato, ma questa è una scelta personale che non mi sentirei mai di imporre ad altri.
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Messaggioda moebius » lun mag 29, 2006 17:48 pm

ovviamente a me non cambia nulla però:
1)se continuiamo a non rispettare niente e nessuno non possiamo sperare nella pace
2)la cosa più brutta è il vantarsi dopo di aver fatto la paraculata.....
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Messaggioda bummi » mar mag 30, 2006 10:05 am

moebius ha scritto:ovviamente a me non cambia nulla però:
1)se continuiamo a non rispettare niente e nessuno non possiamo sperare nella pace
2)la cosa più brutta è il vantarsi dopo di aver fatto la paraculata.....


Sinceramente mi pare che le montagne himalayane hanno problemi molto più grossi da fronteggiare.
Il numero crescente di alpinisti che assediano certe vette ha trasformato alcune zone in autentiche discariche di alta quota, e non mi riferisco solo al Colle Sud dell'Everest... I campi base di quasi tutti gli ottomila sono dei letamai con condizioni igieniche spaventose.
In un contesto simile prendersela con 4 coglionazzi perchè sono andati a scalare una montagna sacra è un po' come lametarsi della pagliuzza negli occhi avendo un trave conficcato nella pupilla.
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Messaggioda Buzz » mar mag 30, 2006 10:19 am

il fatto è... che

se qui in europa, in italia, negli usa... insomma nei paesi di diritto :roll:
si stabilisce che per qualsiasi motivo (non ultima la semplice proprietà privata) tu, cittadino di quel paese o meno, non puoi andare in un dato posto...

beh non si trova nulla di strano che andarci sia vietato, e che se ci vai ti becchi la multa o ti sbattano dentro.

è semplicemente normale.

A nessuno viene in mente di andare a campeggiare a piazza san pietro (per parlare di un luogo sacro).

Giusto o sbagliato che sia, così è.

Quindi se una qualsiasi comunità con le loro leggi e credenze religiose sacralizza un luogo, anzichè costuirci sopra san pietro o il taj mahal, dovrebbe avere gli stessi identici diritti, anche se non ha leggi e poliziotti per farli rispettare.

::: e questo, a un legalista coerente dovrebbe bastare.

D'altro canto,
io invece mal sopporto leggi e restrizioni.
E sono un convinto assertore del fatto che gli uomini abbiano diritto di infrangere le leggi quando nella loro visione del mondo non la ritengono giusta.
Non sono un legalista quindi.

E se penso che a chiunque al mondo gli giri il culo e s'inventa qualche menata mi impedisce di fare qualsiasi cosa e non mi sta molto bene.

Che fastidio do alla montagna, salendola?
Certamente nessuno.

Per me che non la considero sacra alla maniera dei monaci, certamente non la desacralizzo oggettivamente ma solo nella "loro" visione.

Allora il rispetto non è tanto per la montagna quanto per i monaci.

Si poteva allora cercare di arrivare ad un compromesso con loro e, non riuscendoci, al limite mostrare un pò di contrizione per essere stati costretti dalla situazione a salire di nascosto.

Perchè oggettivamente i monaci non hanno più diritto su quella montagna di quanta ne ha chiunque altro.

Insomma trovo solo di cattivo gusto l'ostentazione pubblica della furbata.
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Messaggioda claudio1949 » mar mag 30, 2006 10:44 am

Mah, Unterkircher (kirche = chiesa ....) e soci sapevano benissimo che i monaci buddhisti sono pacifica gente. Anche il Dalai Lama si farebbe una delle sue umanissime risate a sentire la storia.
Visto peraltro che sono così fighi adesso aspettiamo i crucchi all'italiana su una cima sacra ai fondamentalisti islamici o ai cacciatori di teste della Nuova Guinea.
Vediamo se hanno le palle veramente e sono capaci di tornare vivi a raccontarci come sono stati bravi...
:lol:
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Messaggioda il berna » mar mag 30, 2006 10:59 am

mah... io sono dell'idea che se vai a casa di qualcuno fai quello che dice lui... Se mi si chiede cortesemente di non fare qualcosa non la faccio. Di gente che va e viene e rovina tradizioni e usanze dei paesi ce ne è pieno, mi piacerebbe tanto che gli alpinisti non lo fossero, ma purtroppo non è così...
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Messaggioda bummi » mar mag 30, 2006 11:05 am

Buzz ha scritto:il fatto è... che

se qui in europa, in italia, negli usa... insomma nei paesi di diritto :roll:
si stabilisce che per qualsiasi motivo (non ultima la semplice proprietà privata) tu, cittadino di quel paese o meno, non puoi andare in un dato posto...

beh non si trova nulla di strano che andarci sia vietato, e che se ci vai ti becchi la multa o ti sbattano dentro.

è semplicemente normale.

A nessuno viene in mente di andare a campeggiare a piazza san pietro (per parlare di un luogo sacro).

Giusto o sbagliato che sia, così è.

Quindi se una qualsiasi comunità con le loro leggi e credenze religiose sacralizza un luogo, anzichè costuirci sopra san pietro o il taj mahal, dovrebbe avere gli stessi identici diritti, anche se non ha leggi e poliziotti per farli rispettare.

::: e questo, a un legalista coerente dovrebbe bastare.

D'altro canto,
io invece mal sopporto leggi e restrizioni.
E sono un convinto assertore del fatto che gli uomini abbiano diritto di infrangere le leggi quando nella loro visione del mondo non la ritengono giusta.
Non sono un legalista quindi.

E se penso che a chiunque al mondo gli giri il culo e s'inventa qualche menata mi impedisce di fare qualsiasi cosa e non mi sta molto bene.

Che fastidio do alla montagna, salendola?
Certamente nessuno.

Per me che non la considero sacra alla maniera dei monaci, certamente non la desacralizzo oggettivamente ma solo nella "loro" visione.

Allora il rispetto non è tanto per la montagna quanto per i monaci.

Si poteva allora cercare di arrivare ad un compromesso con loro e, non riuscendoci, al limite mostrare un pò di contrizione per essere stati costretti dalla situazione a salire di nascosto.

Perchè oggettivamente i monaci non hanno più diritto su quella montagna di quanta ne ha chiunque altro.

Insomma trovo solo di cattivo gusto l'ostentazione pubblica della furbata.


Pienamente d'accordo con te Buzz.
A questo punto mi chiedo, però cosa c'entri l'etica, non vorrei che la si stesse confondendo con il cattivo gusto.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mar mag 30, 2006 11:08 am

il berna ha scritto:mah... io sono dell'idea che se vai a casa di qualcuno fai quello che dice lui... Se mi si chiede cortesemente di non fare qualcosa non la faccio. Di gente che va e viene e rovina tradizioni e usanze dei paesi ce ne è pieno, mi piacerebbe tanto che gli alpinisti non lo fossero, ma purtroppo non è così...


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Messaggioda x » mar mag 30, 2006 16:07 pm

.....leggendo sull'Alto Adige del 19 maggio.......«E' una zona molto sacra, dove si raccolgono solo i monaci
buddhisti per meditare e pregare le loro divinità, ad ognuna delle
quali corrisponde una precisa cima dell'anfiteatro.
L'estrema sacralità del luogo ha creato infatti qualche difficoltà
agli alpinisti. I monaci locali hanno tentato più
volte di dissuaderli dall'impresa di violare il monte sacro. Com'è
stato risolto il conflitto di interessi? "Semplice: abbiamo scalato la
montagna senza dire nulla ai monaci, scherza, ma nemmeno poi tanto il
capo spedizione Unterkircher».



Ehm, vorrei fare notare che tutta questa discussione nasce dal fatto che l´Alto Adige, quotidiano che giá in passato ha scritto un sacco di cazzate, ha riportato la notizia in modo completamente distorto!

So per certo che gli alpinisti, prima di iniziare la scalata, hanno partecipato ad un rito religioso assieme agli stessi monaci, proprio per "benedire" la scalata...

Unterkicher & co, sono ancora in Cina. L´intervista si basa su una telefonata, che probabilmente é stata tradotta male e condita di qualche elemento, per rendere la storia piú adatta ai giornali da giornalisti incompetenti e, a mio modesto parere, teste di c***o.
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Messaggioda Buzz » mar mag 30, 2006 16:11 pm

x ha scritto: L´intervista si basa su una telefonata, che probabilmente é stata tradotta male e condita di qualche elemento, per rendere la storia piú adatta ai giornali da giornalisti incompetenti e, a mio modesto parere, teste di c***o.


niente di più facile...
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