erri de luca e i CPT

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erri de luca e i CPT

Messaggioda davide rugge » gio mag 18, 2006 12:22 pm

C'è chi lo apprezza come alpinista e arrampicatore. C'è chi lo apprezza come scrittore.
Io lo apprezzo ancora di più per la sua prefazione al libro "Il muro invisibile. Immigrazione e legge Bossi-Fini" (2002)

erri de luca ha scritto: Le leggi razziali contro gli ebrei furono un servile omaggio di Mussolini all'ossessione del potente alleato nazista. Si aggiunsero come paragrafo di provincia alla legislatura antiebraica del Terzo Reich.
Infami come ogni pretesa di isolare razze dentro il corpo dell'umanità, da noi, terre di sangue misto, furono particolarmente assurde. Quale razza era l'italica se non la sede di ogni ovulazione del mare di mezzo? Un riassunto di semi che non può escluderne alcuno, questo è il ceppo genetico del nostro luogo impiantato nel mare come un albero di corallo. Da noi ogni famiglia e stirpe del Mediterraneo ha diritto di cercare un parente. Le leggi razziali presumevano una razza, la nostra, inesistente. Erano un articolo di fede, anzi di malafede. Ma, volendo colpire gli ebrei, li perseguitavano tutti, ricchi e poveri
Le nuove leggi sull'immigrazione, la Bossi-Fini oggi e la Turco-Napolitano ieri, perseguitano solo i poveri. Li rinchiudono in campi di quarantena, li detengono senza causa di reato. Perché entrare senza permesso nel nostro paese non è reato, altrimenti sarebbe reato la storia. Dai banchi di scuola sappiamo che da noi sono arrivati senza invito i popoli, gli eserciti, le epidemie, i pirati, i santi, i mercanti, i marinai, le religioni. La storia non è un pranzo di gala, se ne sbatte di inviti e di controlli all'ingresso. E noi siamo in un punto di passo della storia e della geografia. Siamo da sempre sponda di sosta per migratori.
Oggi profittiamo del bisogno e del sudore di stranieri offrendo in cambio un'ospitalità strozzina e clandestina, venduta pure cara. Ho poco più di cinquant'anni e ho fatto in tempo a vedere i miei coetanei del sud andare ad affollare le brande di sottoscale e di abbaino di Torino. Quando la Fiat rastrellava manodopera muta e docile dai campi del meridione e gli affittacamere di Torino davano a noleggio le brande ad ore. Ho fatto in tempo a vedere il razzismo, il meschino senso di superiorità e di arbitrio, degli italiani verso se stessi. Non mi sorprende vederlo applicato ad altri subalterni che hanno rilevato il posto di noialtri ultimi.
Siamo diventati un paese di nuovi arricchiti che ha conseguentemente votato per il più ricco, credendo nella proprietà transitiva della ricchezza. Ma la ricchezza ha bisogno di divario, di maggiore e non di minore povertà intorno. Questo dicono le cifre del mondo. Da arricchiti recenti vogliamo dimenticare le povere origini. Inutile perciò ricordare che veniamo dalle stesse umiliazioni che imponiamo agli stranieri ospiti. Costruiamo leggi per rendere il loro passaggio più penoso. Intanto le braccia di mare più battuto riempiono i fondali di annegati. Un articolo di legge pretende di impedire il soccorso ai naufraghi. E' solo seguito normativo di quella nostra nave da guerra che speronò a morte un barcone albanese nel Canale di Otranto una notte di Pasqua. Si, era di notte, illuminata dalle fotocellule la prua d'acciaio due volte fu spinta a urtare una fiancata di legno, grande vittoria navale della marina italiana. Per pura ingratitudine il comandante non è stato decorato al valore. Era il tempo del centrosinistra e del governo Prodi, con la P maiuscola. I prodi con la p minuscola infangavano la tradizione marinara di un popolo di mare, quale siamo.
Ma tutte queste miserabili e losche misure di ostacolo, di contenimento: sono servite, servono, serviranno ad arrestare l'alta marea dei migratori? È così ovvio che no, che nessuna legge, per quanto infame sia, può mettere i cancelli alla storia e alla geografia. Noi saremo comunque attraversati da una disarmata folla di popoli. I nostri connotati, i figli, le città, le canzoni, i libri, saranno rigirati da questo cucchiaio. Allora tutti gli sbarramenti saranno ricordati come canaglierie inutili, come gratuiti sfregi alla figura della nostra terra aperta e messa apposta in mezzo al mare a coste spalancate.
Fuori dalle nostre stanze addobbate per un perpetuo Natale, la piccola fiammiferaia della fiaba di Andersen sta consumando tutti i suoi fiammiferi, esaurendo la riserva di fuoco, di lume, di pazienza. Mi affido ai versi di un poeta di Sarajevo, Izet Sarajlic che così chiude una sua poesia sui traslochi forzati degli uomini: "O il mondo sarà presto popolato esclusivamente da emigrati, o dovrà diventare l'unica patria universale degli uomini.

"

NO AI CPT !
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Messaggioda gug » gio mag 18, 2006 14:09 pm

Belle parole, forse un pò retoriche, ma poi nella pratica l'immigrazione costituisce un problema e un governo serio deve trovare il modo di gestirlo. Con questo non sono un fautore della "purezza" della razza, ne sono a favore di discriminazioni basate su simili concetti, anzi ultimamente ho una scarsissima considerazione della "razza" italiana, semplicemente parlo di problemi pratici: sovrappopolazione del territorio italiano, cementificazione già a livelli spropositati, strutture sociali inadeguate, insufficienti risorse naturali autoctone per il sostentamento della popolazione.

Soprattutto voglio puntare l'attenzione su quest'ultimo punto: per sfamare e per mantenere il tenore di vita della popolazione italiana non è sufficiente il territorio nazionale e le sue risorse e dobbiamo affidarci a quello di altre zone della terra. Questo secondo me crea speculazioni e impatto ambientale, oltre che basarsi su un sistema di trasporti insostenibile, che ci consente (finora) di far viaggiare frutta e generi alimentari da un continente all'altro.

A mio parere, quando si parla di immigrazione bisognerebbe scendere nel pratico e discutere anche la gestione di questi problemi oltre all'enunciazione di principi sicuramente ineccepibili: altrimenti si rischia di fare della semplice demagogia.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda val » gio mag 18, 2006 14:39 pm

nel libro scritto a 4 mani con nives meroi "sulla traccia di nives"(che consiglio vivamente a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!) in una delle ultime pagine è citato planetmountain...
magari erri ci ascolta...o magari scrive anche nascosto dietro a qualche nick...

erriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ci sei?????? :D iamme guaiò!!!!! :D :D :D :D
COMPAGNO PRESIDENTE....
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Messaggioda Max Grivel » gio mag 18, 2006 15:12 pm

Bravo rugge tutti dentro in Italia senza controllo, è roba da fascisti il controllo ostia !
Adesso la colpa del naufragio è degli italiani, ma si va...
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Messaggioda Luca A. » gio mag 18, 2006 15:23 pm

Max Grivel ha scritto:Bravo rugge tutti dentro in Italia senza controllo, è roba da fascisti il controllo ostia !
Adesso la colpa del naufragio è degli italiani, ma si va...


No, la colpa del naufragio dell'Italia è dei grezzi, violenti e bestemmiatori come te.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
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Messaggioda Max Grivel » gio mag 18, 2006 15:24 pm

Luca A. ha scritto:
Max Grivel ha scritto:Bravo rugge tutti dentro in Italia senza controllo, è roba da fascisti il controllo ostia !
Adesso la colpa del naufragio è degli italiani, ma si va...


No, la colpa del naufragio dell'Italia è dei grezzi, violenti e bestemmiatori come te.


Mi fai ridere :D
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Messaggioda Luca A. » gio mag 18, 2006 15:26 pm

Max Grivel ha scritto:
Luca A. ha scritto:
Max Grivel ha scritto:Bravo rugge tutti dentro in Italia senza controllo, è roba da fascisti il controllo ostia !
Adesso la colpa del naufragio è degli italiani, ma si va...


No, la colpa del naufragio dell'Italia è dei grezzi, violenti e bestemmiatori come te.


Mi fai ridere :D


Il mondo è complesso e si regge su equilibri delicati, e quelli come te vorrebbero gestirlo con la clava. Ti faresti operare con un machete?
E perché vuoi gestire il mondo con un machete?
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Messaggioda Max Grivel » gio mag 18, 2006 15:30 pm

Sto solo dicendo che i controlli sono necessari, troppo comodo dire "entrate tutti" e vogliamoci bene.
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Messaggioda davide rugge » gio mag 18, 2006 22:14 pm

Max Grivel ha scritto:Sto solo dicendo che i controlli sono necessari, troppo comodo dire "entrate tutti" e vogliamoci bene.


i cpt sono assolutamente incostituzionali, oltre che un lucroso affare per molti, del tutto inadeguati agli scopi prefissati, lesivi dei diritti inviolabili della persona umana e costituiscono un COSTO enorme per lo Stato.

se vuoi mi fermo qui, se preferisci approfondisco
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Messaggioda dags1972 » mer mag 24, 2006 13:38 pm

davide rugge ha scritto:
Max Grivel ha scritto:Sto solo dicendo che i controlli sono necessari, troppo comodo dire "entrate tutti" e vogliamoci bene.


i cpt sono assolutamente incostituzionali, oltre che un lucroso affare per molti, del tutto inadeguati agli scopi prefissati, lesivi dei diritti inviolabili della persona umana e costituiscono un COSTO enorme per lo Stato.

se vuoi mi fermo qui, se preferisci approfondisco


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Napolitano, ideatore dei CPT che la sinistra vuole chiudere
10 Maggio 2006

Per la sinistra, specie quella piu' 'a sinistra', sono 'lager'. Lui li ha sempre ritenuti indispensabili. Il neo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e' il 'padre' dei Cpt, quei centri di permanenza temporanea per gli immigrati finiti nella bufera politica per il trattamento riservato agli stranieri. Tanto che nel pieno della polemica, Napolitano interviene per difendere il ministro dell'Interno uscente, Giuseppe Pisanu, dalle accuse sulla gestione dei centri, inimicandosi l'ala radicale dello schieramento di centrosinistra.
I Cpt nascono infatto con la Turco-Napolitano, la disciplina dell'immigrazione del 1998 'targata' Ulivo. Il leader riformista era allora ministro dell'Interno del governo Prodi. I Centri di permanenza temporanea sono stati previsti nella legge 40 per trattenere contro il rischio di fuga, per un massimo di 30 giorni, i clandestini in attesa di espulsione.
Napolitano difende a spada tratta la sua legge. Chiedere la chiusura dei Cpt e' da 'irresponsabili' e la legge sull'immigrazione 'ci ha permesso di entrare nel sistema di Schengen'.
In una recente intervista al Corriere della sera, Napolitano ricorda che 'non c'e' alcuna alternativa' ai Cpt. 'Si puo' discutere sul modo in cui vengono gestiti -concede- ma altro e' chiederne la chiusura'. E se qualcuno li chiama lager 'credo che insulti la memoria delle vittime dello sterminio nazista'. E comunque, 'i Cpt non sono prigioni, ma nemmeno camping'. Se esiste un problema di sovraffollamento, piuttosto che pensare a chiudere i centri, 'bisogna aprirne altri'.
'La politica dell' immigrazione -sottolinea Napolitano- richiede uno straordinario sforzo di equilibrio. Ci vuole l' accoglienza e la valorizzazione dell' immigrazione legale entro limiti sopportabili, definiti attraverso quote annuali di ingresso (e anche su questo il governo di centrodestra e' stato inadempiente). Ma occorre anche contrastare l' immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani. E su questo punto la sinistra dovrebbe essere rigorosa'.
Parole che destano la gratitudine di Pisanu, ma nessuna sorpresa. 'Conosco sia la sua onesta' intellettuale, sia la sua serieta' politica', riconosce il ministro dell'Interno all'epoca delle polemiche sui Cpt.
Per la difesa dei centri di permanenza, invece, Napolitano viene criticato dall'ala radicale della sinistra. Lo strumento previsto dalla Turco-Napolitano e confermato dalla Bossi-Fini, mette sullo stesso piano Napolitano e Pisanu nella polemica. Uno scontro che ha portato alla costituzione del 'Forum contro i Cpt', convocato dal governatore della Puglia Nichi Vendola, al quale hanno aderito ben 11 regioni.
Attualmente i 'centri di permanenza temporanea e assistenza' (e' questo in realta' il nome completo) in Italia sono 15, con una capacita' complessiva di 1.822 posti: il piu' grande e' a Roma, a Ponte Galeria, e puo' ospitare un massimo di 300 persone. Il piu' piccolo invece e' a Napoli, con 54 posti. Gli altri sono ad Agrigento (110 posti), Bologna (95), Brindisi (180), Caltanissetta (96), Catanzaro (75), Crotone (129), Lecce (180), Milano (140), Modena (60), Ragusa (60) e Torino (78).
A questi si aggiungono due centri che svolgono funzioni di 'primario soccorso e sostentamento', come quello di Lampedusa che ha una capacita' di 190 posti e quello di Lecce-Otranto, che puo' ospitare 75 persone. Altri 4 Cpt sono in fase di realizzazione, a Bari (300 posti), Foggia (300), Perugia (300) e Trapani (220).
tanti saluti e buone salite a tutti
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Messaggioda davide rugge » mer mag 24, 2006 17:58 pm

la sindrome di FOnzie: non riuscire mai ad ammettere di avere sbagliato.
Io contesto che la Bossi-Fini sia figlia della TUrco-Napolitano e sarei per l'abolizione della Bossi FIni senza tornare alla Turco Napolitano.
I cpt non sono prigioni: sono molto peggio delle prigioni.
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Messaggioda dags1972 » mer mag 24, 2006 18:12 pm

davide rugge ha scritto:la sindrome di FOnzie: non riuscire mai ad ammettere di avere sbagliato.
Io contesto che la Bossi-Fini sia figlia della TUrco-Napolitano e sarei per l'abolizione della Bossi FIni senza tornare alla Turco Napolitano.
I cpt non sono prigioni: sono molto peggio delle prigioni.


che facciamo

ti ricordo schenghen....non possiamo aprire le frontiere

facciamo come zapatero ?


che facciamo
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Messaggioda Max Grivel » mer mag 24, 2006 18:55 pm

Vai tranquillo Dags, come "rimedio" hanno già annunciato una sanatoria per 480.000 immigrati....
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Messaggioda San Maniglione » mer mag 24, 2006 20:25 pm

Che i CPT siano delle strutture indecenti non c'è dubbio. E indecenti nel senso più profondo del termine. In quel modo non si tengono nemmeno le bestie (o non si dovrebbero tenere nemmeno le bestie).

Fare una politica di apertura totale non è indecente, è stupido. Che ci verranno a fare qui? avremo parabrezza splendenti come gioielli, e il rapporto bagnanti - ambulanti sulle spiagge sarà uno a uno. L'industria dei pelati è florida, ma non possiamo mettere 6 milioni di senegalesi a Villa Literno.

Che ci vengono a fare qui? In africa di fame non è mai morto nessuno.
Fino a poche decine di anni fa.
Poi gli abbiamo spegato di fare le colture estensive (così noi abbiamo cotone, banane e pistacchi a buon prezzo, e se un anno il prezzo crolla loro non hanno nemmeno l'oritcello di casa, perchè l'hanno convertito a gigantesca piantagione, e muoiono di fame).

Finchè le priorità dei governi occidentali non saranno delle serie politiche di cooperazione che permettano a loro di vivere in modo dignitoso, non si potrà arginare il fenomeno delle migrazioni. Po-li-ti-che-di-svi-lup-po, altro che cunei fiscali, pacs, leggi sul decoder e tutte le baggianate che le parti in causa ci propinano ad ogni elezione per non farci riflettere sulle cose che sono davvero importanti.

Ma il problema è sempre quello. Finchè intendiamo vivere al di sopra delle nostre possibilità e sprecare più risorse di quante ce ne servono, ci sarà qualcuno che avrà meno risorse di quante gliene servono per campare. E allora scanniamoci pure se è meglio l'immigrazione selvaggia o il CPT, tanto non cambia niente.
Che tristezza!
Un panin no imbriaga, ma una bona bira sazia (Lollo aah)
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Messaggioda davide rugge » gio mag 25, 2006 10:56 am

io straquoto San Maniglione e mi limito ad un appunto tecnico:

da un punto di vista giuridico entrare in Italia come clandestini non è un reato penale, ma un semplice illecito amministrativo.
La costituzione italiana ammette la detenzione e la privazione della libertà solo in caso di reato penale.
Ora: nei CPT vige un regime di detenzione ancora peggiore che nelle prigioni normali, perchè nei CPT di fatto gli immigrati non hanno assistenza legale e non hanno la possibilità di comunicare con l'esterno.

Non si capisce perchè si debbano ledere i diritti umani fondamentali di uomini e donne tenendo conto del fatto che la percentuale di donne e bambini nei CPT è tutto fuorchè trascurabile e soprattutto che la percentuale di immigrati clandestini che si trovano nel CPT senza aver compiuto NESSUN TIPO DI REATO PENALE è assolutamente maggiore di quella di coloro che hanno qualche condanna penale
.
Nel caso di immigrati che hanno qualche condanna penale, perchè chiuderli in un CPT? Che seguano le strade della giustizia seguendo i medesimi percorsi di qualunque altro e vadano in prigione dove almeno hanno diritto all'assistenza di un avvocato.
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Messaggioda davide rugge » gio mag 25, 2006 11:07 am

Max Grivel ha scritto:Vai tranquillo Dags, come "rimedio" hanno già annunciato una sanatoria per 480.000 immigrati....


ecco si, questo non è male.
l'immaginario collettivo vuole in clandestino come uno sfaccendato che agli angoli delle strade importuna le ragazze, tiene le bottiglie di birra sul marciapiede, vende spinelli. E' questo che la gente vede. Perchè le brave persone che girano in centro città non girano i campi, e neppure i cantieri edili. Tutti però hanno almeno una colf.
Io ho una diversa immagine dell'immigrato clandestino: è quello che domenica scorsa, mentre io andavo al mare, ho visto in ginocchio nei campi sotto il sole insieme ad altri del suo stesso colore mentre raccoglievano non so quale ortaggio.
Un clandestino è ricattabile come uno schiavo: lo si può far lavorare ad libitum, e appena alza un minimo la cresta... tanti saluti. Un minimo di diritti non può certo fargli male.
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Messaggioda Max Grivel » gio mag 25, 2006 11:58 am

davide rugge ha scritto:
Max Grivel ha scritto:Vai tranquillo Dags, come "rimedio" hanno già annunciato una sanatoria per 480.000 immigrati....


ecco si, questo non è male.
l'immaginario collettivo vuole in clandestino come uno sfaccendato che agli angoli delle strade importuna le ragazze, tiene le bottiglie di birra sul marciapiede, vende spinelli. E' questo che la gente vede. Perchè le brave persone che girano in centro città non girano i campi, e neppure i cantieri edili.
Io ho una diversa immagine dell'immigrato clandestino: è quello che domenica scorsa, mentre io andavo al mare, ho visto in ginocchio nei campi sotto il sole insieme ad altri del suo stesso colore mentre raccoglievano non so quale ortaggio.
Un clandestino è ricattabile come uno schiavo: lo si può far lavorare ad libitum, e appena alza un minimo la cresta... tanti saluti. Un minimo di diritti non può certo fargli male.


Il clandestino è anche quello, il clandestino è quello che rompe i coglioni al parco ed il clandestino è quello che raccoglie pomodori al campo.
L'individuazione dei soggetti serve per effettuare questo distinguo ed anche per tutelare chi lavora da chi rompe le palle e delinque (perchè è un dato di fatto e non lo invento io che molti clandestini siano dediti alla delinquenza).
Per quanto riguarda i CPT cosa ti devo dire per il momento non sono in programma CPT con piscina e centro fitness annesso, sono centri di prima accoglienza in cui trascorrere qualche tempo in attesa della necessaria individuazione e dei permessi richiesti. La permanenza coatta nei CPT si rende necessaria in quanto senza di essa ci sarebbero una miriade di individui sconosciuti che entrerebbero in Italia senza porsi minimamente il problema di essere identificati, quindi è d'obbligo una schedatura anche forzata della persona.
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Messaggioda Luca A. » gio mag 25, 2006 12:46 pm

Nell'immaginario malato leghista, il clandestino è il marocchino musulmano fanatico che di giorno ruba le autoradio e di notte si ubriaca e va in giro a stuprare le brave ragazze di pura razza veneto-ariana.

Nella realtà dei fatti il clandestino medio di questi anni è una signora ucraina e cattolica di mezza età che cura le nonne delle brave ragazze venete, senza giorni di riposo e pagata una miseria in nero, e che semplicemente non ha trovato lo sgamo burocratico per entrare regolarmente.
Questo sia noto.
Il resto sono balle demagogiche quando non razziste.
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Messaggioda Max Grivel » gio mag 25, 2006 12:49 pm

Luca A. ha scritto:Nell'immaginario malato leghista, il clandestino è il marocchino musulmano fanatico che di giorno ruba le autoradio e di notte si ubriaca e va in giro a stuprare le brave ragazze di pura razza veneto-ariana.

Nella realtà dei fatti il clandestino medio di questi anni è una signora ucraina e cattolica di mezza età che cura le nonne delle brave ragazze venete, senza giorni di riposo e pagata una miseria in nero, e che semplicemente non ha trovato lo sgamo burocratico per entrare regolarmente.
Questo sia noto.
Il resto sono balle demagogiche quando non razziste.


Balle mica tanto visto che sei di Milano e sai cosa gira in centrale e nei parchi, quindi non venire a suonare il piffero.
Ci sono anche molti clandestini ben intenzionati ed è giusto tutelarli per strapparli al lavoro nero.
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Messaggioda Luca A. » gio mag 25, 2006 13:25 pm

Max Grivel ha scritto:
Luca A. ha scritto:Nell'immaginario malato leghista, il clandestino è il marocchino musulmano fanatico che di giorno ruba le autoradio e di notte si ubriaca e va in giro a stuprare le brave ragazze di pura razza veneto-ariana.

Nella realtà dei fatti il clandestino medio di questi anni è una signora ucraina e cattolica di mezza età che cura le nonne delle brave ragazze venete, senza giorni di riposo e pagata una miseria in nero, e che semplicemente non ha trovato lo sgamo burocratico per entrare regolarmente.
Questo sia noto.
Il resto sono balle demagogiche quando non razziste.


Balle mica tanto visto che sei di Milano e sai cosa gira in centrale e nei parchi, quindi non venire a suonare il piffero.
Ci sono anche molti clandestini ben intenzionati ed è giusto tutelarli per strapparli al lavoro nero.


Questo sì.
Ciò che volevo sottolineare è che l'aggettivo "clandestino" è molto ambiguo perché suggerisce subito l'idea di un pericoloso criminale venuto di nascosto per delinquere, mentre invece nella stragrande maggioranza dei casi un "clandestino" è semplicemente "uno che è arrivato troppo tardi allo sportello quando ormai erano finiti i moduli" (tanto per fare un esempio paradossale ma non lontano dalla realtà). Quello che era un po' prima di lui nella fila (e che magari lavora nello stesso suo cantiere) invece ha avuto i suoi bravi timbri e non è considerato "clandestino", benché tra i due non ci sia nessuna differenza reale.
La differenza come si vede è minima. Ma il "clandestino" è costretto a nascondersi e a farsi pagare in nero e magari a lasciarci la pelle in un cantiere perché se si fa male il capetto invece di portarlo all'ospedale per non aver grane lo lascia crepare dissanguato e poi nasconde il corpo (fatto di cornaca).
La cosa da fare è mettere in regola chi in Italia c'è, lavora, ha una casa in affitto (irregolare, ovviamente, e carissimo...) e per assurdità legali e burocratiche deve far finta di non esserci, finendo nella marginalità con tutto quel che ne consegue.
Certe leggi come la Bossi-Fini sono sbagliate anzitutto perché non si basano sulla realtà dei fatti (per regolamentarla), ma negano la realtà, tentando di costruirne un'altra artificiale.
Ad esempio impongono che se io voglio assumere un immigrato, devo fare richiesta nominativa mentre lui è ancora al suo paese, e farlo venire qui. Ma questa è un'idea fuori dal mondo. Non sta nè in cielo nè in terra che io se ho un'officina debba prima conoscere il tizio (e come potrei? per corrispondenza?) e chiedere alle autorità di farlo venire. La realtà è diversa: questo tizio è già qui (clandestino, per forza di cose), qualcuno me lo presenta, io lo prendo in prova per un po', vedo che lavora bene e lo assumo mettendolo in regola. Pensa che questo per la Bossi-Fini NON SI PUO' fare! Per far le cose secondo legge, il tizio dovrebbe tornare (ancora di nascosto) al suo paese e aspettare che io "lo richieda", per poi tornare qui regolarmente.
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