Cadute su mezze corde e loro utilizzo:CHIARIMENTO DEFINITIVO

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda MarcoS » lun mag 15, 2006 18:58 pm

federicopiazzon ha scritto:PERSONALMENTE SE SOLO MIVIENE IL VAGO DUBBIO CHE UNA SOSTA NON SIA A PROVA DI TIR SGNACCO DENTRO UN PAIO DI CHIODI....


molto bene ma esistono anche i dadi...

federicopiazzon ha scritto:Io sono CONVINTO della assoluta rarità delle situazioni in cui la soluzione molto anni trenta della sicura in sosta sia conveniente...

negli anni trenta si faceva sicura a spalla. il 1/2 B è nato nei '60.
E comunque le tue CONVINZIONI potrebbero anche non collimare coi FATTI

federicopiazzon ha scritto:credo(non voglio generalizzare non me ne volete,chi non si vede in quanto segue non si offenda) che chi passa sempre due corde fa sicura in sosta ecc lo faccia più che altro per una componente psicologica,in tutti i manuali che ho letto(vabbè nessuno del cai allora??)si descrive l'introduzione della sicura in vita come un grande ed irrinunciabile passo in avanti nello sfruttare nuovi attrezzi e materiali per aumentere la sicurezza!

infatti probabilmente tutto il lavoro della commissione materiali e tecniche (del CAI!, ABOMINIO!) è sostanzialmente psicologico. Sentirò che ne pensa il buon bressan la prossima volta che lo vedo :lol:
anzi, quasi quasi potrei girargli il post e sentire se ha qualche osservazione di carattere psicologico da fare in merito...

federicopiazzon ha scritto:per inciso comunque basta osservare che gli anelli anelloni e soste varie alla base delle vie molto affollate sono tutte precedenti all'introduzione delle corde di naylon!

questa non l'ho mica capita, a cosa ti riferisci?
Ultima modifica di MarcoS il lun mag 15, 2006 19:01 pm, modificato 1 volta in totale.
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
Avatar utente
MarcoS
 
Messaggi: 6675
Images: 159
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: PD

Messaggioda andreag » lun mag 15, 2006 19:00 pm

federicopiazzon ha scritto:Io sono CONVINTO della assoluta rarità delle situazioni in cui la soluzione molto anni trenta della sicura in sosta sia conveniente...

credo(non voglio generalizzare non me ne volete,chi non si vede in quanto segue non si offenda) che chi passa sempre due corde fa sicura in sosta ecc lo faccia più che altro per una componente psicologica,in tutti i manuali che ho letto(vabbè nessuno del cai allora??)si descrive l'introduzione della sicura in vita come un grande ed irrinunciabile passo in avanti nello sfruttare nuovi attrezzi e materiali per aumentere la sicurezza!
per inciso comunque basta osservare che gli anelli anelloni e soste varie alla base delle vie molto affollate sono tutte precedenti all'introduzione delle corde di naylon!


anni trenta??? ma se non esisteva manco il mezzo barcaiolo???

poi mi piacerebbe che tu citassi autori ed editore di tutti questi manuali "non CAI" sulla sicurezza (tenuto conto che anche le pubblicazioni delle guide sono sotto l'egida del CAI...)

per quanto riguarda gli anelli alla base delle vie, direi che non c'entrano una beata fava col discorso che stiamo facendo....

mi sembra che tu mescoli allegramente considerazioni su tecniche di assicurazione da usare in tre (o quattro) situazioni estremamente diverse:
a) monotiri con sicura da terra
b) Vie multitiri con chiodatura sportiva (fix o resinati)
c) Vie multitiri con chiodatura normale (chiodi)
d) Vie multitiri con soste-protezioni aleatorie

In ognuno di questi casi vanno applicate modalità diverse, e all'interno di ognuno di questi casi si possono presentare variazioni da giudicare volta per volta, quindi non esiste un unico modo di far sicura....

Andrea
Avatar utente
andreag
 
Messaggi: 2561
Images: 210
Iscritto il: mar lug 15, 2003 16:50 pm
Località: Padova

Messaggioda biemme » lun mag 15, 2006 19:13 pm

federicopiazzon ha scritto:.....si penso sulla demuth......
Ma scusa tu fai sicura in sosta "di norma"???????????????
se fosse trovo la cosa piuttosto agghiacciante.....,ma si sa i cajani hanno un concetto di sicurezza tutta loro.........NON SONO ISCRITTO


ciao fede,
ti dico la mia

io di norma non faccio nè sicura in sosta nè in vita "a prescindere" : sono cioè uno strenuo fautore dell'utilizzo di secchiello in vita e corde alterne, quando c'è da privilegiare un alleggerimento dei carichi sulla catena di sicurezza rispetto al rischio di non riuscire a trattenere uno scorrimento considerevole nel freno, e della sicura in sosta col mb nel caso opposto (quando cioè le protezioni sono strasicure, ma magari rare e distanti, soprattutto la prima dalla sosta)

ora non capisco quale rapporto corra, secondo il tuo concetto di sicurezza, tra l'incidente in lavaredo (la cui esatta dinamica nessuno saprà mai), l'uso del mb in sosta e l'iscrizione o meno al cai

mi spiego : posto che qui si parla della condizione critica per antonomasia in assicurazione, vale a dire un volo del primo che ancora non ha messo rinvii (o gli sono saltati via), ti ricordo che un mezzo barcaiolo sul vertice sosta sollecita, in tal caso, la sosta stessa per un valore uguale alla forza d'arresto applicata a chi vola, mentre una sicura in vita rinviata (come va fatto) al vertice della sosta, in un volo di quel genere, trasforma quella sosta in un ultimo rinvio, sul quale devi perciò sommare la forza d'arresto applicata a chi cade, alla forza frenante in uscita dal freno (forza trattenente della mano moltiplicata per il fattore moltiplicatore di forze del freno usato in vita). La sola forza d'arresto, come certamente saprai, è più o meno pari alla forza frenante moltiplicata per 1,7/2.....ora, ammesso che in lavaredo sia avvenuto un tale incidente, se la sosta ha ceduto con un mezzobarcaiolo in sosta, una sicura in vita rinviata in sosta avrebbe determinato su quella sosta un carico ben maggiore di quello di un mezzo barcaiolo....trai tu le conseguenze....

ciao
biemme
biemme
 
Messaggi: 1278
Images: 41
Iscritto il: dom dic 22, 2002 22:12 pm

Messaggioda andreag » lun mag 15, 2006 19:18 pm

biemme ha scritto:ti ricordo che un mezzo barcaiolo sul vertice sosta sollecita, in tal caso, la sosta stessa per un valore uguale alla forza d'arresto applicata a chi vola, mentre una sicura in vita rinviata (come va fatto) al vertice della sosta, in un volo di quel genere, trasforma quella sosta in un ultimo rinvio, sul quale devi perciò sommare la forza d'arresto applicata a chi cade, alla forza frenante in uscita dal freno (forza trattenente della mano moltiplicata per il fattore moltiplicatore di forze del freno usato in vita).
biemme


giagià, con in aggiunta il piccolo particolare che in genere il rinvio in sosta è piazzato su uno solo degli ancoraggi della sosta, che quindi dovrà sopportare tutto il carico...
:cry: :cry: :cry:

Andrea
Avatar utente
andreag
 
Messaggi: 2561
Images: 210
Iscritto il: mar lug 15, 2003 16:50 pm
Località: Padova

Messaggioda biemme » lun mag 15, 2006 19:33 pm

andreag ha scritto:.......giagià, con in aggiunta il piccolo particolare che in genere il rinvio in sosta è piazzato su uno solo degli ancoraggi della sosta, che quindi dovrà sopportare tutto il carico...
:cry: :cry: :cry:

Andrea


e già :wink: ... un'altra malabitudine molto in voga :?
saluti
biemme
biemme
 
Messaggi: 1278
Images: 41
Iscritto il: dom dic 22, 2002 22:12 pm

Messaggioda AlbertAgort » lun mag 15, 2006 20:29 pm

andreag ha scritto:giagià, con in aggiunta il piccolo particolare che in genere il rinvio in sosta è piazzato su uno solo degli ancoraggi della sosta, che quindi dovrà sopportare tutto il carico...
:cry: :cry: :cry:


vanificando quindi totalmente la sosta in quanto tale, cioè formata da due punti di ancoraggio tra i quali si divide il carico. Ricordiamo che la sollecitazione sull ultimo rinvio (in questo caso sul povero ancoraggio di sosta) è pari a circa 1.6 volte quella sull arrampicatore
Avatar utente
AlbertAgort
 
Messaggi: 4374
Images: 109
Iscritto il: ven dic 19, 2003 19:50 pm
Località: Agordo

Messaggioda Drugo Lebowsky » lun mag 15, 2006 21:25 pm

Andreag,
MarcoS
ma,
di grazia


:roll:


così...
per curiosità,


:roll:


tanto per chiedere...

:roll:







ma cossa spetèo a darghe 'na batùa a stò menarosto de f e d e r i c o p i a z z o n :twisted: :twisted: :twisted:


o, al limite,

magari o doparè al posto del còerton par far e prove daea torre cajana... :lol: :lol: :lol:
Avatar utente
Drugo Lebowsky
 
Messaggi: 8881
Images: 77
Iscritto il: ven feb 06, 2004 16:20 pm

Messaggioda maxkalzone » mar mag 16, 2006 9:42 am

X chi volesse approfondire l'argomento questa dispensa del CAI spiega tutto in modo molto chiaro ed esauriente (IMHO!!)
:wink:
http://ice.unimi.it/alp/dida/Tecniche-di-assicurazione-CAI.pdf
Avatar utente
maxkalzone
 
Messaggi: 583
Images: 21
Iscritto il: mer set 14, 2005 12:01 pm
Località: Berghèm

Messaggioda federicopiazzon » mar mag 16, 2006 16:01 pm

biemme ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:.....si penso sulla demuth......
Ma scusa tu fai sicura in sosta "di norma"???????????????
se fosse trovo la cosa piuttosto agghiacciante.....,ma si sa i cajani hanno un concetto di sicurezza tutta loro.........NON SONO ISCRITTO


ciao fede,
ti dico la mia

io di norma non faccio nè sicura in sosta nè in vita "a prescindere" : sono cioè uno strenuo fautore dell'utilizzo di secchiello in vita e corde alterne, quando c'è da privilegiare un alleggerimento dei carichi sulla catena di sicurezza rispetto al rischio di non riuscire a trattenere uno scorrimento considerevole nel freno, e della sicura in sosta col mb nel caso opposto (quando cioè le protezioni sono strasicure, ma magari rare e distanti, soprattutto la prima dalla sosta)

ora non capisco quale rapporto corra, secondo il tuo concetto di sicurezza, tra l'incidente in lavaredo (la cui esatta dinamica nessuno saprà mai), l'uso del mb in sosta e l'iscrizione o meno al cai

mi spiego : posto che qui si parla della condizione critica per antonomasia in assicurazione, vale a dire un volo del primo che ancora non ha messo rinvii (o gli sono saltati via), ti ricordo che un mezzo barcaiolo sul vertice sosta sollecita, in tal caso, la sosta stessa per un valore uguale alla forza d'arresto applicata a chi vola, mentre una sicura in vita rinviata (come va fatto) al vertice della sosta, in un volo di quel genere, trasforma quella sosta in un ultimo rinvio, sul quale devi perciò sommare la forza d'arresto applicata a chi cade, alla forza frenante in uscita dal freno (forza trattenente della mano moltiplicata per il fattore moltiplicatore di forze del freno usato in vita). La sola forza d'arresto, come certamente saprai, è più o meno pari alla forza frenante moltiplicata per 1,7/2.....ora, ammesso che in lavaredo sia avvenuto un tale incidente, se la sosta ha ceduto con un mezzobarcaiolo in sosta, una sicura in vita rinviata in sosta avrebbe determinato su quella sosta un carico ben maggiore di quello di un mezzo barcaiolo....trai tu le conseguenze....

ciao
biemme

Ciao Biemme
Sono perfettamente d'accordo sui criteri di scelta del tipo di sicura che utilizzi.
E' solo che è molto rado trovare ancoraggi ipersicuri come dici tu ma posti in maniera da poter causare un volo come sopra...forse le vie anni 80 in verdon(?)
Per quanto riguarda l'analisi dei carichi che proponi secondo me tralasci il fatto che la sicura in sosta è "statica"(molto più) mentre quella in vita(oltre che ridurre di un 25% il fattore stando a un m dalla sosta per un volo di 6m) grazie alla maggiore dinamica assorbe una considerevole parte di quella energia che secondo la tua analisi "statica" finirebbe tutta sulla sosta;a questo va aggiunto che un volo come quello di cui si parlava fattore due su due mezze assieme lungo 6m tenuto sulla sosta difficilmente resta senza conseguenze...
Riassumendo penso che sia vero che la sicura non va scelta a priori ma che nella stragrande maggioranza dei casi si fa' una cazzata a farla in sosta.


PS la più o meno Cajanità c'entra solo per irritare MarcoS.... :lol:
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
daghe a lo spit!!!!!!!!
Avatar utente
federicopiazzon
 
Messaggi: 1700
Images: 85
Iscritto il: mer feb 16, 2005 11:28 am
Località: padova

Messaggioda MarcoS » mar mag 16, 2006 16:09 pm

federicopiazzon ha scritto:
biemme ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:.....si penso sulla demuth......
Ma scusa tu fai sicura in sosta "di norma"???????????????
se fosse trovo la cosa piuttosto agghiacciante.....,ma si sa i cajani hanno un concetto di sicurezza tutta loro.........NON SONO ISCRITTO


ciao fede,
ti dico la mia

io di norma non faccio nè sicura in sosta nè in vita "a prescindere" : sono cioè uno strenuo fautore dell'utilizzo di secchiello in vita e corde alterne, quando c'è da privilegiare un alleggerimento dei carichi sulla catena di sicurezza rispetto al rischio di non riuscire a trattenere uno scorrimento considerevole nel freno, e della sicura in sosta col mb nel caso opposto (quando cioè le protezioni sono strasicure, ma magari rare e distanti, soprattutto la prima dalla sosta)

ora non capisco quale rapporto corra, secondo il tuo concetto di sicurezza, tra l'incidente in lavaredo (la cui esatta dinamica nessuno saprà mai), l'uso del mb in sosta e l'iscrizione o meno al cai

mi spiego : posto che qui si parla della condizione critica per antonomasia in assicurazione, vale a dire un volo del primo che ancora non ha messo rinvii (o gli sono saltati via), ti ricordo che un mezzo barcaiolo sul vertice sosta sollecita, in tal caso, la sosta stessa per un valore uguale alla forza d'arresto applicata a chi vola, mentre una sicura in vita rinviata (come va fatto) al vertice della sosta, in un volo di quel genere, trasforma quella sosta in un ultimo rinvio, sul quale devi perciò sommare la forza d'arresto applicata a chi cade, alla forza frenante in uscita dal freno (forza trattenente della mano moltiplicata per il fattore moltiplicatore di forze del freno usato in vita). La sola forza d'arresto, come certamente saprai, è più o meno pari alla forza frenante moltiplicata per 1,7/2.....ora, ammesso che in lavaredo sia avvenuto un tale incidente, se la sosta ha ceduto con un mezzobarcaiolo in sosta, una sicura in vita rinviata in sosta avrebbe determinato su quella sosta un carico ben maggiore di quello di un mezzo barcaiolo....trai tu le conseguenze....

ciao
biemme

Ciao Biemme
Sono perfettamente d'accordo sui criteri di scelta del tipo di sicura che utilizzi.
E' solo che è molto rado trovare ancoraggi ipersicuri come dici tu ma posti in maniera da poter causare un volo come sopra...forse le vie anni 80 in verdon(?)
Per quanto riguarda l'analisi dei carichi che proponi secondo me tralasci il fatto che la sicura in sosta è "statica"(molto più) mentre quella in vita(oltre che ridurre di un 25% il fattore stando a un m dalla sosta per un volo di 6m) grazie alla maggiore dinamica assorbe una considerevole parte di quella energia che secondo la tua analisi "statica" finirebbe tutta sulla sosta;a questo va aggiunto che un volo come quello di cui si parlava fattore due su due mezze assieme lungo 6m tenuto sulla sosta difficilmente resta senza conseguenze...
Riassumendo penso che sia vero che la sicura non va scelta a priori ma che nella stragrande maggioranza dei casi si fa' una cazzata a farla in sosta.


PS la più o meno Cajanità c'entra solo per irritare MarcoS.... :lol:


come può irritarmi ciò che non sono?

comunque fai bene a puntualizzare sull'intervento di Biemme con le tue illuminate considerazioni. Lui non ha poi sta gran esperienza in merito... 8)
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
Avatar utente
MarcoS
 
Messaggi: 6675
Images: 159
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: PD

Messaggioda federicopiazzon » mar mag 16, 2006 16:12 pm

maxkalzone ha scritto:X chi volesse approfondire l'argomento questa dispensa del CAI spiega tutto in modo molto chiaro ed esauriente (IMHO!!)
:wink:
http://ice.unimi.it/alp/dida/Tecniche-di-assicurazione-CAI.pdf


Da una lettura dell' ultima parte del 1° capitolo appare evidente che anche se la fonte è CAJANA NON HO DETTO PUTTANATE
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
daghe a lo spit!!!!!!!!
Avatar utente
federicopiazzon
 
Messaggi: 1700
Images: 85
Iscritto il: mer feb 16, 2005 11:28 am
Località: padova

Messaggioda biemme » mar mag 16, 2006 21:08 pm

federicopiazzon ha scritto:.........Ciao Biemme
Sono perfettamente d'accordo sui criteri di scelta del tipo di sicura che utilizzi.
E' solo che è molto rado trovare ancoraggi ipersicuri come dici tu ma posti in maniera da poter causare un volo come sopra...forse le vie anni 80 in verdon(?)
Per quanto riguarda l'analisi dei carichi che proponi secondo me tralasci il fatto che la sicura in sosta è "statica"(molto più) mentre quella in vita(oltre che ridurre di un 25% il fattore stando a un m dalla sosta per un volo di 6m) grazie alla maggiore dinamica assorbe una considerevole parte di quella energia che secondo la tua analisi "statica" finirebbe tutta sulla sosta;a questo va aggiunto che un volo come quello di cui si parlava fattore due su due mezze assieme lungo 6m tenuto sulla sosta difficilmente resta senza conseguenze...
Riassumendo penso che sia vero che la sicura non va scelta a priori ma che nella stragrande maggioranza dei casi si fa' una cazzata a farla in sosta.


PS la più o meno Cajanità c'entra solo per irritare MarcoS.... :lol:


Da una lettura dell' ultima parte del 1° capitolo appare evidente che anche se la fonte è CAJANA NON HO DETTO PUTTANATE



Ciao fede,
l?ultimo capitolo di quel quaderno, in quanto tale (ultimo), andrebbe letto al termine dei capitoli precedenti.


la mia analisi ?statica? (se per statica intendi che l?ho espressa stando seduto davanti al computer, hai ragione 8) ) riguardava voli diretti sulla sosta, senza rinvii intermedi (nel topic mi sembra parlasse di quelli) : in questa situazione critica, il mezzo barcaiolo in sosta ti da qualche possibilità di trattenere le corde, la ventrale, no

mi permetto comunque di dare alcune risposte a quanto affermi:

1. non so tu, ma io non ho trovato così rare, anche dopo gli anni 80, vie sportive o miste con la prima protezione lontana (o da proteggere, magari con un micronut o una lametta), e in quei casi non c?ho pensato un attimo a farmi assicurare con mb in sosta?

2. non riesco ad afferrare il tuo concetto di sicura statica e dinamica

3. se mi dici che ?la sicura in vita riduce di un 25 % il fattore stando a 1 m dalla sosta?, , ti invito prima di tutto a rileggere bene il capitolo 1.2.1. di quel quaderno di cui parli. Una volta riletto, se hai ben compreso che il fattore di caduta è un valore perfettamente inutile in presenza di un freno, allora puoi iniziare a meglio apprezzare e comprendere la differenza di carico (tra assicurazioni con e senza sollevamento, e solo se ci sono pochissimi attriti in gioco) applicata sull?ultimo rinvio e sugli altri elementi della catena, che, ti assicuro, non va mai oltre il 15/20 % di delta (peraltro, nella ventrale, incide discretamente anche la diff. di peso tra i due soci di cordata)

4. Visto che per la ventrale, preferisci metterti 1 m sotto la sosta, potrebbe forse interessarti sapere che di quel 15/20 % di delta tra ventrale e classica, solo un 5, max 10% è attribuibile al mero sollevamento dell?assicuratore, mentre tutto il resto è dovuto solo alla diversa posizione della mano trattenente, che in ventrale favorisce un maggiore scorrimento di corda nel freno, motivo per cui fai un errore di fondo se ritieni consigliabile far posizionare l?assicuratore più in basso della sosta, perché in caso di volo, dopo 2 decimi di secondo hai già raggiunto il picco di tensione (alias forza d?arresto), e in 2/10 di secondo chi assicura s?è sollevato di neanche 20 cm ! Al contrario, se passiamo dalla teoria alla pratica, ti assicuro che in un volo critico diretto sulla sosta (senza rinvii), se sei in ventrale lontano dalla sosta, piuttosto che col mb in sosta, ti vedrai spiattellare a velocità supersonica contro la roccia e, ammesso che riesci a trettenere le corde, il tuo secchiello si spalmerà sul moschettone rinviato in sosta, rendendo anche probabile un bloccaggio accidentale della corda stessa (allora sì, iniziamo a parlare di fattori di caduta :wink: )

5. infine, siccome gli ultimi test che hanno prodotto quel lavoro sono del 2000, ti assicuro che nei 6 anni che sono seguiti, il lavoro sul campo, e le conseguenti statistiche e studi, sono proseguiti e proseguono, arricchendosi di nuovi contenuti che ora sarebbe lungo descrivere, ma che fanno ritenere il mb in sosta ancora uno dei metodi + validi, e non ci sono paranoie o arroccamenti, perchè il giorno in cui sbucherà fuori un freno metallico che possa operare in sosta con le stesse caratteristiche del mb (secondo me non manca molto :wink: ), nessuno starà lì a preoccuparsi di mettere il mb definitivamente in soffitta.

Quanto alle tue convinzioni del tipo ?mezzo barcaiolo = cajani? o ?freno in sosta = cazzata?, ti invito a leggere (stesso sito della comm mat.) questo intervento fatto da una guida alpina (peraltro forumista), che qualche esperienza pratica mi sembra l?abbia fatta in giro per monti :

http://www.caimateriali.org/Eventi/Arco/Testo%20intervento%20Rabanser.pdf

in questo caso, la fonte non direi che è cajiana, e l'intervento arriva a conclusione di un convegno internazionale sulle tecniche di assicurazione ad arco (ottobre 2004) al quale, se avessi partecipato (così come se avessi partecipato a qlc test dinamico, cosa che accade spesso proprio nella tua città e che ti invito a fare), non so quanto saresti rimasto convinto che fare sicura in sosta è una cazzata, sempre e a prescindere :wink: ...avresti anche appreso che il testo tecnico vivalda delle guide, su cui probabilmente hai letto questa lode infinita al secchiello....non è proprio del tutto condiviso da tutte le guide....

ciao
biemme
biemme
 
Messaggi: 1278
Images: 41
Iscritto il: dom dic 22, 2002 22:12 pm

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mar mag 16, 2006 22:52 pm

son contento di pensarla in maniera perfettamente identica ad ivo rabanser..... :wink:

e secondo me tanti alpinisti esperti in caso d'incidente sono assolutamente paragonabili ai suoi clienti..... :D
Avatar utente
sergio-ex63-ora36
 
Messaggi: 2598
Images: 22
Iscritto il: mar apr 25, 2006 0:58 am
Località: Giudicarie (TN)

Messaggioda Aldino » mer mag 17, 2006 0:41 am

Benissimo allora :D
tutti d'accordo con Ivo Rabanser, giusto?
su tutta la linea 8O .... sicuri :?: :?: :?:
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/album_comment.php?pic_id=13248

Immagine
Aldino
 
Messaggi: 469
Images: 20
Iscritto il: lun ago 26, 2002 14:23 pm

Messaggioda vito » mer mag 17, 2006 15:30 pm

ma alla fine, questo topic, e' stato UN CHIARIMENTO DEFINITIVO? :?: :?:
vito
 
Messaggi: 1822
Images: 13
Iscritto il: mer giu 18, 2003 8:23 am
Località: brianza

Messaggioda federicopiazzon » mer mag 17, 2006 15:52 pm

Interessante analisi biemme...
Ciò a cui mi riferivo io è proprio il volume vivalda che citi e che so non essere del tutto condiviso(tra l'altro l'ho letto anni fà e non lo ricordo così bene).
I punti della questione sono tre:
1 l'indipendenza della forza d'arresto dal fattore di caduta in presenza di freno che in linea teorica non è del tutto corretta, sarebbe stato meglio dire che non è così significativa(trattasi di dipendenza non lineare non di indipendenza)
2 il considerare la situazione "protezioni supersicure ma distanti e posizionate male(1° rinvio molto lontano dalla sosta)" come sovente quanto la situazione protezioni non a prova di bomba ma più ravvicinate non mi sembra corretto..
si vede che i faccio vie un po' del c***o perchè in tutte le vie che ho ripetuto tra spit e non spit(una cinquantina lo so non sono un po' poche)non mi sono mai trovato in una situazione simile...
3 per quanto riguarda la più frequente situazione di rinvii passati che tengono(no zip) c'è da dire che spesso le soste che si trovano in loco sono organizzate per una tenuta verso il basso, è uno dei problemi più scoccianti e "ruba tempo" che si incontrano in solitaria,per di più il problema del rovesciamento del triangolo di sosta può essere pericoloso tanto quanto, se non di più, dell'effetto fionda contro la parete del metodo ventrale, si rischia infatti di perdere la corda di mano .
Sicuramente su una giusta scelta dell'assicurazione il terreno ha un ruolo importantissimo,le condizioni limite possono sicuramente rovesciare ciò che dico ma dalla mia esperienza personale(certo non tra le più ampie) trovo rare le occasioni che rendono la sicura ventrale meno efficace, anche e sopratutto alla luce di quella dispensa, probabilmente è molto questione di che alpinismo si fà..
Ciao!!
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
daghe a lo spit!!!!!!!!
Avatar utente
federicopiazzon
 
Messaggi: 1700
Images: 85
Iscritto il: mer feb 16, 2005 11:28 am
Località: padova

Messaggioda MarcoS » mer mag 17, 2006 16:03 pm

insoma piassòn, ghemo capìo che ala fin fine se poe dire tuto queo che se voe, ma te ghè rasòn ti.

amen

:lol:
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
Avatar utente
MarcoS
 
Messaggi: 6675
Images: 159
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: PD

Messaggioda vito » mer mag 17, 2006 16:14 pm

MarcoS ha scritto:insoma piassòn, ghemo capìo che ala fin fine se poe dire tuto queo che se voe, ma te ghè rasòn ti.

amen

:lol:

quoto e amen :D :D
vito
 
Messaggi: 1822
Images: 13
Iscritto il: mer giu 18, 2003 8:23 am
Località: brianza

Messaggioda biemme » mer mag 17, 2006 17:05 pm

MarcoS ha scritto:insoma piassòn, ghemo capìo che ala fin fine se poe dire tuto queo che se voe, ma te ghè rasòn ti.

amen

:lol:


ecco : questo è un CHIARIMENTO DEFINITIVO ! 8) :lol:
biemme
 
Messaggi: 1278
Images: 41
Iscritto il: dom dic 22, 2002 22:12 pm

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » mer mag 17, 2006 19:31 pm

si sono trasferiti tutti di la...
Avatar utente
sergio-ex63-ora36
 
Messaggi: 2598
Images: 22
Iscritto il: mar apr 25, 2006 0:58 am
Località: Giudicarie (TN)

PrecedenteProssimo

Torna a Tecniche e materiali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.