federicopiazzon ha scritto:.........Ciao Biemme
Sono perfettamente d'accordo sui criteri di scelta del tipo di sicura che utilizzi.E' solo che è molto rado trovare ancoraggi ipersicuri come dici tu ma posti in maniera da poter causare un volo come sopra...forse le vie anni 80 in verdon(?)
Per quanto riguarda l'analisi dei carichi che proponi secondo me tralasci il fatto che la sicura in sosta è "statica"(molto più) mentre quella in vita(oltre che ridurre di un
25% il fattore stando a un m dalla sosta per un volo di 6m) grazie alla maggiore dinamica assorbe una
considerevole parte di quella energia che secondo
la tua analisi "statica" finirebbe tutta sulla sosta;a questo va aggiunto che un volo come quello di cui si parlava fattore due su due mezze assieme lungo 6m tenuto sulla sosta difficilmente resta senza conseguenze...
Riassumendo penso che sia vero che la sicura non va scelta a priori ma che nella stragrande maggioranza dei casi si fa' una cazzata a farla in sosta.
PS la più o meno Cajanità c'entra solo per irritare MarcoS....

Da una lettura dell' ultima parte del 1° capitolo appare evidente che anche se la fonte è CAJANA NON HO DETTO PUTTANATE
Ciao fede,
l?ultimo capitolo di quel quaderno, in quanto tale (ultimo), andrebbe letto al termine dei capitoli precedenti.
la mia analisi ?statica? (se per statica intendi che l?ho espressa stando seduto davanti al computer, hai ragione

) riguardava voli diretti sulla sosta, senza rinvii intermedi (nel topic mi sembra parlasse di quelli) : in questa situazione critica, il mezzo barcaiolo in sosta ti da qualche possibilità di trattenere le corde, la ventrale, no
mi permetto comunque di dare alcune risposte a quanto affermi:
1. non so tu, ma io non ho trovato così rare, anche dopo gli anni 80, vie sportive o miste con la prima protezione lontana (o da proteggere, magari con un micronut o una lametta), e in quei casi non c?ho pensato un attimo a farmi assicurare con mb in sosta?
2. non riesco ad afferrare il tuo concetto di sicura statica e dinamica
3. se mi dici che
?la sicura in vita riduce di un 25 % il fattore stando a 1 m dalla sosta?, , ti invito prima di tutto a rileggere bene il capitolo 1.2.1. di quel quaderno di cui parli. Una volta riletto, se hai ben compreso che il fattore di caduta è un valore perfettamente inutile in presenza di un freno, allora puoi iniziare a meglio apprezzare e comprendere la differenza di carico (tra assicurazioni con e senza sollevamento, e solo se ci sono pochissimi attriti in gioco) applicata sull?ultimo rinvio e sugli altri elementi della catena, che, ti assicuro, non va mai oltre il 15/20 % di delta (peraltro, nella ventrale, incide discretamente anche la diff. di peso tra i due soci di cordata)
4. Visto che per la ventrale, preferisci metterti 1 m sotto la sosta, potrebbe forse interessarti sapere che di quel 15/20 % di delta tra ventrale e classica, solo un 5, max 10% è attribuibile al mero sollevamento dell?assicuratore, mentre tutto il resto è dovuto solo alla diversa posizione della mano trattenente, che in ventrale favorisce un maggiore scorrimento di corda nel freno, motivo per cui fai un errore di fondo se ritieni consigliabile far posizionare l?assicuratore più in basso della sosta, perché in caso di volo, dopo 2 decimi di secondo hai già raggiunto il picco di tensione (alias forza d?arresto), e in 2/10 di secondo chi assicura s?è sollevato di neanche 20 cm ! Al contrario, se passiamo dalla teoria alla pratica, ti assicuro che in un volo critico diretto sulla sosta (senza rinvii), se sei in ventrale lontano dalla sosta, piuttosto che col mb in sosta, ti vedrai spiattellare a velocità supersonica contro la roccia e, ammesso che riesci a trettenere le corde, il tuo secchiello si spalmerà sul moschettone rinviato in sosta, rendendo anche probabile un bloccaggio accidentale della corda stessa (allora sì, iniziamo a parlare di fattori di caduta

)
5. infine, siccome gli ultimi test che hanno prodotto quel lavoro sono del 2000, ti assicuro che nei 6 anni che sono seguiti, il lavoro sul campo, e le conseguenti statistiche e studi, sono proseguiti e proseguono, arricchendosi di nuovi contenuti che ora sarebbe lungo descrivere, ma che fanno ritenere il mb in sosta ancora uno dei metodi + validi, e non ci sono paranoie o arroccamenti, perchè il giorno in cui sbucherà fuori un freno metallico che possa operare in sosta con le stesse caratteristiche del mb (secondo me non manca molto

), nessuno starà lì a preoccuparsi di mettere il mb definitivamente in soffitta.
Quanto alle tue convinzioni del tipo ?
mezzo barcaiolo = cajani? o ?
freno in sosta = cazzata?, ti invito a leggere (stesso sito della comm mat.) questo intervento fatto da una guida alpina (peraltro forumista), che qualche esperienza pratica mi sembra l?abbia fatta in giro per monti :
http://www.caimateriali.org/Eventi/Arco/Testo%20intervento%20Rabanser.pdf
in questo caso, la fonte non direi che è cajiana, e l'intervento arriva a conclusione di un convegno internazionale sulle tecniche di assicurazione ad arco (ottobre 2004) al quale, se avessi partecipato (così come se avessi partecipato a qlc test dinamico, cosa che accade spesso proprio nella tua città e che ti invito a fare), non so quanto saresti rimasto convinto che fare sicura in sosta è una cazzata, sempre e a prescindere

...avresti anche appreso che il testo tecnico vivalda delle guide, su cui probabilmente hai letto questa lode infinita al secchiello....non è proprio del tutto condiviso da tutte le guide....
ciao
biemme