amore forte... amore debole

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Messaggioda Val Ter » mer mag 17, 2006 10:08 am

MarcoS ha scritto:pompini niente, allora....



Ma per carita'.


Valter
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Messaggioda il.bruno » mer mag 17, 2006 10:59 am

Buzz ha scritto:
Fokozzone ha scritto:La situazione oggettiva che interessa allo stato e che ha rilevanza pubblica è mamma + papà = figli.


immenso falsificatore
se mi trovi da qualche parte nella costituzione o nelle leggi dello stato questa affermazione "crescete e moltiplicatevi" per cui la famiglia deve avere figli altrimenti non è una famiglia... allora hai ragione te


Ci penso io
da http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm

Costituzione della Repubblica Italiana ha scritto:Art. 29.

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Art. 30.

È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.


Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.


Mi pare che di riferimenti a papà, mamma e figli (con particolare riguardo se sono tanti) ce ne siano eccome.
Mi sa che anche stavola ha ragione lui.
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Messaggioda bummi » mer mag 17, 2006 11:08 am

il.bruno ha scritto:
Buzz ha scritto:
Fokozzone ha scritto:La situazione oggettiva che interessa allo stato e che ha rilevanza pubblica è mamma + papà = figli.


immenso falsificatore
se mi trovi da qualche parte nella costituzione o nelle leggi dello stato questa affermazione "crescete e moltiplicatevi" per cui la famiglia deve avere figli altrimenti non è una famiglia... allora hai ragione te


Ci penso io
da http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm

Costituzione della Repubblica Italiana ha scritto:Art. 29.

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Art. 30.

È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.


Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.


Mi pare che di riferimenti a papà, mamma e figli (con particolare riguardo se sono tanti) ce ne siano eccome.
Mi sa che anche stavola ha ragione lui.


Non capisco, anche ammesso che la costituzione veda la famiglia soprattutto come unione di due sessi diversi con tanto di prole al seguito che cosa c'entra questo con non riconoscere pari dignità alle altre famiglie che esistono di fatto sul territorio della nostra nazione?
Continuate a non rispondere alla domanda che faccio da decine di pagine. Gli omosessuali sono dei cittadini come tutti gli altri o no? Hanno diritti uguali a tutti gli altri cittadini?
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Messaggioda yinyang » mer mag 17, 2006 11:14 am

allora magari la costituzione ci vuole dire che bisognerà concedere anche i diritti di adozione alle coppie omo :mrgreen:
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Messaggioda Buzz » mer mag 17, 2006 11:15 am

il.bruno ha scritto:
Costituzione della Repubblica Italiana ha scritto:Art. 29.

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Art. 30.

È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.


Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.


Mi pare che di riferimenti a papà, mamma e figli (con particolare riguardo se sono tanti) ce ne siano eccome.
Mi sa che anche stavola ha ragione lui.


non mi pare di fare questioni di lana caprina dicendo che :
un conto è dire "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" e che altro è sottintendere che lo scopo precipuo della famiglia sia mettere al mondo figli (per converso una coppia regolarmente sposata non è una famiglia se decide di non avere figli?) dato che fokozzone afferma che lo stato non avrebbe alcun interesse a considerare famiglia una unione che per sua natura è infeconda.

Gli articoli successivi da te citati riguardano la difesa i diritti doveri dei genitori nei riguardi dei figli e non mi sembra siano pertinenti al discorso di cui sopra.

Il punto è:
da un lato si afferma che due individui (anche dello stesso sesso) dal momento in cui decidono di loro spontanea volontà di considerarsi una famiglia, con tutti gli effetti che ha questa categoria giuridica nell'ordinamento italiano, hanno diritto di essere considerati tale. Esattamente come se fossero di sesso diverso;

dall'altro si afferma che due individui dello stesso sesso non potranno mai essere considerati una famiglia da parte dello stato perchè biologicamente non lo sono, essendo la loro unione infeconda.

Questa idea dello Stato Levatrice vorrei sapere fokozzone da quale incubo la prende.
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Messaggioda davide rugge » mer mag 17, 2006 11:47 am

La Costituzione è rigida ma aperta: lo sanno tutti che il riconoscimento esplicito di un diritto (esempio: i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio) non esclude il riconoscimento e l'ampliamento dei diritti ex articolo 2 (da me più volte citato), come, per fare un esempio tra i moltissimi possibili, il diritto alla privacy, che, ovviamente, non compare espicitamente citato nella costituzione.
Io vi consiglio la pagina " NUOVI DIRITTI" della CGIL nazionale
http://www.cgil.it/org.diritti/homepage2003/index.htm
Articolata nelle seguenti aree tematiche:
Bioetica
Omofobie
Transgender
Censure
Sessualità
Paesi
Osservatorio Secolarizzazione

Consiglio un giro panoramico
Ultima modifica di davide rugge il mer mag 17, 2006 11:57 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda davide rugge » mer mag 17, 2006 11:49 am

Questo invece è un decreto della Presidenza del COnsiglio dei Ministri, Ministro delle Pari Opportunità:
Istituisce la Commissione per la tutela dei Diritti per l'identità di genere
http://www.cgil.it/org.diritti/transex/decreto.htm
Roma 28 settembre 2000
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
IL MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA'
VISTA la risoluzione del Parlamento Europeo n. 1117 del 12 settembre 1989 sulla discriminazione dei transessuali contenuta nel Documento A3 16/89;
VISTA la Carta Internazionale dei Diritti di Gender approvata e adottata dalla II° Conferenza Internazionale Transgender Law and Employement Policy, Houston, 28/8/93;
VISTO il proprio decreto dato in Roma il 20 Ottobre 1999 con cui è stata istituita la Commissione "Parità dei diritti e delle opportunità per le persone omosessuali", successivamente denominata "Diritti e Libertà", presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le pari opportunità;
CONSIDERATO:
che le persone alla ricerca di un'identità di genere sono a tutt'oggi una minoranza fortemente segnata dal pregiudizio e ostacolata nell'esercizio dei diritti fondamentali;
che la non corrispondenza tra identità di genere e sesso anagrafico impedisce la piena realizzazione del libero sviluppo della personalità creando sofferenze e impedimenti nella vita affettiva, sociale, lavorativa e pubblica;
che in tutti i paesi dell'Europa occidentale sono da tempo attuati o allo studio riforme legislative tese al superamento e alla rimozione di ogni tipo di discriminazione nei confronti delle cittadine e dei cittadini che si trovano nella situazione di ricerca di una propria identità di genere;
RITENUTA, quindi, la necessità e l'opportunità di costituire una Commissione al fine di analizzare ed individuare strumenti giuridici che possano contribuire alla realizzazione della parità dei diritti e delle opportunità per le persone transessuali;
DECRETA
Art. 1
E' istituita la Commissione denominata "Diritti per l'identità di genere"
Art. 2
La Commissione provvede ai seguenti compiti:
procede all'analisi dei nodi istituzionali e normativi che tendono a perpetuare direttamente o indirettamente pratiche discriminatorie nei confronti delle persone transessuali;
studia ed elabora proposte di provvedimenti indirizzati a rimuovere gli ostacoli che impediscono un libero sviluppo della vita affettiva, sociale e pubblica delle persone transessuali.
Art. 3
La Commissione è così composta:
Dott. Franco Grillini - psicologo e giornalista, Presidente
Marcella di Folco - Presidente MIT (Movimento d'Identità Transessuale) - Vice Presidente ONIG (Osservatorio nazionale identità di genere)
Deborah Lambillotte - Presidente Nazionale Arcitrans
Stefano Sabatini Visconti - pubblico dipendente esperto in materia di Pari Opportunità
Maria Gigliola Toniollo - Responsabile Nazionale Ufficio Nuovi Diritti - CGIL
Dott.ssa Anna Ravenna - Presidente ONIG (Osservatorio nazionale identità di genere)
Dott. Nicola Coco - docente universitario
Prof. Davide Barba - Docente universitario
Marco Barberi - pubblico dipendente, con funzioni di segretario della Commissione.
Art. 4
Ai componenti della Commissione estranei alla Pubblica Amministrazione, sarà corrisposto, ove competa, il trattamento economico di missione con equiparazione a Dirigente Generale.
La spesa per il funzionamento della Commissione graverà sul capitolo 423 del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2000.
Roma 28 settembre 2000


Governo Berlusca
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Messaggioda davide rugge » mer mag 17, 2006 12:35 pm

Fokozzone, beccati questo fendente dialettico 8) !

[...]

CONSIDERATO:
che le persone alla ricerca di un'identità di genere sono a tutt'oggi una minoranza fortemente segnata dal pregiudizio e ostacolata nell'esercizio dei diritti fondamentali;

che la non corrispondenza tra identità di genere e sesso anagrafico impedisce la piena realizzazione del libero sviluppo della personalità creando sofferenze e impedimenti nella vita affettiva, sociale, lavorativa e pubblica;

che in tutti i paesi dell'Europa occidentale sono da tempo attuati o allo studio riforme legislative tese al superamento e alla rimozione di ogni tipo di discriminazione nei confronti delle cittadine e dei cittadini che si trovano nella situazione di ricerca di una propria identità di genere;

RITENUTA, quindi, la necessità e l'opportunità di costituire una Commissione al fine di analizzare ed individuare strumenti giuridici che possano contribuire alla realizzazione della parità dei diritti e delle opportunità per le persone transessuali

[...]
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Messaggioda Fokozzone » gio mag 18, 2006 9:30 am

Buzz ha scritto:
Presuntuoso stronzetto del c***o,
se gli omosessuali (di cui sicuramente fai parte visto il calore con cui ti identifichi) hanno i diritti di tutti i cittadini, godano i diritti dei cittadini senza bisogno di invocare diritti per omosessuali.


visto che i cittadini hanno diritto di formare una famiglia, che è una istituzione giuridicamente riconosciuta e tutelata in vari modi, si chiede che tale diritto venga esteso dalle coppie eterosessuali a quelle omosessuali

non è il barbiere che deve andare a pesca, pirla,
è il cittadino che fa il barbiere che ha il diritto di andare a pesca quanto quello che fa il fornaio, pirla.

Per legge puoi anche dire che il paraplegico ha il diritto di fare 1000 metri di dislivello in un? ora, come tutti gli altri cittadini e allora li farà? E visto che la famiglia è tuttora una ?società naturale fondata sul matrimonio tra 1 uomo e 1 donna? l' omosessuale non può costituire una famiglia e non c' è legge che gliela farà fare.
Inoltre ti ho appena spiegato che invocare un diritto come proveniente dal nulla (?i cittadini hanno il diritto di formare una famiglia?) non ha nessun senso. La frase corretta era ?i cittadini che si innamorano e vogliono formare una famiglia, hanno il diritto di un riconoscimento dello stato?. Anche un eterosessuale che ha preso il due di picche non formerà una famiglia, allora cosa significa, che non ne ha il diritto o che per legge gli dobbiamo trovare il pater?
Buzz ha scritto:
Non hai capito affatto i miei esempi in cui mostravo perlappunto che LA CATEGORIA ESTRAPOLATA E' FALSA.


si ma mostravi per i beati cazzi tuoi... falsificando i concetti di fondo, piegandoli a tuo uso e consumo.

Non ho falsificato niente, tu sei lontanissimo dall? aver minimamente capito i concetti di fondo, ma ci arriverai.

Buzz ha scritto:
Inoltre non hai minimamente risposto al fatto che in un diritto di contrattazione allo stato (il secondo contraente) non venga in tasca nulla nel proteggere e incentivare l' omosessualità.


Lo stato non deve avere qualcosa in tasca dal fatto che sancisca nei fatti che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge.

Qui hai toppato talmente tanto che hai rovesciato le cose. Lo stato se fa una legge deve averne in tasca qualcosa eccome, altrimenti sembra che le leggi vengano estratte a sorte col pallottoliere. Invece le leggi devono venir studiate per il bene della collettività (la ?convenienza? dello stato). L? eguaglianza di fronte alla legge dunque deve venire intesa come eguaglianza di trattamento, a partire dalla stessa situazione, per il bene della collettività. Il che significa che, a partire da situazioni diverse, la legge tratterà il cittadino in modo diverso. L? handicappato grave avrà diritto a una pensione di invalidità, chi non ha voglia di lavorare ed è sano no. Non sono tutti e due cittadini? Allora per eguaglianza di fronte alla legge dobbiamo invocare il diritto a una pensione di invalidità per i sani? O il diritto al passaporto per gli ergastolani? O il ?diritto a stare a casa sani gli ammalati? (basta abolire gli ospedali! Geniale no?)


Buzz ha scritto:
E la mia risposta, come quella di ogni persona raziocinante è NO.
Infatti non si riconosce e tutela per legge un sentimento (echecazzo di significato avrebbe) ma si riconosce e si tutela una situazione oggettiva: la famiglia.


Se, brutto testa di c***o che non sei altro, quel sentimento nasce fra due esseri dello stesso sesso, allora sono una situazione oggettiva. Sono una famiglia. E pertanto gli devono essere riconosciuti non diritti suppletivi, bensì gli stessi, identici diritti che sono riconosciuti a te, con la tua eterosessualità.

Rotto in culo.
[/quote]
La situazione oggettiva non è il sentimento, che , per definizione, è la cosa più soggettiva che esista. La situazione oggettiva è (mamma + papà = bambini) con la decisione di stare insieme e prendersene cura.
E infatti i diritti li riconosco a questa situazione oggettiva. Se uno è etero e non ha fatto una famiglia per i più svariati motivi, neppure lui gode dei diritti di una famiglia. E come vedi c? è l? uguaglianza di diritti di fronte alla legge.

Ma qui siamo fuori di testa, neppure bisognerebbe stare a parlare di queste cose, tanto sono evidenti. Siamo nelle più totali contraddizioni: si vogliono i figli, ma con la provetta, quelli naturali vanno sterminati con l? aborto, nessuno si preoccupa che una marea di famiglie si dividano e ci si preoccupa che 4 froci possano fare una grottesca cerimonia per raccontare la favoletta che ?si sono sposati, i pazzi devono stare in libertà (abolizione dei manicomi) ma se qualcuno dice qualche verità politicamente scorretta va internato (già arrestati dei sacerdoti in europa,che hanno predicato contro l? omosessualità), facciamo i processi per le violazioni della concorrenza e spalanchiamo le porte alla cina?..(l? elenco potrebbe continuare).
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Messaggioda Fokozzone » gio mag 18, 2006 9:42 am

davide rugge ha scritto:Fokozzone, beccati questo fendente dialettico 8) !

[...]

CONSIDERATO:
che le persone alla ricerca di un'identità di genere sono a tutt'oggi una minoranza fortemente segnata dal pregiudizio e ostacolata nell'esercizio dei diritti fondamentali;

che la non corrispondenza tra identità di genere e sesso anagrafico impedisce la piena realizzazione del libero sviluppo della personalità creando sofferenze e impedimenti nella vita affettiva, sociale, lavorativa e pubblica;

che in tutti i paesi dell'Europa occidentale sono da tempo attuati o allo studio riforme legislative tese al superamento e alla rimozione di ogni tipo di discriminazione nei confronti delle cittadine e dei cittadini che si trovano nella situazione di ricerca di una propria identità di genere;

RITENUTA, quindi, la necessità e l'opportunità di costituire una Commissione al fine di analizzare ed individuare strumenti giuridici che possano contribuire alla realizzazione della parità dei diritti e delle opportunità per le persone transessuali

[...]
la non corrispondenza tra identità di genere e sesso anagrafico è la minoranza di una minoranza.
Come fu detto e fu spiegato, la stragrande maggioranza degli omosessuali lo sono per cultura e non per ragioni genetiche. Se tu chiedi a un gay maschio chi è, non ti dirà "sono una donna", ma nel 99% dei casi ti dirà che è un uomo, con preferenze maschili. Il problema dunque non riguarda i transessuali, che sono dei malati nè più nè meno come i down o gli sclerotici, ma riguarda quello che viene definito "orientamento sessuale", ovvero ciò che soggettivamente piace fare a letto al cittadino.
Strano che il partito del "fuori i preti dalle mutande, che ci facciamo i cazzi nostri" invochi una dimensione pubblica per quelli che sono i "cazzi loro" dei gay. Mi viene da gridare: "fuori i politici dalle mutande!".
Sul fatto poi che gli etero tengano le distanze dagli omosessuali, mi pare il minimo, come i fumatori tengono le distanze dai non fumatori. Solo che qui si vuole fare una legge che sotto il pretesto della parificazione ha il significato di "fumo passivo obbligatorio per tutti". Per me non è un' estensione di diritti, ma una diminuzione della libertà.

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Messaggioda Buzz » gio mag 18, 2006 9:46 am

fokozzone a te ti hanno innestato un whawha nel cervello
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Messaggioda Fokozzone » gio mag 18, 2006 9:50 am

Buzz ha scritto:
il.bruno ha scritto:
Costituzione della Repubblica Italiana ha scritto:Art. 29.

La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.

Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.

Art. 30.

È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.

Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti.

La legge assicura ai figli nati fuori del matrimonio ogni tutela giuridica e sociale, compatibile con i diritti dei membri della famiglia legittima.

La legge detta le norme e i limiti per la ricerca della paternità.

Art. 31.

La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l'adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.


Protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.


Mi pare che di riferimenti a papà, mamma e figli (con particolare riguardo se sono tanti) ce ne siano eccome.
Mi sa che anche stavola ha ragione lui.


non mi pare di fare questioni di lana caprina dicendo che :
un conto è dire "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" e che altro è sottintendere che lo scopo precipuo della famiglia sia mettere al mondo figli (per converso una coppia regolarmente sposata non è una famiglia se decide di non avere figli?) dato che fokozzone afferma che lo stato non avrebbe alcun interesse a considerare famiglia una unione che per sua natura è infeconda.

Gli articoli successivi da te citati riguardano la difesa i diritti doveri dei genitori nei riguardi dei figli e non mi sembra siano pertinenti al discorso di cui sopra.

Il punto è:
da un lato si afferma che due individui (anche dello stesso sesso) dal momento in cui decidono di loro spontanea volontà di considerarsi una famiglia, con tutti gli effetti che ha questa categoria giuridica nell'ordinamento italiano, hanno diritto di essere considerati tale. Esattamente come se fossero di sesso diverso;

dall'altro si afferma che due individui dello stesso sesso non potranno mai essere considerati una famiglia da parte dello stato perchè biologicamente non lo sono, essendo la loro unione infeconda.

Questa idea dello Stato Levatrice vorrei sapere fokozzone da quale incubo la prende.

Nella tua grettezza vedi solo la fecondità materiale.
Esistono anche una fecondità ideale, psicologica e persino estetica.
Due nature, anche interiormente diverse, che si integrano e danno vita a un soggetto terzo che le sintetizza ed è qualcosa di nuovo.
A me basta la prova estetica, (a vedersi le coppie di froci fanno proprio schifo) per dire che meno se ne vedono e meglio è.
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Messaggioda Fokozzone » gio mag 18, 2006 9:54 am

Buzz ha scritto:fokozzone a te ti hanno innestato un whawha nel cervello
A buzz non potevano: avevano in mano il whawha e si guardavano sconsolati chiedendosi: e questo dove lo innestiamo?
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Messaggioda Buzz » gio mag 18, 2006 9:54 am

Fokozzone ha scritto:Nella tua grettezza vedi solo la fecondità materiale.
Esistono anche una fecondità ideale, psicologica e persino estetica.
Due nature, anche interiormente diverse, che si integrano e danno vita a un soggetto terzo che le sintetizza ed è qualcosa di nuovo.
A me basta la prova estetica, (a vedersi le coppie di froci fanno proprio schifo) per dire che meno se ne vedono e meglio è.


te venisse un figlio frocio
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Messaggioda bummi » gio mag 18, 2006 10:37 am

yinyang ha scritto:allora magari la costituzione ci vuole dire che bisognerà concedere anche i diritti di adozione alle coppie omo :mrgreen:


La costituzione dice che i cittadini sono tutti uguali e hanno tutti gli stessi diritti.
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Messaggioda il.bruno » gio mag 18, 2006 12:01 pm

W il presidente della Repubblica!

Quando ci domandiamo - dinanzi a problemi così complessi e a vincoli così pesanti - se possiamo farcela, dobbiamo guardare alle risorse di cui dispone l?Italia. Sono le risorse delle istituzioni regionali e locali che esercitano le loro autonomie in responsabile e leale collaborazione con lo Stato e contando sull?impegno unitario della pubblica amministrazione al servizio esclusivo della nazione. Sono, insieme, le risorse di un ricco tessuto civile e culturale, da cui si sprigiona un potenziale prezioso di sussidiarietà, per l?apporto di cui si è mostrato e si mostra capace il mondo delle comunità intermedie, dell?associazionismo laico e religioso, del volontariato e degli enti non profit. Sono le risorse della partecipazione di base, che le istituzioni locali tanto possono stimolare e canalizzare.

E sono le risorse delle famiglie: come quelle che abbiamo visto in queste settimane stringersi attorno alle spoglie dei caduti di Nassirya e di Kabul. Famiglie laboriose e modeste che educano i loro figli al senso del dovere verso la patria e verso la società. Famiglie che rappresentano la più grande ricchezza dell?Italia.

Come rappresentante dell?unità nazionale, raccolgo il riferimento ben presente nel messaggio augurale indirizzatomi dal Pontefice Benedetto XVI - al quale rivolgo il mio deferente ringraziamento e saluto: raccolgo il riferimento ai valori umani e cristiani che sono patrimonio del popolo italiano, ben sapendo quale sia stato il profondo rapporto storico tra la cristianità e il farsi dell?Europa. E ne traggo la convinzione che debba laicamente riconoscersi la dimensione sociale e pubblica del fatto religioso, e svilupparsi concretamente la collaborazione, in Italia, tra Stato e Chiesa cattolica in molteplici campi in nome del bene comune.
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Messaggioda Silvio » gio mag 18, 2006 12:05 pm

Buzz ha scritto:
Fokozzone ha scritto:Nella tua grettezza vedi solo la fecondità materiale.
Esistono anche una fecondità ideale, psicologica e persino estetica.
Due nature, anche interiormente diverse, che si integrano e danno vita a un soggetto terzo che le sintetizza ed è qualcosa di nuovo.
A me basta la prova estetica, (a vedersi le coppie di froci fanno proprio schifo) per dire che meno se ne vedono e meglio è.


te venisse un figlio frocio



e lazzzziale !!!


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Messaggioda Luca A. » gio mag 18, 2006 12:31 pm

Fokozzone ha scritto:A me basta la prova estetica, (a vedersi le coppie di froci fanno proprio schifo) per dire che meno se ne vedono e meglio è.


Giusto. Eliminiamoli, che ci rovinano il decoro. Già che ci siamo, anche gli zingari e i perfidi giudei col nasone che hanno.
E gli indiani, che sul metrò esalano quegli odori speziati... Bleah!
Un po' di senso estetico!
Pulizia, pulizia ci vuole! Bruciare, disinfettare tutto!
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Val Ter » gio mag 18, 2006 12:36 pm

Luca A. ha scritto:Pulizia, pulizia ci vuole! Bruciare, disinfettare tutto!



Dlin dlon!

E' in partenza sul terzo binario il treno per la Polonia.

Non effettua fermate intermedie, viaggia con un ritardo di sessant'anni.

Signori, in carrozza!



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Messaggioda davide rugge » gio mag 18, 2006 12:37 pm

Luca A. ha scritto:
Fokozzone ha scritto:A me basta la prova estetica, (a vedersi le coppie di froci fanno proprio schifo) per dire che meno se ne vedono e meglio è.


Giusto. Eliminiamoli, che ci rovinano il decoro. Già che ci siamo, anche gli zingari e i perfidi giudei col nasone che hanno.
E gli indiani, che sul metrò esalano quegli odori speziati... Bleah!
Un po' di senso estetico!
Pulizia, pulizia ci vuole! Bruciare, disinfettare tutto!


questa della prova estetica è davvero il massimo ! 8O
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