da Tocci » mer apr 19, 2006 11:20 am
da Roberto » mer apr 19, 2006 11:23 am
OK, va bene, ma questo lo puoi fare se sei certo che arrivi in catena.fab ha scritto:Anche per me come per lingerie scalare da secondo è un dramma... poca concentrazione poco divertimento.
Anche se provo per la prima volta una via al mio limite preferisco sempre farla da 1 e portarla in catena con qualsiasi mezzo... Psicologicamente mi aiuta un casino sapere di saper arrivare in catena.
Poi in caso, ma raramente, ci faccio uno max 2 giri da secondo se devo vedere qualche passaggio che proprio non mi viene e che sta sopra il rinvio(evito ogni volta di volare e di ritirarmi su). Per il resto scalo sempre e solo da primo, è una buona abitudine che intendo mantenere.
da Tocci » mer apr 19, 2006 11:25 am
Roberto ha scritto:OK, va bene, ma questo lo puoi fare se sei certo che arrivi in catena.fab ha scritto:Anche per me come per lingerie scalare da secondo è un dramma... poca concentrazione poco divertimento.
Anche se provo per la prima volta una via al mio limite preferisco sempre farla da 1 e portarla in catena con qualsiasi mezzo... Psicologicamente mi aiuta un casino sapere di saper arrivare in catena.
Poi in caso, ma raramente, ci faccio uno max 2 giri da secondo se devo vedere qualche passaggio che proprio non mi viene e che sta sopra il rinvio(evito ogni volta di volare e di ritirarmi su). Per il resto scalo sempre e solo da primo, è una buona abitudine che intendo mantenere.
C'è poi c'è da considerare che da secondo si riesce a lavorare più sul passaggio, sul movimento e, quando si lavora un tiro al proprio limite, specie all' inizio del cantiere, questo serve per ottimizzare i movimenti, specie quelli tra uno spit e l' altro, che da primo uno farebbe contratto ed in affanno, senza possibilità di "lavorare" serenamente.
Oltre a questo, spesso serve un po di "scarico" sulla corda per trovare una soluzione, cosa che da primo puoi fare solo se sei sotto la protezione.
Ovvio che appena si riesce in tutti i passaggi, bisogna iniziare a provare da primi, anche per ottimizzare i moschettonaggi.
da fab » mer apr 19, 2006 11:31 am
Sarà, ma io comunque il passaggio "scaricato" tlavolta non riesco proprio ad impostarlo, anche perchè solitamente quando poi la via comincia a strapiombare essere tirato dalla corda è praticamente inutile...Roberto ha scritto:OK, va bene, ma questo lo puoi fare se sei certo che arrivi in catena.fab ha scritto:Anche per me come per lingerie scalare da secondo è un dramma... poca concentrazione poco divertimento.
Anche se provo per la prima volta una via al mio limite preferisco sempre farla da 1 e portarla in catena con qualsiasi mezzo... Psicologicamente mi aiuta un casino sapere di saper arrivare in catena.
Poi in caso, ma raramente, ci faccio uno max 2 giri da secondo se devo vedere qualche passaggio che proprio non mi viene e che sta sopra il rinvio(evito ogni volta di volare e di ritirarmi su). Per il resto scalo sempre e solo da primo, è una buona abitudine che intendo mantenere.
C'è poi da considerare che da secondo si riesce a lavorare più sul passaggio, sul movimento e, quando si lavora un tiro al proprio limite, specie all' inizio del cantiere, questo serve per ottimizzare i movimenti, specie quelli tra uno spit e l' altro, che da primo uno farebbe contratto ed in affanno, senza possibilità di "lavorare" serenamente.
Oltre a questo, spesso serve un po di "scarico" sulla corda per trovare una soluzione, cosa che da primo puoi fare solo se sei sotto la protezione.
Ovvio che appena si riesce in tutti i passaggi, bisogna iniziare a provare da primi, anche per ottimizzare i moschettonaggi.
da Roberto » mer apr 19, 2006 11:40 am
Su strapiombi è un' altra cosa, ma solo su quelli molto strapiombanti, tipo Grottone.fab ha scritto:Sarà, ma io comunque il passaggio "scaricato" tlavolta non riesco proprio ad impostarlo, anche perchè solitamente quando poi la via comincia a strapiombare essere tirato dalla corda è praticamente inutile...Roberto ha scritto:OK, va bene, ma questo lo puoi fare se sei certo che arrivi in catena.fab ha scritto:Anche per me come per lingerie scalare da secondo è un dramma... poca concentrazione poco divertimento.
Anche se provo per la prima volta una via al mio limite preferisco sempre farla da 1 e portarla in catena con qualsiasi mezzo... Psicologicamente mi aiuta un casino sapere di saper arrivare in catena.
Poi in caso, ma raramente, ci faccio uno max 2 giri da secondo se devo vedere qualche passaggio che proprio non mi viene e che sta sopra il rinvio(evito ogni volta di volare e di ritirarmi su). Per il resto scalo sempre e solo da primo, è una buona abitudine che intendo mantenere.
C'è poi da considerare che da secondo si riesce a lavorare più sul passaggio, sul movimento e, quando si lavora un tiro al proprio limite, specie all' inizio del cantiere, questo serve per ottimizzare i movimenti, specie quelli tra uno spit e l' altro, che da primo uno farebbe contratto ed in affanno, senza possibilità di "lavorare" serenamente.
Oltre a questo, spesso serve un po di "scarico" sulla corda per trovare una soluzione, cosa che da primo puoi fare solo se sei sotto la protezione.
Ovvio che appena si riesce in tutti i passaggi, bisogna iniziare a provare da primi, anche per ottimizzare i moschettonaggi.
Comunque sono metodi personali, io sto ancora cercando di capire il mio... per il momento mi sembra che così le cose mi girano bene!
da Buzz » mer apr 19, 2006 11:49 am
da federicopiazzon » mer apr 19, 2006 11:55 am
Buzz ha scritto:io però francamente non riesco a capire:
a cosa serve lavorare le vie?
per imparare intendo
perchè è ovvio che per far il grado di quella via, serve... ottimizzando i movimenti.
Mi chiedo, posso studiare una sequenza a memoria, ma non la ritroverò mai più uguale su nessuna via... a che serve averla imparata, allora?
lavorare i passaggi forse sviluppa intelligenza motoria?
(a parte che può essere allenante fisicamente, ma quello è scontato, è allenante fisicamente anche scalare a vista)
da yinyang » mer apr 19, 2006 11:55 am
Buzz ha scritto:
lavorare i passaggi forse sviluppa intelligenza motoria?
da federicopiazzon » mer apr 19, 2006 11:58 am
yinyang ha scritto:Buzz ha scritto:
lavorare i passaggi forse sviluppa intelligenza motoria?
si secondo me assolutamente si!
al di la dell'obiettivo limitato di chiudere *quella* via
il lavoro che viene fatto per *scoprire* il modo migliore per passare è un tesoro che puoi sfruttare la prossima volta
in più (e l'ha detto bene tocci) scopri di poter *tenere* delle cose impensabili oppure (e forse ben più importante) di poter sfruttare appoggi che non consideravi prima
da Roberto » mer apr 19, 2006 12:02 pm
Invece serve ad imparare ad arrampicare.Buzz ha scritto:io però francamente non riesco a capire:
a cosa serve lavorare le vie?
per imparare intendo
perchè è ovvio che per far il grado di quella via, serve... ottimizzando i movimenti.
Mi chiedo, posso studiare una sequenza a memoria, ma non la ritroverò mai più uguale su nessuna via... a che serve averla imparata, allora?
lavorare i passaggi forse sviluppa intelligenza motoria?
(a parte che può essere allenante fisicamente, ma quello è scontato, è allenante fisicamente anche scalare a vista)
da federicopiazzon » mer apr 19, 2006 12:25 pm
Roberto ha scritto:Invece serve ad imparare ad arrampicare.Buzz ha scritto:io però francamente non riesco a capire:
a cosa serve lavorare le vie?
per imparare intendo
perchè è ovvio che per far il grado di quella via, serve... ottimizzando i movimenti.
Mi chiedo, posso studiare una sequenza a memoria, ma non la ritroverò mai più uguale su nessuna via... a che serve averla imparata, allora?
lavorare i passaggi forse sviluppa intelligenza motoria?
(a parte che può essere allenante fisicamente, ma quello è scontato, è allenante fisicamente anche scalare a vista)
Lavorando una via si cerca di ottimizzare un movimento (o vari movimenti), che alla prima prova sembrano impossibili (se no riuscirebbero a vista) e nel fare questo si cercano soluzioni alternative. Questo fa si che si vadano a scovare soluzioni diverse, spesso impensabili o nuove, per il singolo scalatore.
Lavorando le vie ho imparato altre soluzioni, specie quando ho avuto cantieri in comune con altri, dove lo scambio di opinioni, sul come passare, arricchisce il proprio bagaglio di movimenti.
Faccio l' esempio di Noveinsefuito su Javeis: ai primi giri era la solita 9incasinata, con un uso approssimativo dei piedi e una scalata statica, senza slancio. Lunedì era un' altra cosa, l' ho vista salire la via da seconda in modo fluido, alzando bene i piedi e posizionando il corpo nel giusto modo.
La prossima uscità farà la via da prima e forse la libererà, ma queste prove da seconda gli hanno permesso di trovare un equilibrio che, provando la via solo da prima, non avrebbe raggiunto mai (o per lo meno con tempi molto lunghi).
Sono certo che anche le sue qualità di arrampicatrice ne hanno giovato, più che provando solo vie a vista, dove è l' intuito a farla da padrone, ma dove anche la necessità di trovare una soluzione in modo rapido, non ti permette di trovare la migliore.
da fab » mer apr 19, 2006 12:30 pm
Lavorare una via ti spinge al limite, costringe muscoli e cervello a dare il massimo. Chiaro è che lavorare una via ti porta ad uno sforzo massimale e quindi sul livello fisico ci sono grosis giovamenti, specie se fai 3 4 o più tentativi in giornata.Buzz ha scritto:a cosa serve lavorare le vie?
lavorare i passaggi forse sviluppa intelligenza motoria?
da lingerie » mer apr 19, 2006 13:08 pm
yinyang ha scritto:lingerie ha scritto:anche se quando salgo da 2 di solito scalo in maniera orrenda facendo dei movimenti sicuramente sbagliati....quindi serve a poco ...a me ......
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davvero? non sei il primo che lo dice!
"arrampico peggio da 2 che da 1"
ma come è possibile?![]()
senza il peso psicologico io arrampico assolutamente e definitivamente MOLTO meglio
più fluido, più efficace, più risparmioso, più tecnico, più deciso nei movimenti, più creativo
insomma non c'è confronto![]()
probabilmente è una questione di concentrazione
io risolvo il problema con la slibera
ovvero "penso" di essere da primo oppure di applicare le stesse regole delle RP (flash, a vista, 1, 2, 3° giro...ecc....)
da Roberto » mer apr 19, 2006 13:19 pm
da lingerie » mer apr 19, 2006 13:37 pm
Roberto ha scritto:Come ho già ripetuto, bisogna passare a lavorare le vie da primi il più presto possibile, ma da secondi si possono studiare dei movimenti, difficilmente lavorabili da primi di cordata, specie quando si è ancora lontani dal poter concatenare il tiro.
Questo vezzo di snobbare la scalata da secondo, mi sa un do di atteggiamento, anche un pochetto ipocrita.
Io scalo preferibilmente da primo, se devo rischiare un volo non mi tiro indietro, ma non considero scalare da secondo, come un onta, lo considero un modo utile e basta, l' importante è, come ho già detto, non farsi prendere dalla sindrome della moulinette.
da Roberto » mer apr 19, 2006 13:41 pm
E' questione di concentrazione, ovviamente a te, salire da secondo, deconcentra.lingerie ha scritto:.....non è che snobbo l'arrampicata in moulinette anzi benvenga è solo che non mi da' soddisfazzione.....
..dovro' imparare a scalare in moulinette perche' proprio non mi viene .....azzardo movimenti improbabili dei lanci fuori equilibrio ma soprattutto smetto di lavorare bene di piedi e tutto diventa una CACIARRA...
da federicopiazzon » mer apr 19, 2006 17:07 pm
Roberto ha scritto:Come ho già ripetuto, bisogna passare a lavorare le vie da primi il più presto possibile, ma da secondi si possono studiare dei movimenti, difficilmente lavorabili da primi di cordata, specie quando si è ancora lontani dal poter concatenare il tiro.
Questo vezzo di snobbare la scalata da secondo, mi sa un do di atteggiamento, anche un pochetto ipocrita.
Io scalo preferibilmente da primo, se devo rischiare un volo non mi tiro indietro, ma non considero scalare da secondo, come un onta, lo considero un modo utile e basta, l' importante è, come ho già detto, non farsi prendere dalla sindrome della moulinette.
da Roberto » mer apr 19, 2006 17:10 pm
Infatti: scalare da secondo non è un male, basta non abusarnefedericopiazzon ha scritto:Roberto ha scritto:Come ho già ripetuto, bisogna passare a lavorare le vie da primi il più presto possibile, ma da secondi si possono studiare dei movimenti, difficilmente lavorabili da primi di cordata, specie quando si è ancora lontani dal poter concatenare il tiro.
Questo vezzo di snobbare la scalata da secondo, mi sa un do di atteggiamento, anche un pochetto ipocrita.
Io scalo preferibilmente da primo, se devo rischiare un volo non mi tiro indietro, ma non considero scalare da secondo, come un onta, lo considero un modo utile e basta, l' importante è, come ho già detto, non farsi prendere dalla sindrome della moulinette.
No no chi è che snobba io non volevo snobbare...è solo che poi ti ci abitui e non va bene!
Poi il prob della concentrazione penso sia scontato la trance agonistica da ottimi risultati!
da lingerie » mer apr 19, 2006 18:50 pm
Roberto ha scritto:E' questione di concentrazione, ovviamente a te, salire da secondo, deconcentra.lingerie ha scritto:.....non è che snobbo l'arrampicata in moulinette anzi benvenga è solo che non mi da' soddisfazzione.....
..dovro' imparare a scalare in moulinette perche' proprio non mi viene .....azzardo movimenti improbabili dei lanci fuori equilibrio ma soprattutto smetto di lavorare bene di piedi e tutto diventa una CACIARRA...
Anche a me fa spesso questo effetto, ma se sto cercando una soluzione ad un passaggio, con la corda sopra, la mia attenzione e tutta sul movimento e ciò mi aiuta ad inventare qualcosa di adatto a risolvere il rebus di turno.
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