Incidente mortale in Free Solo... ?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda MarcoS » mer apr 12, 2006 12:53 pm

smilzo ha scritto:
Silvio ha scritto:che io sappia, Andrea replicò salendo slegato vermi in fuga, 6c.

e il mago di oz, a memoria, mi pareva 6c+, ma sono dettagli, sono due vie durissime, a quel livelli di grado.


Ecco! Mi sembrava di ricordare, ma non ero sicuro...
Sui gradi, invece, i miei ricordi sono nettissimi e la mia competenza assoluta :wink: :wink: :wink:
Vermi in fuga era 6b; variante Vermi in stop 6b+.
Mago di Oz 6c; variante Odino 6c+.
Questi erano i gradi che davamo allora. Sono coerenti con Kajagoogoo 7a, Reggae 7a+, Polvere di stelle (senza diedro!) 7b, etc.
Se poi vogliamo dire che in una falesia francese Vermi in fuga sarebbe oggi un bel 6c/7a, sono pienamente d'accordo!


AH! le belle vecchie gradazioni di una volta!
ristrette come la visione del mondo di un leghista...

che soddisfazioni!

quali emozioni!

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Messaggioda Buzz » mer apr 12, 2006 12:54 pm

smilzo ha scritto:
Buzz ha scritto:senza moralismi di sorta di nessun tipo
perchè, se uno ha dentro di se spinte autodistruttive, che le esprima nell'arrampicata o si faccia venire una malattia ... o corra in macchina oltre i limiti del possibile ... c'è poca differenza.

Dico un'ultima cosa, poi la smetto de romper le bale.
Non credo che chi pratica seriamente la solitaria integrale, in montagna o in falesia, lo faccia per spinte autodistruttive... Forse ha più a che fare con una spinta vitalistica, con una sorta di euforia, di ebbrezza nel sentire di poter tenere a distanza la morte. Uno psicanalista forse direbbe: per un complesso di onnipotenza.



sia chiaro che io non ho detto che chi pratica il free solo lo faccia per spinte autodistruttive
ho detto che se in qualcuno il motivo fosse quello... ecc ecc

peraltro non credo affatto che il motivo principale sia quello, perchè altrimenti non si spiegherebbe come mai nella maggior parte dei casi non si raggiunga lo scopo (ovvero autodistruggersi)


::::

io ho la sensazione che la spinta verso il salire senza corda è qualcosa che non è facile spiegare,
puoi cercare di analizzare dopo ma ci sono sempre molti se e molti ma
e resta sempre un che d'inconoscibile in te stesso

esiste, indubbiamente esiste, un certo moralismo che ti fa quasi vergognare di averlo fatto
tuttavia così come superi la paura per le conseguenze per te; superi anche quella delle conseguenze per gli altri

semplicemente non ci pensi.
Non è che le scacci,
non si affacciano proprio nell'ambito dei pensieri coscienti.

e inoltre non ne parli perchè sembra appunto che parlandone lo fai per esibizionismo

Per me personalmente che in falesia sono un coniglio rimane un mistero.
E devo dire che mi è capitato poche volte di fare delle cose senza corda.
Razionalmente cerco di tenermi lontano dalle condizioni in cui so che potrei cascarci. Ho imparato quali sono. Tuttavia ci sono state alcune volte in cui sono stato preso.

Ho ritrovato alcune sensazioni note nel libro "solitari". Ma anche li mi sono reso conto che ognuno ha le sue personali spinte emotive.
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Messaggioda Silvio » mer apr 12, 2006 12:55 pm

MarcoS ha scritto:
smilzo ha scritto:
Silvio ha scritto:che io sappia, Andrea replicò salendo slegato vermi in fuga, 6c.

e il mago di oz, a memoria, mi pareva 6c+, ma sono dettagli, sono due vie durissime, a quel livelli di grado.


Ecco! Mi sembrava di ricordare, ma non ero sicuro...
Sui gradi, invece, i miei ricordi sono nettissimi e la mia competenza assoluta :wink: :wink: :wink:
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Se poi vogliamo dire che in una falesia francese Vermi in fuga sarebbe oggi un bel 6c/7a, sono pienamente d'accordo!


AH! le belle vecchie gradazioni di una volta!
ristrette come la visione del mondo di un leghista...

che soddisfazioni!

quali emozioni!

che fatiche!

AH! farli ancora....



:lol: :lol: :lol:


:cry: :cry: :cry:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer apr 12, 2006 20:07 pm

MarcoS ha scritto:
e pura lana vergine ti fa venire in mente cosa?


... pecorine illibate??? :roll: :oops:
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Messaggioda Herman » mer apr 12, 2006 22:23 pm

salire un tiro con in croll ma senza averlo passato nella corda per dimenticanza equivale ad una free solo? 8)
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Messaggioda trivi » gio apr 13, 2006 0:17 am

Herman ha scritto:salire un tiro con in croll ma senza averlo passato nella corda per dimenticanza equivale ad una free solo? 8)


secondo me è più da free-pirla 8)
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
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Messaggioda gug » gio apr 13, 2006 0:17 am

Herman ha scritto:salire un tiro con in croll ma senza averlo passato nella corda per dimenticanza equivale ad una free solo? 8)

...non ci posso credere!
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Messaggioda Herman » gio apr 13, 2006 0:33 am

gug ha scritto:
Herman ha scritto:salire un tiro con in croll ma senza averlo passato nella corda per dimenticanza equivale ad una free solo? 8)

...non ci posso credere!


neanche io quando me ne sono accorto a metà via... e non ne faccio certo un vanto :roll: :roll:
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Messaggioda gug » gio apr 13, 2006 9:42 am

Herman ha scritto:
gug ha scritto:
Herman ha scritto:salire un tiro con in croll ma senza averlo passato nella corda per dimenticanza equivale ad una free solo? 8)

...non ci posso credere!


neanche io quando me ne sono accorto a metà via... e non ne faccio certo un vanto :roll: :roll:


Magari eri anche contento e soddisfatto per come scorreva bene la corda! :wink: :lol:
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Messaggioda Simone76 » gio apr 13, 2006 11:39 am

Vorrei dire come la vedo io, senza pero' scatenare le ire di nessuno.

Io, come ho gia' detto piu' volte, mi sono avvicinato all'arrampicata da poco e solo da poco ho imparato a conoscere le varie distinzioni che vengono fatte all'interno di questo "sport". Prima, da totale ignorante in materia, non avrei mai pensato fosse lecito usare una scaletta di corda per aiutarsi in un passaggio difficile o tirarsi su per una corda con le mani, tanto meno con le jumar (di cui non sapevo nemmeno l'esistenza).

Ora la vedo cosi', ma non e' detto che sia cosi':
si arrampica senza niente e tutto il resto e' un compromesso a favore della sicurezza.

Io ho paura ad andare da primo e fin dal primo giorno ho sostenuto che e' un altro sport paragonato alla salita da secondo. Questo e' dovuto alla sensazione di sicurezza che provo. Vie che da secondo faccio di corsa, senza che la corda sia mai tesa, mi fan sudare le mani da primo. E' tutto nella mia testa. La sicurezza mi aiuta ad arrampicare, mi aiuta anche a migliorarmi e superare nuovi limti. Resto conscio pero' che e' un compromesso, qualcosa di cui ho bisogno per andare avanti.
Nella mia testa c'e' quel vorrei, ma non posso e quando ci provo mi rendo conto che non posso. Ma forse potro'.

Questi sono i miei pensieri, qualcuno li puo' condividere qualcuno no. Di sicuro non sono verita'.

Ciao.
Simone :D
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Messaggioda Roberto » gio apr 13, 2006 12:33 pm

Più il pericolo di farsi male è concreto, più la via che si sale è al di sotto del proprio limite o, per lo meno, è conosciuta al punto che il rischio può considerarsi "calcolato".
Le fenomenali salite freesolo dei top, per quanto strabilianti e vere performance da atleti preparatissimi, restano scalate accuratamente preparate, studiate nei minimi particolari, dove nulla è lasciato al caso, ma dove il risultato finale è di forte impatto per lo scalatore comune (figuriamoci per i profani).
Spesso si rischia molto di più su vie considerate sicure, apposta perché le si affrontano con troppa leggerezza.
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Messaggioda gug » gio apr 13, 2006 14:11 pm

Roberto ha scritto:Più il pericolo di farsi male è concreto, più la via che si sale è al di sotto del proprio limite o, per lo meno, è conosciuta al punto che il rischio può considerarsi "calcolato".
Le fenomenali salite freesolo dei top, per quanto strabilianti e vere performance da atleti preparatissimi, restano scalate accuratamente preparate, studiate nei minimi particolari, dove nulla è lasciato al caso, ma dove il risultato finale è di forte impatto per lo scalatore comune (figuriamoci per i profani).
Spesso si rischia molto di più su vie considerate sicure, apposta perché le si affrontano con troppa leggerezza.


Si, Roberto, questo è vero per le difficoltà soggettive, ma per ciò che riguarda i pericoli oggettivi, senza corda l'alpinista è completamente in balia degli eventi.
A parte il classico esempio della rottura di un appiglio, che nel libro "Solitari" mi sembra che abbia riportato il Mago a più miti consigli nel tentativo su Nureyev, c'è da dire che in caso di forte temporale una salita come quella di Huber sulla Hasse-Brandler (slegato e senza neanche imbrago e longe per appendersi) sarebbe finita quasi certamente in dramma.
Quindi forse è vero che il free-solo è il massimo della semplicità, ma è anche vero che questa viene un pò meno nel momento in cui si fanno 100 giri su una via per studiarla a memoria.
Allora la vera essenzialità ed eleganza sarebbe la free solo a vista: ma in questo mi sembra che siamo andati poco avanti dall'impresa di Preuss sul Campanile Basso, o mi sbaglio?
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Messaggioda Roberto » gio apr 13, 2006 14:26 pm

Le eccezioni ci sono sempre e Preuss è morto giovane.
I pazzi che rischiano ci sono in molti campi, dai ragazzi che si sfidano con le auto a chi frena per ultimo, a chi scala una montagna selegato senza conoscerla.
Io parlo di chi fa una salita freesolo ma non è pazzo, è solo uno che ad un certo punto ha voluto provare, prendendosi i suoi rischi, ma senza essere per questo un aspiranre suicida.
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Messaggioda gug » gio apr 13, 2006 15:07 pm

Roberto ha scritto:Le eccezioni ci sono sempre e Preuss è morto giovane.
I pazzi che rischiano ci sono in molti campi, dai ragazzi che si sfidano con le auto a chi frena per ultimo, a chi scala una montagna selegato senza conoscerla.
Io parlo di chi fa una salita freesolo ma non è pazzo, è solo uno che ad un certo punto ha voluto provare, prendendosi i suoi rischi, ma senza essere per questo un aspiranre suicida.


Su questo sono perfettamente d'accordo con te, ma così mi sembra che l'essenzialità in realtà si perda.

Io la free solo non l'ho mai provata, ma l'impressione che ne ho è che la molla più potente che la spinge sia quella di essere i soli e gli unici fautori della propria sicurezza e la sensazione di grande potenza che ciò sicuramente può dare e che sicuramente deve essere entusiasmante quando la si prova.
E' anche vero che questa sensazione può essere non veritiera perchè non tiene conto dei pericoli oggettivi (che poi sono i più insidiosi).

Certamente è uno stile splendido, ma solo se non si tiene conto del dover studiare nei minimi particolari ogni cosa a tavolino.
E, allora, ripeto: ciò che ha fatto Preuss, 90 anni fa sul Campanile Basso è qualcosa che non so se sia mai più stato ripetuto. Apertura di una via nuova, a vista, in free solo e sulle difficoltà estreme dell'epoca. E' come se qualcuno oggi aprisse a vista una via di 7c slegato.
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Messaggioda MarcoS » gio apr 13, 2006 16:04 pm

gug ha scritto:Allora la vera essenzialità ed eleganza sarebbe la free solo a vista: ma in questo mi sembra che siamo andati poco avanti dall'impresa di Preuss sul Campanile Basso, o mi sbaglio?


mah, non so...Ben Heason forse si è spinto un po' più in là. che dici?

http://gomountain.procons.net/gomountain/gomountaindata.nsf/0/370f1b7770885802c1256b26005fd966?OpenDocument
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Messaggioda Buzz » gio apr 13, 2006 16:13 pm

MarcoS ha scritto:
gug ha scritto:Allora la vera essenzialità ed eleganza sarebbe la free solo a vista: ma in questo mi sembra che siamo andati poco avanti dall'impresa di Preuss sul Campanile Basso, o mi sbaglio?


mah, non so...Ben Heason forse si è spinto un po' più in là. che dici?

http://gomountain.procons.net/gomountain/gomountaindata.nsf/0/370f1b7770885802c1256b26005fd966?OpenDocument



direi...

così come quell'americano (di cui non ricordo il nome) che ha scalato in solitaria senza corda a vista, vie con grado di difficoltà superiore a quello da lui mai superato in arrampicata normale

ovviamente ciò VERIFICATO

quello che noto spesso in queste discussioni (come calabrone che diceva che i top che scalano in free solo lo fanno con telecamera ed elicottero per il soccorso.. :roll: ) è in effetti una certa non conoscenza della cosa.

tant'è che prendono l'invito "parla di quello che sai" per una specie di discorso elitario del tipo "se non hai scalato slegato non puoi parlarne" il che senza dubbio non sarebbe vero, invece di prenderlo per quello che è:
ovvero un invito a leggere, parlare e capire cosa dice chi pratica questo tipo di arrampicata.

qualcuno scopre il video di dan osman e improvvisamente crede di aver capito tutto del free solo...
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Messaggioda Mago del gelato » gio apr 13, 2006 16:16 pm

Ben Heason, 2004 o 2005, 8a a vista senza corda.
Certo per lui quella cosa doveva valere più della sua stessa vita. Non condivido una scelta del genere, però di certo è una prestazione che oserei definire al momento mentalmente quasi ineguagliabile.
Ultima modifica di Mago del gelato il gio apr 13, 2006 16:29 pm, modificato 1 volta in totale.
La liberazione dello spirito generò la liberazione del gesto, e nacque il Free Climbing
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Messaggioda Buzz » gio apr 13, 2006 16:21 pm

Mago del gelato ha scritto:Ben Heason, 2004 o 2005, 8a a vista senza corda.
Certo per lui quella cosa doeva valere più della sua stessa vita. Non condivido una scelta del genere, però di certo è una prestazione che oserei definire al momento mentalmente quasi ineguagliabile.



forse quello che per ben heason vale più della sua stessa vita è quella sensazione di totale non consapevolezza della possibilità di fallire che in quel momento ti rende simile a dio
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Messaggioda Titanium » gio apr 13, 2006 16:28 pm

Buzz ha scritto:
Mago del gelato ha scritto:Ben Heason, 2004 o 2005, 8a a vista senza corda.
Certo per lui quella cosa doeva valere più della sua stessa vita. Non condivido una scelta del genere, però di certo è una prestazione che oserei definire al momento mentalmente quasi ineguagliabile.



forse quello che per ben heason vale più della sua stessa vita è quella sensazione di totale non consapevolezza della possibilità di fallire che in quel momento ti rende simile a dio


Sulla bellezza di queste tue parole, Buzz, chiudete il topic. E' il degno corollario.
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Messaggioda gug » gio apr 13, 2006 16:31 pm

Buzz ha scritto:
MarcoS ha scritto:
gug ha scritto:Allora la vera essenzialità ed eleganza sarebbe la free solo a vista: ma in questo mi sembra che siamo andati poco avanti dall'impresa di Preuss sul Campanile Basso, o mi sbaglio?


mah, non so...Ben Heason forse si è spinto un po' più in là. che dici?

http://gomountain.procons.net/gomountain/gomountaindata.nsf/0/370f1b7770885802c1256b26005fd966?OpenDocument



direi...

così come quell'americano (di cui non ricordo il nome) che ha scalato in solitaria senza corda a vista, vie con grado di difficoltà superiore a quello da lui mai superato in arrampicata normale

ovviamente ciò VERIFICATO

quello che noto spesso in queste discussioni (come calabrone che diceva che i top che scalano in free solo lo fanno con telecamera ed elicottero per il soccorso.. :roll: ) è in effetti una certa non conoscenza della cosa.

tant'è che prendono l'invito "parla di quello che sai" per una specie di discorso elitario del tipo "se non hai scalato slegato non puoi parlarne" il che senza dubbio non sarebbe vero, invece di prenderlo per quello che è:
ovvero un invito a leggere, parlare e capire cosa dice chi pratica questo tipo di arrampicata.

qualcuno scopre il video di dan osman e improvvisamente crede di aver capito tutto del free solo...


Io non ho mai detto questo: ho premesso infatti che non l'avevo mai fatto e che quella che esprimevo era una mia "impressione".
Sull'apertura a vista, la mia era una domanda

gug ha scritto:Allora la vera essenzialità ed eleganza sarebbe la free solo a vista: ma in questo mi sembra che siamo andati poco avanti dall'impresa di Preuss sul Campanile Basso, o mi sbaglio?


Comunque era più relativa all'arrampicata in montagna (di cui si stava parlando in quel momento con Roberto) e in proposito di Preuss puntavo più sull'apertura di una via in montagna, che su una ripetizione di una via in falesia o hard grit. Già c'è una certa differenza, dato che in falesia si va a fare una via che perlomeno ha una valutazione.
Può darsi comunque che ci siano altri esempi di aperture a vista slegati, ma io non le conosco e le chiedevo al forum: più che altro il mio discorso verteva sulla semplicità della free-solo che è in contrasto con lo studio minuzioso che viene fatto prima e che nelle ultime imprese in questo stile di Huber è ad esempio molto evidente.



Buzz ha scritto:
Mago del gelato ha scritto:Ben Heason, 2004 o 2005, 8a a vista senza corda.
Certo per lui quella cosa doeva valere più della sua stessa vita. Non condivido una scelta del genere, però di certo è una prestazione che oserei definire al momento mentalmente quasi ineguagliabile.



forse quello che per ben heason vale più della sua stessa vita è quella sensazione di totale non consapevolezza della possibilità di fallire che in quel momento ti rende simile a dio


Questo infatti era il punto della mia "opinione"


gug ha scritto:Io la free solo non l'ho mai provata, ma l'impressione che ne ho è che la molla più potente che la spinge sia quella di essere i soli e gli unici fautori della propria sicurezza e la sensazione di grande potenza che ciò sicuramente può dare e che sicuramente deve essere entusiasmante quando la si prova.
E' anche vero che questa sensazione può essere non veritiera perchè non tiene conto dei pericoli oggettivi (che poi sono i più insidiosi).


Mi sembra che sia molto simile a ciò che dici tu sopra.

Ripeto: sono opinioni e impressioni e non vogliono essere null'altro.
Buzz, mi spieghi perchè sei così acido in questo topic? :wink:
Ultima modifica di gug il gio apr 13, 2006 16:38 pm, modificato 1 volta in totale.
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