lettera aperta contro lo sfruttamento delle rocce.

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda Paolo Marchiori » mar apr 04, 2006 13:51 pm

heiko ha scritto:Go, Paolo, Go! :)


si, ma nessuno mi caga.... :( :(
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Messaggioda Silvio » mar apr 04, 2006 13:55 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
heiko ha scritto:Go, Paolo, Go! :)


si, ma nessuno mi caga.... :( :(


no, io la lettera l'ho letta, aspettiamo di vedere quanta gente la firma e poi la spediamo.

teniamo bello vivace il topic.
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar apr 04, 2006 13:57 pm

Silvio ha scritto:
Paolo Marchiori ha scritto:
heiko ha scritto:Go, Paolo, Go! :)


si, ma nessuno mi caga.... :( :(


no, io la lettera l'ho letta, aspettiamo di vedere quanta gente la firma e poi la spediamo.

teniamo bello vivace il topic.


ok, ma cosa ne pensi? Va bene, va male, è stupida, è utile...mi piacerebbe avere delle opinioni insomma...
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Messaggioda Silvio » mar apr 04, 2006 14:01 pm

Paolo, a me è piaciuta, chiara e semplice, spero che i destinatari se ne rendano conto.
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Messaggioda marinoroma » mar apr 04, 2006 16:32 pm

Ciao Paolo
Mi sembra molto chiara e ben scritta ma forse non troppo diretta.
Io citerei un paio di esempi, giusto un paio per far capire
inoltre piu' che sperare di aprire un dibattito insisterei sul fatto che vorremmo tutti che questo "fenomeno" smettesse punto e basta, perché non appartiene al nostro mondo ed é una violenza gratuita alla roccia ed alla fantasia umana

poi un altro consiglio, siccome l'idea é molto buona, non stare a dar retta a duecentomila consigli (il mio compreso :wink: ) scrivila in maniera definitiva, proponi che venga firmata e via

ciao
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar apr 04, 2006 16:54 pm

marinoroma ha scritto:Ciao Paolo
Mi sembra molto chiara e ben scritta ma forse non troppo diretta.
Io citerei un paio di esempi, giusto un paio per far capire
inoltre piu' che sperare di aprire un dibattito insisterei sul fatto che vorremmo tutti che questo "fenomeno" smettesse punto e basta, perché non appartiene al nostro mondo ed é una violenza gratuita alla roccia ed alla fantasia umana

poi un altro consiglio, siccome l'idea é molto buona, non stare a dar retta a duecentomila consigli (il mio compreso :wink: ) scrivila in maniera definitiva, proponi che venga firmata e via

ciao


Ciao!!
ottima idea quella degli esempi, c'avevo pensato anch'io e mi sa proprio che aggiusto.
Quello del non esser troppo diretta...fa parte un po' del mio carattere che mi "impone" di evitare uno scontro frontale e dunque di non dare per primo l'impressione di cercarlo....del resto anch'io voglio che sta storia finisca dunque.....ci penso un po'.
grazie, appena la ritengo decente la posto e chi vuole aggiunge il suo nome e poi spedisco.
ciau. :wink:
P.
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Messaggioda cuorpiccino » mar apr 04, 2006 17:26 pm

Paolo Marchiori ha scritto:
marinoroma ha scritto:Ciao Paolo
Mi sembra molto chiara e ben scritta ma forse non troppo diretta.
Io citerei un paio di esempi, giusto un paio per far capire
inoltre piu' che sperare di aprire un dibattito insisterei sul fatto che vorremmo tutti che questo "fenomeno" smettesse punto e basta, perché non appartiene al nostro mondo ed é una violenza gratuita alla roccia ed alla fantasia umana

poi un altro consiglio, siccome l'idea é molto buona, non stare a dar retta a duecentomila consigli (il mio compreso :wink: ) scrivila in maniera definitiva, proponi che venga firmata e via

ciao


Ciao!!
ottima idea quella degli esempi, c'avevo pensato anch'io e mi sa proprio che aggiusto.
Quello del non esser troppo diretta...fa parte un po' del mio carattere che mi "impone" di evitare uno scontro frontale e dunque di non dare per primo l'impressione di cercarlo....del resto anch'io voglio che sta storia finisca dunque.....ci penso un po'.
grazie, appena la ritengo decente la posto e chi vuole aggiunge il suo nome e poi spedisco.
ciau. :wink:
P.


Bisogna essere diretti, se possibile esempi di diversi scavatori. Io non conosco le vie in questione, perchè non ho mai arrampicato ad arco, ma firmo subito. Dove firmo?
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda cuorpiccino » mar apr 04, 2006 17:28 pm

Si potrebbe anche spedire il lik del 3D a un centinaio di milioni di miliardi di decine di siti interessati!
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Messaggioda Paolo Marchiori » mar apr 04, 2006 18:06 pm

cuorpiccino ha scritto:Bisogna essere diretti, se possibile esempi di diversi scavatori. Io non conosco le vie in questione, perchè non ho mai arrampicato ad arco, ma firmo subito. Dove firmo?


ho aggiunto degli esempi di vie a mia conoscenza, chi ne ha altri me lo dica.

Nell'esser più diretti...anche come dice Marino...non so...non vorrei che il risultato fosse controproducente, della serie:"chi siete voi per dar ordini"...


Per le firme apriro' domani un topic con la versione definitiva della lettera, chi vuole firma e poi girero' lettera e firme a siti internet (quali? PM, Go-Mountain, poi?) e a riviste (Alp, Pareti)
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Messaggioda julius » mar apr 04, 2006 18:12 pm

Corro il rischio di andare un pochino fuori tema per far presente un altro problema,secondo me anche più importante da un certo punto di vista e che meriterebbe una discussione: l'eccessiva proliferazione di vie (?) su pareti ormai sature (esempi: sud della Marmolada, nord delle Lavaredo,Torre Trieste...). Ormai siamo arrivati al punto che in certi settori c'è una linea di salita ogni pochi metri: vi sembra che tutto ciò abbia una logica,un senso?? Spesso l'unica 'logica' è quella di 'vendere' la via nuova (che poi in effetti è speso più propriamente una variante) sulla parete famosa....
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Messaggioda giannimiao » mar apr 04, 2006 18:13 pm

Paolo Marchiori ha scritto:Per le firme apriro' domani un topic con la versione definitiva della lettera, chi vuole firma e poi girero' lettera e firme a siti internet (quali? PM, Go-Mountain, poi?) e a riviste (Alp, Pareti)



Anche io penso che occorrerebbe essere piu' diretti; in piu', prima di spedirla al mondo, magari la spedirei all' Assessorato allo Sport del comuno di Arco.

Ciao!
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Messaggioda Supergnàs » mar apr 04, 2006 18:35 pm

Mi permetto di dare qualche consiglio, visto che con il nostro gruppo qualche lettera di protesta l'abbiamo fatta. Prima di tutto bisogna decidere a chi mandarla, meglio mandarla a tanti, per esempio Comune, Associazione chiodatori, CAAI, WWF, Regione eccetera, citando tutti i destinatari cosicchè quando la riceveranno non siano portati a cestinarla come seccatura, ma a prenderla in considerazione come un richiamo ad un sacco di entità potenzialmente generatrici di problemi l'una con l'altra. Di solito metterci dentro un paio di testate giornalistiche a livello locale e regionale non è male, fa sempre abbastanza effetto alle amministrazioni una protesta sui media. Poi, se vogliamo che la lettera firmata da tante persone abbia un riscontro reale, e non sia una serie di nomi tipo: Supergnàs-Cuorpiccino-tizio63-Caio78-wxbab7g dovreste inserirla in una pagina web dove uno può lasciare la firma e e-mail(per dare valore legale alla protesta) senza che questa sia vista da tutti gli altri. Per esempio una cosa simile era stata fatta per la raccolta firme contro la chiusura della Birreria Pedavena http://www.birreriapedavena.info/?firme. Poi mandate il link, basta vedere quante firme hanno avuto là. Ultima cosa, che però mi sembra non sia nei vostri intenti, dovete fare in modo che tutti vedano la vostra iniziativa, che se ne parli, pensate a mettere cartelli alla base delle vie incriminate piuttosto che riempire gli scavati con grasso, atoglier simbolicamente i primi spit fino al più estremo atto di schiodatura. E preparatevi da subito a grosse delusioni, in quanto nessuno mai ha parlato minimamente di etica in Valle del Sarca fino ad ora, è sempre stato il paese di Bengodi del tutto permesso, della via a misura di ciascuno e dello spit ad altezza-palle, e sarà difficile che tutto ad un tratto ora si torni indietro, in un sistema che per produrre vendite per un bel numero di negozi e attività ha bisogno di spalmare arrampicatori sul massimo possibile di vie della valle. Piuttosto, sarebbe ora che questi chiodatori senza scrupoli incominciassero a porsi qualche problema etico oltre a quelli di immagine. E sarebbe anche ora che riviste, siti ed altro cominciassero a dare il giusto peso alle notizie di -nuove realizzazioni-. Non so cosa ne pensate, ma sotto questo termine troppo spesso ci stanno insieme la via come quelle che stiamo qui additando come scempi e realizzazione di altissimo livello.
Supergnàs
 
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Messaggioda biemme » mar apr 04, 2006 19:28 pm

Supergnàs ha scritto:Mi permetto di dare qualche consiglio, visto che con il nostro gruppo qualche lettera di protesta l'abbiamo fatta. Prima di tutto bisogna decidere a chi mandarla, meglio mandarla a tanti, per esempio Comune, Associazione chiodatori, CAAI, WWF, Regione eccetera, citando tutti i destinatari cosicchè quando la riceveranno non siano portati a cestinarla come seccatura, ma a prenderla in considerazione come un richiamo ad un sacco di entità potenzialmente generatrici di problemi l'una con l'altra. Di solito metterci dentro un paio di testate giornalistiche a livello locale e regionale non è male, fa sempre abbastanza effetto alle amministrazioni una protesta sui media. Poi, se vogliamo che la lettera firmata da tante persone abbia un riscontro reale, e non sia una serie di nomi tipo: Supergnàs-Cuorpiccino-tizio63-Caio78-wxbab7g dovreste inserirla in una pagina web dove uno può lasciare la firma e e-mail(per dare valore legale alla protesta) senza che questa sia vista da tutti gli altri. Per esempio una cosa simile era stata fatta per la raccolta firme contro la chiusura della Birreria Pedavena http://www.birreriapedavena.info/?firme. Poi mandate il link, basta vedere quante firme hanno avuto là. Ultima cosa, che però mi sembra non sia nei vostri intenti, dovete fare in modo che tutti vedano la vostra iniziativa, che se ne parli, pensate a mettere cartelli alla base delle vie incriminate piuttosto che riempire gli scavati con grasso, atoglier simbolicamente i primi spit fino al più estremo atto di schiodatura. E preparatevi da subito a grosse delusioni, in quanto nessuno mai ha parlato minimamente di etica in Valle del Sarca fino ad ora, è sempre stato il paese di Bengodi del tutto permesso, della via a misura di ciascuno e dello spit ad altezza-palle, e sarà difficile che tutto ad un tratto ora si torni indietro, in un sistema che per produrre vendite per un bel numero di negozi e attività ha bisogno di spalmare arrampicatori sul massimo possibile di vie della valle. Piuttosto, sarebbe ora che questi chiodatori senza scrupoli incominciassero a porsi qualche problema etico oltre a quelli di immagine. E sarebbe anche ora che riviste, siti ed altro cominciassero a dare il giusto peso alle notizie di -nuove realizzazioni-. Non so cosa ne pensate, ma sotto questo termine troppo spesso ci stanno insieme la via come quelle che stiamo qui additando come scempi e realizzazione di altissimo livello.


ciao,
concordo con supergnàs, sia sui suggerimenti della prima parte, sia sulle perplessità espresse nella seconda parte del suo post

inizierei comunque "sondando" la situazione in Valle, e cioè sentendo che ne pensa l'assessore allo sport di arco, che mi sembra conosca l'arrampicata sportiva e le sue problematiche

ciao
biemme
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Messaggioda Max Z. » mar apr 04, 2006 20:11 pm

A me così di primo acchito piace...
Solo forse restare sul tema delle prese scavate, piuttosto che parlare delle linee o dell'attrezzatura, e soprattutto non parlare proprio di alpinismo secondo me sarebbe anche meglio. Questo per non ricadere su discorsi o su opposizioni falesisti/alpinisti che non hanno fine.
Io cmq firmo :wink:
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer apr 05, 2006 10:43 am

biemme ha scritto:
Supergnàs ha scritto:Mi permetto di dare qualche consiglio, visto che con il nostro gruppo qualche lettera di protesta l'abbiamo fatta. Prima di tutto bisogna decidere a chi mandarla, meglio mandarla a tanti, per esempio Comune, Associazione chiodatori, CAAI, WWF, Regione eccetera, citando tutti i destinatari cosicchè quando la riceveranno non siano portati a cestinarla come seccatura, ma a prenderla in considerazione come un richiamo ad un sacco di entità potenzialmente generatrici di problemi l'una con l'altra. Di solito metterci dentro un paio di testate giornalistiche a livello locale e regionale non è male, fa sempre abbastanza effetto alle amministrazioni una protesta sui media. Poi, se vogliamo che la lettera firmata da tante persone abbia un riscontro reale, e non sia una serie di nomi tipo: Supergnàs-Cuorpiccino-tizio63-Caio78-wxbab7g dovreste inserirla in una pagina web dove uno può lasciare la firma e e-mail(per dare valore legale alla protesta) senza che questa sia vista da tutti gli altri. Per esempio una cosa simile era stata fatta per la raccolta firme contro la chiusura della Birreria Pedavena http://www.birreriapedavena.info/?firme. Poi mandate il link, basta vedere quante firme hanno avuto là. Ultima cosa, che però mi sembra non sia nei vostri intenti, dovete fare in modo che tutti vedano la vostra iniziativa, che se ne parli, pensate a mettere cartelli alla base delle vie incriminate piuttosto che riempire gli scavati con grasso, atoglier simbolicamente i primi spit fino al più estremo atto di schiodatura. E preparatevi da subito a grosse delusioni, in quanto nessuno mai ha parlato minimamente di etica in Valle del Sarca fino ad ora, è sempre stato il paese di Bengodi del tutto permesso, della via a misura di ciascuno e dello spit ad altezza-palle, e sarà difficile che tutto ad un tratto ora si torni indietro, in un sistema che per produrre vendite per un bel numero di negozi e attività ha bisogno di spalmare arrampicatori sul massimo possibile di vie della valle. Piuttosto, sarebbe ora che questi chiodatori senza scrupoli incominciassero a porsi qualche problema etico oltre a quelli di immagine. E sarebbe anche ora che riviste, siti ed altro cominciassero a dare il giusto peso alle notizie di -nuove realizzazioni-. Non so cosa ne pensate, ma sotto questo termine troppo spesso ci stanno insieme la via come quelle che stiamo qui additando come scempi e realizzazione di altissimo livello.


ciao,
concordo con supergnàs, sia sui suggerimenti della prima parte, sia sulle perplessità espresse nella seconda parte del suo post

inizierei comunque "sondando" la situazione in Valle, e cioè sentendo che ne pensa l'assessore allo sport di arco, che mi sembra conosca l'arrampicata sportiva e le sue problematiche

ciao
biemme


Ciao ragazzi!

metterei sicuramente in copia l'assessorato di Arco...anche se ho i miei dubbi che a loro freghi qualcosa visto che guarderanno con più interesse al ritorno economico che all'etica del arrampicata. Vero è che, se è ancora lui, Miori mi è sembrato bravo e attento ai problemi legati alla storia/etica dunque...tentar non nuoce.
Allo steso modo metterei Associazione chiodatori, CAI, CAAI, un paio di siti di diffusione nazionale e riviste visto che indirettamente la lettera è indirizzata ai chiodatori e spero che a loro sorga il dubbio...
Non sarei d'accordo a sondare prima il terreno in valle....visto che probabilmente i chiodatori ricevono fondi per creare queste vie, se scrivo solo agli enti che questi fondi erogani....mi sa che facciamo un bel buco nell'acqua...
Poi, io sinceramente non farei atti di schiodature, ingrassamenti etc...per quanto possano essere giustificabili si rischia di passare da talebani e cosi' far perdere credibilità alla protesta.

Inserire la lettera in un sito? se sapessi come fare sarebbe una bella idea....
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Messaggioda pietrorrrago » mer apr 05, 2006 13:32 pm

Se vuoi Paolino si potrebbe dare una forma "grafica" e farne una specie di manifesto (ci sono ottimi grafici fra i forumisti) e poi la sbattiamo anche su internet (ti posso dare tutto lo spazio che vuoi sul mio sito) e poi tempestiamo il mondo di link, magari se ne fa una versione in inglese e postiamo il link anche su RC ed Heiko la traduce in tedesco e facciamo firmare pure stì mangiacrauti ladri di falesie :twisted:

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Messaggioda Paolo Marchiori » mer apr 05, 2006 14:27 pm

pietrorrrago ha scritto:Se vuoi Paolino si potrebbe dare una forma "grafica" e farne una specie di manifesto (ci sono ottimi grafici fra i forumisti) e poi la sbattiamo anche su internet (ti posso dare tutto lo spazio che vuoi sul mio sito) e poi tempestiamo il mondo di link, magari se ne fa una versione in inglese e postiamo il link anche su RC ed Heiko la traduce in tedesco e facciamo firmare pure stì mangiacrauti ladri di falesie :twisted:

(Heiko I love you)


la versione inglese è già in lavoro ( 8) ) e verrà postata su RC (dove non verrà assolutamente cagata ma tentar non nuoce...). La versione crucca....non so, bisognerebbe postarla sul forum tetesco....ce n'è uno importante e ho un paio di amici che lo frequentano....beh, provo a sentire Heiko e poi vediamo.

Ciauz!
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Messaggioda paolo 76 » mer apr 05, 2006 14:51 pm

Bravo Paolin!

Bella lettera. Sottoscrivo in pieno.

Sollevo un problema che potrebbe nascere in seguito alla divulgazione della stessa, soprattutto da parte delle amministrazioni locali.

Dunque: è ben noto, ormai, che quando le amministrazioni mettono mano a questo tipo di attività, di solito, combinano dei gran casini dovuti al fatto che chi legifera, non sa' nulla di arrampicata & C (ma succede anche x la speleologia, il torrentismo, il base jumping, ...). Fortunatamente, per tutta una serie di coincidenze, ad Arco la situazione è particolare, anche grazie al fatto che lì, più o meno tutti, sanno cos'è l'arrampicata (l'assessore che ha citato Paolo, arrampica, x es.). Ricordo però che già una volta una falesia è stata chiusa da un'amministrazione comunale in valle e si è dovuti ricorrere al TAR per rimuovere l'ordinanza.
Il pericolo che la burocrazia prenda il sopravvento su quell'effimero piacere che è per noi arrampicare c'è, e non è trascurabile.

Ora: se devo scegliere tra veder spit ovunque e veder fortemente limitata la mia possibilità di salire dove voglio (che anche se non avviene in pratica è, almeno x me, una componente importantissima), scelgo la prima. In altre parole: se l'assenza di regole permette a chiunque di salire ovunque e la presenza di regole impone a tutti di salire dove e come sceglie il legislatore, scelgo la prima***.

Stiamo all'occhio: una lettera come questa, che parte (x parlare in politichese) dalla base, si spera possa produrre una sorta di codice di autoregolamentazione più che un interevento legislativo. Ancora: i codici di autoregolamentazione servono e non servono: perchè se uno non vi aderisce non deve render conto a nessuno, perchè frasi del tipo "si ausipca che nuove linee possano nascere solamente su quelle pareti che ancora hanno qualcosa da dire" voglion dire tutto e niente....

...insomma: è bello il fatto che molta gente cominci a lamentarsi che così non si dovrebbe andare avanti, ma stiamo attenti a non peggiorare la situazione

Secondo. Se siamo convinti che così non si va avanti si potrebbe già far qualcosa evitando di andare a ripetere le vie che non consideriamo "giuste" (per quanto mi riguarda vie come: Profondo Bush, Amazzonia, Sottovuoto) o le viette fatte su misura per i clienti, più che per gli arrampicatori, cioè quelle che salgono su pareti brutte, senza logica,...


** qui mi ricollego al fatto di aver tante vie su una parete. Secondo me questo non è un problema a priori, se uno sale senza lasciare traccia è libero di salire dove vuole, senza preoccuparsi della presenza di altre vie sulla stessa parete (quante volte abbiamo sbagliato via aprendo involontarie "varianti"??). Mi sembra importante sottolinerare che non è il numero di vie che corrono su una parete e determinarne il degrado "alpinistico", quanto l'omogeneizzazione delle difficoltà (che è sostanzialmente legata alla presenza di materiale abbondante sul tracciato).
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Messaggioda Paolo Marchiori » mer apr 05, 2006 15:04 pm

uhmmmm..... :roll: :roll:

mumble, mumble.... :roll: :roll:
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Messaggioda Max Z. » mer apr 05, 2006 15:43 pm

paolo 76 ha scritto:

** qui mi ricollego al fatto di aver tante vie su una parete. Secondo me questo non è un problema a priori, se uno sale senza lasciare traccia è libero di salire dove vuole, senza preoccuparsi della presenza di altre vie sulla stessa parete (quante volte abbiamo sbagliato via aprendo involontarie "varianti"??). Mi sembra importante sottolinerare che non è il numero di vie che corrono su una parete e determinarne il degrado "alpinistico", quanto l'omogeneizzazione delle difficoltà (che è sostanzialmente legata alla presenza di materiale abbondante sul tracciato).


Secondo me non si può metterla sul "troppe vie" sulla stessa parete nè sul troppo chiodate, nè sulla logicità delle vie. Il dove, quanto e come resta cmq un criterio soggettivo. Quello che dovrebbe essere "bandito" forse perfino da regole è lo scavo, l'alterare l'elemento roccia e "costruire" gli appigli. Tutto il resto secondo me sarà sempre opinabile e contestabile
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