MarcoS ha scritto:ok (in parte) per la faccenda del cronometro etc, forse un po' eccessive, ma le vedrei abbastanza come un gioco...e nel libro parla anche di Alain Robert e dei grattacieli. sono cose che hanno un senso.
mi disturbava il "bravate" riferito a manolo. E quanto all'arrampicata slegati, se hai arrampicato senza corda dì pure la tua idea.
Se andiamo a vedere un po' la storia negli anni '70 (tu dovresti conoscerla meglio, io sono + giovane) i pionieri del Free Climbing arrampicavano slegati o con un semplice cordino in vita da agganciare in caso di necessita su vie "quasi" al limite delle loro possibilita' (almeno dalle mie parti PN - BL) funzionava cosi'!
Anche Manolo era stato conosciuto dalle masse per lo spot della Sector, etc...
Free Climbing era diventato sinonimo di arrampicata senza corda, invece un rocciatore dovrebbe sapere che significa non utilizzare mezzi artificiali per la progressione...
Oggi le stesse persone che avevano portato l'arrampicata al di sopra del VI grado, che tengono corsi per i futuri maestri d'arrampicata dicono:
"Una volta arrampicavo senza corda, oggi mi sento libero anche se assicurato"
"Un arrampicatore che non accetta di volare non potra' mai spingersi oltre i suoi limiti" (senza corda non e' conveniente volare

)
Queste due frasi le ha dette qualcuno di famoso indovina chi
Ad un corso per istruttori del CAI
Comunque il libro me lo prendo, sembra interessante
Ciao,